A 25 anni dalla sua scoperta, L’Uomo di Marree continua ad essere uno dei più grandi misteri irrisolti. Situato nella parte centrale dell’Australia Meridionale, il geoglifo è stato scoperto dal pilota di un aereo dell’outback Trevor Wright nel 1998.
Dalla sua scoperta sono state fatte numerose teorie sulle sue misteriose origini, al punto che l’imprenditore Dick Smith ha offerto una ricompensa di 5000 di dollari alla persona che avrebbe dato informazioni sulle sue origini. Ma per il momento, sembra che nessuno sia stato in grado di portare informazioni sulla sua creazione.
La figura visibile solo dall’alto, misura 4,2 km in altezza (per darvi un esempio l’Empire State Building è dieci volte più piccolo) ed ha un perimetro di 15-28 km. Si tratta del più grande geoglifo conosciuto e per il momento, le sue origini rimangono un mistero.
Dalla sua scoperta sono state fatte numerose teorie sulle sue misteriose origini, al punto che l’imprenditore Dick Smith ha offerto una ricompensa di 5000 di dollari alla persona che avrebbe dato informazioni sulle sue origini. Ma per il momento, sembra che nessuno sia stato in grado di portare informazioni sulla sua creazione.
La figura visibile solo dall’alto, misura 4,2 km in altezza (per darvi un esempio l’Empire State Building è dieci volte più piccolo) ed ha un perimetro di 15-28 km. Si tratta del più grande geoglifo conosciuto e per il momento, le sue origini rimangono un mistero.
Con il passare degli anni, l’immagine si stava gradatamente erodendo per processi naturali per cui nell’agosto 2016 sono stati effettuati lavori di restauro per ridefinire il geoglifo dove ha riportato alla luce una sagoma chiaramente visibile dall’aria, corrispondente all’originale.
Cosa o chi rappresenta L’Uomo di Marree?
L’uomo di Marree Raffigura un cacciatore aborigeno, probabilmente della tribù Pitjantjatjara con una lancia in mano.
Sui giornali sono partite le ipotesi più fantasiose, a cominciare dall’idea che sia opera di antichi alieni che usavano queste figure per lasciare dei messaggi dallo spazio alle antiche tribù presenti in zona. Ma secondo gli esperti, gli Alieni non hanno nulla a che fare con questa figura, bensì sostengono che si tratti di una opera moderna creata con un GPS.
Turner sostiene che la creazione accurata dell’enorme figura sia stata fatta molto prima, sostenendo che il GPS non era ancora presente.
Visibile dallo Spazio
La Nasa, di recente, ha riproposto un’immagine satellitare scattata proprio da Landsat 8 come foto del giorno. Ricorda molto le figure stilizzate di animali tracciati nell’antichità dai popoli precolombiani, e come quelle, il modo migliore per apprezzarlo è sorvolarlo da qualche chilometro di quota.
Insomma, Sicuramente, da quando è apparso, questa misteriosa figura è divenuto una meta turistica. Al punto che gli abitanti della zona, come presi proprietari degli hotel in zona, si occupano della manutenzione.
Guardando nei dettagli,L’Uomo di Maree ricorda molto le famose linee le di Nazca visibili in Perù, di cui, qualche mese fa, furono scoperta 143 nuovi geoglifi.
Fonte: www.universo7p.it
La foto scattata dalla Nasa (2020) ha mostrato che l’opera di land art era ancora integra.
È del 2013, infatti, il primo campanello d’allarme. Sempre da una foto a colori della Nasa i contorni del Marree Man sembravano allora essere appena visibili.
È del 2013, infatti, il primo campanello d’allarme. Sempre da una foto a colori della Nasa i contorni del Marree Man sembravano allora essere appena visibili.
La comunità del luogo si disse preoccupata e nel 2016 venne avviato un restauro per riportare l’opera al suo originale splendore.
Gli esperti addetti al restauro hanno creato un sistema di scanalature parallelo ai bordi dell’uomo di Marree arando il terreno in modo da trattenere l’acqua per far attecchire in futuro la vegetazione.
Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando di un luogo estremamente isolato nell’outback meridionale australiano, raggiungibile dopo una settantina di chilometri di strada leggermente battuta in mezzo alla polvere dal paesino di Marree, a sua volta un crocicchio di baracche con nemmeno un centinaio di abitanti.
Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando di un luogo estremamente isolato nell’outback meridionale australiano, raggiungibile dopo una settantina di chilometri di strada leggermente battuta in mezzo alla polvere dal paesino di Marree, a sua volta un crocicchio di baracche con nemmeno un centinaio di abitanti.
L’immagine scattata dalla Nasa sembra confermare che il restauro ha attecchito e probabilmente in futuro l’uomo di Marree potrebbe diventare contornato di “verde”.
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
I presunti artisti dell'opera
Due artisti locali sono stati sospettati di essere dietro il Marree Man.
Robin Cooke, che ha creato il Mutonia Sculpture Park di Marree, nega che sia stato lui. L'altro sospettato potrebbe essere l'artista defunto di Alice Springs Bardius Goldberg, che secondo quanto riferito ha confessato sul letto di morte che l'Uomo Marree era una sua opera.
Fonte: www.corrieredellosport.it
Robin Cooke, che ha creato il Mutonia Sculpture Park di Marree, nega che sia stato lui. L'altro sospettato potrebbe essere l'artista defunto di Alice Springs Bardius Goldberg, che secondo quanto riferito ha confessato sul letto di morte che l'Uomo Marree era una sua opera.
Fonte: www.corrieredellosport.it
Bardius Goldberg |
L'eccentrico artista avrebbe voluto creare una scultura che potesse essere vista dallo spazio.
L' Adelaide Advertiser ha riferito che avrebbe confessato ad amici che era stato pagato $ 10.000 per creare l'uomo gigante.
“Questo è tutto quello che c'è di sicuro.
Non c'è dubbio che Goldberg fosse coinvolto, ma sfortunatamente è morto nel 2002”.
“Molte persone sono state coinvolte, hanno detto di essere state coinvolte, ma qualunque cosa sia successa qui, sono passati tutti questi anni e ora la gente dice 'vogliamo davvero sapere chi è stato' perché questo è il mistero.
Perché preoccuparsi di salvarlo?
Insieme al mistero di chi ha creato Marree Man c'è la domanda sul perché.
Naturalmente, non c'è una risposta solida neanche a questo, ma è certamente servito al suo scopo nel corso degli anni.
È ampiamente riconosciuto come il secondo geoglifo più grande al mondo. Il più grande fu scoperto nel 2016, in India, nel deserto del Thar) al mondo.
Fonte: www.news.com.au
Fonte: www.news.com.au
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