giovedì 24 ottobre 2013

Lo sfidante

Un classico che non poteva mancare qui.
Il sito ufficiale (marenectaris.net) propone la versione trascritta del testo completo. Lo troverete alla fine dell'articolo assieme al video in versione integrale. Buona lettura e buona visione.
Catherine

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Che cosa si frappone tra noi e la vita che desideriamo, i sogni che vogliamo realizzare, la pace che desideriamo raggiungere?

Siamo stati condizionati a credere che qualcosa di esterno a noi stessi sia la causa della nostra infelicità, ma non è così. 

Qualcosa che agisce dentro di noi scatena al di fuori quell’inferno dal quale vogliamo fuggire, ma di cui non riusciamo a privarci.

Qualcosa di cui spesso non conosciamo nemmeno l’esistenza, perché nessuno ci ha mai spiegato dove guardare; tranne, naturalmente, tutte le tradizioni di ricerca interiore che hanno un fondamento nella Verità, perché tutte, senza alcuna eccezione, indicano da sempre l’esatto punto dove guardare e l’esatto modo di liberarsi ...

(cosmosdream.it)


Lo Sfidante 
Testo Integrale

1 – Hai mai visto il tuo Avversario?

Miliardi di esseri umani vivono attualmente sulla nostra Terra meravigliosa.
L'Infinito ha donato a ciascuno di essi uno strumento molto potente. Uno strumento quasi sempre sottovalutato, o nella peggiore delle ipotesi non compreso per nulla. 
Uno strumento che ha permesso e permette agli esseri umani di creare, più o meno consapevolmente e da sempre, ogni cosa che desiderano.
La mente ...


Uno strumento molto potente, così potente da richiedere attenzione e consapevolezza nel suo utilizzo.
Perché così come può essere usato per creare capolavori di bellezza ed armonia, esso può essere usato per creare mostri di disarmonia e sofferenza.
La mente degli esseri umani, la nostra mente, è uno strumento straordinariamente potente eppure molto semplice nel suo funzionamento base. Tuttavia, il suo enorme potere, unito alla semplicità con cui può essere gestito e ad una inconsapevolezza delle sue potenzialità, può dare forma, ed alimentare, persino qualcosa che non rientra nei nostri piani. Qualcosa che invece di sostenerci ci deruba di energia.
Qualcosa che in questo momento ha sotto il suo potere la stragrande maggioranza degli esseri umani del pianeta.
Lo stato apparentemente normale della mente della maggioranza degli esseri umani al termine del processo di educazione compiuto dai propri predecessori, inteso come una istantanea della sua attività in un qualsiasi istante è questo

La confusione

Praticamente tutti noi, nelle nostre diversità di paese, sesso, età, cultura, condividiamo questa caratteristica. 
Tutti noi.
La sua intensità può variare in base ad alcuni fattori culturali, quali l'educazione ricevuta o i valori etici della società in cui siamo nati; esistono infatti delle culture e delle società che non sviluppano queste caratteristiche in forma automatica. Inoltre, essa può essere più o meno accentuata in base alle caratteristiche personali.
Ma dopo un certo momento, tipicamente nella prima infanzia, l'attività mentale cosiddetta normale di un essere umano diventa una confusione inarrestabile.
Questo è lo stato cosiddetto normale della mente di un essere umano, perché condiviso da miliardi di individui sulla Terra e per questo motivo ritenuto normale.

E' possibile pensare lucidamente in mezzo a questo marasma?

E' possibile riuscire a vedere le cose con attenzione e chiarezza se interiormente permaniamo in questo stato mentale ?
Riuscireste ad ascoltare con attenzione qualcosa o qualcuno se nella realtà esteriore vi trovaste in un luogo in cui ci fosse costantemente un rumore di sottofondo del genere ?

Non è strano che questa confusione aleggi nella mente di quasi ogni essere umano su questa Terra ?
Ecco la prima orma sulle rive della Consapevolezza di un qualcosa di sfuggente ed evasivo, che agisce indistintamente su ogni essere umano nello stesso modo. Confusione. Incapacità di concentrazione. Incostanza.

