Quella parte di noi che pulsa, vibra e cambia le sue frequenze in continuazione a seconda di ciò che sono i nostri pensieri, sentimenti e reazioni emotive riguardo a noi stessi.
Ci sentiamo bene quando lo stato dell’energia vitale è alto e quindi ci sentiamo carichi, energici, vitali, allegri, gioiosi, generosi, entusiasti, amati, desiderati, fiduciosi etc…
Ci sentiamo male quando lo stato dell’energia vitale è basso e quindi sentiamo scarichi, delusi, esausti, pigri, tristi, soli, annoiati ecc…
E’ molto importante “connetterci” con la nostra energia vitale, percepire lo stato della nostra energia e capire quando è il momento di agire ed alzare lo stato vitale. Siamo in grado di prendere delle buone decisioni per noi solo quando lo stato della nostra energia vitale è alto.
Per questo motivo spesso a molte persone risultano difficili i cambiamenti anche quando si tratta di migliorare la loro vita, con uno stato vitale basso, di delusione o di scoraggiamento è davvero molto difficile agire e migliorare...
Per questo motivo spesso a molte persone risultano difficili i cambiamenti anche quando si tratta di migliorare la loro vita, con uno stato vitale basso, di delusione o di scoraggiamento è davvero molto difficile agire e migliorare...
E’ indispensabile creare una comunicazione con la nostra energia vitale. Le buone decisioni le prendiamo con molta più facilità quando lo stato vitale è alto e quindi ci sentiamo maggiormente energici e motivati.
L’energia vitale è come un termostato interiore, quando ci sentiamo stanchi o scarichi possiamo considerarlo come la spia luminosa che ci dice: “serbatoio scarico, occorre mettere carburante”. Nel nostro caso il veicolo è il nostro corpo e il percorso è la nostra vita. Per quanto tempo vogliamo lasciare il veicolo in riserva impedendoci di proseguire sulla nostra strada? Iniziamo a diventare consapevoli della nostra energia.
Prestiamo attenzione alla qualità dell’energia, come cambia, come si collega ad ogni sequenza di sensazione, pensiero, emozione. Quando vengono percepite sensazioni come: preoccupazione, sensazione di non farcela, malinconia, frustrazione, la persona che le prova si è disentificato con la sua vera essenza o con la sua vera identità.
Spesso è molto più facile osservare l’energia degli altri che la propria.
Talvolta le persone sentono che c’è un problema nell’ aria, vedono e percepiscono nell’altro lo stress, la depressione, insomma… qualcosa che non va! Preoccupandosi cosi dell’ altro evitano di capire ciò che sta avvenendo in loro stessi, anziché ascoltarsi e percepirsi rivolgono la loro attenzione al comportamento dell’amico, del cogniuge, dei genitori, dei figli ecc… E’ la nostra stessa energia che ci manda quella percezione, l’ altro ci sta facendo solo da specchio.
Talvolta lasciamo il luogo dove abbiamo avuto delle sensazioni poco gradevoli e quindi proviamo sollievo e stiamo meglio. E’ una difesa ma ci è utile solo al momento. Semplicemente manca lo specchio. L’ insofferenza rimane finché non la comprendiamo e l’ affrontiamo.
Impariamo a leggere questi messaggi. Cosa ci ha dato fastidio? Cosa ci ha creato disagio? Quel fastidio, quel disagio lo abbiamo provato noi quindi anziché preoccuparci di cosa poteva avere fatto o pensato l’altra persona iniziamo a pensare perché ci siamo sentiti turbati.
Spesso siamo inconsapevoli della nostra stessa energia, la ragione è che guardiamo FUORI da noi attraverso le lenti dell’ aspetto condizionato di noi stessi. Quell’aspetto mediante il quale ci siamo identificati.
Da quella prospettiva la nostra energia ci appare appropriata. Non possiamo immaginare che se un’altra persona si mette in sintonia con la nostra energia anche inconsapevolmente, percepirà immediatamente se siamo arrabbiati o preoccupati o tristi.
1) Osserva l’ energia nel tuo corpo oscillare fra espansione e contrazione.
2) Osserva i cambiamenti di energia a seconda che le emozioni siano positive o negative
3) Come senti la tua testa? Le tempie e i lobi frontali sono rilassati o tesi?
4) I tuoi pensieri sono del tipo: “c’è qualcosa che non va” oppure “questa può essere una buona possibilità per me”?
5) Puoi percepire se ti senti libero di essere nel presente, nel qui ed ora, o se ti senti prigioniero del condizionamento?
6) Cosa accade alla tua energia quando sei qui, ora, nel presente?
7) Come ti senti quando rivedi il passato?
8) Come ti senti quando fantastichi sul futuro?
9) Com’è la tua energia quando racconti la tua storia? Ti senti libero o ti senti intrappolato nella storia?
E’ possibile essere sempre presenti, e comunque per la maggior parte delle persone essere presenti almeno per la metà del tempo della loro esistenza trasformerebbe la vita da frustrante e statica in gioiosa ed appagante.
Più siamo presenti e meglio ci sentiamo, meglio ci sentiamo e più desideriamo essere presenti, meglio ci sentiamo e più siamo presenti e più siamo in grado di agire nel modo migliore e di vivere una vita appagante.
Per questo motivo incoraggio sempre le persone che vengono
da me ad ascoltarsi dentro, a guardarsi dentro.
Quando sembra che le circostanze della vita ci facciano sentire male provocando paura, stress o rabbia la nostra mente è programmata per entrare in uno stato di incoscienza col tentativo di anestetizzarci al dolore e agire secondo strategie di sopravvivenza.
Torniamo quindi al momento presente, alla consapevolezza, facciamo pratica fino a quando riusciamo ad essere
sempre più presenti.
Percepire la nostra energia, sentire il nostro interno senza preoccuparci dell’energia dell’altro, di ciò che è fuori di noi, diventa non una seconda natura ma ciò che fa parte di noi, la nostra prima natura.
I bambini piccoli, gli animali, sono in stretto contatto con la loro energia, il loro sentire interno, è la loro prima natura.
E siamo nati affinché sia cosi anche per noi.
A questo punto diventa molto più FACILE per tutti noi lasciare andare i pensieri condizionati, la nostra storia, le trappole, le voci esterne.
Ascoltiamo la nostra voce interna che è l’unica che sa cosa funziona per noi.
La nostra energia vitale diventa la nostra guida, il nostro termostato interiore.
Stiamo imparando a vedere le cose così come sono, e non come siamo stati condizionati a credere che siano.
Fonte: gioielliorgone.oneminutesite.it (articolo precedentemente pubblicato qui il 23/02/2028 - fonte oggi irreperibile)
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