giovedì 28 gennaio 2021

Perché la scienza politicizzata è pericolosa

Tratto dal libro di Michael Crichton, Stato di Paura.

A sinistra: opera di Igor Morski

"Immaginate che ci sia una nuova teoria scientifica che metta in guardia su un’emergenza impellente e indichi una via d’uscita. Questa teoria viene subito sostenuta dai più importanti scienziati, politici e celebrità di tutto il mondo. 

La ricerca è finanziata da filantropi di primo piano, ed è portata avanti da università prestigiose.
I media si occupano spesso dell’emergenza in atto. La teoria scientifica in questione viene insegnata nelle università e nelle scuole superiori.

Non mi riferisco al surriscaldamento globale. Sto parlando di un’altra teoria, che è salita alla ribalta un secolo fa. Tra i suoi fautori c’erano Theodore Roosevelt, Woodrow Wilson e Winston Churchill. Era appoggiata dai giudici della corte suprema Oliver Wendell Holmes e Louis Brandeis, che emanarono leggi in suo favore. 
Tra le personalità che la sostenevano erano annoverati Alexander Graham Bell, l’inventore del telefono; l’attivista Margaret Sanger; il botanico Luther Burbank; Leland Stanford, il fondatore della Stanford University; il romanziere H.G. Wells; il drammaturgo George Bernard Shaw; e centinaia di altri. Diversi premi Nobel si schierarono in suo favore. 

La ricerca venne finanziata dalle fondazioni Carnegie e Rockefeller. Per portare avanti le ricerche venne istituito il Cold Springs Harbor Institute, ma una parte importante del lavoro venne svolto nelle università di Harvard, Yale e Princeton, Stanford e Johns Hopkins. Vennero promulgate leggi ad hoc in molti stati, da New York alla California ...


Quegli sforzi ebbero il sostegno dell’Accademia Nazionale delle Scienze, dell’American Medical Association e del National Research Council.

Si disse che se Gesù fosse stato in vita, avrebbe appoggiato quell’impresa. In definitiva, la ricerca, la legislazione e il sostegno dell’opinione pubblica che ruotavano attorno a quella teoria durarono per almeno mezzo secolo. Coloro che osteggiavano la teoria venivano zittiti e chiamati reazionari, illusi o semplicemente ignoranti totali. Ma a posteriori ciò che sorprende è che furono in pochi a combatterla.
Oggi, sappiamo che questa famosa teoria che ottenne tutto quel consenso era in realtà una pseudoscienza. L’emergenza che sollevava era inesistente. E le azioni intraprese in nome di quella teoria erano moralmente sbagliate.In ultima analisi, causarono la morte di milioni di persone.

La teoria in questione era l’eugenetica, e la sua storia è così spaventosa – e, per quelli che ci si sono trovati invischiati, così imbarazzante – che ora se ne parla raramente.
Ma è una storia che ogni cittadino dovrebbe conoscere, così che quell’orrore non possa ripetersi. La teoria dell’eugenetica postulava un decadimento dei geni destinato a portare a un deterioramento della razza umana.

I migliori esseri umani non si stavano riproducendo altrettanto rapidamente quanto i peggiori - gli stranieri, gli immigrati, gli ebrei, i criminali, i minorati fisici e mentali. Francis Galton, un rispettato scienziato inglese, fu il primo a teorizzare in questo campo, ma le sue idee vennero radicalizzate.
Vennero adottate dagli scienziati americani, così come da coloro che, pur non nutrendo alcun interesse nella scienza, vedevano nell’immigrazione delle
razze inferiori dell’inizi o del Ventesimo secolo una minaccia, una «pericolosa peste umana» che si traduceva in un «afflusso crescente di imbecilli», che stavano inquinando il meglio della razza umana.

Gli eugenisti e gli anti-immigrazionisti unirono le forze per fermare questo fenomeno.Il piano consisteva nell’identificare gli individui deboli di mente – si credeva che gli ebrei fossero in gran parte deboli di mente, così come molti stranieri, e i neri – e impedire loro di riprodursi per mezzo dell’isolamento in istituzioni o della sterilizzazione.
Come disse Margaret Sanger: «Favorire i buoni-a-nulla a spese di coloro che valgono è di una crudeltà estrema… non c’è offesa maggiore alla posterità di quella di lasciarle in eredità una popolazione di imbecilli». Parlava del fardello che era prendersi cura di «questo peso morto di rifiuti umani». 

