domenica 19 novembre 2017

Il "Fenomeno Ummita"

Paolo G

Premessa
Il fenomeno Ummita non è qualcosa che può essere liquidato in poche parole.

I soli due fattori della durata (per quanto concerne le missive, sicuramente dagli anni 60 fino a praticamente i primi anni del 2000, e non si sa veramente se lo si può considerare concluso) e della mole dei relativi documenti (centinaia se non migliaia di pagine) impongono una grande cautela.

Cercherò di fornire in queste note generali gli elementi di base utili per la comprensione del fenomeno, soprattutto per chi è appena venuto a conoscenza della questione, ma mi corre in ogni caso l’obbligo di segnalare fin dall’inizio che la questione nel suo insieme è veramente molto complessa.

Una prima descrizione

Il fenomeno Ummita prende il nome da UMMO, supposto pianeta a circa 14 anni-luce dalla Terra, orbitante intorno ad una stella che potrebbe essere Wolf 424 [Nota: le recenti scoperte in astronomia hanno di fatto smentito questa possibilità; è stato infatti appurato che Wolf 424 è una stella doppia].


Questo supposto pianeta ospiterebbe una razza di esseri di aspetto molto simile al nostro, tanto da passare inosservati ad un esame superficiale, la cui scienza, tecnologia e morale sarebbero tutte molto più avanzate rispetto a noi (l'unico campo dove i supposti Ummiti si troverebbero arretrati rispetto a
noi è quello dell'espressione artistica).

Questa razza, molto più antica della nostra e (forse per questo) così saggia, per noi singolarmente unica non presentando sottorazze, sarebbe unica anche per quanto riguarda la forma di governo, la religione, la lingua, insomma formerebbe una cultura “monolitica”

Da questo pianeta sarebbero giunti a più riprese sul nostro pianeta, e vi avrebbero soggiornato a lungo in incognito, diversi gruppi di scienziati/esploratori allo scopo di conoscere e studiare questa cultura di esseri così simili a loro.

Pur non desiderando assolutamente pubblicità e manifestando continuamente esplicita contrarietà a qualsiasi forma di rivelazione ufficiale della loro esistenza, questi supposti Ummiti avrebbero ad un certo punto iniziato, nell'ambito del loro programma di studio, un progetto di contatti con alcuni individui terrestri, contatti in linea generale scarsamente interattivi e che presero soprattutto la forma di contatti epistolari, anche se sembra che vi siano stati anche contatti telefonici, pur se in maniera molto più ridotta.

E sono proprio queste missive, trattanti una vastissima gamma di argomenti e tematiche che, raccolte, studiate, validate ed analizzate con cura e passione da poche persone, sono state oggi rese disponibili mediante Internet e formano il nucleo conoscitivo del fenomeno


Localizzazione temporale
A detta dei supposti ummiti stessi, la conoscenza della Terra avvenne mediante un messaggio radio inviato nel 1934 da una nave di ricerca norvegese in Atlantico che effettuava esperimenti sulla propagazione delle onde radio nella gamma UHF.

Dopo circa 14 anni il segnale fu captato sul loro supposto pianeta, e nel marzo del 1950 il primo corpo di spedizione sbarcò sul nostro pianeta.
Le prime missive di cui si ha notizia risalgono al 1964.

Localizzazione geografica
I supposti ummiti raccontano di essere sbarcati in Francia, nei pressi della cittadina di Digne; dopo un periodo iniziale dedicato alla conoscenza iniziale della razza umana terrestre e delle sue abitudini, sembra che il corpo di spedizione sia stato potenziato fino ad arrivare a contare molte decine di unità dislocate in numerosi Paesi.
Per quanto concerne le missive invece, sembra che solo in Francia ed in Spagna vi siano state persone che le hanno conservate, valorizzate e fatte oggetto di studio, benché sembrerebbe accertato che ne siano state ricevute in molti Paesi del mondo.


