sabato 20 dicembre 2014

La creazione secondo Steiner

La creazione secondo gli studi e le teorie di Rudolf Steiner è un argomento esteso e articolato, e richiederebbe sicuramente un approfondimento tramite la lettura del suo libro: "Genesi - I Misteri della versione biblica della creazione" (11 conferenze a Monaco, 16 - 26 agosto 1910). E non solo di questo.
Riporto qui alcuni stralci estratti da un articolo di Gabriele Burrini (giornalista e studioso di storia delle religioni), sperando di suscitare curiosità, interesse, voglia di approfondire e riflessione.
Catherine


Secondo i commenti biblici (Genesi Rabbah 3,7; 9,2) – come secondo Rudolf Steiner – ’Elohim non creò il nostro mondo dal nulla o per primo, ma creò altri mondi prima della Terra: «Prima del
nostro mondo ’Elohim fece altri mondi, ma li distrusse l’uno dopo l’altro perché di nessuno era soddisfatto».
Anche secondo la Scienza dello spirito esistettero altri mondi prima della Terra, precisamente tre: tre precedenti incarnazioni della Terra.

’Elohim. Ma chi è ’Elohim?

Nel primo versetto del Genesi è scritto ’elôhîm, un plurale di ’elôah, che significa «dio». Non c’è dubbio che nei sei giorni della creazione abbiamo a che fare con sei manifestazioni di Dio, tuttavia questa parola non è un vero plurale, ma un pluralis majestatis, sentito in concreto come un singolare. Altrimenti se il testo avesse voluto dire «uno degli ’Elohim» ci sarebbe stato scritto ’elôah oppure, al contrario, se avesse voluto intendere questa parola come un vero plurale non ci sarebbe scritto bara’, ma barut, «crearono» (yBerakot 9,1). Per contro il senso del plurale sembra riaffiorare in un versetto successivo, quando il testo fa dire agli ’Elohim:
«Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza».

Lo spirito degli ’Elohim aleggiava sulle acque.

Agostino (De Genesi ad litteram 1,18) ricorda che in siriaco il verbo «aleggiare» esprime anche l’azione di «covare»: un calore generatore. Solo con la diminuzione del calore cominciò la solidificazione della materia (Akasha, 78) ...


Tohu wa-bohu

’Elohim aleggia sulle acque, «cova» sulle acque esprimendo la sua azione radiante.
Ma su che cosa irradia? Irradia su tohu-wa-bohu, un coacervo di aria calda e di acqua. 
Tohu wabohu (O.O. 122) è una mescolanza di calore vibrante, elemento aeriforme o gassoso e un elemento acquoso, esistenti come «comune condizione planetaria», prima della formazione dell’elemento solido: in tohu wa-bohu si presentava il sedimento dell’azione saturnia, solare e lunare 3[3]. 

Perché sono due realtà? Perché essi ripetono sul piano inferiore ciò che viveva nel cosmo come opposizione Sole # Terra-Luna. Per far comprendere l’opposizione Luce/Tenebre, Steiner
suggerisce la polarità umana fra testa e tronco: pensare e volere.

Sole - Testa - Pensare - T - verso esterno - Yang


Luna/Terra - Corpo - Volere - B - verso interno - Yin

Rudolf Steiner dà anche indicazioni sulla simbologia fonetica (euritmica) delle due consonanti T e
B di tohu wa-bohu. La T (dentale) di tohu è la forza di espansione, centrifuga, solare, che si espande verso tutti i punti dello spazio; la B (labiale) di bohu è la forza di contrazione, centripeta, lunare-terrestre. Contrazione ed espansione rappresentano la polarità terrestre quale fenomeno archetipico, originario. Questa era allora la Terra, ha’arets.


Luce e tenebre 

Nello stesso giorno, a questa prima fase subentra il successivo periodo iperboreo (o epoca solare della Terra). Il Sole (’or) si stacca dalla Terra-Luna (chošek) e le entità solari si ritirano: la luce solare irraggia sugli Elementi – domina l’Etere della luce – comincia la gestazione invisibile dell’uomo: si enuclea come prima forma dell’Io l’anima senziente (nefeš).

