sabato 21 gennaio 2023

Cosa protegge l’animale più grande del mondo dal cancro?

 
Quattro geni chiave scoperti nelle balene dalle dimensioni colossali.

Con misure straordinarie, circa 30 metri di lunghezza e un peso di oltre 100 tonnellate, nessun altro animale sul pianeta può eclissare una balenottera azzurra. Solo la sua lingua pesa quanto un elefante (quasi 3 tonnellate) e il cuore (quasi 200 chili) quanto un veicolo utilitario. 
Ma questi animali non sono sempre stati di dimensioni gigantesche. Le balene, come altri cetacei, si sono evolute da piccoli antenati terrestri circa 50 milioni di anni fa. 
Ora, un team di ricercatori ha identificato la causa della loro crescita senza precedenti: quattro geni che promuovono grandi dimensioni corporee mitigando gli effetti potenzialmente negativi di quelle dimensioni colossali, come un aumento del rischio di cancro. 

Mariana Nery e i colleghi dell’Università statale di Campinas-UNICAMP a San Paolo, in Brasile, hanno eseguito un’analisi evolutiva molecolare su nove geni candidati: cinque geni dell’asse dell’ormone della crescita/fattore di crescita insulino-simile e quattro geni associati a più grandi dimensioni corporee negli ungulati come bovini e ovini, che sono lontani parenti delle balene. I fossili rinvenuti sulla costa del Maryland (USA) suggeriscono un sanguinoso episodio di predazione avvenuto 15 milioni di anni fa ...


Cosa protegge l’animale più grande del mondo dal cancro?

I ricercatori hanno testato questi geni in 19 specie di balene, tra cui sette che hanno una lunghezza corporea superiore a 10 metri e sono considerate giganti: il capodoglio, la balenottera comune, la balenottera grigia, la megattera, la balenottera franca del Pacifico settentrionale, la balenottera comune e la balena blu. 
Gli autori hanno trovato una selezione evolutiva positiva per quattro geni: GHSR, IGFBP7, NCAPG e PLAG1. 

Come spiegano gli autori in ‘Scientific Reports’, ciò indica che questi quattro geni erano probabilmente coinvolti nell’aumento delle dimensioni corporee tra le balene giganti. Inoltre, GHSR controlla aspetti del ciclo cellulare e IGFBP7 agisce come un soppressore in vari tipi di tumori, che insieme possono contrastare alcuni degli svantaggi biologici delle grandi dimensioni del corpo.

Per avere un'idea delle dimensioni della balenottera azzurra.

Non solo le balene

La grande capacità dei cetacei di combattere il cancro è emersa per la prima volta con la formulazione del paradosso di Peto, secondo il quale in teoria gli animali più grandi, avendo molte più cellule di quelli piccoli, dovrebbero avere più possibilità di sviluppare tumori e invece sembra essere l'esatto contrario. Gli elefanti, per esempio, si ammalano poco spesso di tumore, e balene e delfini ancora meno.

C'è un altro elemento che rende quest'incidenza difficile da spiegare: le balene e i delfini vivono molto a lungo. 
L'età, di norma, è un dato che aumenta l'incidenza tumorale eppure questi animali sembrano soffrire di tumori molto meno di altri più piccoli, compresi noi umani. 
Com'è possibile?

"C'è un detto secondo il quale le balene dovrebbero nascere già con un cancro e quindi non potrebbero nemmeno esistere, perché sono troppo grandi", dice Vincent Lynch dell'Università di Buffalo, New York. 
Lo studioso aggiunge però che c'è una spiegazione "super banale" per spiegare come invece i cetacei esistono e vivono così a lungo: "hanno semplicemente evoluto migliori meccanismi di protezione dal cancro".

Uno studio condotto da Tejada-Martinez e altri ricercatori di genetica, ha fatto chiarezza su come funziona questo sistema di protezione tumorale sviluppato dai cetacei. Gli scienziati hanno studiato l'evoluzione di 1077 geni soppressori del tumore. In tutto, hanno confrontato cosa accade nell'evoluzione di geni specifici in 15 specie di mammiferi, tra cui sette specie di cetacei.

La scoperta è che molti geni che regolano i danni al DNA e la diffusione dei tumori sono riscontrabili in tutti i cetacei viventi, ma soprattutto che questi animali hanno sviluppato geni soppressori del tumore a un tasso 2,4 volte superiore a quello degli altri mammiferi.

Questa scoperta potrà essere utile per capire come funziona la protezione dai tumori.

Continua qui:
 www.esquire.com

Un piccolo video amatoriale, giusto per il fun e per le emozioni immancabilmente provocate da un incontro del genere. 💖



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.