L’indagine, condotta dall'Università di Wageningen (Paesi Bassi), ha accertato che la flora in aree ad alta attività wi-fi (zone urbane, in particolare) è affetta da sintomi che non possono essere legati ad attacchi batterici né virali. I sintomi più frequenti sono il “sanguinamento”, fessure nella corteccia, la morte di parte del fogliame ed anomalie nella crescita.
Per verificare l'ipotesi secondo cui i danni sono provocati dai campi elettromagnetici, i ricercatori olandesi hanno usato dei frassini, esponendoli a vari tipi di radiazioni per tre mesi. I frassini esposti ai segnali wi-fi hanno mostrato segni rivelatori di danni da radiazioni elettromagnetiche, tra cui una specie di scintillio sulle foglie, sintomo che indica la loro morte imminente. Nei Paesi Bassi, circa il 70 per cento degli alberi urbani soffre di “avvelenamento” da campi elettromagnetici: cinque anni fa era il 10 per cento ...
Naturalmente, gli alberi in ambienti rurali o montani non sono colpiti (non ne saremmo così sicuri, n.d.t.), ma le piante decidue in tutto il mondo occidentale potrebbero essere un giorno o l’altro interessate dal problema.
I ricercatori hanno in programma diverse altre ricerche per comprendere le ripercussioni precise delle radiofrequenze sulla vita vegetale. Nel frattempo, gli specialisti non suggeriscono alcuna risoluzione preliminare.
Fonte: popsci.com
A proposito delle conseguenze del binomio scie chimiche-campi elettromagnetici su tutti gli esseri viventi, si legga W. Thomas, “Le scie chimiche, il wireless e tu”, fondamentale articolo di cui è riportato uno stralcio nel volume "Scie chimiche - La guerra segreta", 2015 n.d.t.
Fonte: www.tankerenemy.com
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