Gli ’Elohim creano ricordando... 
Ma che cosa ricordano? Essi iniziano la creazione rievocando la separazione del Sole dalla Terra lunare. Luce e Tenebre rappresentano rispettivamente la spinta verso l’esterno e quella verso l’interno: una doppia immagine che ai tempi di Rudolf Steiner si traduceva in quella della gastrula, non da molto scoperta dagli embriologi (gastrulazione).

Nell’abitacolo della gastrula gli spiriti primordiali, attivi in nome del Divino, crearono il volto interno ed esterno della vita.

Tenebra Spinta verso l’interno
Luce eterica Spinta verso l’esterno

Il Genesi parte dalla ricapitolazione, dal ricordo delle fasi cosmiche di Saturno, Sole e Luna, oggettivamente concretizzate nel tohu wa-bohu, poi descrive l’animazione degli Elementi sul piano terrestre. 
Il primo gesto compiuto dagli ’Elohim per poter creare l’elemento solido, il primo giorno è la rievocazione sul piano terrestre della primordiale scissione fra Sole e Terra lunare:
questa scissione viene rivissuta da un lato come separazione di luce e tenebre, giorno e notte, e
dall’altro come polarità (Urphaenomen) fra pensare e volere, fra un polo superiore irraggiante e un
polo inferiore ricevente, presente nell’Uomo macrocosmico (OO. 122. p. 44). 
Nella Qabbalah quest’Uomo si chiama ’Adam Qadmon (vedi immagine di Ildegarda). Sarà la compresenza di questi due impulsi a fare di ciascuno di noi un cittadino di due mondi.

Chiamò la luce giorno e le tenebre notte 
Wayechi ‛erev wayechi boqer yom ’echad

Commenta Rudolf Steiner: «E fu il caos e fu l’armonia, primo eone». 
Secondo Rudolf Steiner yom corrisponde a un eone, un’era cosmica legata a sua volta a un’entità. Anche in latino c’è corrispondenza fra dies e deus (*DIV => DYAUS PITAR). Dopo che gli ’Elohim hanno creato la luce, pongono al loro posto il primo dei loro servitori, gli Spiriti del Tempo, le Archai, i Principati, detti anche Eoni. Ci sono le Archai della luce e le Archai delle tenebre: Yom e Layla (Lilith). Si ripete così il dramma solare, quando le entità evolutive andarono verso la luce e quelle involutive migrarono verso le tenebre. 

Dice Rudolf Steiner: «Non bisogna pensare che l'uomo sia mai stato un animale simile a quelli
che oggi si aggirano sulla Terra. I corpi degli animali di oggi non furono allora capaci di accogliere un Io e rimasero alla coscienza di gruppo dell'antica Luna. Gli ultimi esseri che quasi riuscirono a cogliere l'occasione sulla Terra, che più tardi risultarono ancora troppo deboli per dare ricetto a un'anima individuale, sono le scimmie attuali. Neppure esse furono però mai progenitori dell'uomo, ma esseri regrediti» (La saggezza dei R+C, p. 120).

Maschio e femmina li creò.

Gli esseri esistenti fino alla separazione della Luna possono essere
senz'altro considerati femminili, perché ricevevano le forze fecondatrici dal Sole esterno. Dopo l'espulsione della Luna, il Sole e la Luna ormai esterni fecero sì che gli esseri si diversificassero in maschili e femminili. Non ci fu subito però la distinzione dei sessi, perché nell'epoca lemurica gli esseri umani – di consistenza ancora molle – avevano entrambi i sessi: erano maschi e femmine, bisessuali. Questo essere si autofecondava (Saggezza R+C, p. 124). Con la condensazione della materia l'essere umano dovette piegarsi alle sue leggi e si divisero i sessi: maschio = Volontà, donna = rappresentazione. Furono le forze esteriori terrestri a dare al corpo una forma determinata.

L'antica forza autofecondativa si trasforma in forza conoscitiva. Il corpo astrale resta però maschilefemminile.
L'eterico è invece maschile nella donna, femminile nell'uomo. Sul piano dell'Io c'è
uguaglianza (Cronaca Akasha, 58-67).

