lunedì 22 giugno 2020

Le immagini nella pietra

di Paolo Bergamo

Una ricerca sul comportamento umano, iniziata oltre 30 anni fa, mi ha costretto a pormi domande sempre più numerose. Per rispondere alle domande, ho dovuto ricorrere a quanto è stato scoperto nelle discipline scientifiche più disparate.

A poco a poco, mi sono accorto che esiste un'interattività totale nelle numerose conoscenze che sono state divise in molteplici specializzazioni settoriali.

Quindi mi sono trovato di fronte al problema di percorrere una via a ritroso, riunificando in un'unica disciplina, quanto conosciuto settorialmente.

Ho scoperto più tardi che questa Unica disciplina venne detta "ontologia" (studio dell'origine) e che per applicarcisi, non bisogna pensare di partire da un punto di vista ben determinato e non bisogna avere né pregiudizi né convinzioni razziste, religiose, politiche.

Ben presto mi accorsi che questo studio si scontra duramente con i sistemi di insegnamento che sono stati imposti nei vari Paesi perché ogni Paese porta con sé, negli Istituti di formazione, alcune basi fondamentali, religiose, politiche ed economiche.

Ogni Paese, cioè, pretende di migliorare la sua Cultura e il suo benessere, (allargare le proprie conoscenze) avanzando tecnologicamente ma rimanendo sempre legato a concetti assoluti (spazi di pensiero con dei confini ligi) che vengono detti "tradizioni" e che rispecchiano delle conoscenze ataviche, di tempi, nei quali, la vita privata, economica e sociale, era molto diversa.

Ora, pretendere di allargare le proprie conoscenze (allargare i confini del pensiero), senza espandere i principii di base sui quali viene formulato ogni pensiero, è inconciliabile ed è alienante.
Pretendere di vivere socialmente in pace nel 2.000 dopo Cristo, così come non si viveva in pace, 3.000 anni fa, equivale a chiudersi dentro la sfera sociale di un tempo remoto e pretendere di proiettare la propria persona in un futuro che non si può né capire né conoscere, né accettare. La situazione che si crea è utopistica e crea solo disagio e malessere. E ciò è la causa di quanto sta accadendo nella nostra Civiltà ...


In sintesi, la nostra è una Civiltà altamente tecnologica, basata sul principio della ricchezza economica che non sa usare né la tecnologia né le sue ricchezze economiche. 

Perché? Perché lo fa, sempre, offendendo il rispetto della Vita e dell'Ambiente. Anzi, ognuno di noi, coinvolto nella vicende quotidiane, sembra votato a fare di tutto per mortificarsi e per auto-danneggiarsi.

Il pressapochista risponderà che questa è la scoperta dell'acqua calda perché, se vogliamo progredire, dobbiamo fare dei sacrifici.

A questa osservazione, di stampo religioso, rispondo che il progresso significa migliorare, prima di tutto, il proprio benessere psichico, ossia il rapporto che abbiamo con noi stessi e con il nostro esterno.

Infatti, tutti stiamo provando sulla nostra pelle che è inutile e disastroso, cercare un benessere economico che ci porta all'insonnia, alle nevrosi, alle psicosi e alla voglia di provare qualsiasi eccesso, solo per placare la nostra corsa verso un benessere economico che mai e poi mai metterà in pace la nostra mente.

Ed eccoci arrivati al punto critico. Questo discorso viene rifiutato da coloro che sono impegnati verso la corsa al successo. Per successo si intende il potere procurato dal denaro perché, oggi, senza denaro, non si campa, non si acquisisce nessuna sicurezza, non si è degni di stima, non c'è alcun futuro. Il problema è sentito ma, per placare il disagio ognuno è obbligato a rispondersi: Questa è la vita! Ed io, da solo, non posso cambiarla!

Purtroppo questa è la risposta più ignorante che esista! Questa è la risposta di un Uomo che ha deciso di essere schiavo e che ha deciso di stare male, solo per poter godere di aggeggi miracolosi come la lavatrice, la TV e il video-cellulare.

Però, se mi si permette, coloro che hanno deciso in questo senso, non possono, in alcun modo, obbligare tutti gli altri a stare male. Dico questo perché è proprio cosÏ che si attua la politica socio-economica internazionale.


Questa è la situazione attuale.

