Un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech), tra cui Lulu Qian e Erik Winfree, è riuscito a realizzare un “computer a DNA”, ossia un insieme di 130 frammenti di DNA che costituiscono dei circuiti logici funzionanti, in grado di eseguire le operazioni logiche NOT, AND e OR, alla base appunto del funzionamento dei computer.
Questo computer è stato così in grado, ad esempio, di estrarre radici quadrate di numeri a 4 bit, pur impiegando molte ore, anche se gli autori stessi della ricerca non sanno dire, negli sviluppi futuri, quale velocità potrebbe raggiungere questo “apparato”; quanto alle applicazioni pratiche, dispositivi organici di questo tipo potrebbero trovare in futuro utilizzi nel campo della medicina, ad esempio per compiere analisi di sangue o tessuti con estrema precisione (a prescindere dalla velocità).
“Stiamo cercando di prendere in prestito le idee che hanno avuto tanto successo nel mondo dell’elettronica, come la rappresentazione astratta delle operazioni di calcolo, i linguaggi di programmazione, i compilatori, e applicarle al mondo biomolecolare”, ha detto la ricercatrice Lulu Qian.
technews.it
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