Il post su Facebook che ha comunicato la notizie ha subito ricevuto centinaia di commenti di dispiacere e di critica a chi fa esplodere petardi e botti. Un tema che torna ciclicamente ogni Capodanno.
Il Wff ha lanciato un appello per fermare i botti e sostituirli con opzioni a basso rumore o giochi di luci: un gesto a tutela delle persone fragili, degli animali e anche dell’ambiente.
Le linee guida per gli animali
Il Dipartimento Veterinario di Ats Brianza ha varato delle linee guida per ridurre stress e pericolo per gli animali domestici durante lo scoppio dei botti nelle festività. A parlare sono Antonella Fiore e Virna Cavalli, due dirigenti del Dipartimento veterinario che spiegano come “la regola principale è evitare, per quanto possibile, l’esposizione di cani e gatti ai luoghi in cui vengono esplosi i petardi, privilegiando ambienti tranquilli e poco rumorosi”. Durante questi eventi è pericolosissimo tenere i cani legati alla catena, questo “può esporli a gravi rischi” e il consiglio è di “verificare con attenzione la sicurezza delle recinzioni“. La soluzione migliore secondo gli esperti sarebbe “quella di predisporre un riparo sicuro al chiuso, come una cantina o un garage“. Evitare dunque di lasciarli all’aperto.
Per i cani che vivono in casa e soffrono di fobie, disturbi o crisi epilettiche è consigliabile fissare una visita o, nel caso si fosse impossibilitati, concordare con un medico un trattamento di nutraceutici con inizio almeno una settimana prima dell’evento e non oltre le 48 ore precedenti. Possono essere utili diffusori di feromoni e si consiglia di allestire un ambiente sicuro per l’animale. Alcune idee sono: musica e tv accese, luci soffuse, finestre chiuse e cuccia o cuscino abituali. Consigli che diventano categorici nel caso l’animale si trovasse da solo in casa. Stesso discorso per i gatti, esclusi quelli selvatici. Per le uscite, invece, si consiglia nei giorni interessati dai botti l’utilizzo della pettorina antifuga. Importante è, inoltre, assecondare l’animale nel caso mostrasse disagio e volesse tornare a casa e non rimproverarlo o forzarlo se dimostrasse paura.
L’appello del Wwf
Il Wwf Italia chiede di fermare la tradizione degli spettacoli pirotecnici. L’appello è rivolto specialmente ai comuni, affinché vietino con un’apposita ordinanza i botti di Capodanno nel loro territorio, come già successo ad esempio a Roma e non solo. Anche se secondo il Wwf “purtroppo con un livello di rispetto delle regole ancora troppo basso da parte dei cittadini”.
Secondo l’associazione ambientalista i botti “provocano traumi, disorientamento, fughe caotiche e shock immediati negli animali selvatici, con conseguenze spesso mortali, ma anche effetti a lungo termine, come alterazioni comportamentali e danni al sistema riproduttivo”.
Inoltre causerebbero “panico, ansia e stress negli animali domestici e in città possono danneggiare anche la vegetazione”. Questo perché le temperature elevate e le scintille potrebbero bruciare chiome e tronchi di alberi provocando incendi. Inoltre, per il Wwf non è trascurabile l’impatto ambientale degli spettacoli “per la presenza di metalli pesanti, particolato e perclorati”.
I fuochi d’artificio producono notevoli emissioni di sostanze altamente inquinanti che contribuiscono in modo significativo all’inquinamento chimico del suolo, dell’acqua e dell’aria. Le detonazioni rilasciano metalli pesanti, particolato fine e perclorati, sostanze persistenti e tossiche che rappresentano un rischio per la salute umana e animale. Oltre all’impatto diretto sulla qualità dell’aria, queste sostanze possono accumularsi negli ecosistemi e contaminare alimenti e corsi d’acqua, con effetti a lungo termine sulla biodiversità e sull’equilibrio ambientale.
Cani e gatti possiedono un udito molto più sensibile di quello umano. Gli esseri umani percepiscono suoni tra circa 20 Hz (infrasuoni) e 20.000 Hz (ultrasuoni), mentre il cane può udire frequenze fino a circa 60.000 Hz e il gatto fino a 70.000 Hz. Anche negli animali d’allevamento, come mucche, cavalli e conigli, le esplosioni possono effetti gravi: lo spavento intenso può infatti provocare traumi, stress elevato e in casi estremi, persino aborto.
Secondo i dati ogni anno in Italia migliaia di animali muoiono a causa dei botti di fine anno.
L’80% delle vittime sono selvatiche – uccelli, soprattutto rapaci che perdono l’orientamento sono la maggioranza – e molti abbandonano i loro rifugi vagando a vuoto. In questo modo muoiono per il freddo e per l’alto dispendio energetico improvviso in una stagione già caratterizzata dalla scarsità di cibo.
Fonti:
- www.ilfattoquotidiano.it
- www.wwf.it




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