mercoledì 10 novembre 2021

E se i pterodattili fossero ancora vivi?

 

Se animali come il celacanto, ritrovato  vivo nel 1938 e “nuove” specie come il calamaro gigante, filmato per la prima volta nel maggio del 2001, possono ancora abitare questo mondo, cosa vieta a creature preistoriche di essere ritrovate vive e vegete al giorno d’oggi?

Poco o niente se ripenso all’estate del 2014, quando dal finestrino della RER nella periferia Parigina, qualcosa di veramente strano che si librava in cielo catturò la mia attenzione.

Ali da pipistrello e dimensioni fuori dal comune. Questo è quello che la mia mente ha fotografato in quei pochi secondi prima che la creatura sparisse dietro un palazzo. Potrebbe sembrare una location particolare per un avvistamento del genere, ma non poi così tanto se ricordiamo cosa successe nel 1856 in Francia, quando alcuni operai che stavano costruendo una galleria sulla linea ferroviaria Nancy-Saint Dizier videro uscire da un blocco di calcare uno pterosauro che, dopo aver sbattuto le ali, morì. Uno studioso locale esaminò l’animale e riconobbe che si trattava effettivamente di un rettile preistorico.

Comunque sia, dopo quell’esperienza, ho deciso di selezionare per voi dieci tra le testimonianze più interessanti trovate sul web, per spiegare come, secondo me, affermare che gli pterodattili siano completamente estinti, potrebbe non avere senso ...

Il celacanto o latimeria : un fossile vivente

1. Aprile 1890 in Arizona: il Tombstone Epitaph, un giornale locale, pubblicò la notizia:
“Trovato nel Deserto: uno Strano Mostro Alato Scoperto e Abbattuto nel Deserto di Huachuca”.
La creatura, inchiodata poi sulla parete di un fienile, fu descritta come uno pterodattilo.
Di seguito la foto.


2. Ma fu una carta nautica del 1595 a documentare
forse per la prima volta la presenza di questa creatura,
con un lungo becco, ali da pipistrello e coda biforcuta.

3. O che dire della leggendaria figura del drago?
La sopravvivenza di alcuni esemplari di pterodonte nel corso dei secoli, spiegherebbe la sua credenza.
Innumerevoli racconti e manoscritti medievali narrano, infatti, di queste enormi lucertole alate, in grado di attaccare mortalmente guerrieri e uomini.
Pare vivessero in caverne, terrorizzando i villaggi circostanti. In alcuni manuali dell’epoca vengono raffigurati proprio come pterosauri.




4. Se l’atteggiamento mentale e superstizioso del Medioevo non vi convince, spostiamoci molto più avanti, a Cuba, nel 1971, in una giornata soleggiata, quando Eskin Kuhn, militare statunitense, affermò di aver visto una coppia di pterosauri volare a bassa quota, sull’oceano, a circa trenta metri di altezza.

"Le vertebre della loro schiena erano evidenti, principalmente tra le spalle. Stimerei che la loro apertura alare fosse di circa 10 piedi.
Sono passati 30 anni da quando ero lì, la memoria svanisce, anche per qualcosa di così sorprendente. Ricordo di essere corso in una caserma mentre erano ben oltre me, afferrando il sergente Cunningham per un braccio e cercando di trascinare il suo io reticente fuori per assistere a loro e confermare il mio avvistamento, ma quando sono riuscito a portarlo fuori erano spariti."

Eskin Kuhn, Marine degli Stati Uniti -

5. Nel 1958 Maurice Burton, giornalista scientifico dell’ “Illustrated London News” riportò i numerosi avvistamenti in Africa di una creatura simile a uno pterodattilo, puntualizzando anche che lungo le coste del continente era stato pescato, pensate un po’, un Celacanto.

6. Un anno dopo nel 1957, a Fort Rosebery, un uomo fu ricoverato in ospedale con gravi ferite alla schiena. Disse di essere stato attaccato da un grosso uccello nella palude di Bangweulu e quando gli fu chiesto di descrivere l’animale, disegnò una creatura molto simile ad uno pterodattilo.


7. Tra l’altro, in alcuni stati Africani, il Kongamato, così denominato  questo “pterosauro africano”, pare faccia ancora parte della fauna locale.
Addirittura uno studente statunitense che proveniva dal Kenya, fu sorpreso dal fatto che gli Americani credessero che gli pterosauri fossero esistiti milioni di anni fa, quindi raccontò al telefono al dottor Kent Hovind dei rettili volanti della sua terra d’origine: conviverci non è affatto semplice; per esempio una delle problematiche, è quella di dover seppellire i morti molto in profondità, per far in modo che non si cibino delle loro membra.


