La storia dei bambini indaco compare verso la fine degli anni ’70, cavalcando la corrente della New Age. Evolve pian piano nei bambini cristallo, arcobaleno e diamante. Tutti esseri plusdotati, dall’incredibile intuito e dalle capacità sovrannaturali, sarebbero scesi sulla Terra con la missione di portare pace e armonia.Una teoria New Age della quale potresti aver sentito parlare anche tu. Quella dei Bambini Indaco, chiamati anche "Stars Children", bambini delle stelle, oppure "Gifted Children", bambini che hanno un dono. Secondo quella che, di fatto, è una teoria del tutto priva di basi scientifiche, sarebbero giunti sulla Terra a partire dagli anni '70 e il loro compito sarebbe quello di portare pace e amore, ponendo fine a tutti i conflitti e insegnandoci a vivere in armonia con il Pianeta.
Questi esseri considerati plusdotati avrebbero a loro volta avuto dei figli, i bambini cristallo o arcobaleno, e dei nipoti, i bambini diamante.
Ti starai chiedendo perché ne parliamo. La ragione è molto semplice: spesso i bambini definiti in questo modo, sono in realtà affetti da alcuni disturbi come la sindrome da deficit di attenzione e di iperattività, autismo o sindrome di Asperger. Ed è importante che ricevano la diagnosi e l'aiuto di cui hanno davvero bisogno ...
Come nasce la teoria
Tutto ha inizio da una teoria della parapsicologa statunitense Nancy Ann Tappe, la prima a parlare di colori, aura e indaco. Inserendosi nel solco della corrente di pensiero che dominava in quell'epoca, la New Age, Tappe sostiene che ciascuno di noi abbia un'aura, ovvero una sorta di alone luminoso che ci circonda. Questa luce muta di colore in base all'individuo e delle caratteristiche della sua anima, come spiega in modo dettagliato nel libro Understanding your life through color, capire la tua vita attraverso il colore.
Siamo alla fine degli anni '70, in piena Guerra Fredda e con diversi conflitti che vedono le due maggiori potenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, in varie zone del mondo. Insomma, siamo in un periodo caratterizzato dal progresso e dal benessere economico, ma dove una parte di popolazione comincia ad essere esasperata dalla situazione. C'è chi manifesta e chi si rifugia in nuove teorie. Nancy Ann Tappe proprio in questi anni annuncia di aver scoperto dei bambini con un nuovo tipo di aura, indaco appunto.
Verso la fine degli anni '90 arriva un altro libro, questa volta scritto da Lee Carrol e Jan Tober, il primo si definisce un esoterista, la seconda una guaritrice.
Il titolo di questo volume è proprio The Indingo Children, i bambini indaco. Secondo loro, questi individui vengono scambiati per soggetti affetti da qualche disturbo dell'apprendimento, mentre in realtà hanno ricevuto doni speciali che li porteranno a diventare artisti, scienziati e inventori in grado di plasmare il mondo in modo nuovo.I bambini indaco
Ma insomma chi sono questi bambini indaco? Prima di tutto, hanno cominciato a popolare il mondo a partire dagli anni '70. Negli anni precedenti non vi era alcuna traccia di loro. Non si sa il perché. In ogni caso, la teoria dice che si riconoscono fin dalla nascita, perché presentano caratteristiche molto particolari. Intuitivi, fortemente empatici, molto creativi e, naturalmente, estremamente intelligenti. Sono ben coscienti del destino che è stato loro affidato, al punto che scelgono in quale famiglia venire alla luce, ritenendola la più adatta ad accoglierli e a sostenerli nella loro missione. In pratica, forniscono loro le indicazioni alla cicogna.
Il loro ingresso nel mondo segna l'alba di nuova era, contrassegnata da uno stadio più elevato nell'evoluzione dell'umanità. Il loro compito principale è quello di portare amore, e per questo motivo hanno anche particolarmente bisogno di riceverlo. Gli altri bambini, invece, no. Ma non arrivano con delicatezza: devono proprio scardinare tutte le vecchie certezze e aprirci gli occhi, per capire come ricostruire il mondo.
