venerdì 5 novembre 2021

Il monumento di Yonaguni, l’Atlantide giapponese?

Circa 25 metri sotto le acque al largo del Giappone si trova una piramide a gradoni comunemente chiamata il Monumento di Yonaguni. 

Questa struttura fu scoperta casualmente nel 1986 durante un’immersione per documentare gli squali martello, che abbondano in questa specifica zona del Giappone. 

La struttura che sembrava un castello artificiale o una piramide attirò l’attenzione di un professore di geologia marina, Masaaki Kimura, che dal momento in cui visitò il sito lo ritenne artificiale e a tutt’oggi si adopera perché venga considerato tale; infatti fondò un’organizzazione dedicata a dimostrare che il Monumento Yonaguni non è solo la formazione naturale, come sembrerebbe essere, ma piuttosto una struttura artificiale, costituito da una rete enorme di edifici, castelli, monumenti, uno stadio, e di altre strutture, tutte collegate da un elaborato sistema di strade e corsi d’acqua. Dato che questa è il tipo di storia che il pubblico ama.

La Notizia della scoperta di Kimura fece il giro del mondo accompagnate da frasi come "studiosi mistificati ", "città sommersa" e "Atlantide giapponese". 

Misteri della Storia su History Channel ha prodotto un episodio chiamato “Giappone: misteriose piramidi”,  Ancient Discoveries un episodio chiamato “Lost Cities of the Deep”, mentre altri documentar inerenti all’argomento furono trasmessi dalla BBC e Discovery Channel. 
Forum e siti Web poco attendibili amano esagerare su queste notizie, non a caso dopo poco tempo incominciarono a girare in rete false foto e teorie a proposito di Yonaguni ...

A sinistra la vera faccia di Yonaguni a destra il falso che gira in rete

Un esempio di ciò che sostengo è la famosa foto della testa scolpita nella formazione individuata dal Dr. Kimura. Si tratta di una grande roccia tondeggiante, con due depressioni vicino a dove dovrebbero essere gli occhi, ma dato la sua approssimazione lo stesso Kimura non ha la pretesa di identificare come totalmente artificiale, egli, infatti, sostiene che gli occhi sono artificiali, ma che il resto della roccia è naturale. 
Tuttavia, c’è una fotografia completamente diversa su Internet che mostra tre subacquei intorno ad una testa di pietra enorme totalmente artificiale che sembra essere avere un copricapo piumato. Ovviamente è un falso ma molti internauti cadono nell’inganno.

Ma quello che molti non sanno è che lo stesso Kimura per la sua teoria sulle strutture artificiali ha ben pochi sostenitori tra archeologi e scienziati e ancora meno consenso da pseudoscienziati come lui.


Tra questi Dr. Robert Schoch, geologo presso la Boston University, conosciuto per il suo lavoro sulla Sfinge e su quello delle date della Grande Piramide che secondo in base ai suoi studi e alle sue analisi degli agenti atmosferici, da ritenere molto più antichi. Schoch dopo aver fatto alcune immersioni su Yonaguni, ha osservato ciò che si oppone all’idea che Yonaguni sia artificiale:

“… La struttura è, per quanto ho potuto determinare, composta interamente di solido fondamento. Nessuna parte del monumento è costruito in blocchi separati di roccia che, risulta collocato in una posizione. Questo è un punto importante, poiché i blocchi di roccia disposti in un certo ordine sarebbero definitivamente la prova dell’origine artificiale della struttura – ma sono riuscito a trovare alcuna prova del genere. Queste rocce contengono numerosi e ben definiti, piani di stratificazione paralleli lungo i quali gli strati sono facilmente separati. Le rocce di questo gruppo sono anche attraversate da numerosi set di giunti paralleli e verticali … e fratture. 
Yonaguni si trova in una regione sismica; tali terremoti tendono a fratturare le rocce in modo regolare; confrontando la naturale erosione, molto regolare, dovuta agli agenti atmosferici sulla costa moderna dell‘isola con le caratteristiche strutturali del Monumento Yonaguni, si ha la certezza che il Monumento Yonaguni è principalmente il risultato di processi geologici naturali e geomorfologiche del luogo. Infine sulla superficie ho trovato anche depressioni e cavità che formano naturali buchi nella roccia come alcuni ricercatori hanno notato sul Monumento sottomarino di Yonaguni.

Come probabilmente siete a conoscenza, il Giappone si trova in una regione di grande instabilità tettonica, ovvero, l’Anello di fuoco del Pacifico; l’isola si trova infatti proprio accanto alla convergenza della placca pacifica e la placca Mar delle Filippine, questo ha fatto si che si creino particolari strutture naturali rocciose; Patrick D. Nunn , professore di Geoscienze presso la University of the South Pacific , ha studiato queste strutture e rileva che le formazioni marine di Yonaguni sono rocce di ardesia come le Sanninudai di superfice (rocce stratificate di forma piatta o squadrata), modellate esclusivamente da processi naturali, e conclude per quanto riguarda le strutture sottomarine che “non c’è ragione di supporre che essi siano artificiali”. 

Altri esempi di formazioni naturali con facce piane e taglienti, spigoli rettilinei sono le colonne di basalto del Giant’s Causeway e la formazione scala naturale sul Monte Old Rag.

La scala naturale del Monte Old Rag confrontata con la scala di Yonaguni

Infine va sottolineato come negli ultimi anni, il dottor Kimura ha riconosciuto che la struttura di base del monumento è probabilmente naturale, ma afferma che fu comunque “abitato” dagli esseri umani. 

Il geologo giapponese in un primo momento stimò che questa popolazione doveva risalire ad almeno 10.000 anni fa (8.000 aC), ma in un rapporto del Pacific Science Congress nel 2007, Kimura stesso ha rivisto questa stima e datato a 2.000 o 3.000 anni fa lo stanziamento, ma anche questa teoria è stata smentita in quanto Yonaguni è una delle isole Ryukyu, e la prima prova archeologica della presenza dell’uomo risale al 300 aC, inoltre studi genetici hanno dimostrato che le popolazioni fondatrici Ryukyu migrarono verso sud dal Giappone, non da Taiwan come le più antiche popolazioni.

Alessandro Sicuro




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