Caratteristiche dell’ipotetico pianeta Ummo
L’ipotetico pianeta casa degli ipotetici ummiti dovrebbe orbitare attorno ad una stella (IUMMA) che potrebbe essere quella da noi conosciuta come Wolf 424; di massa un po’ più grande della Terra, quindi con una accelerazione di gravità un po' maggiore, dovrebbe essere un po' più grosso e freddo del nostro, e senza alcun satellite (questo però è un punto non molto chiaro).
Probabilmente molto più antico della terra dal punto di vista geologico, non avrebbe praticamente rilievi degni di questo nome.

Più protetto del nostro dalle radiazioni cosmiche, presenterebbe un tasso di diversificazione biologica più ridotto con circa il 20 percento di specie animali e vegetali in meno.
Tale protezione giustificherebbe anche il minore tasso di variazione biologica entro gli ummiti stessi.

Aspetto fisico e caratteristiche somatiche dei supposti ummiti
A quanto è dato capire, i supposti ummiti dovrebbero essere molto simili agli esseri umani terrestri della Scandinavia, quindi piuttosto alti e biondi con una forza fisica notevole dovuta ad un rendimento muscolare maggiore del nostro; le donne dovrebbero avere i capelli della stessa lunghezza degli uomini. Altre “note particolari” sarebbero la tendenza ad evitare l’utilizzo dei polpastrelli per lo svolgimento di attività quali la dattilografia, la pressione di tasti e bottoni in generale (dovuta al fatto di avere sulle dita, oltre le normali terminazioni nervose tattili, anche delle terminazioni nervose in grado di percepire segnali luminosi, per quanto con una nitidezza molto inferiore a quella fornita dai bulbi oculari), ed una spiccatissimo senso olfattivo.

Secondo le loro descrizioni, l'umanità di questo ipotetico pianeta non dovrebbe essere divisa in razze.

Le loro corde vocali inoltre dovrebbero subire, nella maggior parte della popolazione, un graduale processo di sclerosi all’inizio dell’età adulta, causando una afonia alla quale supplirebbero mediante l’utilizzo di protesi che amplificherebbero le debolissime vibrazioni acustiche che le loro corde vocali riuscirebbero ancora a produrre nell'età adulta; il risultato sarebbe simile a quello prodotto dalle nostre protesi, ovvero un tono alquanto metallico.
Occorre comunque menzionare a questo proposito che in queste descrizioni potrebbero essere stati introdotti elementi non veritieri, e/o sottaciuti altri, a scopo di disinformazione mirata, data l’importanza che tali fattori potrebbero avere nell’identificazione dei supposti ummiti.

Caratteristiche generali della supposta civiltà ummita
Ecco la stringata descrizione della civiltà ummita nelle loro stesse parole:

"Insomma, potreste interpretare la nostra civiltà come una specie di struttura socialista (molto più perfezionata dei balbuzienti ed equivoci sistemi socialisti della Terra) e profondamente religiosa, ma con una base razionale per questa religione di taglio nettamente scientifico e privo di tendenze fanatiche. Noi crediamo in valori spirituali molto più equilibrati dei vostri. Solo le arti, e specialmente la musica, sono terribilmente più poveri di quelle della Terra."
(Paragrafo terminale della lettera D41 del 1966)

Atteggiamento dei supposti ummiti nei confronti dell’umanità terrestre
L’atteggiamento di questi nostri ipotetici fratelli galattici è sempre rimasto sostanzialmente coerente nell’escludere qualsiasi forma di contatto ufficiale con il genere umano del pianeta Terra, e nel rifiutare ogni forma di pubblicità, proselitismo, imitazione o fanatismo.

Il motivo di base che viene sempre addotto è quello di non perturbare una società (o “rete sociale” per usare il termine che viene sempre utilizzato) da questi ritenuta ancora molto fragile nel suo insieme.
Questo però non ha, a quanto pare, escluso la possibilità di contatti diretti molto limitati e ristretti a poche persone selezionate, nonché dell’invio di molte missive (da loro denominate “relazioni” o "rapporti") nelle quali forniscono una grande mole di dati tecnici, scientifici, sulla loro supposta civiltà e molte osservazioni sulla nostra, osservata dal “loro” punto di vista.

