domenica 24 settembre 2023

Dal commercialista ...

- Buongiorno devo vedere il dottor Girone.
- Perché?
- È il mio commercialista. Devo…
- Segua la musica in latino.
- Prego?
- La musica in latino. La sente?
- Sì.
- La segua.
- Grazie ...
- Aspetti, si porti questo.
- È un crocifisso...
- La proteggerà.
- Io… non capisco… devo solo fare l’F24…
- Ora vada. 
Segua la musica e se non sente più la musica… segua le urla ...


- Dottor Girone? ..
- Ah, un viaggiatore.
- No, dottor Girone, sono solo un cliente.
- Entrate, entrate e lasciate un po’ della felicità che recate. Cosa vi porta qui nel mio umile ufficio?
- L’F24, dottor Girone, ne abbiamo parlato per mail.
- Ah, certo, certo. Lei è credoinm3st3sso chiocciola hotmail punto com. 
- È una mail vecchia. 
- Si sieda.
- Dove?
- Lì.
- Sul dildo?
- Sì.
- Non c’è un altro posto? Non so, una sedia, un pouf…
- No.
- Sul dildo, allora. Ho notato che ha del gel lubrificante.
- Che regime è lei?
- Forfettario.
- Niente gel lubrificante.
- Lo sospettavo. Allora mi siedo.
- Si sieda.
- Oplà, che brividino.
- È la pressione fiscale.
- Ascolti dottor Girone, non voglio farle perdere tempo, dai documenti che lei mi ha mandato per la dichiarazione dei redditi ho notato che c’è un errore.
- Che errore?
- Eh, qui risulta che devo pagare una cosa come 8000 euro di tasse.
- Esatto.
- Ma non è possibile.
- E perché mai non sarebbe possibile?
- Perché sono un morto di fame, dottore. Non guadagno abbastanza per dover pagare certe cifre.
- Su, su, non sia così severo con se stesso.
- Glielo giuro, vivo come Aldo Moro dopo il sequestro. Tutta la mia esistenza è una testimonianza di miseria. Faccio sembrare Gandhi uno con un piano finanziario a lungo termine.
- Mi faccia controllare. Ah, capisco. Ecco qua il problema.
- Lo sapevo che c’era un errore.
- Lei ha guadagnato troppo.
- Quando?
- L’anno scorso.
- Ma non direi.
- Mi correggo, ha guadagnato troppo rispetto a quanto guadagnava di solito, cioè…
- Molto poco.
- Esatto.
- Cioè il problema è che l’anno scorso non ho fatto la fame.
- Precisamente. Cosa le è saltato in mente?
- Ma non lo so. Ho avuto un paio di buone entrate.
- Stolto, arrogante! Doveva rifiutarle! Doveva scappare!
- Ma io…
- Le spiego come funziona. Lei crede sia una specie di scala da salire, e si impegna e si affanna e poi un giorno, puf, smette di guadagnare come uno spurgatore di tombini di Nuova Delhi e, in una congiuntura annuale particolarmente favorevole, inizia a guadagnare come un capo spurgatore di tombini di Nuova Delhi. E allora lo Stato che fa?
- Che fa?
- Viene a prendersi i soldi.
- Ho capito, lo fa ogni anno. Si chiamano tasse.
- No, viene a prendersi i soldi di quest’anno e quelli dell’anno prossimo.
- Perché?
- Per due motivi. Uno perché lei in questo momento ce li ha.
- E due?
- Due, perché non si fida di lei. Perché non la stima. Perché la ritiene un piccolo topastro bugiardo e malevolo.
- Ma io sono una brava persona.
- Ah lei è una brava persona!
- Eh sì.
- Non l’avevo mica capito! Ma allora cambia tutto!
- Davvero?
- No. Può essere un cucciolo di samoiedo con un conto corrente fatto di pasta di pane o un pedofilo necrofilo, agli occhi dello Stato lei ha e avrà sempre la dignità fiscale di Calisto Tanzi.
- Perché?
- Perché la odia.
- Chi?
- Lo Stato.
- Ma non è vero.
- Invece sì, la odia di un odio oscuro e senza nome e non si fida di lei ed è pronto a scommettere in qualsiasi momento che il prossimo anno fallirà. Perciò li vuole adesso i soldi. Perché è pronto a scommettere davanti ai suoi occhi acquosi che l’anno prossimo non li avrà.
- Però quando è lo Stato che deve pagarmi lui… aspetti, credo che il dildo abbia cominciato a vibrare.
- È l’ironia. La sente?
- La sento.
- Le piace?
- Insomma.
- Io la capisco, sa. Più di quanto creda. Ero come lei una volta. Seduto proprio lì, su quel cazzo di gomma a domandarmi cosa stessi sbagliando. Lei non sta sbagliando niente, amico mio. E proprio per questo sta sbagliando.
- Non la seguo.
- Lei dovrebbe guadagnare poco o molto. Non vie di mezzo. Perché non guadagna poco?
- Perché faccio un lavoro che so fare.
- Perché non guadagna molto?
- Perché mi piace.
- Lo vede. È qui che sbaglia. Lei ha fatto l’errore di volerci provare. Ma da queste parti la testa va tenuta bassa se non si hanno i mezzi per tenerla alta.
- Ma io così non ho margini di crescita. Non li avrò mai.
- E che se ne fa dei margini di crescita? Dove vuole crescere? Dove vuole andare? Anche se crescesse nessuno qui saprebbe come gestirla nel lungo periodo.
- Quindi che faccio?
- Si impegni già da ora per guadagnare meno l’anno prossimo. Si faccia un piano, strutturi una strategia e una forma mentis al fine di tornare il più presto possibile a fare la fame.
- Io… io pensavo…
- Che pensava?
- Non lo so… sciocchezze. Senta, posso chiederle una cosa?
- Dica.
- Ma se lo Stato in cui vivo non crede nelle mie ambizioni e nel mio talento, e non vuole che io cresca professionalmente, economicamente e umanamente, be' cosa si aspetta da me?
- Niente. Non si aspetta assolutamente niente.
- Grazie, dottor Girone. Allora io vado.
- Buona giornata.
- Col dildo che faccio?
- Lo porti a casa. Le mando la fattura.
- Ah, il dildo si paga?
- Certo. Si paga tutto.

Fonte: www.facebook.com

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