A migliaia dalle zone limitrofe, dalle cittadine circostanti si sono riuniti in protesta contro ciò che sentivano come una legge ingiusta imposta da loro governo britannico.
Sebbene la vaccinazione contro il vaiolo fosse in uso sin dal 1800, il governo non aveva introdotto alcun obbligo prima dei decreti del 1840 e del 1853.
La legge del 1853 mise in piedi l’apparato governativo per esigere che ogni bambino fosse vaccinato entro tre mesi dalla nascita. Attraverso una serie di leggi nel corso degli anni il governo britannico aveva, al tempo della protesta di Leicester, reso un crimine il rifiuto della vaccinazione antivaiolosa punibile con contravvenzioni o carcerazione.
Il «Vaccination Act» del 1867 consolidò le leggi esistenti in tema di vaccini e istituì una contravvenzione per i genitori che non avessero presentato i propri figli alla vaccinazione entro tre mesi dalla nascita.
A dispetto dell’azione del governo per assicurare un altissimo tasso di vaccinazione, una massiccia epidemia di vaiolo colpì non soltanto Leicester ma tutta l’Inghilterra e altre parti del mondo nei primi anni Settanta del 1800.
A dispetto dell’azione del governo per assicurare un altissimo tasso di vaccinazione, una massiccia epidemia di vaiolo colpì non soltanto Leicester ma tutta l’Inghilterra e altre parti del mondo nei primi anni Settanta del 1800.
L’epidemia di Leicester comportò migliaia di casi di vaiolo e centinaia di morti scuotendo fin nel profondo la fiducia di molte persone nei poteri protettivi del vaccino ...
Le leggi all’inizio erano state approvate dopo che le persone avevano rifiutato il vaccino una volta notate le conseguenze negative. In seguito, si erano sottomesse a causa delle nuove leggi e tuttavia erano ancora colpite da epidemie mortali di vaiolo. Dopodiché, sempre più persone si erano andate ribellando.
Per quanto fosse contrario alla logica, il governo aveva deciso di incrementare il tasso di vaccinazione ricorrendo a ufficiali sanitari che avrebbero perseguitato i genitori che rifiutassero di vaccinare i propri figli.
«Le azioni penali nelle città aumentarono dalle 2 del 1869 alle 1.100 e più del 1881, e il totale in quei 12 anni fu di oltre 6.000. Di queste 64 avevano portato all’arresto e 193 al pignoramento» (“British Medical Journal”, 18 dicembre 1948)
Le contravvenzioni ricadevano in modo sproporzionato sui poveri che, se non potevano permettersi di pagare la penalità per non aver ottemperato alla legge vaccinale, sarebbero stati costretti a compensare il pagamento dovuto con pignoramenti e vendita dei propri beni.
«Le azioni penali nelle città aumentarono dalle 2 del 1869 alle 1.100 e più del 1881, e il totale in quei 12 anni fu di oltre 6.000. Di queste 64 avevano portato all’arresto e 193 al pignoramento» (“British Medical Journal”, 18 dicembre 1948)
Le contravvenzioni ricadevano in modo sproporzionato sui poveri che, se non potevano permettersi di pagare la penalità per non aver ottemperato alla legge vaccinale, sarebbero stati costretti a compensare il pagamento dovuto con pignoramenti e vendita dei propri beni.
A causa degli esiti gravi e talvolta fatali della procedura e del sostegno decisivo del governo alla vaccinazione forzata per mezzo di contravvenzioni e arresti, le persone erano motivate alla rivolta. In gran numero si riversarono sulle strade di Leicester per protestare…
Al tempo della dimostrazione migliaia di procedure penali venivano condotte contro i genitori che rifiutavano la vaccinazione per i figli.
Al tempo della dimostrazione migliaia di procedure penali venivano condotte contro i genitori che rifiutavano la vaccinazione per i figli.
Era un’atmosfera festosa con la musica e centinaia di bandiere e striscioni dispiegati che dicevano cose come «la libertà è un nostro diritto di nascita e libertà è ciò che chiediamo», «le leggi oppressive rendono la gente scontenta», «i tre pilastri della vaccinazione: Frode, Forza e Follia», e «non imploriamo più, noi pretendiamo il controllo sui nostri figli."
Sia le scenografie, sia i motti erano molto copiosi. Una rappresentava una effigie del dottor Jenner con l’iscrizione “infanticida”, un’altra era un intero corteo funebre che consisteva in una bara su un catafalco aperto, persone in lutto, ecc., e l’iscrizione “Un’altra vittima del vaccino”…»
(“The Leeds Mercury”, 24 marzo 1885).
Il lungo corteo di 2 miglia sfilò due ore per la città ricevendo il sostegno a sé stante ed entusiasta delle persone in vari punti lungo il percorso. I cittadini dimostrarono il loro sostegno agitando striscioni con bandiere e motti lungo la strada. Gli organizzatori dell’evento stimano che il numero dei partecipanti fosse stato fra gli 80.000 e i 100.000.