A questo proposito è interessante riportare quanto dai supposti ummiti affermato nella missiva D75 in relazione alla scelta di iniziare contatti con un limitato campione di umanità terrestre: "E’ stato infatti solamente dopo avere compreso che le vostre barriere di scetticismo ci proteggono che abbiamo deciso questo tentativo di simbiosi intellettuale."

I rapporti, diretti e non, con quegli esseri umani terrestri che sembrano essere stati scelti a questo scopo sembrano essere stati sempre improntati ad una scarsa interattività.
Le missive hanno sempre un tono serio, quasi dottorale, sono scritte in un linguaggio non sempre facile da comprendere, spesso molto tecnico, dove per esempio i fattori vengono espressi in termini di probabilità, ed in generale senza alcun senso dell'umorismo.


Consigli che mi sento di dare a chi si è appena avvicinato all’intero affare

A chi ha appena scoperto l’affare Ummo l’unica cosa che mi sento di consigliare è di non lasciarsi prendere ne' da facili entusiasmi o, all’estremo opposto, liquidare il tutto come una semplice farsa; si tratta di una questione complessa, non crediate di poter dire qualcosa dopo aver letto qualche riga di qualche pagina.

Ho visto e sentito fin troppa gente che sparava giudizi (positivi e negativi che fosse) con fermezza e decisione ammirabili… per poi apprendere che avevano letto si e no qualche paginetta qui e là, e nei casi migliori un documento o due.

Tenete sempre presente anche che in generale la lettura di questi documenti non è ne' semplice ne' particolarmente piacevole; molte delle missive sono scritte in tono piuttosto specialistico, con frequenti incisi per chiarire punti specifici, ma che rendono inevitabilmente contorta l'esposizione, con neologismi che a volte sconfinano nel bizzarro, e nell'insieme si può dire che sono scritte in un linguaggio piuttosto ostico (io cerco di fare del mio meglio per renderle in un italiano scorrevole e di agevole lettura, ma non è facile e mi scuso in anticipo se alcuni punti possono rimanere oscuri o faticosi). Non aspettatevi quindi un'amena lettura; sicuramente interessante, ma non certo facile ne' leggera.

Infine, non scordatevi mai che nell’intera faccenda non vi è nulla di sicuro; all’inizio quindi, prendetela ne' più ne' meno come una appassionante novella di fantascienza in tante puntate, e andate avanti così. Poi formatevi man mano la vostra opinione, ma dopo avere letto non poco.

Le mie impressioni personali
Come dicevo sopra, ritengo che non sia una questione che si può liquidare in due e due quattro come una farsa anche se non posso dire di avere raggiunto alcuna conclusione; certo, pensare che da qualche parte dell’universo ci possa davvero essere una umanità migliore di quella terrestre è una ipotesi molto affascinante (ed anche rincuorante, direi) che mi attira molto ma, fedele al mio motto "I WOULD LIKE to believe" (ovvero "VORREI credere"), cerco di non illudermi più di tanto, e di fare l’unica cosa che trovo giusta in questo contesto: continuare a documentarmi quanto più possibile allo scopo di indagare, pur nel mio piccolo, quello che fino a prova contraria rimane un mistero.

Approfondimenti: articoli monotematici di PaoloG sulla cultura ummita
Questa serie di articoli monotematici è nelle mie intenzioni pensata per chi vuole conoscere in maggior dettaglio la questione ummita ma non ha tempo o voglia per affrontare la non sempre facile semplice lettura delle lettere o è rimasto spaventato dalla loro complessità.

In questi articoli ho cercato di condensare le informazioni incluse nelle innumerevoli lettere in modo tematico, evitando qualsiasi prodotto della fantasia; qualsiasi deduzione, supposizione o altro che non derivi direttamente dal contenuto delle lettere è chiaramente evidenziata.

