domenica 9 aprile 2023

Di chi è Internet?

 
È libera?
Ovviamente è degli USA, ma non statale: militare.
E questa è un altro esempio di cosa sia la Globalizzazione, cioè il controllo militare dei mari da parte degli USA, per poi far passare le merci sotto il loro controllo, e il controllo militare dell'informazione globale.

di Vincenzo Mucciaccio

E questo è un altro post per quelli che non capiscono nulla nel dire che sono un putiniano o altre fesserie, mentre essere consapevoli di cosa succede realmente, e quindi di avere una visione più equidistante, è quello che faccio da sempre.

Canto americano, mangio anche americano, mi vesto, in parte, seguendo mode americane, come tutti voi, ma sono, prima di tutto, romano, italiano ed europeo; non russo, che se russo ...


Tra i mezzi di comunicazione di massa, Internet è il più recente. 

La sua nascita avviene negli anni '60 del secolo scorso per esigenze di tipo militare dal Pentagono, non da un privato o una multinazionale.
In piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti d'America volevano un sistema di collegamento in rete dei computer che controllavano i missili nucleari delle loro basi militari, nel 1969.  Si scoprì che il sistema funzionava, collegando 4 computer di basi militari in 4 Stati diversi. 
Fu fatto perché se una base fosse stata attaccata, le altre potevano reagire. 

In seguito, pochi anni dopo, il Pentagono ne concesse l'uso anche alla Nasa, per controllare vari basi.


Solo molti anni dopo, nel 1983, l'ARPA - sempre controllando i dati, essendone proprietaria - concede Internet alle sole università americane, come prova, dato che internet vuol dire Rete Interna e non Rete pubblica, dando il primo punto di svolta a questa nuova realtà di comunicazione, che si diffonderà dal 1992 con la nascita del W.W.W.( World Wide Web), una ragnatela del Pentagono intorno al modo che permette a tutti di scrive iper testi e testi in tutto il mondo, appaltando il servizio a compagnie telefoniche, ma sempre dove le società dovevano passare i dati al Pentagono. 

Da qui, i vari "Acconsenti" di ogni contratto della rete, di ogni servizio, di ogni app o social network. 
Una grande svolta fu anche l'appalto ai motori di ricerca, sempre americani, che come se internet fosse una autostrada, i distributori di benzina, le ditte di costruzione e manutenzione, i Telepass ed altro, sono in concessione e non proprietari, con l'obbligo di riferire , per contratto, al proprietario: il Pentagono, non l'ONU o l'UNICEF. 

Tutti gli appaltatori devo dare i dati al Pentagono, cioè la NATO per semplificare) per una analisi di chiunque scrive sulla rete (Google fu bloccata dal Pentagono a non offrire più i servizi alla Cina; o Facebook, che non rispettò il Pentagono, vendendo dati anche agli inglesi e russi, perché i dati mondiali li possono avere solo gli americani).


Altro dato per gli utenti, per essere catalogati nei dati dagli al Pentagono, oltre ai motori di ricerca, sono i social network, che al proprio interno hanno una rete di link interni che ti portano a notizie dentro quel social o sistema., (quindi non più tramite ricerche su Google, Safari, Explorer, Siri o Alexa...) . Da qui, il non capire più l'autore della notizia, dello studio o della ricerca, se affidabile, falsa, filtrata o genuina.

Ovviamente, i Paesi non Nato, di conseguenza, hanno vietato social ed altro, creandone delle loro versioni, evitando di lasciare il meno possibile al Pentagono.

Detto questo, internet è un vantaggio enorme per utenti privati, industrie, governi ed altro, basta però capire che l'egemonia globale è di un solo Paese ed è di tipo militare.

Mi pare un dato su cui riflettere, quando si dice che la propaganda è solo di una parte ( nel caso è l'inverso di quello che ci viene detto; cioè è da parte americana e non cinese o russa) e quindi ponderare meglio se ci sono buoni e cattivi e se quello che arriva a noi è libero e giusto e se quello che arriva ad altri è menzogna. 

"Ah, l'ho letto su Wikipedia". Bene, contate fino a 10 e poi studiate le vostre informazioni storiche o di altro tipo, prima di schierarvi senza se e senza ma.
La guerra in corso è una copertura, una preparazione allo scontro sul Pacifico orientale, contro la Cina, cercando di farla stare da sola, con una Russia fiaccata. 
L'Ucraina, per i russi e per gli americani, è una terra e una popolazione da usare e sacrificare, non da annettere poi mantenere economicamente e militarmente. 

Nessuna grande potenza ha il potere di controllare, mantenere e proteggere i confini ucraini; non da ora, ma da sempre; dal tempo dei greci, persiani e romani, prussiani, austro ungarici, turchi, polacchi e lituani e zar, fino alle guerre mondiali ed a oggi, con russi ed americani.

L'odio fra ucraini e russi, ma anche l'innegabile parentela, è del 900, riacutizzatasi a fine 1800, sopita e ripresa nella Seconda guerra mondiale,  e riaccesasi armata nuovamente dal 2008, non nel 2014 o a febbraio del 2022.
Ogni rivoluzione, cambiamento o guerra, non nasce all'atto e giorno della dichiarazione, ma è covata nei decenni precedenti.
Il resto lo lascio a Dario Fabbri.



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