Quello che vi dirò sicuramente non lo sapete! (L'articolo risale al 2008, ora probabilmente si ;) - NdC -)
Vi consiglio vivamente di leggere l’articolo anche se sono sicuro che nonostante il forte impatto iniziale alla lunga non sortirà alcun effetto.
Mi dispiace per voi; vi dico che comunque è da più di un mese che non utilizzo più dentifrici al fluoro.
Vi faccio una domanda adesso ma voi dovete rispondere solo dopo aver letto l’articolo! Come mai al dettaglio vengono forniti esclusivamente dentifrici al fluoro?
Solo dentifrici al fluoro! Come mai!!!???
Il fluoruro è stato l'elemento chimico chiave per la costruzione della bomba atomica.
Vi faccio una domanda adesso ma voi dovete rispondere solo dopo aver letto l’articolo! Come mai al dettaglio vengono forniti esclusivamente dentifrici al fluoro?
Solo dentifrici al fluoro! Come mai!!!???
Il fluoruro è stato l'elemento chimico chiave per la costruzione della bomba atomica.
Si, stiamo parlando di un derivato del fluoro contenuto nel dentifricio che usiamo tutte le mattine o nelle gomme da masticare per chi non ha neanche il tempo di lavarsi i denti ...
Diversi scienziati legati al progetto della bomba Atomica condussero degli studi sui fluoruri concludendo che il fluoro provoca seri danni al sistema nervoso centrale e al nostro organismo in generale.
Molti di questi rapporti furono classificati segreti per "ragioni di sicurezza nazionale" e molti altri sparirono dagli archivi statali. Il conflitto di interessi è chiaro: se si fosse reso pubblico che l'esposizione al fluoro è dannosa, il progetto della bomba Atomica, i suoi fornitori e tutte quelle istituzioni ad esso legate, sarebbero state annientate da uno scandalo dalle immense proporzioni e dalle relative cause intentate per danni alla salute pubblica.
Tutto fu messo a tacere, ma nonostante ciò gli studi sugli effetti del fluoro dovevano continuare, anzi servivano cavie umane. Esiste forse un modo migliore che metterlo nelle tubature dell'acqua con la scusa della salute dentale dei nostri figli?
Ed ecco subito organizzati convegni, pubblicità e associazioni di medici e dentisti preposte a pubblicizzare e a rassicurare la gente sull'utilizzo del fluoro e dei suoi "effetti benefici".
Il risultato fu dei migliori: la gente accettò l'utilizzo del fluoro come salvaguardia della propria salute dentale, furono smentite tutte le implicanze del fluoro con diverse malattie che colpirono operai e persone che abitavano nei pressi delle fabbriche che producevano questo materiale di scarto altamente tossico e inoltre, a loro insaputa, diventarono tutti potenziali cavie da laboratorio su cui studiare gli effetti dell'ormai beneamato fluoro.
Diversi studi mostrano come ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l'avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l'individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.
Esistono pochissimi studi scientifici correttamente condotti sugli integratori di fluoro e tutti dimostrano che l’effetto di questi supplementi sulla prevenzione delle carie è molto blando se non nullo.
Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo. Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi.
Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato. Non sono stati condotti, per il momento, studi decisivi sull’uomo.
Fluoro che ha un effetto bloccante sull'attività enzimatica e sul sistema nervoso centrale, generando danni a livello cerebrale (riduzioni del quoziente d'intelligenza e ritardi mentali), depressione polmonare e cardiaca (Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato fino alla morte, se assunto in dosi eccessive, come risulta in letteratura da assunzioni di pastiglie anticarie). Attualmente il fluoro è impiegato nei gas lacrimogeni.
Il fluoruro di sodio è usato come base per la produzione di esafluoruro di uranio (UF6), che, allo stato gassoso, viene centrifugato e fatto passare attraverso pareti semipermeabili, arricchendo in tal modo l'U naturale in 235U, che è l'isotopo fissile dell'uranio, l'uranio arricchito può essere utilizzato sia come combustibile per i reattori nucleari (arricchimento dell'8-10% per reattori moderati ad acqua) sia come massa critica per gli ordigni nucleari (arricchimento superiore al 50%). Questo processo tecnologico genera un rifiuto "speciale", il fluoro radioattivo, che è impossibile smaltire o trattare, e comporta una costosa gestione.