Questo punto di vista era ampiamente condiviso. H.G. Wells si schierò contro la «moltitudine di cittadini inferiori». Theodore Roosevelt disse che la «Società non guadagna alcunché dal permettere che i criminali si riproducano». Luther Burbank: «Impediamo ai criminali e ai deboli di riprodursi». George Bernard Shaw disse che solo l’eugenetica era in grado di salvare il mondo. In quel movimento c’era un palese razzismo, esemplificato da testi come The Rising Tide Of Color Against White World Supremacy, dell’autore americano Lothrop Stoddard. 

Ma, a quel tempo, il razzismo era considerato un aspetto marginale dello sforzo teso a raggiungere un obiettivo meraviglioso: il miglioramento futuro del genere umano. Era questa nozione avanguardista che attrasse le menti più liberali e progressiste di una generazione. 
La California fu uno dei ventinove stati che promulgarono leggi che autorizzavano la sterilizzazione, e dimostrò di essere quello più lungimirante ed entusiastico – la California superò in sterilizzazioni qualsiasi altro stato americano.


La ricerca eugenetica venne finanziata dalla Carnegie Foundation, e più tardi dalla Rockefeller Foundation. Quest’ultima era così entusiasta che, anche dopo che la Germania divenne il centro dell’attività eugenetica, e si cominciarono a gasare gli individui ricoverati nei centri di igiene mentale, la Rockfeller Foundation continuò a finanziare generosamente i ricercatori tedeschi. (La fondazione fece passare la cosa sotto silenzio, ma nel 1939, pochi mesi prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, stava ancora finanziando la ricerca.)

Dagli anni Venti, gli eugenisti americani soffrirono per il fatto che la Germania aveva sottratto loro la leadership del movimento. I tedeschi erano ammirevolmente progressisti. Misero su case dall’aria anonima dove i «minorati mentali» venivano portati e intervistati uno alla volta, prima di essere condotti in una stanza sul retro che, in realtà, era una camera a gas. Lì, venivano gasati con l’ossido di carbonio, e i loro corpi finivano in un crematorio situato all’interno della proprietà. Alla fine, questo programma venne allargato a una vasta rete di campi di concentramento situati vicino a binari ferroviari, che sveltirono i trasporti e l’uccisione di milioni di indesiderati. 

A destra: opera di Igor Morski

Dopo la seconda guerra mondiale, nessuno era un eugenista, e nessuno lo era mai stato. I biografi dei potenti e famosi non si dilungavano sull’attrazione che quella filosofia aveva avuto sui protagonisti dei loro testi, e a volte non ne accennavano nemmeno. L’eugenetica cessò di essere una materia di studio nelle università, anche se alcuni sostengono che le sue idee continuano a essere presenti in svariate forme. Ma a posteriori, spiccano tre punti fondamentali.

Primo: a dispetto dell’istituzione del Cold Springs Harbor Laboratory, a dispetto degli sforzi delle università e degli avvocati che peroravano la causa, l’eugenetica non ha alcun fondamento scientifico. In realtà, all’epoca nessuno sapeva che cosa fosse realmente un gene. Il movimento fu in grado di prosperare perché utilizzava termini vaghi e mai rigorosamente definiti.
La «debolezza di mente» poteva significare qualsiasi cosa: dalla povertà all’analfabetismo, e all’epilessia. Analogamente, non c’era una definizione chiara per «degenerato» o «minorato fisico».

Secondo: il movimento eugenetico era in realtà un programma sociale mascherato da programma scientifico. Ciò che lo muoveva era la preoccupazione per l’immigrazione e per l’arrivo di gente non gradita nel proprio vicinato o nel proprio paese. Ancora una volta, questa terminologia vaga aiutò a nascondere quello che stava davvero succedendo.

Terzo: l’establishment scientifico di Stati Uniti e Germania non organizzò alcuna forma di protesta. Al contrario. In Germania, gli scienziati abbracciarono il programma. Ricercatori tedeschi contemporanei sono tornati a esaminare i documenti nazisti degli anni Trenta. Si erano aspettati di trovare direttive che dicessero agli scienziati che tipo di ricerca doveva essere portata avanti. 
Ma non fu necessario nulla del genere. 
Nelle parole di Ute Deichman, «Gli scienziati, inclusi quelli che non facevano parte del partito (nazista), riuscirono a trovare finanziamenti per il loro lavoro cambiando atteggiamento e cooperando direttamente con lo Stato». Deichman parla del «ruolo attivo degli stessi scienziati nei confronti della politica razziale nazista… dove la ricerca era tesa a confermare la dottrina della superiorità della razza…non è stata documentata alcuna pressione».

Gli scienziati tedeschi adattarono i loro interessi di ricercatori alle nuove politiche. E quei pochi che non lo fecero scomparvero.

