Il benessere psicologico, alto intorno ai 20 anni, scende gradualmente, raggiungendo il punto più basso in coincidenza con la crisi di mezza età, tra i 40 e i 50 anni. Ma subito dopo risale, arrivando al massimo tra i 60 e i 70 anni.
È quanto risulta da uno studio delle Università di Melbourne (Australia) e di Warwick (Gb), durante il quale persone di diverse età e nazionalità hanno risposto alla domanda: “Quanto sei soddisfatto della tua vita nel complesso?”...
ARCO DELLA VITA. Il risultato di questa ricerca, trasformata in grafico, è una curva a U (vedi immagine in alto): la curva della felicità nella vita, che parte con ottime premesse, per poi calare a picco e infine risalire alla grande. Ecco come cambia il benessere psicologico in base alle fasce d'età.
20-30 ANNI. La persona è piena di aspettative positive per il futuro, inizia a sentirsi indipendente, va alla ricerca di stimoli e contatti sociali per definire la sua vita.
30-40 ANNI. Il livello di entusiasmo è ancora alto, così come la spinta all'auto-realizzazione, ma il peso delle responsabilità si fa sentire di più, la propria posizione (lavorativa, ad esempio) diventa più chiara e ci si fanno meno illusioni.
40-50 ANNI. Il periodo dei bilanci: c'è la sensazione che i giochi ormai siano fatti, si fa un confronto tra ciò che si ha nella vita e ciò che si sperava di ottenere.
50-60 ANNI. Il pensiero per le occasioni mancate si fa meno pressante, si accetta la vita per quel che è, con i suoi risvolti positivi e negativi, quindi si riacquista serenità.
60-70 ANNI. Aumentano sicurezza in sé e autorevolezza perché ormai si sa come gira il mondo e ci si conosce, viene meno il carico di responsabilità, ci si sente liberi di pensare a sé e di coltivare i propri interessi.
Fonte: www.focus.it
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