sabato 19 novembre 2022

Cosa faceva comunemente la gente negli anni '70 che oggi sembrerebbe strano

Ognuno è figlio del suo tempo, negli anni 70 avevamo la televisione, i bar, i flipper.

I ragazzi se ne stavano a giocare a pallone in strada, alcuni si divertivano con le biciclette.

Oggi quegli stessi ex ragazzi ti direbbero ''Mica come voi, noi sapevamo vivere, non dipendevamo dal cellulare'' ma te lo direbbero mentre chattano con Whatsapp, e non sanno farne a meno neanche loro.

In ogni caso vediamo un poco questa rassegna letta su Quora tempo fa, nella quale forse non proprio tutto si adatta alla realtà italiana, ma un giretto nel passato è sempre divertente, anche curioso per chi non ha conosciuto quegli anni, e potrebbe, perché no, farci riflettere ...

Si fumava, ovunque, tantissimo 

Nei bar, nei ristoranti e al cinema, ma anche in macchina, con bambini presenti o nell'ascensore con altre persone. 

Era ASSOLUTAMENTE normale.



Era normale essere poveri 

Non che tutti fossero poveri, ma era assolutamente normale conoscere famiglie di 5 persone, che vivevano in alloggi di 2 camere con bagno sul ballatoio. 
I genitori e il figlio più piccolo dormivano in una camera e gli altri in cucina con un divano letto aperto per la notte. In tanti vivevano così, modestamente ma con dignità. In casa, tipicamente, si passava meno tempo possibile: la "vita vera" era in strada, nei circoli, nei cinema o nei locali, dove si passava la maggior parte del tempo libero. 
I ragazzini, finita la scuola, giocavano ai giardini o in strada. I ragazzi più grandi creavano compagnia attorno al bar della zona, o andavano al cinema. Era comunissimo passare la domenica facendo picnic fuori città o nei parchi. Le famiglie erano numerose e le case, spessissimo, molto più piccole e meno ospitali di come siamo abituati oggi, per cui era naturale cercare di passarci meno tempo possibile.

Erano molto frequenti scioperi e manifestazioni

E se vedevi una manifestazione, era meglio allontanarsi velocemente, perché molto facilmente da lì a poco sarebbe finita a lacrimogeni e sassaiola, se non peggio. 

Il livello di scontro politico era altissimo e anche le manifestazioni più pacifiche potevano facilmente degenerare.


C'era un'inflazione inconcepibile per noi oggi

In alcuni anni è stata superiore al 24%, quindi la gente, se riusciva a risparmiare qualcosa, cercava di non tenere i soldi in banca, visto che venivano costantemente erosi. 

Per questa ragione nasce il boom dell'acquisto delle case e dei BOT-CCT.

Era comunissimo trovare siringhe usate per strada  

E le piazze e i giardini, la sera erano spesso dei posti da evitare. 

La diffusione delle droghe pesanti era enorme, fino alla fine degli anni '80, in una grande città era quasi inevitabile incrociare tossicodipendenti in cerca di qualche spicciolo, o schiantati a terra in overdose. 
Specialmente nei giardini pubblici o in prossimità della stazione. 

Praticamente tutti conoscevano il figlio di amici o parenti che aveva problemi con l'eroina, in molti hanno avuto un lutto a causa della droga.

TUTTI e sottolineo TUTTI leggevano almeno un giornale 

Anche chi era meno benestante raramente rinunciava ad acquistare un quotidiano al mattino andando a lavoro. 

Chi proprio non poteva permetterselo, lo leggeva al bar prendendo il caffè, ma era inconcepibile che un adulto non si informasse leggendo almeno un quotidiano. 

Il Corriere della Sera, il quotidiano più venuto, superava le 800.000 copie di tiratura, ma tutti gli altri maggiori quotidiani "nazionali", erano stabilmente sopra le 400.000 copie. Anche un giornale "di nicchia" come L'Unità, l'organo del PCI, si attestava a circa 250.000 copie vendute al giorno.


Le automobili potavano circolare liberamente quasi ovunque

E la maggior parte delle piazze, anche fra quelle di enorme valore artistico o storico, erano trasformate in parcheggi a cielo aperto. 

Per questa ragione tutti i palazzi e monumenti mostravano una patina di smog perenne, che rendeva il grigio il colore predominante in tutte le grandi città.

Giravano un sacco di automobili in pessime condizioni

Con un fumo nero e denso che usciva dallo scappamento e/o gomme completamente lisce, i freni che fischiavano per il consumo delle pastiglie, frecce e luci in disordine etc. 

Non c'era la revisione obbligatoria, quindi tante persone andavano avanti senza fare manutenzione all'auto, fin quando non cadeva letteralmente a pezzi.


Pochissimi usavano il casco in moto 

Non era obbligatorio, pochissimi lo usavano in generale, praticamente nessuno d'estate. Nessuno usava la cintura di sicurezza. 

La maggior parte delle macchine nemmeno le aveva installate. 

Pochissimi rispettavano le strisce pedonali. Attraversare sulle strisce era pericoloso esattamente come attraversare in qualunque altro punto della strada. 

Era comune gettare le cartacce per strada, o svuotare il posacenere dal finestrino della macchina. 
Non che tutti lo facessero, ma era normalissimo vederlo fare.

La domenica TUTTI i negozi e supermercati erano chiusi 

Le famiglie si organizzavano facendo una spesa più grande il sabato e, nel caso mancasse qualcosa, tipo il pane, il burro, zucchero o le uova, era normale chiedere ai vicini di casa se ne avevano in avanzo da prestare. 

Lo stesso per le sigarette: tipicamente l'unico tabaccaio aperto anche la domenica era quello della stazione, e nemmeno sempre. 

