di Annalee Newitz
Traduzione: Tycho
Immagine a sinistra: La stella rossa indica la posizione di Attirampakkam su questa mappa. Anticamente si trovava vicino al bacino alluvionale di un ruscello. I primi umani iniziarono a venire qui quasi 400.000 anni fa per fabbricare utensili dalle rocce di quarzite portate dalla corrente alla zona.
Ciò che rende queste date degne di nota è che hanno ribaltato l'idea che in India la fabbricazione di utensili è stata trasformata a seguito dell'afflusso di Homo sapiens moderni provenienti dall'Africa a partire da circa 130.000 anni fa ...
Questa è un'altra prova che il processo "fuori dall'Africa" è stato molto più complesso e articolato di quanto si pensasse in precedenza.
Pappu ha lavorato per il Sharma Center for Heritage Education di Chennai con un team di geologi e fisici per datare gli strumenti. Hanno usato una tecnica chiamata "luminescenza post infrarossi a stimolazione infrarossa", che misura quanto tempo fa i minerali fossero esposti alla luce o al calore. In sostanza, consente agli scienziati di determinare quanto tempo fa uno strumento è stato sepolto e nascosto dal calore del sole, e utilizza quell'informazione come proxy per l'età dello strumento.
Nell'articolo apparso su Nature, il gruppo spiega che il sito di Attirampakkam è l'ideale per questo tipo di datazione, perché è stato regolarmente allagato da un ruscello vicino, il che significa che gli strumenti scartati sono stati rapidamente coperti dai sedimenti nell'acqua. Quelle inondazioni regolari hanno lasciato una pila relativamente ordinata di strati di detriti, ognuno dei quali poteva essere datato.
Con loro sorpresa, Pappu ed i suoi colleghi hanno scoperto che questa regione - una volta un litorale ombreggiato dagli alberi, ideale per un accampamento a lungo termine - era stata occupata dai primi umani per centinaia di migliaia di anni. In parte perché il fiume trasportava grandi quantità di rocce di quarzite e ciottoli nell'area. Il quarzo era la pietra preferita per gli utensili, ed è ovvio che questo posto fosse un laboratorio. Accanto a asce, coltelli, punte a proiettile e raschietti, il team ha trovato strumenti semilavorati e scaglie scartate create scavando una roccia per fare una lama.
La cassetta degli attrezzi del Paleolitico medio
Ma qui è dove la storia diventa strana. Gli ominidi che costruivano utensili ad Attirampakkam producevano un'ampia varietà di oggetti, alcuni dei quali somigliavano molto allo stile del Paleolitico medio emerso in Africa circa 300.000 anni fa. )
Gli scienziati hanno accuratamente datato gli strati del sito,
creati dai sedimenti di inondazioni regolari.
Nell'articolo apparso su Nature, il gruppo spiega che il sito di Attirampakkam è l'ideale per questo tipo di datazione, perché è stato regolarmente allagato da un ruscello vicino, il che significa che gli strumenti scartati sono stati rapidamente coperti dai sedimenti nell'acqua. Quelle inondazioni regolari hanno lasciato una pila relativamente ordinata di strati di detriti, ognuno dei quali poteva essere datato.
Ma qui è dove la storia diventa strana. Gli ominidi che costruivano utensili ad Attirampakkam producevano un'ampia varietà di oggetti, alcuni dei quali somigliavano molto allo stile del Paleolitico medio emerso in Africa circa 300.000 anni fa. )
Il Paleolitico medio segna un cambiamento culturale quando gli esseri umani hanno iniziato a creare strumenti più piccoli e più complicati, spesso richiedendo ai creatori di utensili di modellare le loro pietre in un processo a più stadi. Prima del Paleolitico medio, gli ominidi creavano strumenti bifaccia, o semplici asce pesanti a forma di lacrima.
A sinistra: alcune delle migliaia di strumenti e parti di utensili trovate ad Attirampakkam. Si noti che esiste un mix di strumenti bifaccia più antichi e sofisticati strumenti del Paleolitico medio (Levallois).
Questo è un tipico mix e non rappresenta due gruppi diversi.Questo cambia la nostra comprensione dello sviluppo umano e dei modelli di migrazione antica.
Non c'è dubbio che un numero enorme di umani moderni è uscito dall'Africa circa 100.000 anni fa. Ma non erano necessariamente così importanti per lo sviluppo culturale globale come potremmo pensare.
Non abbiamo ancora prove sufficienti per dire quale ipotesi sia più probabile, ma la ricerca di Pappu è ancora un altro indizio del fatto che la moderna cultura dell'Homo sapiens si stava evolvendo al di fuori dell'Africa e al suo interno.
Inoltre, qui dobbiamo usare attentamente la designazione "Homo sapiens". Pappu e il suo team annotano nel loro articolo che solo un fossile umano arcaico, il cranio di Narmada, è mai stato scoperto in India. Ciò lascia molte lacune nel storia.
Indipendentemente da chi fossero questi primi umani, è certo che erano già impegnati nella moderna produzione di utensili prima che l'Homo sapiens arrivasse dall'Africa. La cosa affascinante del sito di Attirampakkam è che le prove suggeriscono che le persone potrebbero aver iniziato a migrare in massa nello stesso periodo in cui lo facevano gli africani. Negli strati più recenti del sito, gli strumenti diventano sparsi. Gli umani venivano in questo posto sempre meno spesso. Le persone di Attirampakkam potrebbero essere fuggite dalle fluttuazioni climatiche causate dall'eruzione di Toba 70.000 anni fa, o potrebbero aver risposto ad altri cambiamenti.
Pappu ed i suoi colleghi scrivono che, in definitiva, i resti di Attirampakkam non sono solo una testimonianza dell'innovazione umana. Sono anche un segno di "placemaking", un cambiamento cognitivo che ha portato gli umani a tornare nello stesso luogo, generazione dopo generazione. Stiamo assistendo all'emergere della memoria collettiva e della conoscenza storica accanto allo sviluppo di sofisticati strumenti di pietra.
Articolo originale: Qui
Articolo pubblicato su Nature: Qui
Fonte: tycho1x4x9.blogspot.it
Nonostante i risultati ottenuti dalla scienza, la storia dell'evoluzione umana è ancora avvolta nel mistero. Se la out-of-Africa fosse errata, potrebbe essere rivalutata l'ipotesi multiregionale. A livello esoterico, invece, si potrebbe volgere uno sguardo agli scritti di Madame Blavatsky.
RispondiEliminaIn ogni caso, cara Catherine, perdonami nuovamente se vado fuori contesto, ma vorrei umilmente porti una domanda: conosci il libro RA — La Legge dell'Uno? Che ne pensi?
Si, ma su un tema così poco conosciuto e poco dimostrabile come le canalizzazioni, e anche se alcuni messaggi sono molto belli, mi astengo di ogni giudizio.
EliminaCiao.
Io invece egregio K il mio giudizio mi va di dartelo volentieri. Parafrasando Fantozzi è una c..... pazzasca. La CIA ha un armamentario vastissimo per obnubilare le già nostre precarie menti. Un'altra sequela di idiozie senza capo ne coda è Hidden Hand.
RispondiEliminaConosco bene il caso di Hidden Hand. Ho letto più volte il materiale, e sono anch'io propenso a pensare che si tratti di un falso insider. Le "previsioni" di Hidden Hand non si sono avverate, e molte cose da egli scritte, sono di fatto copiate ed incollate da La Legge dell'Uno e da l'intervista con Svali.
EliminaSaluti.