Sempre davanti agli occhi, sempre nelle nostre mani, uno schermo su cui scorrono immagini e video fatti su misura, pensati per farci spendere ore e ore sullo smartphone. E poi nuove app e ora anche l’intelligenza artificiale.
Si stima che 210 milioni di persone soffrano di dipendenza da web e social network.
Si stima che 210 milioni di persone soffrano di dipendenza da web e social network.
Ne ha parlato il New York Post ma è solo l’ennesima conferma. Si tratta di una vera forma di dipendenza, di intossicazione digitale.
Come ci si può disintossicare: la parola agli esperti
Come uscirne? Kia-Rai Prewitt, direttrice dell’ambulatorio di psicologia della Cleveland Clinic, ha dichiarato che il primo passo è crearsi un obiettivo: non usare il telefono al lavoro, fissare un numero massimo di ore di connessione, lasciare il cellulare sempre nello stesso posto e usarlo come si faceva quando c’era solo il telefono fisso ...
Il video del servizio nell'articolo originale: www.byoblu.com
Il vero dramma riguarda giovani e giovanissimi: i nativi digitali che vivono sugli smartphone, socializzano a distanza, sono attaccati ai cellulari, si addormentano e si svegliano con questi strumenti elettronici.
Il documentario sui danni da social media causati a giovani e giovanissimi
Sempre negli Stati Uniti è uscito un documentario che denuncia i danni da social. Si chiama “Can’t look away” (Non posso distogliere lo sguardo): un gioco di parole con cui si denunciano i limiti di chi non riesce a stare senza social – senza connessione al web – e ci si appella al buonsenso degli adulti, che non possono girarsi dall’altra parte, negando che esiste un problema.
E il problema rischia di ingrandirsi, con un “effetto valanga”, quando a restare impigliati nella rete sono giovani un po’ più fragili o semplicemente sensibili. E di questo parla il docufilm. Si parla delle conseguenze reali degli algoritmi delle aziende Big Tech e il loro impatto su bambini e adolescenti.
Nei casi più gravi si parla di induzione all’isolamento, all’autolesionismo o al suicidio ...
Fonte: www.byoblu.com
Fonte: www.byoblu.com
"Can't Look Away: The Case Against Social Media" è il nuovo documentario che espone le conseguenze reali degli algoritmi delle grandi aziende tecnologiche e il loro impatto su bambini e adolescenti. Nel 2022, le aziende di social media hanno generato circa 11 miliardi di dollari di pubblicità rivolta ai minori negli Stati Uniti, dove il 95% degli adolescenti utilizza i social media. Un adolescente su tre li usa quasi costantemente. "Questi prodotti non sono progettati per agganciare noi adulti", afferma Laura Marquez-Garrett, avvocato del Social Media Victims Law Center di Seattle, protagonista di "Can't Look Away".
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