L’esempio arriva dalle isole nel Golfo dell’Alaska (Kodiak) alle Hawaii, da quelle australiane e neozelandesi (King e Tokelau) alla Scozia (Orkney, Eigg, Muck e Gigha), dalla Jamaica alle Azzorre (Graciosa), da Capo Verde all’Indonesia (Sumba), dal Mediterraneo con l’Isola Greca di Tilos (Grecia) alle Canarie (El Hierro), dai Caraibi (Aruba e Bonaire) ai mari del Nord con Samso e Bornholm (Danimarca), Pellworm (Germania), White (Inghilterra). Sono queste le 20 isole analizzate nel dossier “Isole 100% rinnovabili” di Legambiente (in allegato in basso).
Grazie alle fonti rinnovabili e alle batterie di accumulo stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione, che produce risultati concreti sia per quanto riguarda la percentuale del fabbisogno energetico coperto che per l’applicazione di tecnologie sempre più ricercate e innovative come ad esempio l’utilizzo del moto ondoso dei mari o di impianti idroelettrici ed eolici combinati insieme...
Sono inoltre interessanti e dal grande potenziale nelle aree costiere i nuovi sistemi per il recupero di energia elettrica che sfruttano la forza dell'oceano nella sua interezza, sia col moto ondoso, sia con le maree, come quelli presenti nelle isole Orkney dove, grazie al movimento delle onde del mare, si è reso possibile convertire l’energia cinetica in energia elettrica.
Per non parlare di un’Isola come Sumba dove le rinnovabili hanno permesso di dare l’accesso all’energia a centinaia di migliaia di abitanti.
( Continua qui: www.qualenergia.it )
( Continua qui: www.qualenergia.it )
La proposta di Legambiente si struttura intorno all’idea di un nuovo modello energetico 100% rinnovabile, con l’obiettivo di consentire tanto alle famiglie quanto alle attività presenti sull’Isola di poter produrre, in maniera del tutto autosufficiente, l’energia di cui hanno bisogno. La visione di un vero e proprio modello distribuito di impianti rinnovabili ed efficienti, con la possibilità di essere integrati con smart grid e sistemi di accumulo, in tale maniera sarà renderà possibile ridurre consumi, emissioni e i relativi sprechi di energia.
(Continua qui: greenpmi.it)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.