Il secondo esempio di scienza politicizzata è piuttosto diverso nella sostanza, ma esemplifica i rischi del controllo, da parte dell’ideologia governativa, sul lavoro degli scienziati, e della diffusione da parte dei media di concetti falsi.
Trofim Denisovié Lysenko era un agricoltore che, si disse, «risolse il problema della fertilizzazione dei campi senza far uso di fertilizzanti o minerali».

Nel 1928, affermò di aver inventato una procedura chiamata vernalizzazione, che consisteva nel sottoporre i semi a basse temperature in determinate condizioni di umidità, in modo da accelerare il ciclo biologico delle specie vegetali in questione. I metodi di Lysenko non superarono mai test rigorosi, ma la sua teoria secondo la quale i semi trattati trasmettevano le loro caratteristiche alla generazione futura rappresentava un revival delle idee lamarckiane, in un’epoca in cui il resto del mondo stava abbracciando la genetica mendeliana.

Iosif Stalin abbracciò le idee di Lamarck, che implicavano un futuro libero da vincoli ereditari; voleva anche incrementare la produzione agricola. Lysenko prometteva entrambe le cose, e divenne l’eroe dei media sovietici, in cerca di storie su agricoltori intelligenti che avevano sviluppato tecniche rivoluzionarie. Lysenko fu descritto come un genio, e sfruttò la sua celebrità fino in fondo. In particolare, era abile nel denunciare i suoi avversari.
Sottopose dei questionari ai contadini per provare che la vernalizzazione incrementava i raccolti di grano, e così facendo evitò qualsiasi test diretto. 

Favorito da un’ondata di entusiasmo fomentata dallo stato, la sua ascesa fu rapida. 
Nel 1937, divenne membro del Soviet Supremo. Lysenko e le sue teorie arrivarono a dominare la biologia russa. Il risultato furono carestie che portarono a milioni di morti, e purghe che spedirono centinaia di scienziati russi dissenzienti nei gulag. Lysenko fu aggressivo nell’attaccare la genetica, che nel 1948 fu infine liquidata come «pseudoscienzaborghese».
Le idee di Lysenko non trovarono mai alcun fondamento scientifico, eppure controllarono la ricerca sovietica per trent’anni. Il lysenkismo cessò negli anni Sessanta, ma la biologia russa non si è ancora ripresa del tutto da quel periodo. 


Ora abbiamo a che fare con una nuova teoria, che ancora una volta ha ottenuto l’appoggio di politici, scienziati e celebrità di tutto il mondo. Ancora una volta, la teoria è promossa dalle più importanti fondazioni.

Ancora una volta, la ricerca è portata avanti da università di prima grandezza. Ancora una volta, la legislazione è approvata e in suo nome si chiedono programmi sociali. Ancora una volta, i critici sono pochi e bistrattati. Ancora una volta, le misure auspicate hanno ben poca solidità in campo scientifico. Ancora una volta, i gruppi con altre tabelle di marcia si stanno nascondendo dietro un movimento che si appella a nobili sentimenti. Ancora una volta, ci si appella a una sorta di superiorità morale per giustificare azioni estreme. Ancora una volta, il fatto che alcune persone soffrano passa in secondo piano perché si pone una causa astratta davanti a qualsiasi conseguenza umana. Ancora una volta, espressioni vaghe come sostenibilità o giustizia generazionale – prive di un significato preciso – vengono impiegate al servizio di una nuova emergenza. 

Non sto mettendo il surriscaldamento globale sullo stesso piano dell’eugenetica. Ma le similitudini non sono trascurabili. E sostengo che ci è negata una discussione franca e aperta dei dati, e delle questioni in ballo.

Riviste scientifiche di primo piano hanno preso una posizione in maniera molto decisa a favore della teoria del surriscaldamento globale, cosa che, immagino, non avevano alcun diritto di fare.

Date le circostanze, qualsiasi scienziato che abbia dei dubbi capisce che sarebbe più saggio tenerli per sé. Una prova di questa repressione è il fatto che la maggior parte di coloro che criticano apertamente le teorie che riguardano il surriscaldamento globale sono professori in pensione.
Questi individui non cercano più i finanziamenti, e non devono più affrontare colleghi i cui finanziamenti e le cui promozioni potrebbero essere minacciati dalle loro critiche.
In campo scientifico, i vecchi di solito si sbagliano. Ma in politica, i vecchi sono saggi, cauti e hanno spesso ragione. La storia passata delle convinzioni umane dovrebbe metterci in guardia.

Abbiamo ucciso migliaia di nostri simili perché credevamo che avessero firmato un patto col diavolo, e fossero diventati streghe. Ogni anno continuiamo ad ammazzare un migliaio di persone per stregoneria. Dal mio punto di vista, c’è un’unica speranza perché l’ umanità emerga da quello che Carl Sagan chiamava «il mondo infestato dai demoni» del nostro passato. Quella speranza è la scienza. 