Non essere capaci di smettere di pensare
è una afflizione terribile,
ma non ce ne rendiamo conto
perchè quasi tutti ne soffrono,
per cui è considerato normale.
- Eckhart Tolle -

Normalità? 

Naturalmente esiste un'altra faccia della medaglia. Esistono esseri umani su questa Terra meravigliosa il cui stato naturale della mente è il Silenzio. Un immenso spazio in cui percepiscono e celebrano in pace e gioia ogni cosa che è, che permette loro di pensare lucidamente, vedere con chiarezza, ascoltare con attenzione, e quindi realizzare creazioni mirabili, di bellezza ed armonia vibrante. 
Ciò accade perché hanno sconfitto qualcosa dentro di loro che non permetteva loro di essere ciò che sono realmente.
Gli antichi sciamani lo chiamavano
Silenzio Interiore
perchè è uno stato in cui la percezione
non dipende dai sensi,
ma da un'altra facoltà dell'essere umano,
la facoltà che lo rende un essere magico
che è stata depotenziata
non dall'essere umano stesso,
ma da qualche influenza estranea.
- Carlos Castaneda -

Come hanno raggiunto questo risultato? Perché hanno voluto raggiungerlo? 
Che cosa impediva loro di raggiungerlo?

Se volete realizzare il Risveglio
dovete praticarlo qui ed ora
senza il minimo indugio.
- Dogen Zenji -

La seconda orma sfuggente sulle rive della Consapevolezza è di semplice constatazione. Siete in grado di interrompere a vostro piacimento questa attività mentale inutile ed incessante che popola costantemente la vostra mente?


Non siete in grado di interrompere questo inutile mulinare della mente, se non per due o tre secondi e con un discreto sforzo. Naturalmente, potreste pensare che sia un fatto normale, e la cosa divertente è che lo "pensate" realmente.

La mente che articola pensieri, attraverso un suo pensiero, vi sta "pensando" che non può essere interrotta nel suo inutile mulinare, e come potrebbe essere altrimenti ? Può la mente pensare di non pensare?
Tuttavia, questa semplice prova vi mette di fronte ad una serie di fatti incontestabili.

Primo. La vostra mente non è sotto il vostro controllo, perché, se lo fosse, sareste in grado di interrompere l'attività mentale inutile quando vorreste, e per tutto il tempo che vorreste, non certo per soli due o tre secondi.

Secondo. Avete provato ad interrompere la vostra attività mentale, ma non ci siete riusciti. Quindi, ne deriva che "qualcosa", dentro di voi, ha tentato di interrompere l'attività mentale sempre dentro di voi, riuscendoci per alcuni istanti. Quindi questo "qualcosa" è stato in grado di osservare e pilotare un fenomeno al di là della mente che pensa. E se è così, questo "qualcosa" in voi non è la vostra mente che articola pensieri. O meglio, questo "qualcosa" in voi non è la mente che articola pensieri confusi, inutili, inarrestabili.

Ma se in voi esiste qualcosa che non è la mente che pensa pensieri di questo tipo, allora chi siete voi?
E perché la vostra mente che pensa è fuori controllo ?
Se la vostra mente che pensa è fuori controllo, e voi non siete questa mente, da dove originano le vostre azioni?

2. Veste di nero e di nebbia… teme la Luce

All’interno degli esseri umani agiscono due tipi di mente.

In realtà, “mente” è una parola che non si addice perfettamente alla definizione dei meccanismi umani che agiscono internamente per consentirci di valutare ed interpretare la realtà; tuttavia, in questo contesto, la useremo per comodità.

In termini di profondità, la prima di esse è quella che si incontra subito, più evidente, manifesta, che utilizza il dialogo interiore come elemento di autoaffermazione e autoperpetuazione. 
Chiameremo questa mente da ora in avanti con il nome di Mente di Superficie.