Articoli e documentazione si trovano qui: https://paolog.webs.com/
Le principali caratteristiche fisiche
Il loro pianeta
La loro forma di governo

Link utili per chi vuole approfondire
(Essendo l'articolo di diversi anni fa, purtroppo alcuni link non sono più reperibili N.d C.)


www.ummo-sciences.org ; quasi tutto in francese, è il mio sito di riferimento. Contiene, per quanto ne so, la più completa collezione di lettere ummite, sia in originale spagnolo che tradotte in francese, molti articoli di approfondimento ed analisi, vari forum, ecc.

www.ummo-ciencias.org: tutto in spagnolo, questo sito contiene la più fedele trascrizione delle missive ummite nella loro versione originale spagnola.

Alcune pagine web molto interessanti (in italiano), fra cui un articolo di Roberto Pinotti sul fenomeno ummita e le lettere che furono ricevute da vari destinatari in Italia si trovano qui: http://www.edicolaweb.net/ufost02a.htm
[Foto: Sigillo e caratteri Ummiti]

Il sigillo e i caratteri Ummiti contenuti nella lettera inviata nel 1969 al direttore della rivista "Clypeus".[Foto: Reperto ummita]

Uno dei reperti "ummiti" emersi a latere del caso di San José De Valderas.
Questo sito italiano contiene alcune considerazioni sul fenomeno ummita: http://www.fortunecity.it/roswell/cloni/77/consider.htm

Nel sito di Alfredo Lissoni vi è questa pagina che contiene argomentazioni improntate ad un certo scetticismo sul fenomeno:http://www.alfredolissoni.com/ummo.htm (anche se occorre dire che l’articolo tratta soprattutto dei contattisti)

Un riassunto sulla faccenda e qualche considerazione (in francese) in questo sito:http://reguite.free.fr/Extraterrestres/ummo.html

Un riassunto sulla faccenda e qualche considerazione (in inglese) in questo sito: http://www.strangemag.com/ummo.html

Sul "caso Ummo" l'ipotesi dell'imbroglio ha preso corpo nel 1993, quando Peña ha confessato di essere il vero autore delle lettere, ma la sua confessione non ha convinto tutti.

Nel giugno 2002 uno scienziato francese ha pubblicato con lo pseudonimo di Jean Pollion il libro Ummo, de vrais extraterretres (Ummo, i veri extraterrestri), in cui ha analizzato il linguaggio degli ummiti arrivando alla conclusione che è differente da tutti gli altri linguaggi conosciuti.

Jose Luis Jordan Pena confessò la bufala anche nell'articolo "Ummo: Otro Mito Que Hace Crash" della rivista La Alternativa Racional.
Egli disse che creò la bufala sul concetto di "paranoia sistematica", non solo inventando una storia per creduloni ma attuando anche altri passi come creare un falso atterraggio UFO vicino Madrid, lasciando dei segni per simulare l'atterraggio, ed utilizzare delle strisce di fluruoro di polivinile, che era sconosciuto in Spagna a quei tempi (era un materiale conosciuto come TEDLAR, costruito dalla E. duPont de Nemours per il programma spaziale USA).

Jordan Pena disse che aveva poi tentato di far finire la bufala, ma la sua creazione gli sfuggì dal controllo, le lettere ummite si diffusero in modo incontrollato prima nella Spagna e poi in tutto il mondo grazie a creduloni di ogni tipo, diventando perfino un culto.

È ironico che la diffusione del cosiddetto messaggio Ummo contravveniva le regole dell'esperimento di Jordan Pena, il quale cerò di introdurre elementi per limitare la diffusione del mito ummita, cosa resa impossibile grazie alla pubblicazione di libri ed articoli sull'argomento.

Tuttavia Jose Luis Jordan Pena non ammise di essere l'autore della bufala, se non decenni dopo, usando il pretesto che tutto era stato fatto per un esperimento scientifico. Nel frattempo cavalcò l'onda della bufala Ummo senza alcun ritegno. Nel 1970 creò una organizzazione chiamata ERIDANI per promuovere il caso Ummo.
Continua qui: antibufala.altervista.org





Un articolo in francese, molto completo: La Mystification UMMO - C.P. Kouropoulos









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