Il fluoro è un elemento costituente di una vasta serie di medicinali, per la sua azione che moltiplica l'efficacia terapeutica e la metabolizzazione delle sostanze medicinali, amplificandone al contempo gli effetti collaterali.
Da vari studi emerge che in dosi eccessive tende a sostituire lo iodio come componente dell'ormone tiroxina, impedendo alla ghiandola tiroide la sintesi corretta di tale sostanza.
In tali casi le malattie della tiroide, dovute a un deficit di iodio, non sono curabili con un semplice ripristino dei normali livelli di tale alogeno.
Occorre diminuire i livelli di fluoro presenti nel corpo, prima di normalizzare lo iodio.
Insorge anche un accumulo di fluoro nelle ossa e nei denti che divengono più densi e compatti, ma nel contempo più fragili e meno elastici nella riparazione di fratture.
La recente diffusione di integratori anti-carie al fluoro consigliati da pediatri e dentisti in età infantile ha fatto sì che crescesse il numero degli studi sull'effettiva efficacia della sostanza e sui suoi effetti collaterali. Alcuni studiosi, tra cui il chimico Giorgio Petrucci, docente a contratto all'Università degli Studi di Firenze e autore del libro I pericoli del fluoro, sostengono che il fluoro non sia efficace contro la carie e che la convinzione che lo fosse sia stata diffusa a partire dagli anni '40 senza prove scientifiche, sulla base di interessi economici (il fluoro è un rifiuto nucleare il cui smaltimento sarebbe troppo costoso[1]). Per via della capacità del fluoro di ridurre il quoziente intellettivo, alcuni sostengono che venga somministrato allo scopo di aiutare il controllo delle masse.
Un' accorta analisi di uno degli studi più recenti in favore della fluoridazione dell'acqua potabile, rivela una grave omissione di alcuni dati originali che si riferiscono alla fluorosi ed alla necessita' di condurre ulteriori studi, prima di pensare di introdurre il fluoro nell'acqua destinata a consumo umano ed animale.
Cosa vi consiglio? Andate in farmacia a comprare i vostri dentifrici senza fluoro!
Adesso potete rispondere alla mia domanda ...
Il risultato fu dei migliori: la gente accettò l'utilizzo del fluoro come salvaguardia della propria salute dentale, furono smentite tutte le implicanze del fluoro con diverse malattie che colpirono operai e persone che abitavano nei pressi delle fabbriche che producevano questo materiale di scarto altamente tossico e inoltre, a loro insaputa, diventarono tutti potenziali cavie da laboratorio su cui studiare gli effetti dell'ormai beneamato fluoro.
Diversi studi mostrano come ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l'avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l'individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.
Esistono pochissimi studi scientifici correttamente condotti sugli integratori di fluoro e tutti dimostrano che l’effetto di questi supplementi sulla prevenzione delle carie è molto blando se non nullo.
Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo. Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi.
Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato. Non sono stati condotti, per il momento, studi decisivi sull’uomo.
Fluoro che ha un effetto bloccante sull'attività enzimatica e sul sistema nervoso centrale, generando danni a livello cerebrale (riduzioni del quoziente d'intelligenza e ritardi mentali), depressione polmonare e cardiaca (Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato fino alla morte, se assunto in dosi eccessive, come risulta in letteratura da assunzioni di pastiglie anticarie). Attualmente il fluoro è impiegato nei gas lacrimogeni.
Il fluoruro di sodio è usato come base per la produzione di esafluoruro di uranio (UF6), che, allo stato gassoso, viene centrifugato e fatto passare attraverso pareti semipermeabili, arricchendo in tal modo l'U naturale in 235U, che è l'isotopo fissile dell'uranio, l'uranio arricchito può essere utilizzato sia come combustibile per i reattori nucleari (arricchimento dell'8-10% per reattori moderati ad acqua) sia come massa critica per gli ordigni nucleari (arricchimento superiore al 50%). Questo processo tecnologico genera un rifiuto "speciale", il fluoro radioattivo, che è impossibile smaltire o trattare, e comporta una costosa gestione.
