In natura infatti il maiale così come lo conosciamo non esiste: è stato selezionato dall’uomo fino a diventare un animale allevato per il consumo umano e spesso considerato sporco.
In realtà il maiale, con le sue doti comunicative e la sua capacità di creare legami con gli esseri umani, è un animale molto socievole e intelligente.
Inoltre i maiali sanno fare cose incredibili!
In realtà il maiale, con le sue doti comunicative e la sua capacità di creare legami con gli esseri umani, è un animale molto socievole e intelligente.
Inoltre i maiali sanno fare cose incredibili!
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Uno degli animali più mangiati al mondo
Secondo la FAO la carne di maiale è tra le più consumate al mondo. Il suo consumo complessivo è infatti pari ad un terzo della produzione mondiale di carne, mentre quello di pollo si attesta al 39% e la carne bovina al 21%.
Nel 2022 in Italia sono stati macellati più di 10 milioni di maiali, un numero che i dati Istat mostrano essere in calo negli ultimi 10 anni ma che colloca comunque il nostro Paese tra i primi sette produttori a livello europeo.
La Lombardia è la regione italiana che alleva più maiali, con oltre 4 milioni di capi, seguono Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Circa l’87% degli allevamenti suinicoli nazionali è concentrato in queste regioni.
Pur essendo estremamente sensibili e intelligenti, all’interno degli allevamenti i maiali si trovano a vivere in condizioni di malessere, in cui non hanno la possibilità né di mettere in pratica i loro comportamenti naturali, né di essere adeguatamente stimolati a livello cognitivo.
Maiali: animali empatici e chiacchieroni
Sebbene alle setole più scure tipiche del cinghiale i maiali abbiano sostituito un colore generalmente rosato dovuto alla depigmentazione della loro pelle, la loro origine biologica è la stessa.
Maiali e cinghiali continuano infatti ad appartenere alla stessa specie, tanto è vero che maiali domestici fuggiti da allevamenti e rinselvatichiti mantengono lo stesso repertorio comportamentale dei loro progenitori.
Di natura socievole, dal punto di vista relazionale i maiali tendono a vivere in gruppi stabili all’interno dei quali creano forti legami con i loro simili.
Possiedono inoltre un ampio repertorio di suoni che si scambiano tra loro arrivando a comunicare con circa 40 segnali vocali differenti.
Anche grazie a questi segnali cooperano fra di loro, imparano gli uni dagli altri e interagiscono con l’ambiente circostante.
Sono empatici e mostrano capacità di immedesimazione nelle emozioni di un altro individuo.
Proprio come gli animali domestici, anche i maiali mostrano la capacità di relazionarsi e affezionarsi agli esseri umani apprezzando l’interazione e il contatto anche attraverso il gioco.
L’intelligenza del maiale è riconosciuta a livello europeo
I maiali sono animali eccezionalmente intelligenti, con caratteristiche cognitive sviluppate che condividono con scimpanzé, elefanti, delfini e persino umani.
Come queste altre specie, il maiale è un animale che impara in fretta e che possiede un’ottima memoria a lungo termine.
Secondo quanto dimostrato da uno studio dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, i maiali superano in intelletto i cani e possono dare prova di grandi abilità.
Per esempio sono in grado di districarsi in labirinti e usare il riflesso degli specchi per riconoscere se stessi e scovare del cibo nascosto.
Sanno comprendere un linguaggio simbolico, imparare combinazioni complesse di simboli associati ad azioni e oggetti, muovere un joystick per spostare un cursore sullo schermo e manipolare numerosi oggetti.
Un animale “pulito”, al contrario della credenza comune
Tra i vari stereotipi diffusi sul maiale, l’idea che il maiale sia un animale che ama lo sporco è totalmente smentita dalla scienza.
Tutto il suo corpo infatti è ricoperto da setole ispide che hanno una funzione protettiva: la pelle del maiale è particolarmente delicata e ha bisogno di cure costanti per essere tenuta pulita. Ciò avviene con dei bagni di fango, una pratica che i maiali utilizzano anche per proteggersi dal freddo, ma non certo per sporcarsi di proposito.
I maiali inoltre non fanno mai i propri bisogni nei luoghi in cui dormono, cosa che cercano di evitare anche all’interno degli allevamenti, dove però hanno pochissimo spazio a disposizione.
In alcuni casi dal momento che le scrofe evitano di sporcare il nido in cui partoriscono, quando non possono allontanarsi come nel caso delle gabbie da parto, questi animali smettono addirittura di defecare per più giorni.
Si tratta di animali che in natura vivono in “home-range”, cioè in territori di gruppo, di grandezza variabile che possono estendersi per molti ettari a seconda della disponibilità di cibo. Negli allevamenti, al contrario, i maiali non possono organizzare i propri spazi in questo modo e sono condannati a forzature che causano loro gravi sofferenze.
Se i maiali potessero scegliere, certamente non vivrebbero negli allevamenti in cui la maggior parte di loro è costretta a trascorrere la propria intera vita, tra maltrattamenti, stress e paura.
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