E Alston Chase dichiarò che «quando la ricerca della verità viene confusa con la perorazione della politica, la ricerca del sapere si riduce alla lotta per il potere». 

È questo il pericolo che ci troviamo ad affrontare. 
Ed è per questo motivo che la mescolanza di scienza e politica è una pessima combinazione, con una pessima storia alle spalle. Dobbiamo ricordare la nostra storia, ed essere certi che ciò che presentiamo al mondo come «sapere» sia onesto e disinteressato."

Fonte: http://www.gesn.ch/mat_didattico/teoria/mc1.pdf
Pubblicato precedentemente qui il 14.08.2018

Articoli correlati:
L’eugenetica di Bill Gates“La popolazione ottimale? 500 milioni”

41 commenti:

  1. La teoria Eugenetica è una vera e propria violazione di un diritto fondamentale di ogni uomo che è quello di potersi riprodurre.Albert Einstein

    RispondiElimina
  2. Quello che scriverò non è popolare, ma ho queste idee da sempre e non le cambierò mai.
    Riprodursi è una facoltà fisica, non un diritto.
    L'una cosa non include necessariamente l'altra.

    Ognuno di noi ha il potere di ammazzare altri umani o animali, non ne ha il diritto.
    Poter fare una cosa non implica avere il diritto morale di farla.
    Riprodursi per come la vedo io è un privilegio che ogni persona che decide di avere figli dovrebbe tenere a mente per sempre, onde essere un genitore degno di questo nome.
    Troppe persone non pronte e non risolte fanno figli, causando vere e proprie catastrofi psicologiche prima, sociali poi. Solo perché si accoppiano e potendo, concepiscono.
    Se è vero che nessuno insegna a nessuno come fare il genitore, è altrettanto vero che di questa facoltà riproduttiva fin troppo democratica usufruiscono individui che tutto dovrebbero fare tranne appunto riprodursi.
    A questo mondo fanno test su tutto, perché non testare le capacità di intendere e di volere delle persone prima di farle riprodurre?

    Io sono a favore dell'eugenetica usata con etica, cosa che ovviamente in questo mondo è pressoché impossibile, ma non avere più bambini gravemente malati di malattie rarissime e letali sarebbe il dono migliore che una scienza davvero giusta potrebbe fare all'umanità, dimenticando le farneticazioni sul superuomo di nietzschiana memoria (e manipolazione).

    Anna

    RispondiElimina
  3. Secondo questo Crichton la Germania sarebbe stata infarcita di camere a gas. Prima di pubblicare questa balla vi siete preoccupati di controllare la veridicità e portarne le prove oppure l'avete presa per buona per allinearvi al pensiero corrente e fare la figura dei pressapochisti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse non hai compreso bene. Leggi l'inizio. Questo è un estratto (virgolettato) del libro di Michael Crichton: Stato di paura, un libro ambizioso sicuramente, ma si tratta pur sempre di un romanzo.
      Non è mica una "notizia" ^_^

      Elimina
    2. Meno male ma rendiamoci conto che tali romanzi si continuano a scrivere da 70 anni e le notizie,quelle vere,vengono nascoste da altrettanti anni.
      Grazie e saluti.

      Elimina
  4. Chi condanna senza prima indagare è segno certo di manipolazione - Anonimo-

    Piero, vatti a vedere cosa c'è scritto nella Georgia Guidestones o Prophetic Art in Bank of America

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giustissimo. E non a caso c'è quella strana tendenza oggigiorno: dare giudizio senza conoscere.
      Gregge idiota per chi tiene le redini del potere ^_^
      Non me la prendo, so com'è fatto il mondo. E il mondo può sempre cambiare!
      Comunque grazie per il tuo intervento. Notte!

      Elimina
    2. Indago da 15 anni e per questo sospetto spesso ma non manipolo mai.

      Elimina
    3. Non intendevo che sei tu che manipoli ma che sei tu a essere manipolato o automanipolato.
      Nessuno è più schiavo di che si crede libero senza esserlo.

      Il tuo commento distruttivo e incauto è segno che hai delle credenze che devono essere corrette, se così non fosse saresti stato più cauto e avresti approfondito e avresti scoperto che l'eugenetica è da oltre 100 anni che è il credo dominante dei potenti, quelli veri ovviamente.

      Gianni

      Elimina
    4. il mio commento sulla manipolazione è per Deola.
      Catherine, da quello che pubblichi e dai tuoi commenti è del tutto chiaro che sei tra quelli che pensano con la propria testa e non fai più parte dei pecoroni invigliacchiti.

