venerdì 21 giugno 2024

La responsabilità

"Nell'eredità filosofica europea il concetto di "persona" ha una lunga tradizione; insieme ad esso si è sviluppata in Europa una nozione forte di coscienza individuale. 
Al contrario nel pensiero cinese, non troviamo un concetto di "persona" così delineato. 

Naturalmente esiste una nozione come quella di "coscienza", ma il concetto di "persona", questo tipo peculiare di "coscienza", in Asia non si riscontra negli stessi termini della tradizione europea. 

D'altro canto, i filosofi cinesi hanno elaborato una nozione molto forte di coscienza morale, traducibile con il termine "responsabilità", da cui deriva un altro concetto, quello di "intersoggettività", che ha operato incisivamente sia in Cina che in Giappone.
Nella filosofia europea, invece, per lungo tempo, si è fatto a meno del concetto di "responsabilità". 

Nozioni del genere si sono formate solo nella seconda metà del '700, allorché, ad esempio in area anglosassone, alcuni autori cominciarono a parlare di responsibility ...


Non intendo dire con questo che in Europa non ci siano stati fatti e azioni responsabili; ma gli Europei non hanno fissato in parole il raffinato concetto filosofico di responsabilità. 
 
La filosofia europea si è, quindi, sviluppata andando dalla nozione di persona a quella di responsabilità; in Asia è accaduto l'inverso: si è partiti dall'intersoggettività, non in senso conoscitivo, ma dall'interindividualità, per arrivare al concetto di persona. Per questo in Europa e in Asia lo sviluppo dell'etica è esattamente inverso."
 www.caffeeuropa.it )

Nelle lingue moderne europee, "responsabilità" vuol dire essenzialmente "rispondere". 

Di conseguenza, essa implica sostanzialmente due cose: che vi sia una voce, comunque definita, che "chiama", e rispetto alla quale si "risponde" o meno. E che questa "risposta", mediante la quale si attua una scelta, e dunque si realizza una "decisione", porta con sé la decisione di non rispondere ad altre voci che simultaneamente "chiamano". 

Per riferirsi ad un esempio concreto: se un governante amministra la cosa pubblica badando agli interessi dei suoi cittadini, egli "risponde" alla "chiamata" che da essi proviene, ma proprio per questo contemporaneamente "non risponde" alla chiamata dei propri personali interessi, posti in secondo piano rispetto a quelli degli altri. 

Uno dei più gravi errori dell'umano è di chiamare, di pretendere, e di non "rispondere" quando a sua volta viene chiamato. 
Può l'umano parlare di responsabilità quando ogni sua scelta è dettata dalle prime forze della psiche umana: paura e vanità!?
Un distinto compiacimento, una inebriante sensazione di potere, un rattristato timore, una doverosa contrizione. 
Questi li muovono, e quando agiscono cercano il consenso negli occhi delle persone e nei numeri delle statistiche.
Decisamente l'umano preferisce dormire che Vivere ...  

Questo mondo è popolato di codardi che, per avere l'approvazione di tutti, non sono più capaci di dire pane al pane. I valori importanti sono scomparsi dietro una spessa coltre di fumogeni inebrianti spruzzati principalmente dalla televisione. 
Ormai credono tutti che la responsabilità sia una cosa esterna, non vera, come il telegiornale, come un film ... Comodo!

I pochi che hanno ancora un cuore e un cervello funzionanti non fanno scuola sulla quantità di ebeti umani che ormai popolano il mondo.
La maggioranza sguazza nei suoi falsi valori che di valido hanno solo il nome, sono umanoidi benpensanti e gonfi delle loro certezze, sicuri che il mondo andrà meglio se adottano un bambino africano a distanza e compiaciuti della loro "consapevolezza". 

Si sentono "responsabili" del loro conto in banca, della loro macchina, dei loro figli, ma si lamentano appena qualche cosa sfugge al loro controllo, controllo che hanno deliberatamente delegato ai potenti che decidono per loro!
Irresponsabili e incoerenti ..


Osho dice:

"Tu non comprendi affatto il significato della parola responsabilità. La società è stata molto astuta; ha distrutto le parole più belle, dando loro un significato distorto. Di solito nel vocabolario ‘responsabilità’ vuol dire dovere, vuol dire fare le cose nel modo in cui se lo aspettano i genitori, gli insegnanti, i preti, i politici, tutti quanti.
La tua responsabilità è di soddisfare le richieste della società, degli anziani. Se agisci come vogliono loro, sei una persona responsabile; se agisci come vuoi tu – in modo individuale – allora sei irresponsabile. Il timore è che se agisci spontaneamente, qui e ora, c’è il pericolo che inizi ad agire in modo individuale. Cosa accadrà allora alla tua responsabilità.

La parola ‘responsabilità’ dovrebbe essere divisa in due: ‘respons - abilità’. 
La risposta è possibile solo se sei spontaneo, qui e ora. Risposta vuol dire che la tua attenzione, la tua consapevolezza, sono totalmente nel presente, qui e ora. Qualsiasi cosa accada, rispondi con tutto il tuo essere. Non si tratta di essere in armonia con qualcosa di esterno, che sia un testo sacro o un idiota sacro. Vuol dire essere in sintonia con il momento presente.
Questa capacità di rispondere è responsabilità." 


Illustrazioni: stampe artistiche di Nicholas Roerich

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