In questo post voglio porvi una riflessione libera e senza pretese che vuole solo essere manifesto di filosofia di vita.
Saranno i miei …anta che mi costringono a riflettere a fare un po’ di introspezione.
Mi piace guardare senza malinconia e nostalgici ricordi ciò che mi circonda, capiamoci, io sto bene in questo corpo, lo spirito è saldo, ma fondamentalmente mi chiedo: dove sto andando?
Mi piace guardare senza malinconia e nostalgici ricordi ciò che mi circonda, capiamoci, io sto bene in questo corpo, lo spirito è saldo, ma fondamentalmente mi chiedo: dove sto andando?
Continuando con le mie farneticazioni al grido viva la lentezza, mi complimento con la lumaca.
Voi vi chiederete perché proprio la lumaca?
Voi vi chiederete perché proprio la lumaca?
La lumaca è un grande maestro zen. Non ha mai fretta, gode di quello che ha, molto semplicemente. Racchiude in sé la sintesi delle polarità sessuali, una fusione di maschile e femminile che chiunque dovrebbe potenziare interiormente, prima ancora di andare in cerca dell’anima gemella fuori di sé.
La lentezza non è pigrizia, è attenzione e presenza.
È propedeutica a qualsiasi pratica spirituale, di risveglio o di autorealizzazione che dir si voglia: non c’è testo a tema evoluzione personale che in qualche punto non tiri fuori l’aggettivo lentamente.
Nella lentezza c’è il gusto di assaporare la vita, di accorgersi dei dettagli, di vivere nel presente passo dopo passo. Nella lentezza non c’è paura, c’è fiducia e assennatezza e c’è attenzione, il principale veicolo catalizzatore di energia di cui possiamo disporre.
Fonte: vincenzospera.blogspot.it
I miei amici e i miei colleghi, giudicano la lentezza come una cosa noiosa che fa perdere tempo e non serve e vivono con i minuti contati e non danno spazio alla lentezza nella vita e nel lavoro perché hanno paura che la Lentezza possa cambiarli dentro e possa cambiare la loro vita.
RispondiEliminaGrazie ^_^
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