      Elimina
    5. Chiedo venia...era tardi! ^_^
      Grazie!

      Elimina
    6. Comunque ho tolto i miei commenti, l'unica censura qui è per chi vuole vendere qualcosa o per me stessa quando sbaglio. Ahahahha!

      Elimina
    7. Caro Gianni pensi davvero che uno di 81 anni si faccia ancora manipolare? Chi mi può garantire che tu non sia un manipolato? Che esiste l'eugenetica lo sanno anche alle alementari il problema che in molti l'anno praticata ma si parla solo di qualcuno. Non ti sembra che ci sia un sospetto di manipolazione nei tuao confronti?

      Elimina
    8. Piero l'età non conta nulla, abito in montagna ci sono parecchi novantenni in buona salute che ripetono quello che dice la Tv, che è il loro credo, e la salute? Io sto a quello che dicono i medici, risposta tipica. La TV ha detto diverso da te e tu hai torto, altra risposta tipica.
      Ho 69 anni e da una vita pratico il magico per doti naturali fin da bambino, e il karate inteso come via (Do), i meccanismi mentali li insegno alle persone che seguo.
      La base di tutto è riconoscere che la vita di pressochè tutti appartiene a chi ci ha programmato. Deprogrammarci è la sola via per avere pensieri propri. Ci sono marcatori tipici che fanno capire chi è preda di credenze.
      Il lavoro da fare su se stessi è facile e contemporaneamente molto difficile perchè le persono odiano il dirsi HO TORTO. Guardati attorno sono pressochè tutti omogenei tutti automi privi di pensieri propri.

      Per tornare alla tua domanda nessuno ti può garantire che anche io non sia manipolato, quello che posso dirti in tutta onestà è che mi guardo sempre dentro e ti assicuro che per quanto ci si liberi di spazzatura qualcosa si trova sempre, è il bello della ricerca, non finisce mai.

      Gianni

      Elimina
    9. Condivido il tuo pensiero Gianni, vivere significa imparare ogni giorno qualcosa, ed essere felice d'imparare, da fuori, ma anche da dentro ^_^

      Elimina
    10. Gianni siamo andati fuori tema.Piantiamola quì non prima di presumere che solo tu non credi all'informazione di oggi. Mi sa che i tuoi commenti andavano a pennello 30 anni fa. Saluti e auguri di buona conoscenza.

      Elimina
  5. A proposito di sospetti, cos'è accaduto veramente al ponte Morandi di Genova?
    Era instabile e vecchio di 50 anni okay, la manutenzione quasi nulla, ma un pilone di cemento armato non si sbriciola all'improvviso senza avvisaglie, me lo ha confermato una persona che fa l'ingegnere.
    L'ennesima infrastruttura all'italiana o gli esami stato dato un aiutino a venir giù?
    E se stessero inaugurando una nuova strategia della tensione?

    Anna

    RispondiElimina
  6. Scusate, la frase era "gli è stato dato un aiutino a venir giù?"
    Dannato correttore del telefonino!

    Anna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le avvisaglie c'erano da un diversi anni.
      Il cemento non dura a lungo e inizia a degradarsi dopo 50-60 anni, i cavi del pilone erano da sostituire, la solita Italia dei menefreghisti.
      I ponti romani sono ancora in piedi dopo 2.000 anni.
      Poi visto il mondo orribile in cui vivimo se c'è stato un aiutino difficile a dirsi e potrebbe anche essere.

      Per come la vedo io bisogna tenere presente che Froid ebbe a dire sui fatti anomali: " Alle volte un sigaro è solo un sigaro".

      ianni

      Elimina
    2. Ma purtroppo e questa è la nota dolente la tragedia, a meno che non vengano presi reali e veloci provvedimenti in merito ,è destinata a ripetersi poiché sembra da una recente statistica,abbastanza attendibile che attualmente sul nostro territorio il sessanta per cento dei nostri ponti è a forte rischio di crollo e questa la dice lunga sul discorso del controllo e della manutenzione.Che Dio c’è la mandi buona..Emilio

      Elimina
    3. Hai proprio ragione Emilio vista la situazione generale del territorio non resta che sperare nell'ente supremo.

      Elimina
  7. LE PROVE DELLA SCIENZA MARCIA

    DOTT. ROBERT GALLO (scopritore HIV e premio Nobel): ABBIAMO CREATO IL VIRUS HIV IN LABORATORIO PER DISTRUGGERE LA RAZZA AFRICANA
    When asked, Dr. Robert Gallo explained: “We were forced To Create The HIV Virus As a Secret Weapon To Wipe Out The African Race.”

