lunedì 12 novembre 2018

E se la teoria dei microbi fosse sbagliata?

Uno dei padri fondatori della “Teoria dei Germi della Malattia” fu il chimico francese (e non medico) Louis Pasteur. (foto)

Il concetto da lui codificato, e cioè che i batteri sono la causa di malattie specifiche, è stato ufficialmente accettato come il fondamento della medicina allopatica e della microbiologia verso la fine del 1800 in Europa e poi nel mondo intero. 

Tale teoria ovviamente fu accolta a braccia aperte dall’establishment medico-scientifico e dal nascente cartello farmaceutico che si stava organizzando attorno all’Associazione dei medici americani (A.M.A.), perché diede origine non solo alle vaccinazioni di massa ma anche allo sviluppo dei farmaci di sintesi.
Analizzando l’evoluzione delle teoria microbica è doveroso inquadrala nella sua giusta prospettiva filosofica e porla nel contesto di filosofia biologica che dominava in quel periodo. Il XIX° fu infatti il secolo del grande sviluppo scientifico, nel quale avvenne il grande capovolgimento delle idee sulla malattia, la salute, la guarigione, la biologia stessa. Fu il secolo per esempio della teoria evoluzionistica di Charles Darwin. 

Di conseguenza quando il francese Louis Pasteur e il tedesco Robert Koch fecero la loro comparsa con la teoria dei microbi, avvenne la perfetta fusione con la filosofia biologica: nacque il germe maligno che invadeva il corpo, annientava le difese, si moltiplicava nei tessuti, proliferava, causava infezioni, malattie e distruggeva alla fine l’organismo. Cosa può desiderare di più una medicina sintomatica basata su una velenosa e tossica farmacopea, sempre più nelle mani delle lobbies? ...


E le case farmaceutiche possono desiderare qualcosa di meglio, di malattie provocate da un “essere” non visibile ad occhio umano che può essere ucciso solo da veleni chimici?

Secondo la batteriologia moderna, i microbi sono ovunque, onnipresenti, vivono costantemente assieme a noi e dentro di noi. Viviamo tra loro, siamo totalmente e completamente dipendenti dai batteri.
Sono con noi dalla nascita alla morte.

Se analizzassimo al microscopio una qualsiasi sezione del corpo, la pelle, le membrane mucose, le cavità, ecc. vedremmo milioni di questi microrganismi: il tratto gastrointestinale del neonato, per esempio, non presenta batteri, ma nel giro di qualche ora se ne riempie. Quindi i batteri costituiscono una realtà positiva e non possono essere la causa della malattia, almeno non nel senso convenzionale del termine: possono complicare certamente le malattie, ma non ne sono la causa! La vita senza batteri sarebbe impossibile su questo pianeta: agiscono infatti da “spazzini” riducendo la struttura molecolare complessa in una più semplice, operano fenomeni di scissione.


Nel terreno i batteri fissano l’azoto presente nell’aria e lo convertono in nitrato necessario per l’assorbimento delle piante che poi grazie a questo potranno fornire le importantissime proteine vegetali… 

L’essere umano assimila le sostanze nutritive (vitamine, minerali, oligoelementi) che sono alla base della vita, contenute negli alimenti, perché il nostro intestino contiene circa 120000 miliardi di microrganismi (la cosiddetta “flora batterica”). 

I batteri, come è stato detto prima, fungono da veri e propri “spazzini” che riducono i tessuti morti o malati e non hanno alcuna influenza invece sui tessuti e sulle cellule vive! Il fatto che i microbi siano incapaci di penetrare i tessuti sani dovrebbe illuminarci sul fatto che qualunque sia il ruolo che giocano i batteri nella produzione di alcuni tipi di malattia, sono sempre fattori secondari e mai primari. Non possono annidarsi nell’organismo, se non quando questo è stato sufficientemente alterato da altre cause per permettere questa intrusione.

Non sono la causa della malattia, anche perché dal punto di vista igienistico, la malattia non è qualcosa che arriva dall’esterno o che è provocata da qualcosa, è un processo biologico che viene messo in atto dal corpo stesso, con l’obiettivo di eliminare le tossine che stanno inquinando pericolosamente l’organismo stesso. 

Tutto questo lo aveva scoperto un contemporaneo di Pasteur, il francese Antoine Béchamp (foto). Questo batteriologo fece delle scoperte così straordinarie che “giustamente” vennero dimenticate dalla scienza proprio perché quest’ultima ha appoggiato in toto Pasteur. 

