Michael Snyder, 5 maggio 2015
Se sei un americano, hai una possibilità su tre di avere un cancro nel corso della tua vita. Se sei un uomo, la possibilità diventa una su due. E praticamente chiunque in America conosce qualcuno che ha il cancro o che ne è già morto. Ma non è sempre stato così. Negli anni Quaranta, a sviluppare il cancro era un americano su sedici.
Deve essere accaduto qualcosa che ha provocato questa crescita esplosiva, e che induce a ritenere che il cancro sorpasserà presto le cardiopatie diventando la prima causa di morte negli Stati Uniti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) dichiara che ogni anno vengono diagnosticati approssimativamente 14 milioni di nuovi casi nel mondo, ed è atteso un incremento del 70% nei prossimi due decenni. Esistono davvero poche parole capaci di fare tanta paura come la parola “cancro”, e nonostante i miliardi spesi nella ricerca e nel suo progresso tecnologico, questa piaga continua ad allargarsi e a mietere vittime. Come è possibile?
Oggi in America si spende più denaro per trattare il cancro che qualunque altra malattia. Secondo la NBC, solo lo scorso anno si è trattato di 100 miliardi di dollari in farmaci contro il cancro:
“Mentre i prezzi delle medicine continuano a scendere costantemente, la spesa per le medicine contro i tumori hanno raggiunto un nuovo traguardo: 100 miliardi di dollari nel 2014. Un aumento maggiore del 10% rispetto al 2013, un incremento di 75 miliardi di dollari in cinque anni, secondo un’indagine dell’IMS Institute for Healthcare Informatics”...
Se sei un americano, hai una possibilità su tre di avere un cancro nel corso della tua vita. Se sei un uomo, la possibilità diventa una su due. E praticamente chiunque in America conosce qualcuno che ha il cancro o che ne è già morto. Ma non è sempre stato così. Negli anni Quaranta, a sviluppare il cancro era un americano su sedici.
Deve essere accaduto qualcosa che ha provocato questa crescita esplosiva, e che induce a ritenere che il cancro sorpasserà presto le cardiopatie diventando la prima causa di morte negli Stati Uniti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) dichiara che ogni anno vengono diagnosticati approssimativamente 14 milioni di nuovi casi nel mondo, ed è atteso un incremento del 70% nei prossimi due decenni. Esistono davvero poche parole capaci di fare tanta paura come la parola “cancro”, e nonostante i miliardi spesi nella ricerca e nel suo progresso tecnologico, questa piaga continua ad allargarsi e a mietere vittime. Come è possibile?
Oggi in America si spende più denaro per trattare il cancro che qualunque altra malattia. Secondo la NBC, solo lo scorso anno si è trattato di 100 miliardi di dollari in farmaci contro il cancro:
“Mentre i prezzi delle medicine continuano a scendere costantemente, la spesa per le medicine contro i tumori hanno raggiunto un nuovo traguardo: 100 miliardi di dollari nel 2014. Un aumento maggiore del 10% rispetto al 2013, un incremento di 75 miliardi di dollari in cinque anni, secondo un’indagine dell’IMS Institute for Healthcare Informatics”...
100 milioni di dollari sarebbero una pazzesca somma di denaro da spendere in cure contro il cancro.
Ma 100 miliardi di dollari sono mille volte quella cifra.
E l’IMS Institute for Healthcare Informatics prospetta un ulteriore aumento di spesa per le terapie anti-cancro di un 6, forse un 8% all’anno.
Non mi pare ci sia bisogno di dire che ci sono un sacco di persone, là fuori, che stanno diventando smisuratamente ricche grazie a questi trattamenti.
Ed il costo di alcuni di essi è semplicemente assurdo. Sempre secondo la NBC, due dei farmaci commercializzati più recentemente “costano 12.500 dollari per un mese di terapia”…
“45 nuove medicine sono state immesse sul mercato tra il 2010 ed il 2014, di cui 10 solo l’anno scorso, segnala l’Istituto. Due di queste si definiscono immunoterapie, nuova classe di rimedi in voga, che controlla il sistema immunitario per combattere il tumore. Si tratta di Opdivo prodotto dalla Bristol-Myers Squibb e di Keytruda della Merck. Entrambi a 12.500 dollari per un mese di cura”.
Sicuro, le case farmaceutiche sono lì per fare profitti. Ma dove trova giustificazione far pagare ai malati di cancro simili costi per le medicine?
Se oggi in America ti diagnosticano il cancro e tu scegli di fidarti del trattamento offerto dal sistema sanitario, puoi dire addio al tuo futuro finanziario. Puoi avere la tua assicurazione, ma resterai senza il becco di un quattrino. Che tu riesca a sopravvivere o muoia, sarai comunque sul lastrico.
E bada che, malgrado le più costose terapie, il tasso di sopravvivenza non è buono per niente. Allo stato attuale, il 65% dei malati sopravvive per altri cinque anni. Significa che il 35% muore entro quei cinque anni, e per alcune forme di tumore questa percentuale cresce parecchio.
Purtroppo, come ho spiegato all’inizio, il numero dei malati continua a crescere…
“Abbiamo perso la guerra contro il cancro. Al principio del secolo scorso, esso veniva diagnosticato ad una persona su 20. Negli anni Quaranta, ad una ogni 16. Nei Settanta, ad una su 10. Oggi, una persona su 3 ha il cancro”. (Fonte: Health Impact News)”.
