venerdì 1 settembre 2023

Trattato di non proliferazione nucleare (1968)


Il Trattato di non proliferazione nucleare (“TNP” o, all’inglese, “NPT”) è l’unico strumento internazionale in materia di disarmo e non-proliferazione nucleari.

È stato sottoscritto l’1 luglio del 1968 da 3 Stati nucleari dichiarati, USA, URSS e Gran Bretagna, e 59 Stati non nucleari. 

Sono 190 gli Stati che hanno aderito al trattato, che vanta quindi il numero più alto di firmatari tra i trattati sul controllo delle armi. Gli unici a non aver firmato sono India, Israele, Sudan del Sud e Pakistan, mentre la Corea del Nord, che si era unita al TNP nel 1985, ne è uscita nel 2003.

Il trattato è entrato in vigore nel 1970 per una durata iniziale di 25 anni, per poi essere esteso a tempo indeterminato nel 1995. (massimedalpassato.it) ... 


Obblighi 

(a) Gli Stati militarmente nucleari (Cina, Federazione russa, Francia, Regno Unito e Stati Uniti) si impegnano a non trasferire armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi e a non assistere, né incoraggiare, né spingere in alcun modo uno Stato militarmente non nucleare a produrre o altrimenti procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi o congegni esplosivi.(art.I)

(b) Gli Stati militarmente non nucleari si impegnano a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi e a non produrre né procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, e a non chiedere né ricevere aiuto per la fabbricazione di armi nucleari o di altri congegni nucleari esplosivi. (art.II)

(c) Ogni Stato militarmente non nucleare si impegna ad accettare le garanzie fissate in un accordo da negoziare e concludere con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica al solo scopo di accertare l’adempimento degli impegni assunti sulla base del Trattato per impedire la diversione di energia nucleare dall’impiego pacifico alla produzione di armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi. (art.III)

(d) Tutti gli Stati Parti si impegnano a facilitare lo scambio di attrezzature, materiali ed informazioni scientifiche e tecnologiche, per l’uso pacifico dell’energia nucleare, ed hanno diritto a partecipare a tale scambio. (art.IV)

(e) Ogni Stato Parte si impegna a concludere in buona fede trattative su misure efficaci per una prossima cessazione della corsa agli armamenti nucleari e per il disarmo nucleare, come pure per un trattato sul disarmo generale e completo sotto stretto ed efficace controllo internazionale.
(PDF traduzione completa del Trattato 
di non proliferazione nucleare e Stati firmatari)


In Italia, il 24 Aprile 1975, con la legge 131, l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone ratifica il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, ufficialmente entrato in vigore il 5 marzo 1970.


Ogni cinque anni una Conferenza di Riesame (Review Conference – RevCon), che si tiene all’ONU a New York, verifica lo stato di attuazione dell’NPT e valuta i progressi effettuati nell’ambito dei suoi tre pilastri.

La decima, presieduta dall’Argentina, si è tenuta al Palazzo di Vetro dal 1 al 26 agosto 2022.

Dopo quattro settimane di riunioni, la decima Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (NTP) si è conclusa con un fallimento
Nonostante la bozza finale del documento finale sia stata significativamente indebolita nel corso dei negoziati, la Russia ha rifiutato di accettare la versione finale e la Conferenza si è conclusa senza un accordo.
(L'articolo: retepacedisarmo.org)

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