La nostra Società è stata formata come una piramide, il vertice della quale è tristemente vuoto. Non c'è nessuno lassù che dirige le fila. Rendetevi conto che lassù non c'è nessuno! 

Lassù, in cima, non ci sono neanche i massimi esponenti delle più potenti Multinazionali. E non ci sarà nessuno neanche quando esisterà una dittatura mondiale. Il futuro Grande Dittatore non sarà il Dio in terra perché ogni suo più piccolo pensiero, sarà dedicato al Sistema e quindi, egli stesso, sarà il primo schiavo del Sistema. Ma, nello stesso tempo, nei livelli sottostanti, tutti si affannano per consumare sé stessi. Tutti fanno di tutto per offrire sé stessi in sacrificio al Sistema, né più né meno, di quanto accadeva nelle società pre-amerinde, con i sacerdoti che immolavano migliaia di persone al Dio Sole.

Questa è la sintesi di una lunga analisi che trova conferme ovunque. E questa situazione dovrebbe allarmare tutte le persone che si credono intelligenti e dovrebbe allarmare soprattutto coloro i quali sono a capo delle Istituzioni perché, già oggi e da tempo, sono gli schiavi prediletti.

L'Umanità si trova di fronte al fatto di dover prendere atto che le decisioni gestionali intraprese fino ad oggi, sono rivolte a trascinare le folle verso l'auto-sacrificio per soddisfare un concetto astratto come quello del Mercato, che rivela la sua identità ignota, ma che risiede, fantasmico, sul vertice della Piramide Umana.

La domanda è: questa Entità esiste realmente o è solo il parto di un insieme di errori umani che si sono accumulati nella storia?

Ebbene io credo di avere la risposta ma, come è nel mio stile, preferisco che ognuno maturi da sé stesso la sua. Per farlo, metto a disposizione della Comunità un nuovo metodo per capire la storia di questa nostra Terra e dell'Uomo che è qui ospitato.

UNA NUOVA SCIENZA 

La ricerca che intrapresi, ad un certo punto, si arenò. Avevo consultato testi di ogni genere, dalla fisiognomica alla fisica nucleare. Avevo parlato con persone di ogni genere, dall'umile spazzino al grande letterato. Ma niente. Non c'era nulla che mi facesse superare quanto già conosciuto in termini di comportamento.

Avevo capito che il problema del comportamento riguardava la mente umana e le correlazioni con la luce e i vari tipi di radiazioni. E ciò mi riportava sempre alle antiche conoscenze Maya, Inca e Azteche, sui cicli del sole. Ma, soprattutto, mi riportava a quanto dicevano i miti vedici, egizi, orfici e amerindi, sull'argomento del suono e della musica, perché la nostra Mente è sollecitata da radiazioni ossia da pressioni che agiscono sul nostro organismo. Guarda il caso, tutte quelle popolazioni erano famose per avere adottato dei modi di scrittura, di pittura e di costruzione molto particolari.

Erano tutti dei sistemi per conservare delle conoscenze, in termini artistici. Quindi arrivò il momento nel quale decisi di prendere in considerazione l'Arte. L'Arte antica. L'Arte preistorica.

Che cosa poteva aver spinto l'Uomo preistorico ad esprimersi con mezzi artistici?

Nella nostra società si riconosce un artista per il suo modo di immettere nelle sue opere, delle figure che travalicano i concetti medi e per rappresentare le cose del mondo con una ricerca che tende a superare i confini ordinari.

Insomma, anche se il realismo è frutto di facoltà certamente superiori che lascia lo spettatore incantato, l'astrattismo, il cubismo ed altri generi, tendono a superare la barriera della realtà percepita. Gli stessi termini valgono per qualsiasi altra forma artistica. Scoprii così che l'Umanità tiene in elevata considerazione (anche economica) molti personaggi che si esprimono usando dei mezzi che escono dalla norma.

Questo fu un grande passo avanti perché rivelava che l'Uomo, anche se ha paura del diverso, non può escludere la diversità. La accetta e ne fa oggetto di indagine da elevare ad alti valori. Ciò dimostra che la mente umana è aperta e che anela ad espandere i suoi confini.

Esaminai molte opere rupestri per lungo tempo, senza capire nulla. Trascorsero gli anni e i saggi sulla costituzione del pensiero aumentavano fino ad arrivare a circa 10.000 pagine.