Il fluoro è un elemento costituente di una vasta serie di medicinali, per la sua azione che moltiplica l'efficacia terapeutica e la metabolizzazione delle sostanze medicinali, amplificandone al contempo gli effetti collaterali.
Da vari studi emerge che in dosi eccessive tende a sostituire lo iodio come componente dell'ormone tiroxina, impedendo alla ghiandola tiroide la sintesi corretta di tale sostanza.
In tali casi le malattie della tiroide, dovute a un deficit di iodio, non sono curabili con un semplice ripristino dei normali livelli di tale alogeno.
Occorre diminuire i livelli di fluoro presenti nel corpo, prima di normalizzare lo iodio.
Insorge anche un accumulo di fluoro nelle ossa e nei denti che divengono più densi e compatti, ma nel contempo più fragili e meno elastici nella riparazione di fratture.
La recente diffusione di integratori anti-carie al fluoro consigliati da pediatri e dentisti in età infantile ha fatto sì che crescesse il numero degli studi sull'effettiva efficacia della sostanza e sui suoi effetti collaterali. Alcuni studiosi, tra cui il chimico Giorgio Petrucci, docente a contratto all'Università degli Studi di Firenze e autore del libro I pericoli del fluoro, sostengono che il fluoro non sia efficace contro la carie e che la convinzione che lo fosse sia stata diffusa a partire dagli anni '40 senza prove scientifiche, sulla base di interessi economici (il fluoro è un rifiuto nucleare il cui smaltimento sarebbe troppo costoso[1]). Per via della capacità del fluoro di ridurre il quoziente intellettivo, alcuni sostengono che venga somministrato allo scopo di aiutare il controllo delle masse.
Un' accorta analisi di uno degli studi più recenti in favore della fluoridazione dell'acqua potabile, rivela una grave omissione di alcuni dati originali che si riferiscono alla fluorosi ed alla necessita' di condurre ulteriori studi, prima di pensare di introdurre il fluoro nell'acqua destinata a consumo umano ed animale.
Cosa vi consiglio? Andate in farmacia a comprare i vostri dentifrici senza fluoro!
Adesso potete rispondere alla mia domanda ...
Fonte: www.stefanomontanari.net
E quindi cosa fare?
I pericoli neurotossici del fluoro e la curcumina come soluzione
di Agnese Tondelli (2014)
Il fluoro è una sostanza molto presente sul mercato, non solo nei dentifrici e spesso evitarne l’esposizione diventa difficile.
Abbiamo già visto in un precedente articolo i pericoli collegati a un eccesso della sua presenza nell’organismo, come il rischio di aumentare le percentuali di cancro, gli squilibri ormonali e la sua azione distruttiva nei confronti di alcuni enzimi.
Sulla neurotossicità del fluoruro si è parlato per decenni, durante i quali si sono susseguite diverse teorie, come quella che sia stato adoperato nei campi di concentramento nazisti per lobotomizzare chimicamente i prigionieri. In questi ultimi anni, alcuni studi sembrano aver accertato la presenza di rischi correlati al suo utilizzo.
Abbiamo già visto in un precedente articolo i pericoli collegati a un eccesso della sua presenza nell’organismo, come il rischio di aumentare le percentuali di cancro, gli squilibri ormonali e la sua azione distruttiva nei confronti di alcuni enzimi.
Sulla neurotossicità del fluoruro si è parlato per decenni, durante i quali si sono susseguite diverse teorie, come quella che sia stato adoperato nei campi di concentramento nazisti per lobotomizzare chimicamente i prigionieri. In questi ultimi anni, alcuni studi sembrano aver accertato la presenza di rischi correlati al suo utilizzo.
Non ultimo, lo studio condotto in Cina, ad opera di alcuni ricercatori del Department of Pathology della Nanjing University School of Medicine, che avrebbe accertato lo sviluppo di un quoziente intellettivo più basso, nei bambini che abitavano in zone maggiormente esposte a fonti di fluoruro, presente ad esempio nell’acqua.
