lunedì 19 agosto 2013

L'Area 51 esiste. Si trova nel deserto del Nevada.

Massimo Mazzucco

Ieri pomeriggio mi trovavo alla stazione radio KPFK di Los Angeles, a fare un'intervista sull'11 settembre.

Ad un certo punto ho visto, attraverso i vetri della saletta in cui mi trovavo, una grande agitazione in corridoio. C'erano diverse persone che andavano e venivano, e parlavano concitate fra di loro. Ad un certo punto uno di loro si è avvicinato al vetro della saletta, mi ha guardato e ha sventolato sorridendo un foglio di carta.

Io fra me e me ho pensato: "Boh, sarà morto Dick Cheney".

Appena finita la trasmissione sono uscito, e mi è venuto incontro quello con il foglio in mano. "Guarda - mi ha detto - il governo americano ha appena riconosciuto l'esistenza dell'Area 51!"

"Ma scusa - gli ho detto io - se l'abbiamo già vista in 1000 documentari, presa da nord, da sud, dall'alto, dal basso, da vicino e da lontano… lo sappiamo tutti che esiste".

"Sì, ma adesso è ufficiale - ha risposto lui - Adesso lo hanno riconosciuto anche loro"...




"Ma hanno detto almeno a cosa serve?"

"No, di preciso no."

"E allora? Stiamo esattamente al punto di prima, no? Anzi, vedrete che ci racconteranno che serviva per qualche ridicolo esperimento militare, e alla fine useranno questa notizia per debunkare l'idea che gli UFO esistono." [...]

Ed infatti, non mi ero sbagliato. Appena arrivato a casa ho dato un'occhiata alle news, e ho letto che "l'Area 51 veniva usata negli anni '50 come base segreta per sperimentare gli U2, durante la guerra fredda. Questi test fatti ad altissima quota - ci spiegano con dovizia i militari - hanno causato un incremento enorme nei presunti avvistamenti di UFO, mentre in realtà si trattava dei nostri U2."

Visto come si fa a prendere due piccioni con una fava?

"Continuate a rompere le scatole con questa storia dell'area 51? - avranno detto i militari - Benissimo, a questo punto noi ammettiamo che esiste, ma ne approfittiamo proprio per smentire l'idea dell'esistenza degli UFO".

È lo stesso identico giochino che è stato fatto con le scie chimiche: fino a che è stato possibile nasconderle, le scie chimiche non esistevano per nessuno. Quando è diventato impossibile negare il fenomeno, ci hanno detto che quelli sono dei normalissimi "cirri di condensazione", e che quindi non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Se c'è una regola che a questo punto avremmo dovuto imparare a memoria è la seguente: i militari (e con loro la C.I.A. l'FBI, la NSA e compagnia bella) non ammettono mai niente, se non sono assolutamente costretti a farlo. E quando ammettono qualcosa, è soltanto per coprire qualcos'altro di molto peggio che sta sotto.

Vedi, ad esempio, la famosa "teoria dell'incompetenza" nell'11 settembre: "Ebbene sì, lo ammettiamo, non siamo stati capaci di unire i puntini" - ti dicono tutti compunti CIA e militari. 
E mentre te lo dicono ti uniscono tutti i brufoli sulla schiena con un pennarello, finché esce la scritta "boccalone".

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