Le sue caratteristiche sono semplici: la Mente di Superficie dialoga costantemente con se stessa, è totalmente incentrata sul passato o sul futuro, razionalizza tutto in termini di profitto e perdita per quello che riesce a interpretare della realtà, e prende decisioni sulla sola base delle esperienze pregresse. Cambia idea e direzione ogni pochi minuti. Progetta tutto il progettabile e calcola tutto il calcolabile. E’ incapace di concentrazione, ed il suo stato naturale è questo:



Parliamo incessantemente a noi stessi
del nostro mondo
ed è proprio grazie a questo dialogo interiore
che lo preserviamo, lo rinnoviamo
gli infondiamo vita, energia.
E’ mentre parliamo a noi stessi
che scegliamo le nostre strade,
e così ripetiamo le stesse scelte
e le stesse strade
fino al giorno della Morte,
perchè fino a quel giorno
continuiamo a ripeterci le stesse cose.
- John Michael Abelar -

Al di sotto della Mente di Superficie, esiste una mente molto più silenziosa, che percepisce la realtà senza interpretazioni del pensiero, sa quale è la via più giusta per noi, e ce lo comunica attraverso le sensazioni ed i sentimenti. Non essendo il suo funzionamento basato sul pensiero, bensì sulla valutazione energetica del momento presente, ci indica una strada senza affidarsi a nessun calcolo di profitto o perdita e a nessuna aspettativa di risultato. Questa mente non ha alcuna necessità di fare piani o progetti proiettati verso scadenze future prefissate, perché non usa il futuro come via di fuga, e non prende decisioni basandosi esclusivamente sulla base di dati pregressi provenienti dal passato, perché non usa il passato come modello immutabile del presente. 
Chiameremo da ora in avanti questa mente con il nome di Mente Profonda.

Per ora è sufficiente che io ti ripeta
ciò che ti ho già detto
in merito alle due menti.
Una è la nostra vera mente,
il prodotto delle nostre esperienze di vita,
quella che parla di rado
perché è stata sconfitta
e relegata nell’oscurità.
L’altra, quella che usiamo ogni giorno
per qualunque attività quotidiana,
è una installazione estranea.
- John Michael Abelar -

Le due modalità con le quali interagiamo con l’esistenza ed interpretiamo la realtà sono dunque il dialogo interiore, legato alla Mente di Superficie, e le sensazioni, il “sentire”, legato alla Mente Profonda.

Ma attenzione! Quello che qui chiamiamo sensazione NON si riferisce alle emozioni, perché le due cose sono molto diverse tra loro.

Una emozione è tipicamente una reazione del corpo ad una esperienza, o ad una immagine, o addirittura ad un dialogo interiore, che la Mente di Superficie associa alle condizioni che l’hanno provocata. Tale associazione finisce rapidamente per innescare meccanicamente la stessa reazione del corpo, cioè la stessa emozione, ogni qualvolta si ripresentano le medesime condizioni esteriori. Anche se tali condizioni non comporterebbero alcuna necessità emozionale.

Un esempio immaginario. Una persona vi tratta sgradevolmente, e una cosa che vi colpisce di essa è il cappello che porta in testa. Da quel momento in poi, in maniera inconsapevole, la Mente di Superficie associa un aspetto della maleducazione ad un particolare cappello. Così, ogni qualvolta incontrerete una persona con un cappello simile, percepirete internamente un disagio, una emozione sgradevole, che vi porterà a ritrarvi, o ad essere sgarbati senza motivo, anche se la persona che lo indossa è la più educata che abbiate mai avuto la ventura di incontrare. Questa reazione è una emozione: il corpo ha innescato una emozione automatica, meccanica, associativa, in ultima analisi del tutto irreale.

emozione == lat. EMOTIONEM da EMOTUS
p.p di EMOVERE trasportar fuori, smuovere
scuotere, comp. della partic. E da, che aggiunge
forza all’azione espressa dalla parola alla quale
è unita, E MOVERE agitare, muovere 
(etimologia parola emozione dal dizionario etimologico on line www.etimo.it)

La Mente di Superficie e le emozioni viaggiano strettamente legati. Vedremo più avanti nel dettaglio che cosa questo significhi, perché il meccanismo dialogo interiore-emozione è un elemento fondamentale che va compreso al meglio possibile.