Ora, un altro studio intitolato, “Curcumin attenuates neurotoxicity induced by fluoride: An in vivo evidence”, e pubblicato sulla rivista Pharmacognosy aggiunge un supporto sperimentale al sospetto che il fluoro sia davvero una sostanza che danneggia il cervello.
Ora, un altro studio intitolato, “Curcumin attenuates neurotoxicity induced by fluoride: An in vivo evidence”, e pubblicato sulla rivista Pharmacognosy aggiunge un supporto sperimentale al sospetto che il fluoro sia davvero una sostanza che danneggia il cervello.
Non solo, esisterebbe anche una spezia che può fungere da agente protettivo naturale, utile a contrastare gli effetti che questo composto può avere sulla salute.
Lo studio è stato condotto da un gruppo ricercatori, appartenenti all’University College of Science, ML Sukhadia in India, che ha trascorso gli ultimi dieci anni a studiare i meccanismi attraverso i quali il fluoro induce gravi alterazioni neurodegenerative del cervello dei mammiferi, in particolare nelle cellule dell’ippocampo e della corteccia cerebrale.
La ricerca comincia con una piccola premessa che descrive il contesto storico all’interno del quale si inserisce una crescente preoccupazione per la tossicità significativa e ad ampio raggio del fluoruro:
“Il Fluoro (F) è probabilmente il primo ione inorganico che ha attirato l’attenzione del mondo scientifico per i suoi effetti tossici e ora la sua tossicità ricondotta all’acqua potabile è ben riconosciuta come un problema globale. I rapporti sugli effetti sulla salute derivanti dall’esposizione al Fluoro comprendono anche vari tipi di cancro, eventi riproduttivi avversi, problemi cardiovascolari e malattie neurologiche”.
Il team di ricerca si è concentrato sul neurotossicità da fluoruro indotta, individuando l’eccitotossicità e lo stress ossidativo come i due principali fattori di neurodegenerazione. È stato osservato che i soggetti che soffrivano di una condizione nota come fluorosi, una screziatura dello smalto causata da un’eccessiva esposizione al fluoro durante lo sviluppo dei denti, presentavano anche cambiamenti neurodegenerativi associati a una forma di stress ossidativo nota come perossidazione lipidica (irrancidimento).
La ricerca comincia con una piccola premessa che descrive il contesto storico all’interno del quale si inserisce una crescente preoccupazione per la tossicità significativa e ad ampio raggio del fluoruro:
“Il Fluoro (F) è probabilmente il primo ione inorganico che ha attirato l’attenzione del mondo scientifico per i suoi effetti tossici e ora la sua tossicità ricondotta all’acqua potabile è ben riconosciuta come un problema globale. I rapporti sugli effetti sulla salute derivanti dall’esposizione al Fluoro comprendono anche vari tipi di cancro, eventi riproduttivi avversi, problemi cardiovascolari e malattie neurologiche”.
Il team di ricerca si è concentrato sul neurotossicità da fluoruro indotta, individuando l’eccitotossicità e lo stress ossidativo come i due principali fattori di neurodegenerazione. È stato osservato che i soggetti che soffrivano di una condizione nota come fluorosi, una screziatura dello smalto causata da un’eccessiva esposizione al fluoro durante lo sviluppo dei denti, presentavano anche cambiamenti neurodegenerativi associati a una forma di stress ossidativo nota come perossidazione lipidica (irrancidimento).
Un eccesso della perossidazione lipidica può portare a una diminuzione del contenuto totale di fosfolipidi nel cervello. Grazie a questi meccanismi ben noti di neurotossicità del fluoruro e della neurodegenerazione associata, i ricercatori hanno identificato il polifenolo primario presente nella curcuma – conosciuto anche come curcumina – come un’ottima sostanza neuro protettiva, capace di limitare il fenomeno.
Precedenti ricerche sulla curcumina hanno evidenziato le sue ottime proprietà antiossidanti, capaci di proteggere contro gli stress ossidativi e i radicali liberi. Inoltre, la curcumina sembra aumentare la produzione endogena di glutatione nel cervello, un’importante sistema antiossidante di difesa.
(foto: Nick Harris)
Fonte: www.ambientebio.it
(foto: Nick Harris)
Fonte: www.ambientebio.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.