Nella Cronaca dell'Akasha (p. 79) Rudolf Steiner precisa che nell'epoca lemurica l'umanità si
diversificò ulteriormente: quelli che vivevano secondo lo spirito (i sovrumani) furono divisi da
quelli che erano preda delle sensazioni. Questi ultimi precipitarono nell'animalità formandosi corpi
animali antropomorfi, che si solidificarono prima dell'uomo, ma quando i loro corpi erano ancora
incapaci di incarnare lo spirito. Nelle scimmie troviamo un residuo di questa umanità primitiva
regredita; come sono regrediti nel tempo certi popoli evoluti, oggi allo stato primitivo.

«Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza»
na‛aśeh ’adam betsalmenu kidmutenu

«Facciamo», dicono gli ’Elohim: questo verbo non vuol dire «confezioniamo», ma «portiamo a
compimento o a perfezione». Che cos’è l’immagine (tselem)? È la forma architettonica, il prototipo del corpo fisico, la sua forma archetipica: Rudolf Steiner nel libro "Da Gesù a Cristo" lo chiama fantoma. Il germe del fantoma fu gradualmente elaborato dai Troni su Saturno (fisico), dagli Spiriti della saggezza (Dominazioni) sul Sole (eterico), dagli Spiriti del movimento (Virtù) sulla Luna (astrale), infine fu elaborato dagli Spiriti della forma (’Elohim, Potestà) sulla Terra (Io).

Il primo Adamo possedeva dunque un fantoma che poi si corruppe.

Il Cristo dopo il sacrificio del Golgotha risorge e manifesta lo ṣelem, il suo fantoma, il vero progetto dell’uomo. Per questo diciamo che il Cristo è secondo Adamo, come si esprime Paolo [1 Cor 15,49:« E come abbiamo portato l’immagine dell’uomo di terra, così porteremo l’immagine (eikon) dell’uomo celeste».]. Quanto alla somiglianza, è sintomatico che la stessa radice linguistica ricorre sia nella creazione dell’uomo sia nel peccato di Lucifero, il quale dice: «Salirò nelle regioni superiori delle nubi e rassomiglierò all’Altissimo» (Isaia 14, 12-14).

L’angelo non è infatti simile a Dio, è un essere unilaterale, non un essere totale come l’uomo.
Satana cadde per gelosia verso Dio (2 Enoc 29, 4-5); in Vita di Adamo ed Eva 14-16 Satana si
ribellò perché non volle adorare l’uomo.

Le gerarchie condensarono tutti i loro poteri separati per un’opera comune. Riunirono tutte le
facoltà che avevano accumulato attraverso l’evoluzione per produrre l’uomo in ultimo luogo.
Acquisendo una coscienza unitaria, si applicarono a una creazione comune: divennero Yhwh-
’Elohim.

L’uomo che fu creato il sesto giorno era soltanto un organismo di calore sanguigno; la
condensazione più grande avvenne dopo i sei giorni quando Yhwh-’Elohim aggiunse l’aria. Si
legge infatti in Gen 2, 7: «Allora il Signore Dio (Yhwh-’Elohim) plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente». 
La Bibbia non vuol dire che Dio formò l’uomo dalla polvere, ma che «lo impregnò di influenza lunare, la quale lo fece divenire polvere».

L’uomo si condensò soprattutto dopo la seduzione luciferica, che si esercitò sull’astrale umano. OO.
122 p. 125: l’influsso luciferico condensò il corpo umano, che divenne più pesante e discese
dall’atmosfera al suolo. Anche dopo la creazione dell’uomo il Genesi riporta che «Dio vide quanto
aveva fatto ed ecco era cosa molto buona». 
Dunque il Signore giustificava anche l’inclinazione al male, la tentazione, il dolore, la morte.

La narrazione biblica dei sei giorni della creazione descrive come il sensibile è sorto dal 
sovrasensibile. Tuttavia sia la Bibbia sia la Scienza dello spirito insegnano che la creazione non
avviene di colpo, ma è un prosieguo di evoluzioni precedenti. 

Questo è un principio universale: la creazione non è un evento avvenuto una volta per tutte, ma continua sempre, si rinnova, si ripete ininterrottamente. La creazione non si è mai conclusa, anzi scandisce tutta l’evoluzione: gli archetipi della prima settimana cosmica si riflettono nei settenni delle grandi epoche terrestri e si riflettono perfino nei settenni che scandiscono la nostra vita, come insegna la pedagogia steineriana.