Béchamp ha spiegato il processo della fermentazione per quello che è: un processo di digestione di microrganismi; è stato il primo a descrivere il sangue non come liquido ma come tessuto fluente. Béchamp ha scoperto i microzimi (chiamati anche somatidi) e che i germi, sicuramente sono il risultato e non la causa della malattia. 

Ma nelle Università si studia Pasteur e non Béchamp…

(Foto: pleoformismo batteri)

I microbi mutanti

Intorno agli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, il dottor Royal Raymond Rife con il microscopio che prese il suo nome, ha dimostrato che i germi sono il risultato delle malattie e non la causa.

Ma non si limitò a questo, perché riuscì a dimostrare la capacità dei microrganismi di modificarsi dal livello (o forma) di batterio a quello di fungo per giungere all’ultimo stadio: la muffa. 

Il dottor Rife identificò ben 10 famiglie nello spettro dei microrganismi, all’interno delle quali, un membro qualsiasi poteva trasformarsi in qualcos’altro a seconda del terreno biologico. Quindi i batteri sono in grado di operare mutazioni in presenza di talune condizioni interne dell’organismo e infatti, ricerche scientifiche hanno dimostrato che cambia prima l’organismo e secondariamente i batteri. In Scozia nell’Università di Edimburgo per esempio, attraverso l’osservazione di pazienti è stato dimostrato che la flora batterica cambiava nel giro di poche ore parallelamente allo stato di salute del paziente stesso. Nel giro di minuti o qualche ora i batteri dentro e sul corpo si trasformavano proprio per il cambiamento verificatosi all’interno dell’organismo.

Dai somatidi ai virus?

Dal punto di vista biologico i virus non soddisfano i requisiti che deve possedere un organismo vivente: non respirano, non digeriscono e non hanno alcun metabolismo. Sono semplicemente delle molecole di DNA (informazione) ricoperte da una membrana proteica. Quindi biologicamente parlando i virus non sono esseri viventi, non possono interagire con le cellule vive, ma solo con quelle morte.

Parlare quindi di “virus vivo” o di “virus morto” è un falso biologico. Quando invece sentite parlare di “virus attenuati” (come nel caso dei vaccini) sappiate che l’attenuazione si ottiene ricoprendo la proteina tossica (cioè il virus) di formaldeide che è già di per sé una sostanza cancerogena. 

Con il suo microscopio il dottor Rife dimostrò che nel sangue di ogni essere vivente vi sono dei piccoli puntini chiamati “somatidi” o “microzimi”. I somatidi sono microscopiche forme di vita subcellulare in grado di riprodursi. Se l’ambiente che circonda le cellule, cioè il terreno biologico, diventa acido, inquinato dalle tossine, questi puntini si legano tra loro e si modificano in virus, batteri o funghi a seconda della situazione. 
Il loro lavoro, come abbiamo visto, è quello di ripulire il terreno dai tessuti morti e inquinati. Se invece il terreno biologico è alcalino, i somatidi non si trasformano e i batteri non possono proliferare.

Dr. Claudio Colombo


Alcuni articoli correlati:

La ricerca dimenticata del Dr. Rife: Le frequenze che curano "l'incurabile"

23 commenti:

  1. Ogni tanto ti piace proporre quest argomento e i miei nervi iniziano a tremare...:-)))) Vorrei porre questo quesito all autore dell articolo(che almeno non si spinge fino all idiozia che i virus non esistono...).Se non sono i batteri,che malattia e' che fa andare in setticemia una ferita importante non disinfettata a dovere(considerando trall altro che la maggior parte dei disinfettanti e' a ph tendente all acido)e non usando se necessario antibiotici?Si dia il via alle danze...hahahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahah! Si che mi piace, avoja! ^_^
      Le malattie ci sono, e anche le infezioni, ma lo squilibrio, secondo questa teoria, sarebbe a monte. Del resto, a ferita identica e curata (o meno) allo stesso modo c'è chi avrà un'infezione e chi no. Nella metropolitana, in mezzo alla gente che tossisce e starnutisce c'è chi si ammala e chi no (io no ad esempio ;) )
      Comunque la risposta è contenuta nell'articolo: i germi sono il risultato delle malattie e non la causa...

