Parlare di manipolazione artificiale del clima non è più un tabù. Chi considera la geoingegneria una bufala da complottisti dovrà ricredersi, perché l’argomento è stato recentemente affrontato da un ente istituzionale di un Paese europeo.
L’articolo sul blog di AEMET
L’agenzia meteorologica statale spagnola AEMET ha pubblicato sul suo sito lo scorso 10 aprile un articolo dal titolo: “Modifica artificiale del clima. Stato delle modifiche meteorologiche artificiali in tutto il mondo”.
Nel testo viene evidenziato il fatto che “attualmente, più di 50 paesi svolgono attività sulla modifica artificiale del tempo” , i risultati di queste sperimentazioni si troverebbero nei rapporti periodici realizzati dal Comitato di esperti dell’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).
L’articolo sul blog di AEMET
L’agenzia meteorologica statale spagnola AEMET ha pubblicato sul suo sito lo scorso 10 aprile un articolo dal titolo: “Modifica artificiale del clima. Stato delle modifiche meteorologiche artificiali in tutto il mondo”.
Nel testo viene evidenziato il fatto che “attualmente, più di 50 paesi svolgono attività sulla modifica artificiale del tempo” , i risultati di queste sperimentazioni si troverebbero nei rapporti periodici realizzati dal Comitato di esperti dell’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).
“Queste attività – si legge sul sito di AEMET – sono finalizzate ad aumentare moderatamente le precipitazioni, ridurre le dimensioni della grandine e i danni provocati, e disperdere la nebbia localmente” ...
Dall’inseminazione delle nuvole ai cannoni sonici: le tecniche usate
L’articolo passa in rassegna le principali tecniche usate per modificare le condizioni atmosferiche, tra gli obiettivi c’è anche quello di combattere il riscaldamento globale, ma le conseguenze su ambiente, pianeta e salute restano in gran parte sconosciute.
“Molte delle tecniche utilizzate nella modifica meteorologica artificiale si basano su conoscenze scientifiche consolidate, ma ci sono ancora molte incertezze”. Si legge sul blog di AEMET.
Tra le tecniche passate in rassegna compare l’uso di razzi esplosivi o cannoni sonici per combattere la grandine: “Nonostante la fiducia di alcuni utilizzatori e il successo commerciale, nella letteratura scientifica consultata non sono stati trovati fondamenti scientifici plausibili che ne giustifichino l’efficacia”, scrivono gli autori.
Ampio spazio viene dato al Cloud seeding, l’inseminazione delle nuvole: “Può essere fatto da aerei o razzi, seminando la parte superiore della nuvola in luoghi precedentemente selezionati” viene spiegato.
Anche in questo caso non mancano riferimenti alle incognite sull’applicazione di questa tecnica: “Il successo non è garantito ed è conveniente valutare bene un’analisi costi-benefici” si legge.
Ioduro d’argento e ghiaccio secco: gli elementi chimici iniettati nelle nubi
Quello che viene iniettato nelle nuvole è riportato nell’articolo: “Si tratta di composti come lo ioduro d’argento, il più utilizzato, il cloruro di sodio o il ghiaccio secco, il cui utilizzo non è molto frequente e nelle basse concentrazioni impiegate, è considerato innocuo per l’ambiente”.
I risultati ad ogni modo sono modesti, come riferisce l’agenzia spagnola: “In alcuni studi, gli aumenti delle precipitazioni associati a questi metodi sono considerati fino al 20% nel migliore dei casi, ma c’è sempre un margine di incertezza nella loro valutazione”.
Ci sono anche altre tecniche in fase di sperimentazione: procedure come ionizzazione, laser o campi elettrici. Secondo Aemet, “sulla scala di azione necessaria nel mondo reale, sembra che non ci sia una base sufficiente per comprovarne l’efficacia”.
Delle dozzine di Paesi del mondo che secondo l’articolo starebbero applicando la geoingegneria viene citata solo la Cina: “Recentemente è diventato di attualità come la Cina possa pianificare il cloud seeding su larga scala per combattere la siccità“.
Questi esperimenti sarebbero in corso da decenni in varie zone del pianeta, tutto questo senza alcun consenso né adeguata informazione per i cittadini. E anche in questo caso la valutazione rischi-benefici di questi esperimenti resta una materia controversa.
Fonte, con video: www.byoblu.com
Fonte, con video: www.byoblu.com
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