domenica 7 aprile 2019

IL VAJIRA: arma tecnologica avanzata utilizzata nel passato?

Il Vajira (in sanscrito: Fulmine o Diamante), era tra le armi “soprannaturali” che solamente gli Dei sapevano e potevano utilizzare, per questo appartiene alla categoria delle armi divine (in sanscrito il nome dell’arma è accompagnata alla parola ASTRA, che ne identifica proprio la tipologia “soprannaturale”).

 L’arma poteva non solo tagliare le difese dei mortali, ma fu appunto utilizzata perché in grado di distruggere più forze divine.

I miti di numerose civiltà ci catapultano in periodi lontani, in cui gli “Dei” utilizzavano un’arma di questo tipo dagli effetti circoscritti ma devastanti. 

Vediamone alcuni ..


INDRA (INDIA)

Indra era il capo di tutti i Deva (fondamentalmente gli dèi minori), e brandiva il ‘Vajira’, che ha utilizzato occasionalmente per colpire i suoi nemici. Per questo veniva anche chiamato il Signore dei Fulmini. La prima menzione del Vajra è nel Rigveda , una parte di quattro Veda . Indra viene descritto come l’utilizzatore del Vajra per uccidere i peccatori e le persone ignoranti . Il Rigveda afferma che l’arma è stata fatta appositamente per Indra dal Tvastar , il creatore di strumenti divini . L’episodio descrive Indra che utilizza il Vajira, tenuto in mano, per uccidere Asura Vritra, che ha preso la forma di un serpente …….. a causa della sua abilità nel brandire la Vajra , alcuni soprannomi utilizzati per Indra nel Rigveda sono stati: Vajrabhrit ( colui che porta il bullone ) , Vajrivat o Vajrin ( colui che è armato di vite ) , Vajradaksina ( colui che tiene la vite nella mano destra) , e Vajrabahu o Vajrahasta (colui che brandisce il Vajra).

MARDUK (MESOPOTAMIA)

L’ipotetico utilizzo del Vajira nell’area della Mesopotamia lo troviamo nell’episodio dell’epico scontro tra Marduk e Tiamat riportato nel poema dell’Enuma Elish:

“….Il fulmine pose dinnanzi a sé.
Di una fiamma ardente riempì il suo corpo,
Fece una rete per avviluppare Tiamat,
Afferrò i quattro venti affinché nulla di lei potesse sfuggire…”

e nella raffigurazione dei bassorilievo del VII secolo a.C. è visibile sia l’arma che brandisce Marduk nello scontro con Tiamat.

ZEUS (GRECIA)

Nel mito greco, Zeus, il padre degli Dei, si identifica proprio con il fulmine, di cui è portatore e utilizzatore.
Anche nel mito greco, come in quello indiano, la forgiatura di tali fulmini fu opera di figure vicine alla divinità (come riportato dal poema mitologico di Esiodo, Teogonia), anch’essi creatori di oggetti per gli dei, i ciclopi:

“….Ed i Ciclopi poi generava dal cuore superbo,
Stèrope, Bronte, ed Arge dal cuore fierissimo: il tuono
diedero questi a Giove, foggiarono il folgore…”

Secondo la mitologia, Zeus utilizzò tale arma per annientare definitivamente i giganti nell’epico scontro tra gli dei e i giganti, come riportato da Apollodoro nel testo della Biblioteca (I,6):

“….Questi (Eracle) scagliò un dardo contro Alcioneo, ma il gigante non potendo morire nella terra dove era nato, fu da Atena tratto fuori di Pallade, e solo così poté essere ucciso.
Porfirione mosse contro Eracle ed Era, ma Zeus lo fulminò ed Eracle lo uccise colpendolo con una saetta. Apollo colpì Efialte con una freccia all’occhio sinistro; Dionisio uccise col tirso Eurito; Ecate colpì con le fiaccole Clitio, mentre Efesto rovesciò su di lui masse metalliche incandescenti; Atena fece precipitare la Sicilia su Encelado che fuggiva; Poseidone scagliò su Polibote, che era riuscito a sfuggire a Coo, la parte dell’isola detta Nisiro, dopo averla spezzata con il tridente; Ermete, con l’elmo di Ade, uccise Ippolito; Artemide trafisse Grazione; le Moire uccisero Agrio e Toone; Zeus fulminò gli altri, ed Eracle colpì tutti con le frecce…..”


Vennero utilizzati anche per sedare una diatriba “interna” che scaturì tra Apollo ed Ercole per il possesso del tripode di Delfi (altro potenziale oggetto tecnologico?).

Fonteedinterranunnaka.wordpress.com 

5 commenti:

  1. Non é un'arma. É un accessorio per il mixer e serviva per fare i frullati o montare la panna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahah!! Mi sa che hai ragione!
      oh, ma sempre di tecnologia avanzata si tratta! ;)

      Elimina
  2. Stupidaggini di chi non ha considerato altre ipotesi.

    Il Vajira è la rapprsentazione di fenomeni celesti. Si tratta di scariche nel plasma e di instabilità nei plasmi, riproducibili in laboratorio.
    Anticamente la Terra è stata sede di grandi scariche di plasma, chi ha visto tale spettacolo nei cieli lo ha rappesentato.

    L'arte rupestre è piena di immagini simil umanoidi e altre strane figure compreso spirali singole e doppie, sono tutte rappresentazioni dello stesso fenomeno di scariche nei plasmi.
    Tali immagini sono ben conosciute da chi studia le instabilità dei plasmi, e le ricrea con l'elettricità.
    Gianni

    RispondiElimina
  3. Concordo sempre sul filo dell*ironia con Atunis,le Divinità non c’entrano niente,mia nonna questo attrezzo gia* all*epoca lo usava per fare la crema allo zabaione.Emilio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo faceva anche la mia nonna qualcuno ha copiato.
      Gianni

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.