lunedì 16 gennaio 2023

Le onde cerebrali nei bambini da 0 a 12 anni

Illuminante scoprire a quale frequenza viaggiano le onde cerebrali di un cervello bambino, rispetto a quello di un adulto.

La frequenza di tali onde, calcolata in cicli al secondo, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato e può essere misurata con apparecchi elettronici. 

Gli studiosi di neuroscienze suddividono comunemente le onde in “quattro bande”, che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse attività del cervello.*

(Le fasce d’età indicate nello schema successivo, sono indicative e si riferiscono a una maggiore attività di alcune onde rispetto ad altre. Non significa: assenza) ...

Onde delta – dalla nascita fino ai 2 anni.

Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz. Questa bassa frequenza corrisponde nell’adulto al sonno profondo, quello senza sogni. Quello che, per svegliarti, devono rovesciarti un bicchiere d’acqua gelida in faccia.

Quando la mattina il vostro piccolo di 2 anni vi fa uscire dai gangheri perché “è lento e cavoli dobbiamo andare al nido e io devo timbrare, ma perché non capisce, lo facciamo tutte le mattine? Cos’ha che non va????”

Niente. Lui non ha niente che non va. Lui è perfetto nella sua calma e lentezza. Il suo cervello funziona perfettamente.

È la richiesta sociale di routine scandite da rigidi orari che non funziona.

Onde theta – tra i 2 ed i 6 anni.

La loro frequenza è tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Questa frequenza equivale alla nostra fase di sonno REM (quando si sogna).

Grazie a queste frequenze, cioè delta e theta, i bambini possono caricare nel loro cervello una quantità elevata di dati; essi osservano attentamente il loro ambiente e ricevono la sapienza del mondo trasmessa loro dai genitori direttamente nella memoria subconscia. Il risultato è che il comportamento e le convinzioni dei genitori diventano quelli del bambino.*


Anche in questo caso il bambino funziona lentamente rispetto a noi perché, per apprendere la miriade di informazioni necessarie quando dovrà cavarsela da solo, DEVE OSSERVARE con attenzione tutti i dettagli dei comportamenti degli adulti, immagazzinare e processare.

N-d-C: queste frequenze tra i 4 ed i 8 Hz sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte ad occhi chiusi e corpo fermo con un’intensa attenzione rivolta all’interno e durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno e in stato di ipnosi profonda.

Onde alfa – dai 6 ai 12 anni.

Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Per esempio quando siamo sul divano a guardare la TV o sdraiati a letto, ma senza addormentarci.

In questa fascia di età il bambino è meno esposto alla programmazione esterna grazie alla presenza di queste onde e inizia a costituirsi la consapevolezza del Sé.

Ancora una volte mi appare chiaro come le richieste continue di concentrazione per raggiungere obiettivi, soprattutto a livello cognitivo, non siano realistiche. Creano nei bambini sentimenti di ansia e disagio e negli adulti frustrazione e impazienza.


Onde beta: dai 12 anni

Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde beta sono alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l’esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le onde beta ci danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione.*

Questo significa che la gestione delle normali situazioni quotidiane si stabilizza dopo i 12 anni. È da questa età che possiamo cominciare ad avere aspettative rispetto allo svolgimento di compiti e mansioni da parte dei nostri figli.

Tratto da (continua): www.educazioneresponsabile.com

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.