(“The Leeds Mercury”, 24 marzo 1885).
Il lungo corteo di 2 miglia sfilò due ore per la città ricevendo il sostegno a sé stante ed entusiasta delle persone in vari punti lungo il percorso. I cittadini dimostrarono il loro sostegno agitando striscioni con bandiere e motti lungo la strada. Gli organizzatori dell’evento stimano che il numero dei partecipanti fosse stato fra gli 80.000 e i 100.000.
«Molti dei presenti avevano sofferto per via delle leggi, e tutto quello che chiedevano era che in futuro, loro e i propri figli, potessero essere lasciati in pace.
Una vasta e crescente porzione del pubblico era dell’opinione che il miglior modo di sbarazzarsi del vaiolo e malattie analoghe fosse l’utilizzo di molta acqua, buon cibo, case luminose e arieggiate, assicurandosi che la giunta comunale tenesse le strade pulite e le fogne in buono stato». («Leicester: sanitation versus vaccination», 1912).
«La spaventosa mortalità da vaiolo in una Leicester del tutto vaccinata e presumibilmente ben protetta, negli anni 1871-72, ebbe l’effetto di distruggere la fede della gente nel vaccino “protettivo”. Il risultato fu che i poveri come i ricchi, i lavoratori e gli aristocratici, e le autorità municipali iniziarono a rifiutare il vaccino per i propri figli e per se stessi. I rifiuti proseguirono fino al 1890 quando, anziché il 95%, la vaccinazione raggiunse solo il 5% circa di tutti i nuovi nati» (“Twentieth Century Magazine”, 16 gennaio 1911).
La reazione pubblica culminò in Inghilterra nella grande manifestazione di Leicester del 1885.
Quello stesso anno la giunta municipale di Leicester, che aveva fatto pressione per la vaccinazione attraverso l’uso di contravvenzioni e arresti, venne sostituita da una nuova giunta che si opponeva all’obbligatorietà del vaccino. Già nel 1887 i tassi di copertura vaccinale erano scesi al 10%.
«Il Metodo consiste in questo: non appena emerge un caso di vaiolo, il medico, il proprietario sono obbligati a dichiararlo subito in municipio, pena una sanzione. Viene subito chiamata l’ambulanza preposta ai casi di vaiolo, che si occupa di tutte le procedure del caso, e così, nell’arco di poche ore, il malato è al sicuro in ospedale. La famiglia e gli abitanti della casa vengono messi in quarantena, in ambienti confortevoli e la casa viene disinfettata da cima a fondo. Il risultato è che sotto ogni aspetto la malattia viene debellata in modo pronto e completo a un costo esiguo». (“The Times”, 24 marzo 1885)
Per quanto fosse chiaro che il “Metodo Leicester” era superiore al vaccino, coloro che con forza sostenevano la validità della vaccinazione, credevano che l’immunità goduta dalla città di Leicester fosse momentanea e che prima o poi la cittadina avrebbe sofferto di una vasta epidemia di vaiolo.
Sir D. Corrigan, medico esponente del comitato del 1871 affermò a proposito del Vaccination Act: «un bambino non vaccinato è come un sacchetto di polvere da sparo che potrebbe far esplodere l’intera scuola e pertanto non dovrebbe essere ammesso a scuola a meno che non sia vaccinato» (“Twentieth Century Magazine”, 16 gennaio 1911).
«Saranno i bambini non protetti coloro sui quali il flagello si abbatterà con maggior forza, e le campagne circostanti patiranno le conseguenze di un’epidemia». (“Boston Medical and Surgical Journal”, 16 aprile 1885).
–esco un attimo dal racconto per dire soltanto “passano gli anni ma gli slogan rimangono, al massimo evolvono”-
La profezia che alla fine sarebbero stati flagellati da un disastro non si avverò mai.
Leicester godette del miglior successo contro il vaiolo rispetto ad altre città inglesi con alti tassi di vaccinazione. Nel 1893 il vaiolo esplose nei distretti ben vaccinati di Mold nel Flintshire, in Inghilterra, ed ebbero un tasso di mortalità 32 volte più alto di quello di Leicester.
Persino dopo 30 anni dal successo dell’esperimento di Leicester, vi erano coloro i quali ancora pensavano che alla fine un disastro avrebbe colpito «gli sciocchi non protetti» che non erano a favore della vaccinazione.
Un articolo dal 1914 sul “New York Times” affermava: «possiamo predire senza timore di sbagliare che una terribile resa dei conti si abbatterà sull’Inghilterra. Potrebbe essere giusto affermare che questo sia il sistema della natura per eliminare gli sciocchi che non hanno abbastanza buon senso per vivere in moderne comunità, ma tra i defunti ce ne saranno molti che sono stati tratti in inganno da uomini considerati esperti degni di fede» (“New York Times”, 5 aprile 1914).
