- Padre.
- Figlio mio.
- Cosa vuoi dunque che faccia?
- È giunta l’ora, Gesù. È arrivato il momento per te di bere l’amaro calice.
- Oh Padre celeste, ciò che mi chiedi è così difficile, l’angoscia mi opprime.
- Lo so, e soffro nel chiederti ciò che un padre non vorrebbe mai chiedere a un figlio, ma dovrai sacrificarti per mondare i peccati di tutta l’umanità.
- Sia fatta la tua volontà.
- E per le uova di cioccolato.
- Eh?
- Dico, dovrai soffrire e morire e in questo modo salverai gli uomini dal peccato.
- No, no, quello l’ho capito. È molto chiaro. È la parte dopo che mi sfugge.
- Le uova di cioccolato? Non te l’avevo accennata negli scorsi brief?
- Sì, ma pensavo di aver sentito male.
- Hai sentito benissimo, le uova di cioccolato sono al centro del discorso.
- Credevo che la morte e la resurrezione fossero al centro.
- No, le uova.
- Uhm.
- Ti vedo poco convinto ...
- Figlio mio.
- Cosa vuoi dunque che faccia?
- È giunta l’ora, Gesù. È arrivato il momento per te di bere l’amaro calice.
- Oh Padre celeste, ciò che mi chiedi è così difficile, l’angoscia mi opprime.
- Lo so, e soffro nel chiederti ciò che un padre non vorrebbe mai chiedere a un figlio, ma dovrai sacrificarti per mondare i peccati di tutta l’umanità.
- Sia fatta la tua volontà.
- E per le uova di cioccolato.
- Eh?
- Dico, dovrai soffrire e morire e in questo modo salverai gli uomini dal peccato.
- No, no, quello l’ho capito. È molto chiaro. È la parte dopo che mi sfugge.
- Le uova di cioccolato? Non te l’avevo accennata negli scorsi brief?
- Sì, ma pensavo di aver sentito male.
- Hai sentito benissimo, le uova di cioccolato sono al centro del discorso.
- Credevo che la morte e la resurrezione fossero al centro.
- No, le uova.
- Uhm.
- Ti vedo poco convinto ...
- No, no, per carità. Anche perché io davvero, te l’appoggio tutta la faccenda del sacrificio, ci sta, capisco anche a livello simbolico. Mondare, immolarsi, la passione, eccetera. Però sta cosa delle uova di cioccolato se devo essere sincero mi stranisce un po’.
- Perché?
- Perché, per quanto mi sforzi, non riesco a trovare una correlazione fra io che vengo torturato e inchiodato a delle assi di legno e delle uova di cioccolato fondente.
- O al latte.
- O al latte, sì.
- Le uova di cioccolato sono fondamentali per la redenzione dell’umanità e la prosecuzione logica del mio grande disegno divino.
- Come? No, perché a sto punto son davvero curioso.
- È molto semplice. Vuoi che ti spieghi?
- Volentieri.
- Allora tu praticamente sei il Messia no?
- Sì.
- E a un certo punto quando… ntoni…
- Eh?
- …ntoni… vanti… tonati… sim… dra… are van…tani da cui le uova di cioccolata.
- Aspetta, t’ho perso un attimo.
- Mi senti?
- Sì, adesso ti sento bene.
- Cosa non hai capito?
- Tutta la spiegazione del perché il mio martirio è connesso a delle uova di cioccolato.
- Okay. Mi rendo conto che può sembrare destabilizzante, ma in realtà una volta fatti due collegamenti logici è persino ovvio: tu ti fai uccidere e questo naturalmente porta a un… izione… lati… dev… anare… l’uovo dei Me Contro Te a 17 euro e 90.
- T’ho perso di nuovo. Ma dove sei? In paradiso che prende così poco?
- No, macché, sono in Trentino.
- Ascolta, io a questo punto ho dei forti dubbi sul fatto che forse tu non abbia la più pallida idea di cosa stai facendo.
- Come osi?
- E se permetti a me non è che vada particolarmente di andare là a morire per delle uova di cioccolato.
- Tu pensi che io sacrificherei mio figlio, il mio unico figlio, che lo farei torturare, che lo guarderei soffrire e morire sulla croce per delle misere uova di cioccolato? Il punto non sono le uova di cioccolato!
- Ah, meno male.
- Son le sorprese.
- Checcazzo papà!
- Le sorprese sono il cuore della Pasqua.
- Pensavo di essere io il cuore della Pasqua!
- Sorpresa!
- Almeno la sorpresa è, che ne so, un messaggio d’amore e fratellanza universale?
- È un portachiavi.
- Un portachiavi.
- O una collana scrausa. A volte una bussola. Se ti va di culo Goku.
- Non so… non mi convince…
- Non ti convinceva neanche la barba e guardati, stai benissimo.
- Va bene facciamo sta cosa delle uova, mi fido, ma perché ci devo morire? Non posso dirglielo e basta?
- No, è essenziale che muori. Altrimenti non passa il messaggio.
- E il messaggio è…?
- Cioccolatoso.
- Papà!
- E sù, scherzo. Ma non lo so. Il messaggio è che dentro ognuno di noi c’è un braccialetto delle Winx. Poi loro se lo interpretano come gli pare, dai. Non impazzirci su sta roba. Tu vai là, golgoti, poi li guardi serio negli occhi e dici: la Pasqua è bontà, la bontà è il cioccolato e non importa che tu sia cioccolato fondente o al latte…
- O cioccolato bianco.
- Non bestemmiare. La cosa importante è che compri prodotti dolciari con dentro oggetti di plastica scadente. E così avrai il regno dei cieli.
- Dai, è una follia, mi vergogno.
- E non farla! E perdiamo tutto il senso della cristianità perché il principino si vergogna!
- Non offenderti, papà. Io… io proprio non ce la faccio. Mi faccio ammazzare volentieri eh, quella parte non si discute, ma sta cosa sulle uova di cioccolata non la dico.
- Che palle però, Cristo!
- Scusa.
- D’accordo, che vuoi fare, di’ quella tua solita roba sull’amore e sul perdono. Io boh, m’arrangerò, la farò passare in un altro modo, c’ho una mezza idea su un coniglio…
- Mi spiace.
- Va be’, non fa niente. Adesso vai che Giuda si sta mettendo il burro cacao.
- Addio padre.
- Addio figliolo.
- …
- Papà.
- Eh?
- Cos’è Goku?
- Sei tu, però divertente. Nicolò Targhetta
Fonte: www.facebook.com



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