Nel corso degli anni molti hanno visitato la Cappella di Loretto per vedere la Scala miracolosa. “L’Accademia di Loretto” è stata chiusa nel 1968 e la proprietà è stata messa in vendita. La cappella di Loretto ora è un museo privato che autofinanzia, in parte, la conservazione della scala miracolosa e della cappella in sé.
Suor Madeleine (nominata superiora da Mons. Lamy), Suor Catherine, Suor Hilaire e Suor Robert si installarono in una casetta, in mezzo ad una popolazione composta principalmente da messicani e da indiani. La loro prima preoccupazione fu quella di costruire un convento e una cappella. Esse fecero dunque venire alcuni carpentieri messicani e, ben presto, una scuola venne edificata: il Collegio di Lorette.
La costruzione della cappella iniziò il 25 luglio 1873, secondo il progetto dell’architetto Mouly, che aveva disegnato la cattedrale di Santa Fe. Mons. Lamy, che era francese, nutriva l’idea di costruire “qualcosa di simile” alla Saint-Chapelle di Parigi!
Questa cappella fu dunque la prima costruzione gotica ad Ovest del Mississippi. L’edificio doveva essere di 8 metri di larghezza, 23 metri di lunghezza e 26 metri di altezza. Essa venne posta sotto il patronato di San Giuseppe.
A cappella finita, le Suore si accorsero che se da un lato la realizzazione era notevole, tuttavia era stato fatto un errore grossolano: nessun collegamento era stato previsto tra la tribuna ed il coro ...
L’ultimo giorno della novena, un uomo anziano, che spingeva un asino carico di attrezzi, propose di costruire una scala, cosa che gli venne accordata, naturalmente.
In fatto di attrezzi, l’uomo ne possedeva solamente tre: una sega, un martello e una squadra a T. Dopo sei mesi, il lavoro fu finito.
L’uomo sparì dall’oggi al domani. Senza lasciare tracce. E senza aver chiesto nemmeno un soldo.
Madre Madeleine, preoccupata di assolvere il suo debito, andò alla segheria per pagare il discreto carpentiere e il legno. Ma ecco la sorpresa: nessuno conosceva l’uomo e nessun documento riguardava un acquisto di legno per la cappella. Primo mistero.
Il secondo, non certamente da meno, riguarda la scala. È un vero capolavoro composto da due spirali complete (2 x 360°), su sé stesse. A differenza della maggior parte delle scale a chiocciola, essa non ha nessun pilastro centrale per sostenerla. Il che vuol dire che è sospesa senza nessun supporto.
Tutto il suo peso grava sul primo scalino.
La scala è stata assemblata esclusivamente con perni di legno: non c’è un solo chiodo.
Attualmente, la parte localizzata sotto gli scalini tra il montante e la cremagliera assomiglia al legno leggero. In realtà, si tratta di gesso mescolato al crine di cavallo, destinato a dare rigidità.
Troppo numerosi sono i visitatori che si sono lasciati prendere dalla tentazione di portarsi a casa un souvenir, e che perciò hanno strappato dalla scala dei pezzi di gesso.
Nel 1952, quando le Suore hanno festeggiato il centenario del loro arrivo a Santa Fe, hanno sostituito il gesso, e l’hanno dipinto in modo da dargli l’aspetto di smalto color legno”.
All’epoca della sua costruzione, la scala non aveva ringhiere. Esse furono aggiunte cinque anni più tardi. Una delle ragazze che si trovava allora nel collegio aveva 13 anni. Più tardi, divenne Suor Marie presso le Suore di Lorette.
Migliaia di visitatori sono venuti – dal mondo intero – per esaminare questa scala misteriosa.
Tra essi, numerosissimi architetti. Tutti hanno ammesso che non comprendevano assolutamente come la scala sia stata costruita. Né come abbia potuto rimanere in buono stato dopo decine di anni di utilizzo. Spiega ancora Suor Florian: “Ho parlato della scala con Urban C. Weidner, architetto della regione di Santa Fe e perito di rivestimenti in legno.
Mi ha detto che non aveva visto mai una scala a chiocciola su 360° che non fosse sostenuta da un pilastro centrale.
Una delle cose più sorprendenti a proposito di questa scala, secondo Weidner, è la perfezione delle curve dei montanti. Egli mi ha spiegato che il legno è raccordato (nel gergo della falegnameria si dice “innestato”) sui lati dei montanti da nove spacchi di innesto sull’esterno, e da sette sull’interno.
Una delle cose più sorprendenti a proposito di questa scala, secondo Weidner, è la perfezione delle curve dei montanti. Egli mi ha spiegato che il legno è raccordato (nel gergo della falegnameria si dice “innestato”) sui lati dei montanti da nove spacchi di innesto sull’esterno, e da sette sull’interno.
La curvatura di ogni pezzo è perfetta.
Come può essere stata realizzata una scala simile nel 1870, da un uomo che ha lavorato da solo, in un luogo isolato, con degli attrezzi più che rudimentali? Questo fatto non è mai stato spiegato”.
Numerosi periti del legno hanno tentato di identificare il tipo di legname utilizzato, in modo da individuare la sua origine. Senza trovare risposte.
Numerosi periti del legno hanno tentato di identificare il tipo di legname utilizzato, in modo da individuare la sua origine. Senza trovare risposte.
Gli scalini, instancabilmente utilizzati per più di un secolo, non presentano segni di usura che sul bordo. Uno di questi periti pensa di avere identificato questo legno come “un tipo di pino granuloso sui bordi”.
Resta il fatto che questo legno duro non viene dal Nuovo Messico.
“Nostra Madre, la Santa Chiesa è sempre molto circospetta quando si tratta di giudicare sulle cose soprannaturali. Ecco perché le Suore e i sacerdoti della regione di Santa Fé hanno evitato, nello stesso spirito, di dire qualcosa di definitivo a proposito della scala. Le Suore del Collegio di Nostro Signora di Lorette sanno oggi, come dicevano già Suor Madeleine e la sua comunità, che la scala era stata la risposta di San Giuseppe alle loro preghiere. Molti amano pensare che il carpentiere era San Giuseppe stesso. Tuttavia, gli annali della comunità, come gli archivi diocesani, sono silenziosi sull’argomento: gli annali ci dicono solamente che la cappella di Nostra Signora della Luce è stata dedicata a San Giuseppe il 25 aprile 1878″, ricorda Suor Florian.
“Nostra Madre, la Santa Chiesa è sempre molto circospetta quando si tratta di giudicare sulle cose soprannaturali. Ecco perché le Suore e i sacerdoti della regione di Santa Fé hanno evitato, nello stesso spirito, di dire qualcosa di definitivo a proposito della scala. Le Suore del Collegio di Nostro Signora di Lorette sanno oggi, come dicevano già Suor Madeleine e la sua comunità, che la scala era stata la risposta di San Giuseppe alle loro preghiere. Molti amano pensare che il carpentiere era San Giuseppe stesso. Tuttavia, gli annali della comunità, come gli archivi diocesani, sono silenziosi sull’argomento: gli annali ci dicono solamente che la cappella di Nostra Signora della Luce è stata dedicata a San Giuseppe il 25 aprile 1878″, ricorda Suor Florian.
Tratto da: escogitur.wordpress.com
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