–dicono le stesse cose 104 anni dopo, certo che sono noiosi e incrollabili no?-
Il 1948 pose fine alla vaccinazione obbligatoria in Inghilterra.
Dopo l’epidemia del 1872 a Leicester i tassi di vaccinazione insieme a quelli di mortalità da vaiolo scesero. Al contrario di quel che gli entusiasti del vaccino dicono oggi, la mortalità complessiva dei bambini diminuì dopo il 1885 mentre i tassi di vaccinazioni precipitarono. Decenni di rigide leggi sulla vaccinazione non fecero assolutamente nulla per migliorare la generale aspettativa di vita dei bambini nelle varie fasce di età.
«Contrariamente alla convinzione popolare, il vaiolo non è stato eradicato dalla vaccinazione di Massa» (“History Today”, marzo 1999).
L’esperimento durato più di 60 anni non solo ha attestato il successo del metodo, ma ha anche dimostrato che il pensiero scientifico considerato comprovato poteva essere in errore.
Nel 1911 il dottor J. W. Hodge disse: «l’esperienza della non vaccinata Leicester apre gli occhi alla gente e rappresenta una spina nel fianco per tutti i vaccinisti del mondo. Ecco una grande città manifatturiera con una popolazione di quasi un quarto di milione di abitanti, che ha dimostrato, con la prova cruciale di un’esperienza che dura ormai da più di un quarto di secolo, che una popolazione non vaccinata è di gran lunga meno suscettibile al vaiolo, e di gran lunga meno afflitta da quella malattia, da quando ha abbandonato la vaccinazione, rispetto a quanto lo fosse al tempo in cui il 95% dei nuovi nati erano vaccinati e la popolazione adulta era vaccinata più volte» (“Twentieth Century Magazine”,16 gennaio 1911).
Tratto da “Malattie, vaccini e la storia dimenticata”, di Suzanne Humphries e Roman Bystrianyk.
L’esperimento durato più di 60 anni non solo ha attestato il successo del metodo, ma ha anche dimostrato che il pensiero scientifico considerato comprovato poteva essere in errore.
Nel 1911 il dottor J. W. Hodge disse: «l’esperienza della non vaccinata Leicester apre gli occhi alla gente e rappresenta una spina nel fianco per tutti i vaccinisti del mondo. Ecco una grande città manifatturiera con una popolazione di quasi un quarto di milione di abitanti, che ha dimostrato, con la prova cruciale di un’esperienza che dura ormai da più di un quarto di secolo, che una popolazione non vaccinata è di gran lunga meno suscettibile al vaiolo, e di gran lunga meno afflitta da quella malattia, da quando ha abbandonato la vaccinazione, rispetto a quanto lo fosse al tempo in cui il 95% dei nuovi nati erano vaccinati e la popolazione adulta era vaccinata più volte» (“Twentieth Century Magazine”,16 gennaio 1911).
Tratto da “Malattie, vaccini e la storia dimenticata”, di Suzanne Humphries e Roman Bystrianyk.
Fonte: www.medicinapiccoledosi.it
L'inganno globale
RispondiEliminaConsiderando che per la microbilogia con prove incontrovertibili i virus non esistono, i vaccini hanno tutt'altro scopo, quale lo si sa benissimo.
Gianni
Non volevo commentare ma lo faró anche se é un discorso molto delicato.
RispondiEliminaApparte le esagerazioni complottiste inutili e controproducenti, c'é da dire che i vaccini come tutti i "farmaci" possono avere controindicazioni anche gravi,ma questo viene taciuto e vengono evidenziati solo gli effetti positivi (che ci sono è inutile negarlo). QUESTO MI FA SOSPETTARE NELLA BUONA FEDE DI CHI FA I VACCINI oltre a farmi molto inca**are. Sarebbe ora di fare chiarezza e di non obbligare i piu' piccoli a vaccinarsi con esavalenti o tetravalenti ,ma magari predisporre col medico di famiglia un piano di vaccinazione programmato ( un vaccino alla volta ) per non traumatizzare troppo il sistema immunitario del bimbo. COMUNQUE IO RESTO CONTRO L'OBBLIGO. La scelta dovrebbe rimanere del genitore.
Certo il problema non si risolve negando l'esistenza dei virus, o inventandosi altre assurde teorie...
Il problema si risolve semplicemente diffondendo le ricerche al riguardo.
RispondiEliminaTali ricerche aprono il vaso di Pandora ovviamente troppo sgadite.
Tanto per capire.
100 anni fa negli USA l'autismo era sconosciuto, un caso tra 2 e 20 milioni che è come dire che pochissimi medici avevano visto un autistico.
Poi con le vaccinazioni i numeri hanno cominciato a essere statistica, ora un autistico su circa 40 bambini.
Il premio Nobel, Montagner, recentemente ha confermato quello che dicono gli esperti di statistica, nel 2032 ci sarà un bambino autistico su 2, e sarà la fine nessuno stato può sopravvivere con la popolazione metà autistica.
Gianni