      Per me è sempre e comunque un argomento da approfondire. ;)

      Elimina
    2. Impossibile avere una ferita identica e tantomeno curata allo stesso modo quindi l esempio e' improponibile e un eventuale prova,non attuabile!Poi e' chiaro che il sistema immunitario varia da individuo ad individuo,ma sempre contro agenti si interni ma soprattutto esterni,deve combattere!

      Elimina
    3. Che esistano i germi è sicuro, ma ciò che bisognerebbe approfondire è il legame tra germi e malattie. Fa acqua da tutte le parti, sarebbe da rivedere :)

      Elimina
  2. Questa storia di Pateur e Béchamp è stata tirata fuori decine di volte, stranamente nessuno di coloro che sostengono la falsità della teoria secondo cui alcune malattie sarebbero causate da microorganismi cita mai Robert Koch, tedesco, medico, autore di fondamentali esperimenti che convinsero della realtà delle infezioni batteriche anche scettici come Virchow. Chissà come mai?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti Robert Koch è citato nell'articolo, anche se poi si allontanò dallo stesso Pasteur.
      Per quanto riguarda il legame tra germi e malattie forse sarebbe il caso di continuare a fare ricerche. Propongo una lettura di approfondimento (parla della Xylella, ma anche delle infezioni...e di Koch :) ) :http://italiaxlascienza.it/main/2016/04/xylella-e-mr-koch/

      Elimina
    2. Il terreno è tutto, il microbo è niente! Pasteur
      Il microbo non è la causa del male, ma il profittatore dello stato di malattia, un saprofita!
      Un forte sistema immunitario è il vero baluardo contro le malattie, virali e non.
      E' proprio questo "strabismo" della Medicina che ci ha portato ad aumentare il numero e la gravità delle malattie: scambiando l'effetto con la causa, si lasciano "lavorare" indisturbate le cause con il conseguente aumento/aggravamento delle malattie.
      Ignoranza o malafede?
      In ambedue i casi le vittime sono sempre le stesse, e l'aumento degli ospedali è la dimostrazione più evidente del fallimento della medicina moderna!
      Ma la "ruota" del criceto deve continuare a girare, né il criceto deve sapere per chi "lavora"!
      Amen


      Elimina
  3. Lo ha detta Pasteur stesso che la teoria è sbagliata. Lo ha detto poco prima di morire quindi inuti discutere del nulla.

    RispondiElimina
  4. Una teoria, forse sbagliata, sulla quale si basa tutta la medicina moderna non mi sembra il "nulla" ..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. VIRUS, cosa dicela microbiologia.
      I “virus” non sono microrganismi, ma semplici frammenti senza vita di materiale mitocondriale. I virus non sono altro che materiale organico inerte, completamente privo di qualsiasi caratteristica di vita e che nessuno ha mai visto in azione. Per questo motivo i virus non possono provocare malattie.

      Catherine ha ragione molti milioni di morti fatti dalla medicina moderna su presupposti errati o meno non sono il "nulla"

      Gianni

      Elimina
    2. Infatti Gianni, i virus non possiedono metabolismo, sono resti di materiale vivente e alcuni testi di fisiologia ipotizzano che essi siano il residuo di cellule esauste. I virus "vivi" sono sempre morti .. ;)

      https://crepanelmuro.blogspot.com/2017/07/la-teoria-dellorigine-virale-delle.html

      Elimina
  5. Primum non nocer.Ippocrate,fondatore della Medicina.E io credo che avesse ragione perché è basilare per prima cosa cercare magari, attraverso cure sbagliate,di non aggravare la situazione patologica presistente.Quindi ancora prima di cercare le origini della malattia,virus o non virus,batteri o non batteri,bisogna cercare di non fare ulteriori danni al paziente e poi come diceva Il saggio Ippocrate,cercare la via della guarigione.Emilio

    RispondiElimina
  6. Esatto Emilio, e una volta i novelli medici facevano anche un giuramento di quel tale, appunto, di cui oggi si ricorda appena il nome, Ippocrate.. ;)
    Ma ora non c'è più, addio giuramento. Chissà perché!

    https://crepanelmuro.blogspot.com/2013/08/cari-medici-cercate-di-ricordare-quale.html?fbclid=IwAR2SqCFfEzw_03mVv3W3E4PTWCZsx3A98uOutZvC8kK7hB4AZfNZa5Pe9VI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chissà perché?
      Perché il criceto deve continuare a "lavorare" senza sapere per chi!