Uno dei numerosi tori della sala che porta lo stesso nome, a Lascaux

Nell'assolato pomeriggio del 28 giugno 1999, osservando per l'ennesima volta la foto di un toro graffito della grotta di Lascaux, (13/15.000 anni) emerse dalla sua testa l'immagine di un Bimbo in posizione seduta. L'immagine era netta. Il Bimbo era di aspetto moderno, e sembrava sorridente. La cosa mi scosse non poco. Misi la foto in varie posizioni e, nello stesso punto, emerse un'altra immagine, quella di un teschio dal quale spuntava la testa del Bimbo. Trascorse quasi una settimana e mi convinsi che in quella foto c'erano delle immagini subliminali, disposte in vari livelli.

Quando la mie ricerche si imbatterono nelle opere frattali di Jackson Pollock, nella mia mente, il mondo si dilatò immediatamente e, nello stesso tempo, molte informazioni iniziarono a convergere in un unico punto.

La sensazione fu molto strana ma molti concetti di Arte, fisica, matematica, chimica, biologia e antropologia, venivano raccolti in un'unica pagina composta da colore e linee che ripetevano un motivo miscroscopico, replicandolo all'infinito, su vari livelli, per formare una trama gigantesca: la tela che tesse la Natura.

Una delle opere di Jackson Pollock

Insomma Pollock sapeva disegnare, a mano libera, grandi insiemi geometrici e matematici irregolari e ripetitivi, disposti su più livelli, così come fa la Natura.

Non vi era dubbio che le immagini subliminali nel toro di Lascaux erano state fatte con lo stesso metodo ma con una importante variante: "i piccoli insiemi frattali di partenza erano tutti costituiti da visi e da teste umane". Pertanto non c'era dubbio che l'Autore di questa opera, (e di tutte le altre) conosceva l'espansione frattale naturale.
Ma, allora, chi aveva fatto quelle opere?

Gli esperti, per giustificare la presenza di tutte le opere preistoriche complesse, hanno deciso di attribuirle agli sciamani e alle loro visioni. Ci pensai e mi dissi che 13.000 (30/40 e anche 100.000) anni fa, era molto difficile che uno sciamano, per quanto ispirato, potesse imbarcarsi in tali avventure e decisi di continuare l'indagine.

Nel mese di dicembre dello stesso anno, ottenni un colloquio con il professor Anati, uno dei massimi esponenti dell'archeologia, che conosceva bene le opere di Lascaux e gli feci vedere una serie di immagini subliminali. Da ligio studioso mi disse che la cosa era interessante ma che si scontrava con le conoscenze attuali e soprattutto con la teoria dell'Evoluzione naturale. Mi lasciò dicendomi di continuare. Ed io insistetti.

Oggi so che la mia è solo una riscoperta perché, fino a 2.500 anni fa, tutte le popolazioni vedevano bene le immagini nella pietra. Ma per motivi non chiari, questa facoltà della mente umana, che riguarda il sistema visivo e quello della percezione in generale, si è spenta a poco a poco.

Questa facoltà ha il pregio di esplorare le memorie usando il sistema naturale dei frattali ossia ricostruisce la storia con immagini sequenziali.

Insomma la storia è scritta in milioni di superfici litiche per mezzo di sequenze di immagini (e di simboli) disposte su più livelli, con un metodo frattale.

Attualmente non esistono tecnologie che possono leggere queste sequenze frattali. Possiamo farlo solo con il nostro sistema visivo ma non in modo esaustivo.

Molte applicazioni frattali sono già in corso ma sarà necessario produrre dei software particolari per studiare i frattali antropomorfi. Per farlo, però, bisognerà che ognuno cerchi di emulare l'Artista che tende, ad ogni costo, di espandere i confini della sua mente. Per farlo, bisognerà accettare molto di pi ̆ il concetto di diversità perché le immagini nella Pietra ci mostrano Individui di ogni tipo e genere. Per altro, questo adeguamento sarà doveroso perché, l'intero Universo, si sviluppa sul Principio di diversità.

Fonte: www.antikitera.net

Approfondimenti: 
Paolo BERGAMO: Le ceramiche preistoriche e le immagini nella pietra.
Jackson Pollock decrittato coi frattali

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