sabato 20 giugno 2020

Puma Punku il più antico e sconcertante manufatto sulla faccia della Terra

Con un età stimata in 14.000 anni, le rovine di Puma Punku, sono il più antico e sconcertante manufatto sulla faccia della Terra.

Pumapunku, anche detto “Puma Pumku” o “Puma Puncu”, in Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”.
Nessuno sa chi ha progettato e costruito questo complesso di sofisticati blocchi ad incastro, e poi è scomparso. I ricercatori hanno indagato a lungo le rovine in Bolivia e in Perù oltre ad effettuare numerose analisi al computer, ma non sono venuti a capo di nulla.

Le lastre di Puma punku sono fatte di granito e di diorite. La diorite è una roccia estremamente dura, ma questo potrebbe non aver rappresentato un problema nella lavorazione, dato che esempi di lavorazione della diorite sono stati ritrovati in giro per il mondo. 

Come gli Egizi, che utilizzavano sfere di diorite per lavorare il granito, o per realizzare vasi ed intarsi di notevole qualità. Il problema è che pare improbabile che gli Egizi e chiunque sia riuscito a lavorare così finemente questo materiale fossero a conoscenza di come manipolare a livello millimetrico la roccia (alcuni intarsi sono spessi nell’ordine di decimi di millimetro, cosa estremamente difficile anche al giorno d’oggi) ...


Alcune pietre presentano delle incisioni o delle perforazioni della roccia di altissima precisione, perfettamente rettilinee e sottili (6 millimetri), oltre che parallele. Pare improbabile che siano stati fatti con strumenti di pietra o di bronzo, ma in qualche modo devono averlo fatto....

All’inizio del XX secolo l’ingegnere tedesco Arthur Posnansky (1873-1946) dedicò lunghi anni delle sue ricerche alle rovine di Tiahuanacu, un antico villaggio andino situato sull’altopiano boliviano.

L’ingegnere concentrò i suoi studi su una zona del villaggio, dove alcune pietre erano disposte verticalmente. Da questo lo studioso dedusse che in quel luogo, migliaia di anni prima sorgeva un osservatorio astronomico.

Così il sito di Tiahuanacu richiamò altri studiosi i quali scoprirono un altro sito presente a poche centinaia di metri di distanza, Puma Punku.


Nel campo di rovine si trovano blocchi che arrivano a pesare sino a 1000 tonnellate. 

Pare quindi che ci si trovi davanti ai resti di parecchi edifici. Però è insolita la forma delle pietre, lavorate in modo così preciso da poter essere unite l’una all’altra in diversi modi, paragonabili a un moderno sistema modulare. Per fissare le pietre venivano infatti utilizzate delle cambrette di metallo, metodo conosciuto dagli archeologi dopo gli scavi di Delfi, città dell’antichità dove risiedeva uno tra i più famosi oracoli di tutti i tempi.

Non è ancora stato possibile appurare come sia avvenuta la distruzione di Puma Punku e Tiahuanacu.


Confrontando però la lavorazione delle pietre, si è riscontrato che i due siti non sono sorti nella stessa epoca, altrimenti lo scambio tra le “tecniche costruttive” sarebbe stato inevitabile data la breve distanza. Nel caso di Puma Punku inoltre le devastazioni sono ancora più estese. Infatti è quasi impossibile riconoscere la struttura degli edifici ed esistono solo poche pietre vicine l’una all’altra, mentre a Tiahuanacu sporadicamente è ancora possibile vedere alcuni muri.

Supponendo che sia stato un terremoto a distruggere Puma Punku, ipotesi del tutto possibile data la posizione del sito, allora il suo effetto devastante avrebbe dovuto provocare ingenti danni a anche a Tiahuanacu, ma poiché ciò non è avvenuto, gli scienziati presumono che Puma Punku sia molto più antica di Tiahuanacu.
www.express-news.it


Quando i conquistadores scoprirono il sito, chiesero agli inca cosa fosse Puma Punku ottenendo questa risposta: "Non l'abbiamo costruita noi e neanche i nostri padri. L'hanno costruita gli dei in una sola notte".

E' possibile che Puma Punku sia stata costruita da antichi extraterrestri venuti sulla Terra e scambiati per divinità dai nostri antenati a causa della loro tecnologia avanzata?
Oppure, gli dei di cui parlano gli inca non sono altro che gli antichi superstiti di Atlantide, impegnati a ricostruire la civiltà umana dopo il disastro del Diluvio Universale?

La camera segreta di Puma Punku

A questa, e ad altre domande, sperano di poter rispondere un gruppo di archeologi guidati da Domingo Mendoza. Utilizzando un radar penetrante (GPR), il team ha scoperto una grande anomalia nel sottosuolo di Puma Punku. Gli archeologi ritengono che si tratti di una camera artificiale realizzata dai costruttori del sito e che, probabilmente, si tratta di una tomba.

In una dichiarazione rilasciata a un giornale locale, il dott. Mendoza ha fornito alcuni dettagli della scoperta: si tratta di uno spazio che si trova ad una profondità di 4 metri, per poi svilupparsi fino a 11 metri; la camera è grande 4 metri per 5 e sembra essere vuota, a parte un unico grande oggetto rilevato dal radar, che gli archeologi pensano essere un sarcofago.

Il team è attualmente (agosto 2012) alla ricerca di una società di perforazione che possa creare un piccolo foro nella camera, in modo da poter inserire una piccola videocamera e capire esattamente la vera natura dell'anomalia. Se tutto procede secondo la tabella di marcia che si è dato Mendoza, le prime risposte dovrebbero arrivare entro le prossime settimane. Se la camera dovesse confermarsi di origine artificiale, non è escluso che possa organizzarsi anche una campagna di scavi per chiarire definitivamente il mistero.

Siamo sull'orlo di una scoperta incredibile? I misteri di Puma Punku potrebbero essere finalmente svelati? Riusciremo a trovare le prove di un antico intervento alieno nella costruzione del sito? Il Navigatore curioso rimane con le antenne puntate per seguire i risvolto di questa entusiasmante scoperta.





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