Una sensazione è invece un qualcosa di indefinibile, come un sottofondo interiore tenue e delicato, che ci comunica costantemente informazioni su come interagire al meglio con l’Energia, e dunque la realtà, che ci circonda. Questo sottofondo indefinibile è quasi sempre soffocato dalla Mente di Superficie, ma col tempo può diventare potente e chiaro, se gli si consente di agire senza resistergli; e se si riconosce in lui la nostra vera voce interiore, che sa cosa è meglio per noi e sa come comunicarcelo.

E’ accaduto a ciascuno di noi di sentirsi in qualche modo divisi tra una spinta interna fatta di sensazione o sentimento e diretta verso una esperienza, ed una serie di pensieri razionalizzanti che in qualche modo tentano di dissuaderci, od insinuano in noi quel dubbio che ci toglie l’entusiasmo. Nella quasi totalità dei casi, praticamente sempre se si tratta di esseri umani non addestrati all’espansione della Consapevolezza, il pensiero razionalizzante ha la meglio, e la sensazione od il sentimento vengono respinti fino al loro spegnimento.

Percepiamo una spinta ad una nuova esperienza? Ecco nascere un dialogo interiore di dubbio, preoccupazione, paura. Ecco nascere emozioni di paura e confusione, causati associativamente dallo stesso dialogo interiore. Ecco che la nuova esperienza viene rimandata o rimossa dalla possibilità del suo manifestarsi, perché provare emozioni sgradevoli non è piacevole, e la paura, la preoccupazione possono essere molto sgradevoli se noi diventiamo queste emozioni. Quindi, in genere, arretriamo, per farle scomparire.

Questo accade perché la Mente di Superficie tenta sempre di tenere in silenzio o contrastare la Mente Profonda, ed in generale riesce nel suo intento perché noi le diamo il nostro consenso come Campo di Consapevolezza, e perché non sappiamo che per noi è possibile osservare le emozioni senza diventarle.

Focalizzate l’attenzione
sull’emozione dentro di voi.
Accettate la sua esistenza.
Non pensateci, non lasciate che
l’emozione diventi pensiero.
Non giudicate o analizzate; osservate.
Diventate consapevoli
delle sensazioni legate all’emozione,
ma anche di Colui che osserva,
l’Osservatore Silenzioso.
- Eckhart Tolle -

E’ per questo che la Mente di Superficie tiene il nostro campo interiore costantemente in confusione. Per impedirci di ascoltare i tenui sussurri della Mente Profonda. Un ascolto che potrebbe portare alla fine del suo incontrastato dominio su di noi.

Ed è per questo che il comportamento della Mente di Superficie è un’altra orma sfuggente sulle rive della Consapevolezza. Un comportamento che in realtà è una delle armi più potenti nell’arsenale di chi ci tiene in scacco come esseri umani. Un qualcosa che ci tiene imprigionati in una gabbia che non ha sbarre fisiche, con catene che non si vedono. Un qualcosa che sembra normale solo perché miliardi di individui sono sotto il suo controllo. Un qualcosa che agisce nell’ombra, perché la Luce della Consapevolezza lo renderebbe manifesto, e dunque inefficace.

Un qualcosa che da ora in avanti chiameremo
lo Sfidante. 
Lo Sfidante della nostra Consapevolezza.

Secondo i Toltechi,
la mente degli esseri umani
è invasa da qualcosa che la controlla,
e che dunque controlla il loro sogno personale.
La libertà che cercano i Toltechi
è quella di ritornare ad usare la mente e il corpo
in accordo con ciò che sono veramente,
di vivere la propria vita,
anziché quella che questo qualcosa 
ci impone
per i suoi fini personali. 
- Don Miguel Ruiz -

3 – Che cosa è lo Sfidante?