I bambini indaco sarebbero particolarmente intuitivi, empatici e creativi
Tutte queste premesse per dire che, nel concreto, un bambino indaco fatica a conformarsi alle regole di educazione e stile di vita imposte dalla società.
Potrebbero quindi risultare irrequieti, eccessivamente vivaci, poco educati, quando non arroganti. Vengono scusati dicendo che non è facile trattare con un bambino indaco che si porta dietro un peso così importante e che la loro è una voce fuori dal coro, anticonformista.
Ci sono diverse tipologie di bambino indaco, ma le caratteristiche che li contraddistinguono sono più o meno sempre le stesse: disagio nei contesti sociali, iperattività, rifiuto di seguire le regole, testardaggine, creatività e uno sguardo che penetra in profondità.
Essendo conscio di essere un bambino delle stelle, sarà lui stesso a rivelarlo ai propri genitori e a dil loro chiaramente cosa vuole. E sempre secondo la teoria, mamma e papà non dovrebbero opporsi, ma assecondarlo, perché lui è speciale. Sì, sarebbe stato molto comodo da piccoli poter giustificare i nostri capricci con la scusa di avere un'aura indaco, chissà quanti giocattoli in più avremmo ottenuto. E invece lo abbiamo scoperto troppo tardi, amen.
I bambini cristallo
A un certo punto, i bambini indaco crescono, peraltro senza avere portato a termine manco una delle loro missioni, e a loro volta hanno dei figli. Questi nuovi esseri ancora più dotati sono i bambini cristallo e i bambini arcobaleno. Giungono sulla Terra più o meno tra gli anni '90 e i primi anni 2000, inaugurando così il nuovo millennio. E come tutti noi abbiamo visto, conflitti e inquinamento sono spariti. Ah no?
Tra i poteri dei bambini cristallo, anche la telepatia
Un nuovo stadio dell'evoluzione e un nuovo mondo è anche il compito dei bambini cristallo. Tra le loro caratteristiche principali si trovano un amore innato e una saggezza profonda, armi con le quali devono risvegliare la nostra forza interiore. Ma soprattutto, questi individui avrebbero poteri paranormali e sovrannaturali. Il più spiccato sarebbe quello della telepatia, ma si lega a questa condizione anche il loro desiderio di comunicare attraverso la musica. Sarà forse per questa ragione che il loro tratto distintivo sono gli occhi, molto grandi e profondi.
I bambini arcobaleno
I bambini arcobaleno sono probabilmente i figli più giovani dei bambini indaco, quelli nati a ridosso dei primi anni Duemila. Si chiamano così perché spesso portano pace e gioia dopo un evento luttuoso, come un aborto spontaneo o la perdita di una persona cara. Ma non è il semplice lieto evento a farti sentire meglio, è proprio uno dei doni di questi individui dalla aura particolarmente colorata.
La loro peculiarità è quella di equilibrare in loro stessi l'energia maschile portata dagli indaco e quella femminile veicolata dai cristallo. Un bilanciamento tra la forza distruttrice e quella riparatrice. Il risultato è quello di bambini sereni e tranquilli, che amano dare più ancora che ricevere e ci mostrano quale sia il potenziale dell'essere umano se abbraccia la sua natura divina.
Dal momento che forse arrivano da altri Pianeti, non si sa quali naturalmente, faticano ad accettare alcuni comportamenti negativi che vengono messi in atto sulla Terra, come la violenza. Un po' come dire che gli altri bambini sono del tutto indifferenti a episodi di aggressività e violenza, sia essa fisica o verbale. Vabbè.
I bambini diamante
E arriviamo all'ultimo stadio dell'evoluzione, quello rappresentato dai giovanissimi bambini diamante, nati non prima del 2013. Il 2013 proprio eh, mi raccomando. Difficile capire la differenza rispetto agli altri colori, perché sembra che più o meno tutti i bambini abbiano gli stessi doni e la medesima missione. I diamante però sono l'upgrade e vengono chiamati anche i "Maestri del Tempo e dello Spazio". Sono più che altro degli adulti che si sono incarnati nel corpo di un minore per nascere in famiglie capaci di riconoscerli e amare il loro essere speciali. Senza reprimere nulla del loro carattere.
E quali sono questi tratti?