    Lo scienziato “Padre del riscaldamento globale” alla fine ammette che la teoria è falsa-manipolata
    Lo scienziato ampiamente conosciuto come “padre del riscaldamento globale” ha ammesso per la prima volta che i dati utilizzati per promuovere la sua teoria sui cambiamenti climatici erano falsi e manipolati falsamente da Al Gore per adattarli all’ordine del giorno.

    https://www.attivitasolare.com/lo-scienziato-padre-del-riscaldamento-globale-alla-fine-ammette-che-la-teoria-e-sbagliata/

    https://yournewswire.com/global-warming-scientist-theory/

    Gianni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sarebbero milioni di cose da dire, ne elenco alcune:
      Il virus HIV non è mai stato isolato, tanto è vero che i test di sieropositività si basano su eventuali anticorpi ad un attacco batterico, più che virale;
      I naturopati e i medici olistici sanno bene che i virus non esistono ma sono materiale di scarto dell'organismo, ergo non esistono malattie dovute a virus ma semmai batteriche, dovute a molte cause, discorso che è troppo lungo spiegare qui;
      Il test di sieropositività cambia da un continente all'altro. In Africa state tranquilli che il più delle volte si risulta positivi. Un mio conoscente che andava spesso in Sudafrica (paese che si dice essere flagellato da sieropositivi, neri soprattutto ma anche bianchi) ha voluto fare il test pagando, è risultato positivo. Prima di andare in Africa aveva fatto l'antitetanica, che sul bugiardino cita testualmente che può causare positività al test. Peccato che ai medici non freghi nulla, né lì né qui in Italia, e non vedano l'ora di appiccicare un bel bollino rosso da appestato in fronte. Il mio conoscente ha rifatto il test in Italia un paio di volte, ovviamente negativo;
      Duigsberg nel suo libro "Aids il virus inventato" spiega che l'Aids è ben altra cosa dall'HIV, e racconta la storia dello scambio di vetrini tra Gallo e Montagnier, che dopo un Nobel e 100.000 dollari ha ritrattato tutto e ora è un no vax, deriso da tutta la comunità "scientifica", o dovrei dire sciacalla sulla pelle dei poveracci (di spirito;
      Il fantomatico virus HIV è stato inventato per sterminare non solo gli africani, ma le comunità gay che negli anni '60-70 da San Francisco, dove cominciò la strage HIV, fiorivano a cavallo del movimento hippy.
      Con l'HIV o meglio con il famigerato AZT, derivato del veleno per topi, hanno sterminato sia gli uni che gli altri, con la scusa che erano promiscui sessualmente e avevano uno stile di vita discutibile e inviso ai conservatori ;
      Fu Nixon, lo spiega bene Vaccaro nel suo blog, a inventarsi una nuova epidemia perché aveva preso miliardi dal governo per la sua lotta al cancro ma non c'erano stati miglioramenti e il.Congresso non voleva più welfare un cent, ecco quindi l'idea di una peste del secolo per liberarsi da tutti coloro che Nixon, uno psicopatico paranoico, considerava nemici dell'America.
      Ha fatto più morti l'AZT della seconda guerra mondiale.

      Al Gore è un demone travestito da umano come tutti quelli che ci controllano e vogliono farci vivere nel terrore.
      E mi dispiace che in quest'era di Internet, dove tante informazioni possono essere cercate e trovate, la gente ancora si fidi di questi spregevoli individui e delle menzogne che sdoganano senza vergogna.

      La cosiddetta scienza medica è solo un bluff, si basa su statistiche e non su valutazioni caso per caso, e nel caso dei vaccini non ci sono nemmeno test e prove di laboratorio. I libri di medicina sono scritti dalle case farmaceutiche e molto spesso ho fatto io diagnosi più esatte per me stessa e i miei cari degli stessi dottori.

      È uno schifo immenso!

      Anna

      Elimina
    2. AZT,è poco conosciuto che tale veleno in origine è stato costruito per il cancro, non è mai stato usato per tale scopo perchè gli ammalati di cancro morivano.
      Così una "cura" che uccideva chi aveva il cancro è diventata la cura per i nuovi appestati.

      E la chemioterapia?
      Il primo chemioterapico in forma di gas è stato dato ad un topo che è guarito, nessuno è riuscito a replicare la ricerca.
      Così un topo è stato il fato di milioni di umani

      Anna sei adeguatamente informata ma non ti devi stupire, è la TV la vera religione, sempre ma proprio sempre mi viene detto che lo ha detto la TV e quello che dicono gli alternativi sono balle.
      Se dico che sono vegetariano mi viene detto che sbaglio la carne va obbligatoriamente mangiata per le proteine e lo dicono professoroni alla TV.

