mercoledì 27 marzo 2024

La lingua dei fischi che sopravvive da 2000 anni in un'isola greca

Ci sono molti modi di comunicare, non solo articolando la bocca e pronunciando parole.

Non abbiamo soltanto esempi straordinari che arrivano dal mondo animale, come nel caso dei licaoni, che sembrano comunicare attraverso gli starnuti.
Alcune lingue antichissime parlate dall’uomo non hanno “la forma” che conosciamo: e si possono ascoltare soprattutto nei piccoli paesi isolati. Come la lingua dei fischi.

L’abbiamo già sentita nel villaggio di Kuskoy in Turchia, ma in Europa c’è un luogo ancora più straordinario dove a fischiare questa lingua sono meno di dieci persone.

Nel profondo sud dell’isola greca di Eubea, il piccolo villaggio di Antia si abbarbica sul versante del monte Ochi. Il centro è distante 40 km da un ristorante o un hotel: il borgo è talmente piccolo che non è neanche tracciato su Google Maps. Per trovarlo bisogna prendere la strada verso Karystos, e fermarsi al primo richiamo delle sirene: i fischi dei suoi abitanti.

Un suono che ricorda il verso degli uccelli (anche i merli hanno imparato a imitarlo), usato per comunicare da una valle all’altra. Arriva fino a 4km di distanza, 10 volte più lontano di uno strillo ...


La lingua si chiama Sfyria ed è una delle più rare del mondo. Si tratta di una traduzione in fischi della lingua greca parlata. Tra i primi a fischiare questa lingua sono stati i pastori della zona, due millenni fa, forse imparato dai Persiani che avevano occupato quelle zone; o usato come richiamo per avvertire di un attacco alle porte dell’Impero greco.

Questa lingua venne scoperta soltanto nel 1969, dopo un incidente aereo avvenuto proprio in quella zona. I soccorritori si accorsero allora di quello strano modo di comunicare “in codice”.

Di generazione in generazione, la lingua dei fischi è stata tramandata, ma oggi rischia fortemente l’estinzione: la popolazione, negli ultimi decenni, è scesa da 250 a 37 abitanti. I più anziani non sono più in grado di riprodurla correttamente dopo aver perso i denti, e così a tutti gli effetti sono soltanto 6 persone a fischiarla. In questo video qui sotto puoi ascoltare qualche esempio.




Per impararla ci vogliono 7 anni di studio ed esercizio. Si comincia da piccoli, prima di cambiare i denti, per essere pronti nel minor tempo possibile a fischiarla correttamente.

Chiaramente una lingua del genere può sopravvivere (anche se ancora per poco) soltanto in un luogo come questo, dove non ci sono computer o cellulari e non c’è modo di comunicare diversamente.

La lingua dei fischi di Antia non è l’unica, ne sono state rintracciate altre nel mondo, come in Turchia, in Cina, in Messico e nelle isole Canarie. Quella di Antia ha il primato di essere la lingua con meno parlanti in Europa.
Per il rischio che possa sparire per sempre non soltanto è stata inserita nella lista delle lingue da preservare secondo l’UNESCO, ma ultimamente molti ricercatori stanno raggiungendo il piccolo borgo per registrarla e conservarla.




Fonte: www.helloworld.it

Un servizio sull'isola di Eubea

Nel mondo, ci sono diversi luoghi dove persiste il linguaggio dei fischi. E' il caso del villaggio di Antia sull'isola greca di Eubea.
Philippe Gougler cerca di imparare le basi di questo linguaggio che tende a scomparire; i giovani abbandonano il villaggio per trasferirsi in città. I pastori lo usano quotidianamente.
Per stupire Philippe, hanno la buona idea di ordinare i caffè al bar del villaggio, a diversi chilometri da dove si trovano!



Rivive nel paese basco francese la lingua fischiata dei pastori

Viene insegnato a scuola e persino nelle università. E pensare che solo qualche anno fa era stato sul punto di sparire, sacrificato sull'altare di sms, tweet e pulviscolo culturale digitale del genere.
Un corso per ora unico in Francia che gli alunni di Laruns, nel dipartimento dei Pirenei atlantici, seguono con entusiasmo.
Gli studenti del corso di franco-occitano non imparano solo a parlare la lingua degli antenati ma anche a fischiare in lingua occitana.


Articolo aggiornato, precedentemente pubblicato qui il 27/03/2024

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