Prima di tutto, l'aver ragion su tutto, al punto che potrebbero venir scambiati per arroganti. Anche loro, poi, amano la musica e il canto e preferiscono non trovarsi in mezzo a un litigio. A scuola riportano risultati eccellenti e apprendono cose nuove in modo molto rapido. Questi esseri inoltre sono in grado di canalizzare l'energia, al punto da indurre un cambiamento di abitudini negative all'interno delle famiglie nelle quali nascono. Ne possono influenzare i ritmi, limitare gli eccessi, modificare il regime alimentare.
La dieta
E qui arriviamo a un primo problema: cosa devono mangiare i bambini speciali?
O meglio, come si ritiene che dovrebbe essere la loro dieta. Prima di tutto, priva di carne, perché il loro essere fortemente in armonia con la natura gli impedisce di uccidere animali per uccidersi. In realtà, è possibile educare il proprio figlio a un menù vegetariano o vegano fin dalla nascita, ma dal momento che sta affrontando una fase delicata della sua crescita, è sempre fondamentale chiedere consiglio a un nutrizionista e al pediatra.
Saranno inoltre maggiormente attratti da frutta e verdura biologica, mentre eviteranno i prodotti troppo lavorati. Un'ottima abitudine, senza dubbio. Ma si tratta solo di una fase nel percorso che dovrebbe spingerli a diventare respiriani. Proprio così, secondo la teoria New Age, questi bambini inizieranno a sviluppare a poco a poco nuove intolleranze e specifiche preferenze che li porteranno a essere crudisti, nutrirsi solo di succhi di frutta e, infine, dell'energia che proviene dall'aria.
Ti renderai conto da solo di quale sia il problema: denutrizione e malnutrizione. E anche una mancata educazione alimentare dal momento che il messaggio è quello di assecondare il bambino nei gusti che esprime rispetto alla dieta. E quindi se vuole mangiare solo della cioccolata, è giusto che ne consumi in abbondanza perché si vede che è in armonia con il suo essere.
Le diagnosi mancate
Arriviamo al principale problema che la teoria dei bambini indaco crea: le diagnosi mancate.
Non è raro che questi individui iperattivi e che si comportano in modo particolare siano in realtà affetti da disturbi come la Sindrome da deficit dell'attenzione e iperattività, l'autismo o l'Asperger. Ad esempio, se un bambino non comincia a parlare fino a quando non ha 3 o 4 anni, i genitori non si chiederanno se ci possa essere una difficoltà di qualche tipo, ma si limiteranno a ritenere che stia comunicando attraverso la telepatia. Insomma, nessuna condizione patologia, semplicemente non vengono compresi nel loro essere creature così speciali, figli delle stelle.
È normale che per un genitore sia difficile accettare un problema nel proprio figlio e che sia più facile per lui ritenerlo geniale, ma incompreso.
Questi bambini però hanno il diritto di non essere speciali e soprattutto hanno il diritto di essere aiutati se soffrono di un disturbo specifico.
Il mancato riconoscimento della loro condizione avrà delle ripercussioni sulla loro vita che potrebbero rivelarsi anche molto difficili da sopportare. Ed è altamente probabile che l'idea che la loro aura abbia un colore particolare non potrà sopperire a una simile carenza.
La maggior parte di queste caratteristiche sono talmente vaghe da poter essere riconosciute in qualsiasi bambino
Bisogno di essere amato, occhi grandi e profondi, difficoltà di accettazione verso le regole, timidezza e così via. Quante volte ti è capitato di imbatterti in un ragazzino o fanciullo con questi tratti?
Il rapporto genitori-figli
Al di là della possibilità che sia presente una condizione patologica oppure no, il metodo educativo promosso dalla teoria dei Gifted Children non è certo dei più sani. Assecondare un bambino in ogni suo desiderio o capriccio, in ogni suo atteggiamento scorretto e in ogni sua improvvisa fissazione non permette al piccolo di capire quale sia il confine tra il giusto e lo sbagliato. Insomma, dove debba essere posto un limite.
I genitori sono dei punti di riferimento per un figlio che cresce, uno scambio nei ruoli fa male prima di tutto al bambino.
Insomma, questa teoria può anche essere piuttosto dannosa.
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