Bere’šit

Un’esegesi interpreta questa parola in senso strettamente semantico: ba-rešit, in principio.
Ma chi è il principio? Due realtà sono denotate nella Scrittura come principio: la Torah (Pr 8,22) e Israele («primizia dei raccolti», Ger 2,3). Si dice anche che il Santo-sia-benedetto consultò la Torah per creare il mondo. Quindi bere’šit vuole evocare la Saggezza primordiale, ovvero l’ordine dei Quattro Mondi. da cui scaturì la creazione e di cui Israele detiene il segreto. Proverbi (8,22-30) parlano di questa Saggezza dei Mondi preesistente alla creazione:

«Il Signore mi ha creato all’inizio (re’sit) della sua via, / prima di ogni sua opera, fin da allora. /
[23] Dall’eternità sono stata costituita, / fin dal principio, dagli inizi della terra. / [24] Quando non
esistevano gli abissi, io fui generata; / quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; / [25]
prima che fossero fissate le basi dei monti, / prima delle colline, io sono stata generata. / [26]
Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, / né le prime zolle del mondo; / [27] quando egli
fissava i cieli, io ero là; / quando tracciava un cerchio sull’abisso; / [28] quando condensava le nubi
in alto, / quando fissava le sorgenti dell’abisso; / [29] quando stabiliva al mare i suoi limiti, / sicché
le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; / quando disponeva le fondamenta della terra, / [30]
allora io ero con lui come architetto / ed ero la sua delizia ogni giorno, / dilettandomi davanti a lui
in ogni istante»


Mauro Biglino e gli Elohim venuti dal cielo

23 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In genere dopo il titolo va letto anche il resto. Se legge bene, in alto, ho precisato di aver riportato alcuni estratti presi da un articolo di un certo Gabriele Burrini (La fonte è segnalata in basso). Non credo siano le parole di Steiner ma una loro interpretazione. Per questa ragione ho anche aggiunto che era preferibile leggere direttamente il suo libro, com'è ovvio.
      Io non posso fare il sunto di questo sunto (sono soltanto estratti senza una reale soluzione di continuità) e comunque non ho letto il libro, quindi ne sarei incapace! ^_^

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  2. Se dici a me Stefano, la mia risposta è no. Dovrei prima informarmi su queste conferenze che riguardano la creazione e elaborare con quanto so già da tante fonti diverse. A questo stadio la mia sarebbe un'ulteriore interpretazione, una semplice opinione che lascia il tempo che trova. ;)
    Il discernimento richiede tempo e non passa soltanto attraverso lo studio, e io non sono nessuno per affermare senza cognizione...

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Giorgio Andretta21 dicembre 2014 12:35

    Sul serio, Catherine, pensa che quest'estratto sia la concezione della creazione secondo Steiner?
    Se sì, potrebbe con sue parole, gentilmente, propormene un sunto?
    Grazie per quanto riterrà rispondermi.

    Il commento è uguale al precedente che ho eliminato perché mancava la virgola dopo il "Se sì e l'accento sul inducendo così all'errore nella lettura del tempo di coniugazione del verbo "potere", quindi con la virgola e l'accento potrebbe è perfetto, secondo le mie intenzioni.
    Obbligo così tutti i parassiti ad eliminare i loro commenti considerando che vivono di luce riflessa. Mi chiedo dove vivano negl'intervalli delle mie presenze in questo stallo.

    RispondiElimina
  5. Ho un cerchio alla testa!!........
    Ma Lei ha mai letto una riga delle circa 6000 conferenze tenute dal Dottore? e se mai l'avesse fatto è certa di aver capito correttamente ciò che ha letto?
    Il suo post è un purpurri' di stomachevoli estrapolazioni prive di senso logico e composte a casaccio al fine di edulcorarsi l' Ego!
    Mariasole

