mercoledì 12 agosto 2020

La mente del predatore parassita dell'uomo

da Il Lato Attivo dell'Infinito 
di Carlos Castañeda  

Don Juan: - "Voglio fare appello alla tua mente analitica. Rifletti per un momento e dimmi come spiegheresti la contraddizione esistente tra I'intelligenza dell'uomo che costruisce, organizza e la stupidità del suo sistema di credenze, oppure la stupidità del suo comportamento contraddittorio.

Secondo gli sciamani, sono stati i predatori a instillarci questi sistemi di credenza, il concetto di bene e di male, le consuetudini sociali. 
Sono stati loro a definire le nostre speranze e aspettative, nonché i sogni di successo e i parametri del fallimento.

Ci hanno dato avidità, desiderio smodato e codardia. Ci hanno resi abitudinari, centrati nell'ego e inclini all'autocompiacimento".

- "Ma come ci riescono, don Juan?" chiesi, sempre più irritato. 
"Ci sussurrano queste cose all'orecchio mentre dormiamo? ...


Sorrise. "Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un'operazione stupenda, naturalmente, dal punto di vista dello stratega.
Orrenda, nell'ottica di chi la subisce.

Ci hanno dato la loro mente!

Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente, che è diventata la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata.

Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell'ansia da cibo e la tua altro non è che l'ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga smascherato.

Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene, garantendosi un certo livello di sicurezza che va a mitigare la loro paura".


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