8.  Ma se pensate che gli pterodonti siano estinti da milioni di anni, cos’è che alle 20:10 del 25 luglio 1977 nei pressi della cittadina di Lawndale, nell’Illinois, Mississipi, planò su Marlon, all’epoca un bambino di dieci anni, portandoselo via sotto gli occhi della madre Ruth Low?
Quella sera anche un uomo giurò di aver visto due enormi volatili planare verso terra. Uno dei due si abbassò fino ad afferrare Marlon che stava giocando con alcuni compagni davanti a casa. Dopo circa mezzo chilometro la creatura, che non si era alzata di molto, lasciò andare il bambino, che fortunatamente rimase illeso, e scomparì in direzione nord-est.
In tutto, erano state ben sei le persone che avevano assistito al fatto, rimanendo senza parole.

I mezzi di informazione diffusero la notizia, ma nessuno credette a questa bizzarra vicenda.
La signora Low venne presa per bugiarda e Marlon venne deriso dai suoi compagni di scuola che lo chiamarono “ragazzo-uccello“. I capelli del ragazzino diventarono presto grigi, e per molto tempo egli non ebbe più il coraggio di uscire di casa dopo il tramonto.

9. Di seguito allego una foto apparentemente autentica, che ritrae un piccolo Pterodactylus kochi. Il volatile stava picchiando il becco contro la finestra di un’abitazione, finché una donna dall’interno lo vide e lo fotografò, prima che volasse via.

10. Primavera 2014: Marco Manti, giovane studente di geologia dell’Università di Messina segnalò alle guardie forestali:
“C’è un uccello strano vicino al Monte Cappa, mi sembra un pterodattilo”.
Il tempo di arrivare sul posto ed ecco la conferma: uno pterodattilo (Pterodactylus) volava tranquillo cercando un rifugio per la notte.

L'avvistamento in Aspromonte

Avvistamento 2015 (Canada)

- Giulia Sollazzo -

Le fotografie allegate sono tratte dal web, e sono mostrate a scopo informativo e illustrativo.
Tuttavia di alcune non è chiara l’attendibilità.

Fonte: gbriblu.wordpress.com

Falsi o autentici? Difficile dirlo. 
E ora un racconto sul tema dei dinosauri ... 

Alcuni anni fa un buontempone ha messo su Facebook la foto di Steven Spielberg in posa vicino ad una delle sue creature robotiche di Jurassic Park (il primo, quello bello), un Triceratopo: con la seguente didascalia
 
"Disgraceful photo of recreational hunter happily posing next to a triceratops he just slaughtered. Please share so the world can name and shame this despicable man.”
 
Ossia:
 
Vergognosa foto di uno cacciatore per divertimento che posa felice vicino ad un Triceratops che ha appena massacrato. Per favore condividete questa foto così che il mondo possa sapere chi è e gettare vergogna su quest'uomo spregevole.
 
L'intento è chiaramente (ma non abbastanza chiaramente si vede) goliardico e molte sono state le risposte in linea, ossia spiritose, ad es: 
No, è necessario un abbattimento controllato dei Triceratops perché altrimenti sottrarrebbero pascoli agli Unicorni! 

Però qualcuno e non pochi, ci è cascato: la vista di un uomo sorridente vicino ad un (non)animale morto ha scatenato commenti irosi, questa è una delle prime risposte dove in sostanza dice che non guarderà più i suoi film ed un mucchio di assurdità sugli zoo ecc.:


In breve la burla è sfuggita di mano (o forse no) ed è diventata une delle foto più condivise su facebook ed ha scatenato migliaia di commenti, molti dei quali inviperiti nei confronti di Spielberg e della sua crudeltà sugli animali!

Vorrei pensare che chi ha scritto commenti come se il Triceratops fosse realmente stato ucciso da Spielberg fossero solo dei troll che volevano divertirsi prendendo in giro gli animalisti più sfegatati ma, conoscendo il livello di cultura medio degli americani, sono convinto che almeno una parte sia ahimè sincera (non dimentichiamo che nel Kansas è ancora obbligatorio insegnare il creazionismo e che un ex presidente/attore USA ha detto in pubblico che non c'era bisogno di proteggere le foreste perché visto un albero li hai visti tutti).
Quindi questa foto per me è potente perché:
- Ha scatenato dei troll che discreditano gli animalisti recando danno a quelli più ragionevoli.
- Ha esposto al ridicolo persone ignoranti
- Ha creato animosità nei confronti di Steven Spielberg (e chissà, magari gli ha anche fatto pubblicità, tutto ha due facce) da parte degli ignoranti di cui sopra.
- Si è riprodotta come il virus dell'influenza.

Dimostra come la mancanza di cultura sia un male davvero grave.

"It' just for fun" ...

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