I due Paesi hanno deciso di dividerselo, dopo decenni di provocazioni con i militari dell'una e dell'altra parte che vi lasciavano la bandiera nazionale o una bottiglia del distillato nazionale. Una intesa raggiunta "mentre i valori democratici sono sotto attacco" con l'invasione russa dell'Ucraina
La guerra in Ucraina ha prodotto, in modo indiretto, una pace. La “Guerra del Whisky” tra Canada e Danimarca è finita dopo quarantanove anni: i due Paesi dell’Artico hanno raggiunto uno storico accordo che mette fine alla disputa sull’isola Hans, un isolotto disabitato di poco più di un chilometro quadrato, situato al centro del canale Kennedy nello stretto di Nares.
La sovranità sull’isola è stata oggetto di una disputa infinita cominciata nel 1973. La Danimarca ne rivendicava la scoperta nel 1852, mentre il Canada ha sempre sostenuto che l’isolotto fosse stato scoperto da un esploratore britannico e appartenesse, anche per una questione geologica, al Paese nordamericano ...
In base a una curiosa abitudine dei militari dei due Paesi, ogni volta che facevano tappa ad Hans, i militari sostituivano la bandiera ufficiale dell’altro, lasciando come omaggio una bottiglia di akvavit danese o di whisky canadese e una nota in cui ognuno rivendicata la sovranità.
Per questo, oltre a “Guerra del Whisky”, la disputa, sempre molto educata e democratica, era chiamata anche “Guerra delle bandiere”. In almeno un’occasione, i militari canadesi avevano preso la bandiera danese e l’avevano spedita per posta a Copenaghen.
L’11 giugno i due Stati hanno deciso di dividersi l’isolotto. L’accordo entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte dei due parlamenti nazionali, di Canada e Danimarca, e di quelli subnazionali, Groenlandia e Nunavut.
A entrambi i Paesi sarà consentito di girare liberamente, pescare e svolgere attività culturali.
“L’Artico sarà il faro della cooperazione internazionale - ha commentato all’agenzia Afp la ministra canadese degli Affari esteri Mélanie Joly - alla fine la ‘guerra del whisky’ è stata la più amichevole delle guerre. Sono felice di vedere che è stato possibile trovare una soluzione con amici, partner e alleati”.
L’accordo è stato presentato come un modello per tutti, un modo di indicare ad altri Paesi come i conflitti si possano risolvere in modo diverso dalle invasioni. Jeppe Kofod, ministro degli Esteri danese, ha parlato di intesa raggiunta “nel momento in cui i valori democratici sono sotto attacco”.
Il riferimento è all’aggressione russa dell’Ucraina, ma di fatto questo accordo sancisce anche una svolta geografica: con l’isola di Hans il Canada sarà ufficialmente confinante con l’Europa, il cui territorio comincerà un centimetro oltre la linea virtuale che divide l’isola artica. Da una parte il Canada. Dall’altra, la Danimarca, e dunque l’Europa.
Dietro la disputa ci sono anche motivazioni pratiche. Coperto dalla neve per lunghi periodi dell’anno, l’isolotto potrebbe nascondere risorse energetiche preziose. Ma tutto verrà equamente diviso.
A sancire l’accordo, i due ministri degli Esteri si sono scambiati per l’ultima volta una bottiglia. Quello di akvavit danese finirà nel Museo Canadese di Storia. Probabilmente, lo stesso faranno i danesi con il whisky dei loro vicini.
Fonte: www.repubblica.it
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