mercoledì 29 aprile 2015

Meningite, la grande paura

Nuovo caso di meningite, un giovane in ospedale, profilassi per 70 tra parenti e amici

"Sospetta meningite al call center" Allarme tra i dipendenti

Meningite: vaccini gratis under 45enni

Meningite, centomila da vaccinare

Boom di vaccinazioni contro la meningite

Questi sono alcuni dei titoli che corrono in questi giorni nel web e nei media in generale.
Parliamo quindi di meningite:


Panico da meningococco in Toscana: l’altra verità

Nelle ultime settimane è esplosa forte la paura a seguito delle inondazioni di notizie sul pericolo mortale della meningite. E’ nostro dovere di genitori proteggere la salute dei bambini. Ecco allora la corsa al vaccino, ma alcuni non hanno intenzione di partecipare a questa corsa.

Firenze, 27 aprile 2015 - 
Non discuteremo le ragioni di coloro che chiedono a gran voce di far vaccinare i bambini, perché bastano tv e giornali per averle chiare. Ma per completezza di informazione sentiamo la necessità di ascoltare anche chi non è d’accordo.
Abbiamo chiesto al Dott. Eugenio Serravalle di Pisa - specializzato in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia – di fare un quadro della situazione da un altro punto di vista ...


Il meningococco va distinto in sierogruppi, sierotipi e siero sottotipi: il sierogruppo B è il più frequente, seguito dal C e Y.
La meningite in realtà è una malattia rara. L’incidenza delle infezioni da sierogruppo C è molto bassa: 0,22 casi ogni 100.000 abitanti nella fascia 0-4 anni. Negli ultimi tre anni si registra solo un lieve aumento di casi nonostante la maggior diffusione della vaccinazione. Ha ancora meno senso vaccinare le persone d’età fino a 41 anni, dove l’incidenza è addirittura 0,02 casi ogni 100.000 abitanti.

Al di là di quello che viene riportato con grande enfasi dai mass media, i dati dell’ultimo periodo dipingerebbero dunque un’epidemia mediatica piuttosto che un’epidemia effettiva: in realtà, 16 sono stati i casi da meningocco C, di cui 4 mortali, più 2 casi di meningocco B. Nel 2013 i casi complessivi riportati furono 14, e 18 registrati nel 2012.

Secondo il Dott. Serravalle sono maggiori i rischi del vaccino rispetto ai benefici. 
Le reazioni avverse vanno da shock anafilattico a malattie autoimmuni anche molto gravi.
I dati dicono che tali reazioni avvengono da 1 ogni 500.000 fino a 1 ogni 1.500.000 di dosi vaccinate. Se prendiamo il dato di 1 ogni 500.000 vuol dire che l’incidenza ogni 100.000 dosi praticate è di 0,20: quindi è assolutamente comparabile al rischio di contrarre la malattia (0,22).
Chiediamoci dunque perché tali dati sulle reazioni avverse, registrati e verificabili, non vengono però pubblicizzati.

Il vaccino ha un’efficacia all’85/90% e non ha durata prolungata: la sua copertura dura al massimo 4 o 5 anni. Tant’è che un ragazzo deceduto a Empoli, era stato regolarmente vaccinato in base alle modalità previste dal piano regionale.

Il vaccino antimeningococco B, messo in commercio di recente, è sottoposto a monitoraggio addizionale per cinque anni. Addirittura nella maggior parte dei paesi europei non è stata decisa la sua somministrazione universale a causa dell’assenza di dati di efficacia clinica del vaccino, di dati sulla durata della protezione e del numero elevato di reazioni locali.

A seguito dei recenti decessi da meningococco di tipo C, ovviamente tra le persone si è scatenato il panico. Ma quello che sta accadendo in queste settimane in Toscana non è una novità.
Nel 2007 accadde a Treviso dove suscitò lo stesso allarme e la conseguente isteria collettiva. Proprio in Toscana, insieme a Marche e Puglia, nel triennio 2011-2013 è stato registrato un lieve aumento dei casi, nonostante l’elevata copertura vaccinale che nel 2013 è stata dell’89,4%. E allora domandiamoci se questo è dovuto a un reale incremento delle infezioni o magari a un miglioramento dei criteri diagnostici e delle procedure di notifica...

Ma cos’è il meningococco?

E’un ospite molto frequente delle prime vie respiratorie: dal 2 al 30% dei bambini e il 5-10% degli adulti sono portatori di ceppi di meningococco, la maggior parte dei quali non sono patogeni. Lo stato di portatore è quasi sempre un processo immunizzante, che porta alla formazione di anticorpi protettivi generalizzati. Ma a volte il meningococco penetra attraverso la mucosa e raggiunge il sangue causando la malattia. Può essere responsabile di una semplice rinite o faringite ma a volte sfocia in polmonite, pericardite, meningite. Il contagio avviene per via aerea, l’incubazione varia da 1 a 10 giorni, il tasso di letalità del 10%, aumenta con l’età ed è più elevato in caso di infezione da sierogruppo C che da B.
I malati di meningite o altre forme gravi sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica specifica. La contagiosità è comunque bassa e i casi secondari sono rari, ma per limitare il rischio di epidemia, è importante che chi è stato a stretto contatto dei malati esegua una terapia antibiotica.

Esistono vari tipi di meningococco patogeno che purtroppo hanno sviluppato dei meccanismi per rendere inefficace la risposta immunitaria della persona, sia naturale sia indotta dal vaccino.
Il Dott. Serravalle spiega che nessun vaccino quindi può essere efficace contro tutti i sierogruppi di meningococco e che ogni vaccinazione può essere funzionale solo verso un gruppo specifico, tipo B, C, A, Y.
Va da se che il vaccino altamente raccomandato in questi giorni, non può essere considerato come una bacchetta magica.

Quanto detto finora si innesta nella problematica, sostenuta da gruppi controcorrente, dell’influenza degli interessi economici legati alle case farmaceutiche nelle scelte vaccinali e farmacologiche in generale. Da riflettere anche sulla condiscendenza degli amministratori locali, che sembrano cavalcare i sentimenti irrazionali della paura per ottenere consensi.
In ogni caso prima l’informazione. Poi la libertà di scegliere consapevolmente e secondo coscienza. Lo dobbiamo ai nostri figli.

Di Elisa Staderini

Con il consenso del Dott. Serravalle, articolo tratto da:
http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/
http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-2-parte/

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