    RispondiElimina
  6. Scusate ma non sto capendo più niente, min dispiace, non so nemmeno se gli ultimi commenti sono riferiti a me a q qualcun altro.
    Io penso di aver risposto, ammettendo la mia ignoranza ma con la speranza di stimolare la ricerca, la mia e quella di chi mi fa la gentilezza di leggere questo blog.
    Chi cancella, chi corregge (qui non c'è in atto una gara a chi scrive meglio l'italiano .. io per ultima visto che non lo sono!), chi si presenta con un nick e firma con un altro, chi insulta, chi fa il prepotente, chi giudica senza conoscere .. (una cosa che mi fa venire i brividi .. brrrr..)
    Fate vobis, io mi ritiro e aspetto - forse - di leggere qualcosa di più chiaro e costruttivo :)
    Le critiche sono sempre le benvenute qui, ma tengo molto all'educazione, un atteggiamento che di solito facilita molto la comunicazione. Sarà strano forse ma io la penso così. ;)

    P. S. Si scrive: "pot-pourri".

    RispondiElimina
  7. Dimenticavo. Per quanto riguarda l'ego mi vien da ridere. Non solo colui o colei che scrive con il nickname di Giorgio Andretta incasina tutto il post per un suo errore di battitura - avevamo capito non temere, nessuno la ritiene uno/a che non sappia scrivere e quindi il suo ego è salvo - ma più avanti scrive: "Obbligo così tutti i parassiti ad eliminare i loro commenti considerando che vivono di luce riflessa. Mi chiedo dove vivano negl'intervalli delle mie presenze in questo stallo." Dimostrando un'arroganza da compiangere.

    Ora sto cominciando a pensare che tutti i commenti scritti con questo nick siano solo uno scherzo, o al massimo una provocazione.
    Sappi "Giorgio Andretta" che le provocazioni non mi fanno nemmeno il solletico, al massimo mi fanno sorridere, e che mi sarei aspettata da "Lei" valide e intelligenti informazioni. Aspetto ancora "l'estrapolato di una delle oltre seimila conferenze tenute dal Dottore" che lei - o piuttosto una certa Daniela (un altro nome ancora?) - mi aveva detto di mandarmi.
    Evidentemente ho sbagliato :)

    RispondiElimina
  8. Chi ha le idee chiare confusione non ne vede, Catherine, se desidera le invio copia del documento d'identità attestante l'assoluta realtà che mi chiamo Giorgio Andretta.
    Le devo comunque una precisazione dato che mi avvalgo di router per viaggiare in rete, tutti gli altri a cui dono la possibilità di usarlo devono firmarsi, anche se l'intestazione rimane sempre la mia, credo di averle stemperato i dubbi.
    Quanto alla cancellazione dei post, non essendoci la possibilità di "modifica" ho dovuto obtorto collo cancellare il primo che tanta ilarità aveva suscitato sui geni che lei ospita, spiazzandoli completamente ed evidenziando la meschinità che li pervade.
    Non essendo loro in grado di partorire un qualsiasi elaborato sinaptico devono aggrapparsi a quelli altrui, ed i commenti sono lì a dimostrarlo a futura memoria.
    Se desidera la raggiungo con la ricevuta di "letto" a me recapitata dal webmaster del messaggio che le ho inviato con allegato un estratto, non una mia interpretazione, del dr. Steiner, tanto le dovevo.
    Nello specifico dell'oggetto conosco il sig. Gabriele Burrini e proprio per questo mi son letto le 14 pagine in PDF che compongono il link da lei segnalato, per sincerarmi se fosse proprio lui l'ispiratore del caos contenuto nel suo post dal fuorviante titolo, attribuente, proditoriamente, al padre dell'antroposofia una simile congerie di nefandezze.
    Il suo articolo, a mio avviso, intacca l'onestà intellettuale che dovrebbe essere faro di ogni scrittore.
    A questo punto si rilegga i commenti dei suoi ospiti e mi partecipi sul congruo apporto cognitivo aggiunto al suo lavoro, gliene sarò eternamente grato.
    Ad ulteriore precisazione: sono il padre solamente dei commenti che portano la mia intestazione senza alcuna firma di fondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi se Lei è davvero Lei, Le consiglio vivamente di stare più attento alle persone alle quali lascia usare il suo nick. Esempio:
      "Ho un cerchio alla testa!!........
      Ma Lei ha mai letto una riga delle circa 6000 conferenze tenute dal Dottore? e se mai l'avesse fatto è certa di aver capito correttamente ciò che ha letto?
      Il suo post è un purpurri' di stomachevoli estrapolazioni prive di senso logico e composte a casaccio al fine di edulcorarsi l' Ego!
      Mariasole"