      Io mi diverto, metto la maschera giusta e dico delle stupidaggini aggiungendo che lo ha detto un qualche scienziato o professore alla TV, mi credono sempre per quanto cretino sia quello che dico, provaci e capisci molto sulle manipolazioni

      Gianni

      Elimina
    3. Ciao Gianni, io dico sempre "ad ogni consapevolezza, la sua cura ed eventuale guarigione".
      È incredibile ai limiti del surreale come parlando con la gente viene sempre fuori la stessa identica frase "sto male, mi devo curare".
      Mai una volta viene fuori la frase "sto male e voglio GUARIRE".
      Le persone cioè trovano normale farsi curare senza guarire. Anzi c'è di più: Se si chiede a un malato se vuole guarire assumendosi la responsabilità della propria guarigione, il 99% risponderà che loro si fidano del medico, e che la cura del medico gli sta bene. E questo nonostante gli effetti collaterali pesanti della chemio ad esempio, o di altri farmaci.

      Il cervello è solo un optional, la coscienza e il cuore sono pressoché inesistenti.
      Tutti inebetiti dalla spazzatura mediatica e mentale con cui sono bombardati, nessuno o quasi che si faccia due domande.
      Quando dico che non mi sono mai voluta sposare né avere figli qualcuno risponde ironico "ah, non vuoi responsabilità". Io di rimando "tu invece che non ti prendi la responsabilità di ciò che pensi, fai, della tua salute, del tuo voto, della tua intera vita ma come una pecora vai dietro alle convenzioni sociali e sei prigioniero ti consideri un adulto responsabile?".
      In genere rimangono a bocca aperta, o balbettano qualche risposta idiota.

      Non vorrei suonare presuntuosa, ma sono ben felice di non essere al loro livello di (in)consapevolezza. Perché essere un po' più consapevoli rende la vita difficile, è come essere sobri in mezzo ad un mare di sbronzi, ma si vive mille volte più intensamente.

      Ti abbraccio
      Anna


      Elimina
  8. CHI SONO I VEGETARIANI (Ogni commento è superfluo)
    Ciao Anna mi riconosco in toto in quello che dici, le tue esperienze le ho fatte identiche, ti segnalo una vera primizia, come vegana ritieniti fortunata 300 anni fa ti avrebbero arrostito, ehhhm e pure io.

    DA CIVILTA' CATTOLICA Prestigiosa rivista cattolica
    CHI SONO I VEGETARIANI Articolo "L'uomo e il suo destino"

    E' facile osservare come, frequentemente, elementi che si dichiarano vegetariani,sono preda di improvvise crisi di rabbia aggressiva, e guardano il mondo con diffidenza come se dovessero essere aggrediti. Sono affascinati da spettacoli di violenza e di morte. Spesso i vegetariani hanno comportamenti sado-masochistici ed emerge dalla profondità del loro inconscio una potenziale distruttività.
    Con la pietà per gli animali essi dissimulano la loro spietatezza.

    Gianni

    RispondiElimina
  9. Mi sono dimenticato di inserire anche Catherine tra i sicuri arrostiti,hahahahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. O_O !!! Ma io non sono vegana, sono DI Vega! ^_^

      Seriamente, la crociata contro i vegan c'è ancora eccome, c'è chi la alimenta con cura dicendo che essere vegani significa essere satanisti ... al fondo non c'è mai fine ;)
      http://www.cattoliciliberi.it/vegani_culto_38.html

      Detto questo, ripeto che ho incrociato vegani, o animalisti completamente fuori di testa, di una violenza verbale da starci male, un vero controsenso ... :(

      Elimina
    2. Di Vega??? Anatema, l'aliena al rogo al rogo, hahahaha.
      Bisogna tradurre, cattolici liberi forse significa liberi di essere stro.....

      Quello che dici sui vegan è una triste realtà. Quando vado a parlare su invito a convegni igienisti, la platea è vegana. Ce ne sono alcuni che sono insopportabili, hanno la verità in tasca.

      L'equilibrio è il fondamento del corretto vivere, non si rendono conto che essere ideologici provoca solo stress, chimica negativa, ecc,ecc,ecc e poi si ammalano, lo trovo un contro senso.

      Boh, si cambia una religione con un'altra.

