sabato 24 agosto 2019

Soluzioni locali per un disordine globale

 di Catherine

(Articolo già pubblicato nel 2012)

E' il titolo di un documentario di Coline Serreau, artista e regista conosciuta soprattutto per i suoi lungometraggi, tra i quali spicca Il pianeta verde (La belle verte - 1996) che descrive in chiave fanta-ironica i problemi del mondo occidentale e delle nostre società cosiddette "avanzate".

Il pianeta verde racconta di un popolo che vive su un altro pianeta e ha ritrovato, dopo antiche vicissitudini simili a quelle che stiamo vivendo noi ora sulla Terra, i valori di una vita senza sfruttamento, senza gerarchia, senza falsi bisogni e in perfetta armonia con la natura.

Durante un'assemblea di tutti gli abitanti si decide di mandare uno di loro - una donna la cui madre è di origine terrestre - sulla Terra. Per controllarne l'evoluzione ..

In questo documentario forse meno conosciuto benché più recente (2010) Coline Serreau, coraggiosamente, affronta il problema del decadimento della nostra società in termini decisamente propositivi.

Le critiche e le denunce sono necessarie ma è tempo di fare delle proposte concrete, di divulgarle, e soprattutto di applicarle ...



E lo fa dando voce a una serie di personaggi del mondo dell'agricoltura, specialisti e ricercatori innovativi nel campo dell'economia, persone di origini diverse ma tutte in cerca di soluzioni allo squilibrio e al disastro ambientale del pianeta.

Incontra: Vandana Shiva, Pierre Rabhi, Lydiae Claude Bourguignon, il Movimento Lavoratori Senzaterra, Kokopelli, M. Antoniets , Ana Pradeshi, Philippe Desbrosses, Joao Pedro Stedile, Serge Latouche (ideatore del movimento Decrescita Felice), Devinder Sharma, Laurent Marbot, etc.) e che illustrano i metodi e le reali possibilità per uscire da una crisi che esiste soltanto a livello organizzativo e per mancanza di volontà al livello politico e finanziario.

Ma anche la maggioranza della gente comune, "istruita" dai media dall'immaginazione ristretta e in mano al potere finanziario, ignora o preferisce ignorare che si possa ideare un modo davvero diverso e attuabile di affrontare i problemi.
Ma non saranno mai i politici a proporlo, di questo possiamo essere certi...


"Se c'è la crisi, non mangeremo i nostri telefonini o i nostri CD! ( ... ) E' fondamentale fare in modo che la gente ritorni alla terra, delimitare terreni da seminare, non edificabili, intorno alle città. E non domani, ma oggi stesso."

"Con questo film, mostro che ci sono in tutto il mondo, persone che, senza saperlo, fanno la stessa cosa, che hanno la stessa filosofia di vita e usano le stesse pratiche con la Madre Terra. Evidenzia l'universalità di soluzioni, così come la loro semplicità, questo è il vero scopo del film."

Coline Serreau


Buona visione..


Estratto del film Il pianeta verde:


Qui in integrale:
https://www.facebook.com/watch/?v=1524341394376558

Oppure qui:

3 commenti:

  1. Ecco, adesso ci siamo, ma la chiamano "Decrescita", per me e' la GIOIA DEL NATURUOMO ! Prima che nascesse l'Industrializzazione, fino al 1400, esisteva la PROPRIETA' COMUNITARIA, poi con i Tudor in Inghilterra e' nata la Proprieta' Privata e con essa le basi dell'attuale sistema Economico. E' ora di Rinnovare l'Economia del NaturUomo. Pianeta Verde, Madre Terra, Gaia, ma penso anche al vero Vangelo di Cristo.

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  2. Ritornare a una dimensione più umana non è più un optional, ci stiamo arrivando volenti o nolenti. Spero che ci arriveremo in tempo, e come giustamente diceva un mio conoscente: "Via il governo centrale europeo, quello nazionale, quello regionale, quello provinciale ( ... ) Se pago dei soldi in tasse, non si muovono dal comune nemmeno con le bombe atomiche, così se si guasta l'acquedotto, la strada, l'ospedale o qualsiasi altra infrastruttura per una alluvione, non devo ELEMOSINARE alcunché a nessun organismo superiore che non me li ridà, se non ogni 5 anni in corrispondenza delle elezioni.Elimino tutte le spese militari, perché non sono interessato ad ammazzare nessuno e tutte le sedi preposte a tale scopo. Elimino tutte le residenze oltre i 2 piani e ridistribuisco il territorio consegnando ad ogni famiglia un'abitazione con un pezzo di terreno attorno completamente autonoma energeticamente, per il cibo e per la spazzatura che resta sul suo terreno e non deve fare un biglietto per destinazione sconosciuta..."
    Ciao, e grazie per l'intervento.

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  3. Ecco, la penso proprio come il tuo amico e sto cercando di formare un'associazione per riprendere la terra, l'artigianato e tornare a vivere, magari usando anche la tecnologia, perche' si puo' fare ! Dura e' misurarsi con concetti che da secoli ormai sono presenti nelle menti.Ciao.

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