      Elimina
    2. UN ESPERIMENTO INQUIETANTE

      I medici sono la prova regina che quando un'autorità superiore ordina, chi deve eseguire i suoi ordini lo fa, non importa quanto siano ordini criminali.
      la cultura non c'entra è la mentalità da pecora innata, come scoperto dalla scienza.

      Anni fa negli USA hanno fatto un esperimento su quanto detto sopra, con persone di tutti i tipi e posizione sociale varia.
      Il risultato è stato aggiacciante.

      Usando una manopola in crescendo dovevano dare corrente ad una persona legata ad una sedia in una stanza con vetro divisorio, che reagiva male alle scariche fino ad urli terribili, quasi tutti si sono spinti fino ad uccidere l'attore che recitava la parte, quando avevano dubbi e tutti li avevano, il grande ricercatore ordinava con imperio e la persona ubbidiva.

      Si trattava di brave persone eppure hanno obbedito fino ad uccidere l'attore.
      E' molto inquietante.

      Elimina
    3. Ad Aushwitz tramortivano un membro di un gruppo familiare e lo gettavano ai loro piedi: nessuno di loro si è mai permesso di aiutarlo!
      Anche questo era uno degli scopi dei campi di sterminio…
      La faccia di Giano dell'essere umano!

      Elimina
    4. Per come la vedo io gli umani nascono buoni e collaborativi, il lato oscuro viene inserito in seguito dagli ingegneri sociali.

      La prova regina ed evidente di questo si trova nei disastri, in cui delle persone qualsiasi e anche meno qualsiasi, senza nemmeno pensarci su un secondo rischiano la loro vita e alle volte la perdono per salvare un perfetto sconosciuto.

      Gli eroi non esistono, sono solo persone qualsiasi in situzioni eccezzionali che si trovano a fare cose eccezzionali.
      Nel profondo siamo tutti eroi in divenire, meglio vederla in positivo.

      Gianni

      Elimina
    5. Sono perfettamente d'accordo con te Gianni. Ma si sa, io sono sempre ottimista. Deve essere genetico! ^_^

      Elimina
    6. Che sorpresa! Anche Gianni la vede in positivo!
      Mamma mia si fa la storia!

      Elimina
  7. INSEGNAMENTO RELIGIOSO

    L'abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il nostro solo scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono
    PAPA BONIFACIO VIII (1235-1303)

    Gianni

    RispondiElimina
  8. Gianni,non facciamo di tutta l*erba un fascio,si rischia di sbagliare profondamente,il Vero Cristianesimo e tu lo sai meglio di me non è certo quello che traspare dalle parole di questo Papa,sempre che le abbia pronunciate veramente e su questo ho molti dubbi,ma in realtà è quello che nasce dalle parole di Amore e di Misericordia di un Antico Maestro di nome Gesù.Per il quale migliaia di Veri Cristiani hanno lasciato nel corso del loro passaggio su questa Terra una lunga scia di Amore e in molti casi hanno anche offerto in Olocausto la propria esistenza.E quindi come si diceva ai suoi tempi.........Diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Cristo quello che è di Cristo.Senza nessun rancore.Emilio

    RispondiElimina
  9. Emilio ovviamente bisogna separare le cose.

    Il messaggio divino è una cosa e come lo hanno usato in modo criminale a fini di potere è tutt'altra questione.
    Le parole pronunciate da papa Bonifacio VIII sono state riportate dallo studioso e storico Jean Villani nella sua opera "Cronaca" scritta durante il Giubileo a Roma nel 1300.

    Ti do altre belle frasi papali.

    PAPA LEONE X (1513-1521)
    Dichiarò al Cardinal Bembo: "Tutti sappiamo bene quanto la favola di Cristo abbia recato profitto a noi e ai nostri più stretti seguaci".

    PAPA BONIFACIO VIII (1235-1303)
    Io do importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare a un fagiolo. Gli uomini hanno un'anima del tutto uguale a quella delle bestie. Il vangelo insegna più menzogne che verità: il parto di una vergine è assurdo; l'incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per ingannare gli uomini.

    PAPA PAOLO III (1534-1549)
    Dichiarazione a Mendoza, ambasciatore di Spagna al Vaticano: "Cristo non è altri che il sole adorato dalla setta mitraica e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto forma di montone e agnello. La sua incarnazione e resurrezione sono riprese da Mitra, così come l'adorazione dei re Magi. Mitra e Gesù sono la stessa persona, non esiste nessun documento storico valido per sostenere l'esistenza di Cristo e la mia convinzione è che non è mai esistito.

    Gianni

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.