      Giannik

      Elimina
    3. Concordo! ^_^

      * Meglio che me ne torno dalle parti di Vega, va ;) *

      Elimina
    4. La verità è che moltissimi vegani sono persone che nel veganismo non hanno trovato alcun equilibrio e alcuna gioia.
      Io li ho trovati e non ho mai cercato di convincere nessuno a diventare vegano.
      Anch'io all'inizio del mio percorso ho fatto grossi errori, giudicavo in modo molto netto e tagliente chi non aveva a mio parere abbastanza empatia o etica per diventare vegano, poi ho capito quanto tutto questo fosse stupido e anche folle, perché anch'io stavo mancando di quella stessa empatia che pretendevo dagli altri, e ho chiuso ogni rapporto con quei vegani che trovo dei veri e propri sociopatici, mi duole dirlo ma è così.
      Essendo vegana per gli animali e non certo per far parte di un gruppo "contro", sto bene per conto mio...e in questo blog :)

      Anna

      Elimina
    5. Ah, dei commenti e articoli sui vegani da parte di riviste o siti cattolici posso solo ridere!

      Anna

      Elimina
    6. Ciao Anna è un piacere leggere i tuoi post.
      Parlando di te descrivi alla perfezione il percorso di risveglio. Dopo errori e pressapochismo sei arrivata a dire che stai bene per conto tuo, ed è proprio la meta del risveglio una volta raggiunta puoi andare oltre.

      Dai tuoi post risulta chiaro che eri un bruco che non si era accorto di essere una farfalla e l'infinito è diventato la tua meta, buon volo Anna.

      Gianni

      Elimina
    7. Grazie Anna :)
      Aggiungo che qui sono benvenuti tutti, anche i cattolici e i vegani! Ahahahah!
      I confronti civili e magari argomentati sono sempre un'apprezzabile fonte di conoscenza.
      Grazie a tutti di esserci e di dire la vostra! ^_^

      Elimina
  10. PONTE DI GENOVA DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE

    Ponte Morandi: un nuovo Pentagono?
    https://www.luogocomune.net/LC/17-politica-italiana/5005-ponte-morandi-un-nuovo-pentagono

    Gianni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già letto. Luogocomune è una delle mie fonti d'ispirazione!
      Grazie Gianni

      Elimina
  11. Parole sante Catherine,il confronto civile e rispettoso tra due persone anche se di idee diverse è sempre e comunque fonte di arricchimento morale e conoscitivo per entrambi.Un grande filosofo francese del passato riferendosi appunto al confronto umano tra due soggetti,ebbe a pronunciare le testuali parole............Io ho la mia idea e ne sono fiero ma darei la vita per far sì che tu possa affermare la tua.Voltaire.Un saluto.Emilio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Emilio. Dal confronto onesto con chi la vede diversamente si ha sempre qualcosa da imparare.
      Questo è anche il modo supremo per eliminare le proprie credenze limitanti che guidano il vivere.
      Quando l'altro la vede diversamente si ha la possibilità di vedere le proprie credenze all'opera, e se le vedi puoi eliminarle semplicemente approfondendo l'argomento.

      Gianni

      Elimina
    2. Mi piace molto quello che scrivi Emilio, anche quando non la penso come te.
      Tu, Catherine e Gianni mi siete entrati nel cuore :) questo blog è una vera boccata di ossigeno dopo anni di blog spirituali e di contro informazione dove inutili guerre di opinioni erano all'ordine del giorno, non ce la facevo più e stupidamente avevo finito per incattivirmi anch'io, solo mollandoli ho ritrovato un equilibrio, perché a me non è mai interessato portare nessuno dalla mis parte, ma solo portare testimonianze che possano aiutare gli altri nel loro percorso.

      Grazie per questi scambi, davvero.

      Anna

      Elimina
    3. E a me piace leggere persone che, pur avendo fatto percorsi diversi, belli o brutti che siano, riescono a essere accomunate dallo stesso insaziabile desiderio di conoscenza, come lo sono io. Nei limiti delle mie capacità ovviamente!
      Ci vuole umiltà per ascoltare, sbagliare, ammettere di aver sbagliato, forse cambiare opinione e ricominciare. Ma per gli umili una certezza c'è, a differenza di chi ha già la verità in tasca non dicono mai di essere "arrivati" e quindi non smettono mai d'imparare! Bello no? ^_^

      Elimina
    4. Amica Anna,permettimi di chiamarti cosi perché,anche se non ci conosciamo personalmente,mi viene spontaneo farlo,mi fa piacere è ovvio che ti piaccia quello che scrivo,come ritengo normale che non sempre la puoi pensare come me,ognuno di noi in questa vita ha il suo percorso,l*importante è che esso sia sempre illuminato dalla luce dell*amore e mai da quella dell*odio.Gesu*ha insegnato al mondo ad amare e non a odiare,ama il prossimo tuo come stesso e quindi ti posso assicurare che da
      ora in poi inizierò una personale ricerca nella mia Anima e sono certo che nelle sue profondità riuscirò a trovare un pizzico di Amore anche per te. Emilio

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.