Viviamo in una società estremamente tossica, e che lo diventa ogni giorno di più.
E una volta che hai sviluppato il cancro, ai dottori non è permesso prescrivere trattamenti “alternativi”. Quello che possono fare è prescriverti terapie che il sistema gli dice di prescriverti.
Non mi pare ci sia bisogno di dire che ci sono un sacco di persone, là fuori, che stanno diventando smisuratamente ricche grazie a questi trattamenti.
Ed il costo di alcuni di essi è semplicemente assurdo. Sempre secondo la NBC, due dei farmaci commercializzati più recentemente “costano 12.500 dollari per un mese di terapia”…
“45 nuove medicine sono state immesse sul mercato tra il 2010 ed il 2014, di cui 10 solo l’anno scorso, segnala l’Istituto. Due di queste si definiscono immunoterapie, nuova classe di rimedi in voga, che controlla il sistema immunitario per combattere il tumore. Si tratta di Opdivo prodotto dalla Bristol-Myers Squibb e di Keytruda della Merck. Entrambi a 12.500 dollari per un mese di cura”.
Sicuro, le case farmaceutiche sono lì per fare profitti. Ma dove trova giustificazione far pagare ai malati di cancro simili costi per le medicine?
Se oggi in America ti diagnosticano il cancro e tu scegli di fidarti del trattamento offerto dal sistema sanitario, puoi dire addio al tuo futuro finanziario. Puoi avere la tua assicurazione, ma resterai senza il becco di un quattrino. Che tu riesca a sopravvivere o muoia, sarai comunque sul lastrico.
E bada che, malgrado le più costose terapie, il tasso di sopravvivenza non è buono per niente. Allo stato attuale, il 65% dei malati sopravvive per altri cinque anni. Significa che il 35% muore entro quei cinque anni, e per alcune forme di tumore questa percentuale cresce parecchio.
Purtroppo, come ho spiegato all’inizio, il numero dei malati continua a crescere…
“Abbiamo perso la guerra contro il cancro. Al principio del secolo scorso, esso veniva diagnosticato ad una persona su 20. Negli anni Quaranta, ad una ogni 16. Nei Settanta, ad una su 10. Oggi, una persona su 3 ha il cancro”. (Fonte: Health Impact News)”.
Viviamo in una società estremamente tossica, e che lo diventa ogni giorno di più.
E una volta che hai sviluppato il cancro, ai dottori non è permesso prescrivere trattamenti “alternativi”. Quello che possono fare è prescriverti terapie che il sistema gli dice di prescriverti.
“Questo fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L’infermiera che me la somministrava indossava dei guanti protettivi perché, se fosse fuoriuscita una piccola goccia, le avrebbe bruciato la pelle. Non ho potuto avitare di chiedermi – se all’esterno servono simili precauzioni, che cosa farà una volta all’interno delle mie vene? (Fonte: Cncer Tutor)”.
Molti pazienti vivono un ciclo infernale dopo l’altro, sperando che possa essere risolutivo. Avete mai parlato con qualcuno che ha vissuto questo calvario? E’ straziante.
Alla fine, c’è un enorme punto interrogativo sulla bontà della chemioterapia. Ecco le parole del Dottor Ralph Moss, autore del libro “L’industria del cancro”:
“In conclusione non c’è alcuna prova che la chemioterapia prolunghi la sopravvivenza nella gran parte dei casi, e questa è la grande bugia sulla chemioterapia, che ci sia in qualche modo una correlazione tra la riduzione del tumore e l’allungamento della vita di un paziente”.
Allora perché gli oncologi spingono tanto per la chemio?
Beh, ecco perché:
“Secondo le analisi di Steven Levitt e Stephen Dubner, quelli di Freakanomics, ‘gli oncologi sono tra i medici più pagati, la media dei loro redditi cresce più di quella di qualsiasi altro specialista, e più della metà dei loro guadagni proviene dalla vendita e somministrazione della chemioterapia’.
Il loro modello di business è differente da quello degli altri medici, perché non è che tu puoi andare a comprarti la chemioterapia in farmacia.
Gli oncologi la comprano all’ingrosso, poi gonfiano il prezzo e mettono in conto alle compagnie di assicurazione. Questo profitto legalizzato sui farmaci contro il cancro è un caso unico. Fanno soldi sulle terapie che dicono ti salveranno la vita. E’ un conflitto di interessi gigantesco. Ti vendono le terapie, e ti fanno pagare il privilegio di iniettartele. Non lo fa nessun altro medico. (Fonte Cris Beat Cancer)”
Il nostro sistema è profondamente guasto e corrotto.
Ma non cambierà niente nell’immediato futuro, perché grazie ad esso si guadagnano centinaia di miliardi di dollari.
Quest' articolo oramai è una pietra miliare...!🤣🤣
RispondiEliminaPer dire la prima che mi viene in mente,non con questo voler negare il concetto che esprime e che ci sia molto da rivedere sul cancro,mi piacerebbe sapere se un immunodepresso puo' andare in farmacia a farsi le flebo di gammaglobuline...
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