Che cosa intendiamo, dunque, con la parola Sfidante ? Che cosa rappresenta lo Sfidante nella nostra 
esistenza, nella nostra vita di tutti i giorni ?
Con la parola Sfidante intendiamo indicare un insieme di forze che agiscono nel campo di consapevolezza umano al fine di depotenziarlo e mantenerlo in uno stato inconsapevole e identificato con costruzioni mentali irreali.

Tale insieme di forze agisce su di noi come elemento conservatore, come forza opposta e contrastante alla nostra spinta all'evoluzione e all'espansione della Consapevolezza; l'azione contrastante dello Sfidante è volta, tra le altre cose, ad impedirci di realizzare la sua esistenza, e dunque trascenderlo e trasformarlo in forza alleata.

Riconoscere in profondità l'operato dello Sfidante nella nostra vita, smascherare il suo operato e trascenderlo, è un compito che può essere difficile, duro, foriero di dubbi e sofferenze, che in ultima analisi sono il suo tentativo di rimanere in vita. E' un compito che può essere doloroso, perché noi tutti cominciamo dallo stesso punto:
 

Noi crediamo di essere lui

Tuttavia, riconoscere e portare alla luce il proprio Sfidante è uno dei compiti più importanti che un essere umano sia chiamato ad intraprendere; perché lo Sfidante è il Guardiano della Soglia, la nebbia da valicare per entrare nelle terre sconfinate che ci appartengono di diritto come esseri umani magici in un Universo meraviglioso.

Uno dei principali scopi dello Sfidante, così come la parola indica, è proprio quello di sfidarci: mettere alla prova le nostre capacità, la nostra volontà di proseguire sul sentiero che porta all'espansione della Consapevolezza senza desistere mai. Ci sfida, al fine di mettere alla prova e conseguentemente liberare il nostro intento di incedere verso quelle maestose realizzazioni che è in nostro potere conseguire, e che rientrano nella nostra eredità di esseri umani magici e meravigliosi.

Quando le voci in te parlano di fine
quando la mente dice che hai perduto
quando credi che sia impossibile
eppure prosegui
ti sollevi sulla tua Spada
e fai ancora un altro passo
Lì è dove termina l'Uomo
Lì è dove comincia Dio

Questo concetto di una forza opposta che sfida la nostra spinta alla Consapevolezza può sembrare
apparentemente bizzarro, se non ai limiti del credibile. Eppure, tale concetto è ben argomentato, descritto e studiato con dovizia di particolari in moltissime tradizioni di ricerca interiore di tutto il mondo....

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Indice generale
1 – Hai mai visto il tuo Avversario?
2 – Veste di nero e di nebbia, teme la Luce
3 – Che cosa è lo Sfidante ?
4 – Phobos
5 – Deimos
6 – L'avversario ha il volto velato. Il tuo
7 – La Spirale di Depotenziamento
8 – Attacco, occultamento e sofferenza
9 – Entrare in azione
10 – La prima arma
11 – Intensificazione
12 – Il pilastro finale
13 – Accettare la sfida
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... Continua. Si può scaricare il PDF del testo integrale QUI

E ora mettetevi comodi ..

Lo Sfidante (integrale)


2 commenti:

  1. Bell'articolo, adesso lo copio e lo metto in tutti e due i blog. Il mio Sfidante ... io l'ho sconfitto? Penserei di si, almeno credo, insomma, tirando le somme del totale della mia esistenza, sicuro che ha dominato per molto tempo, oggi so come stare bene e cosa mi serve per stare in quel modo, poi lo sfidante diventa esterno, perché ti impediscono se possono di fare e vivere come vuoi tu, non sia mai!
    Come mandare a quel paese lo sfidante esterno, lo facciamo noi due un video?
    Ciao

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  2. Ahahahah! Più che fare un video preferirei riuscire a mettere definitivamente la mia mente al servizio del mio Essere. Riconciliare il tutto e ritrovare in modo continuativo l'unità .... poi magari lo facciamo un video, se può essere utile a qualcun altro. Intanto sento che ho ancora parecchio da "imparare" ;)
    Ciao!

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