Nelle grandi città ce n'erano pochi altri, che facevano anche servizio Bar e che erano ben noti a tutti i fumatori e frequentatissimi nei giorni festivi. 

C'erano negozi estremamente specializzati in ogni settore merceologico 

C'erano negozi vendevano solo guanti, negozi che vendevano solo cappelli, ma anche cose più di nicchia, come negozi che vendevano solo burro e uova. 
Il latte lo trovavi solo in latteria. 

C'erano tantissime cartolerie, librerie e negozi di dischi. Ogni pochi isolati c'era un negozio di questo tipo. 

C'erano benzinai ovunque, praticamente in ogni piazza o piazzetta. Nel mio corso, lungo 10 isolati in centro a Torino, ce n'erano ben 3. 

C'erano un sacco di botteghe per riparare elettrodomestici e televisori.

Esistevano piccole botteghe dedicate esclusivamente al gioco del lotto

Il lotto non era gestito da bar o tabaccai come oggi, ma da piccole ricevitorie con personale "altamente specializzato"; in grado di dare consigli su cosa giocare in base ai sogni o ai numeri ritardatari. 

All'avvicinarsi del termine ultimo per fare le giocate (non ricordo se venerdì sera o sabato mattina) si formavano lunghe code, soprattutto se c'era un numero particolarmente ritardatario o c'era stato un importante avvenimento da cui trarre auspici. 

Non so se in altre città esistano ancora, ma a Torino non vedo più ricevitorie da almeno 35–40 anni.

 

La maggior parte degli acquisti venivano fatti, quotidianamente, nelle botteghe del quartiere 

Spesso si comprava a credito e si saldava il conto a fine mese, all'arrivo dello stipendio. 

I supermercati erano pochi, erano solo nelle grandi città e non esistevano i centri commerciali.





Per vedere un film si andava al cinema 

La televisione era già diffusa, ma durante la settimana venivano proposti pochissimi film dalle reti RAI, questo dava uno spazio enorme alle sale cinematografiche. 
Ce n'erano per tutte le tasche: dai lussuosi cinema del centro alle sale di terza visione e dei cinema parrocchiali dove erano proposti film meno recenti e, spesso, con la pellicola in condizioni pessime. Il prezzo del biglietto di queste sale era poco superiore a quello di un caffè. 

Per proporre i grandi film del passato erano organizzati, un po' ovunque, cineforum, nei quali venivano proiettati film d'autore a cui, spesso, seguiva "il dibattito" (come ironicamente raccontato nel film "Il secondo tragico Fantozzi").

C'erano tantissimi cinema a luci rosse

Con l'evoluzione della televisione e la nascita delle TV private, gran parte delle sale di seconda e terza visione si convertirono al cinema porno, che era diventato un business enorme. 

Non era raro che fuori dai cinema porno ci fosse la file per entrare e, almeno nelle sale più chic o in caso di titoli particolarmente celebri, il pubblico fosse formato anche da coppie, curiose di quella novità. 

Questo continuò fino all'avvento delle videoteche, a inizio anni '80.


Quasi tutte le case avevano la tappezzeria, anziché i muri a vista 

C'era l'idea che la tappezzeria fosse più semplice da lavare e si potesse anche applicare su muri non perfettamente rasati. 
Per risparmiare, spesso la nuova tappezzeria veniva applicata sulla vecchia.

Tipicamente in casa c'era un solo televisore da cui tutta la famiglia, la sera, guardava lo stesso programma (c'erano solo 2 programmi TV). 
Chi non era interessato, leggeva o, se la casa era abbastanza grande, ascoltava la radio. 

Le trasmissioni TV finivano alle 23.30 e riprendevano in tarda mattinata. 

Al pomeriggio i programmi erano sospesi fino alle 17 (quando iniziava la TV dei ragazzi) per non distrarre i bambini dai compiti.

Si trasmetteva pochissimo calcio in televisione, ma era sempre gratis 

Le uniche partite di calcio tramesse in TV erano le partite della nazionale, (alcune) delle coppe europee e della coppa Italia. 

Per vedere immagini delle partite di campionato bisognava aspettare 90° Minuto o, per avere servizi un po' più ricchi, la domenica sportiva alla sera. 

Al tardo pomeriggio della domenica inoltre veniva trasmessa la sintesi di circa 40' della partita più importante della giornata. 
L'unico modo per seguire in diretta una partita senza andare allo stadio era armarsi di tanta fantasia e ascoltare la radiocronaca su Tutto il Calcio minuto per minuto sulla RAI o su una delle radio private che iniziavano, appunto, a trasmettere le dirette integrali dallo stadio.

Ovviamente non esistevano i cellulari 

Quasi tutti avevano il telefono fisso domestico, ma bisognava sperare che la persona che si cercava fosse in casa. 
Esistevano, ma erano poco diffuse e costosissime, le segreterie telefoniche. 
In compenso c'erano tantissimi telefoni pubblici, sia in cabine per la strada, sia nei bar. 

Funzionavano con i gettoni telefonici, anziché con le monete. Nonostante l'assenza di cellulari, le persone riuscivano a incontrarsi lo stesso: ci si dava un appuntamento qualche giorno prima a una data ora e in un dato luogo, senza sentire la necessità di chiamare o messaggiare compulsivamente ogni 5 minuti per dare conferma. 
Ai millennials sembrerà incredibile, ma funzionava anche per gli appuntamenti galanti.


La maggior parte delle donne, una volta sposata e diventata madre smetteva di lavorare per occuparsi dei figli 

La famiglia quindi dipendeva totalmente dal reddito del marito.

Fonte: it.quora.com



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.