lunedì 23 marzo 2020

Gli esseri umani? Non sono originari della Terra. Parola di ecologista

Un ambientalista americano sostiene che gli esseri umani non sono originari del pianeta Terra, ma furono insediati dagli extraterrestri decine di migliaia di anni fa.

Il dottor Ellis Silver ha annotato una serie di caratteristiche fisiologiche per presentare la sua tesi nel suo libro, sul perché gli esseri umani non si sono evoluti assieme ad altre forme di vita sulla Terra.

Si va dagli esseri umani che soffrono di problemi alla schiena – e ciò suggerisce che ci siamo evoluti in un mondo con meno gravità – fino alle scottature dovute al sole e ai dolori del parto.
Il dottor Ellis afferma che mentre il pianeta soddisfa, per lo più, i bisogni degli esseri umani, potrebbe non servire gli interessi della specie, così bene come immaginacano gli extraterrestri che ci avrebbero lasciati qui. Nel suo libro Humans are not from Earth: a scientific evaluation of the evidence (Gli umani non sono della Terra: valutazione scientifica delle prove), l’ambientalista scrive che la razza umana possiede dei difetti che evidenziano il fatto di "non essere di questo mondo“.

L’umanità è, presumibilmente, la specie più altamente sviluppata del pianeta, eppure è sorprendentemente inadatta e mal equipaggiata per l’ambiente terrestre “insofferenza alla luce solare,  avversione per gli alimenti di origine naturale, tassi alti e assurdi di malattie croniche, e molto di più" ...


Il dottor Ellis afferma che gli esseri umani potrebbero soffrire di mal di schiena, perché si sono evoluti in un mondo con gravità inferiore. Ed è strano che le teste dei bambini siano così grandi, rendendo difficile per le donne il parto, col rischio di provocare la morte sia della madre che del bambino.
Nessun’altra specie autoctona su questo pianeta ha quel problema.

Ritiene inoltre che gli esseri umani non sono stati progettati per essere esposti al Sole come invece lo sono sulla Terra (i Neanderthal avevano forse delle creste sopraorbitali per riparare i loro occhi dalla luce del sole? N.d.C.), che non possono prendere il Sole per più di una settimana o due – a differenza di una lucertola – e non possono starvi esposti tutti i giorni senza problemi.

Sostiene che gli esseri umani sono sempre ammalati e questo potrebbe essere perché i nostri orologi biologici interni sono previsti per la durata di un giorno di 25 ore, come dimostrato da specialisti del sonno.

“Questa condizione non è recente, gli stessi fattori possono essere rintracciati nella storia dell'umanità sulla Terra“, afferma. Egli suggerisce che i Neanderthal e l’Homo Erectus fossero stati incrociati con un’altra specie, forse proveniente da Alpha Centauri, che è il Sistema Stellare più vicino al nostro Sistema Solare, a circa 4,37 anni luce dal Sole. Il dottor Ellis ha aggiunto che molte persone sentono di non appartenere alla Terra e non si sentono a casa su questo pianeta.“Questo suggerisce (almeno per me) che l’Umanità possa essersi evoluta su un altro pianeta, e potrebbe essere stata portata qui da una specie altamente sviluppata“.

"Una delle ragioni per questo (…) è che la Terra potrebbe essere un pianeta prigione, dato che sembra che la nostra sia una specie naturalmente violenta, e che staremo qui fino a quando non impareremo a fare i bravi", ha detto.

Il professor Wainwright dell'Università di Sheffield prevede di indagare ulteriormente e ritiene che la vita che arriva costantemente dallo spazio non è originaria dalla Terra (Scientists find life coming to Earth from space)

Il dottor Ellis afferma che la sua idea è un'evoluzione estremizzata di quella tesi, nata per stimolare la riflessione, e sostiene di aver ottenuto risposte in gran parte positive.
Il suo interesse è determinare se gli umani sono arrivati sulla Terra in modo indipendente, forse tramite meteore e comete, prima di evolversi nelle specie che conosciamo oggi.

"La mia tesi è che l’Umanità non si sia sviluppata a partire da quella particolare forma di vita, ma che si sia evoluta altrove e che fu trasportata sulla Terra (completamente evoluta, come Homo Sapiens) tra i 60.000 e i 200.000 anni fa“, ha spiegato. 

Mentre altri scienziati hanno dichiarato che alcuni batteri sono arrivati sulla Terra dallo Spazio, Chris McKay, un astrobiologo della NASA, ha affermato che saltare alla conclusione che si tratta di vita extraterrestre rappresenta “un grande salto”.

Fonte (riveduta e corretta): www.altrogiornale.org
Fonte originale: www.dailymail.co.uk


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