      Da come si esprime deduco che la signora abbia un ego notevole visto che, come da copione, lo vede più grande negli altri. Ma deduco soprattutto che abbia letto tutto del Maestro, come penso abbia fatto anche Lei, ma se questi sono i risultati ..
      Io non ho questa pretesa e lo dico senza problemi pur intuendo, dal poco che so, che leggerlo sarebbe una fonte di insegnamento.
      Preferisco immaginare che la signora sia soltanto una mente giovane e impulsiva .. :)
      Questo blog, come l'ho già detto più volte, è privato. Non devo giustificare ciò che pubblico. Non ho l'obbligo di renderne conto a chicchessia, tanto meno a persone che, a leggerle, sembrano dei saputelli ("pot-pourri" signora, "pot-pourri"! Non purpurri' ^_^) ma gira gira alla fine non dicono nulla di edificante. Ben vengano le critiche costruttive (sono qui per imparare), ma faccio a meno degli sfoghi esistenziali altrui.
      Il contenuto di questo blog potrebbe anche essere colmo di errori ma, se non vi garba, potete tranquillamente girare alla larga, non trattengo nessuno.

      Ho risposto di nuovo per correttezza ma se i toni da parte vostra rimangono tali non intendo farlo più.
      Auguri.

      P. S. A onor del vero ho ritrovato l'estratto che mi ha spedito, essendo sotto un altro nome (ricevo tante mail) avevo risposto senza badarci troppo e poi lo avevo dimenticato.

      Elimina
  9. Come sempre...abbagliato dalla sua luce!E lei Catherine si vergogni perbacco!Con le sue nefandezze ha compromesso la sua onesta' intellettuale,onesta' che dovrebbe essere il suo faro!Hi Stainer!

    RispondiElimina
  10. Corro a cospargermi il capo di cenere ... ^_^

    RispondiElimina
  11. Il Signor Andretta sta impedendo la libertà di espressione, che è il diritto dell' anima di respirare senza di essa l'uomo è una sincope.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho ben afferrato le intenzioni di quel signore, ma ritengo vane le lezioni impartite in modo saccente; per incuriosire e eventualmente educare l'arroganza è inutile. Se si vuole trasmettere una conoscenza bisogna avere pazienza e umiltà. L'arroganza serve soltanto ad affermare un ego ferito o fragile. Lo comprendo. Vivo e lascio vivere!
      E continuo a respirare lo stesso ... ;)

      Elimina
    2. L'unica cosa "intelligente" che ho letto finora. Grazie.

      Elimina
  12. Catherine, lei scrive: "Sappi "Giorgio Andretta" che le provocazioni non mi fanno nemmeno il solletico, al massimo mi fanno sorridere, e che mi sarei aspettata da "Lei" valide e intelligenti informazioni. Aspetto ancora "l'estrapolato di una delle oltre seimila conferenze tenute dal Dottore" che lei - o piuttosto una certa Daniela (un altro nome ancora?) - mi aveva detto di mandarmi.
    Evidentemente ho sbagliato :)"
    .
    E poi: "P. S. A onor del vero ho ritrovato l'estratto che mi ha spedito, essendo sotto un altro nome (ricevo tante mail) avevo risposto senza badarci troppo e poi lo avevo dimenticato.", ancora :Corro a cospargermi il capo di cenere ... ^_^, rimango in attesa di quest'ultimo suo ravvedimento, intanto faccio tesoro di tutte le offese che mi ha donato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi rattrista che Lei non abbia voluto cogliere gli altri spunti utili nei miei commenti. Non erano offese - ho solo risposto scimmiottando il suo stile, ci sono riuscita? :) - bensì semplici richiami all'umiltà nel comunicare, ma se ne fa tesoro me ne compiaccio lo stesso.. Non è poi così difficile imparare a riconoscere i propri errori non crede? ..

      Corro a lavarmi i capelli ... ^_^

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.