Quando c’è odore di truffa, tutti parlano di Schema Ponzi, o semplicemente di Ponzi.
Bisogna però distinguere e capire che non tutte le truffe sono definibili tali.
Vediamo di fare chiarezza e capire, quando una truffa è “uno schema Ponzi” e quando invece, è semplicemente… una truffa!
SCHEMA PONZI - INDICE
Cos’è lo Schema Ponzi?
Come funziona lo Schema Ponzi?
Schema Ponzi di nuova generazione, sistema piramidale e Multilevel Marketing
Documentari, Serie TV e Film sullo Schema Ponzi
Schema Ponzi “reinventato” da Bernard Madoff
Schema Ponzi: chi è il suo inventore?
Schema Ponzi: altri famosi emulatori e truffatori
Nuovi Ponzi: tra bitcoin e criptovalute Scam
Cos’è lo Schema Ponzi?
Lo Schema Ponzi è un vero e proprio modello economico, un’architettura ben pianificata e strutturata alla cui base non vi è alcun tipo di investimento che generi valore e profitto. Inventato da Charles Ponzi, il famoso “schema” è una sorta di catena di Sant’Antonio, il cui obiettivo è quello di frodare e cagionare danni ai risparmiatori.
L’interesse nei confronti di questo fraudolento schema è tornato in auge a seguito di alcuni arresti avvenuti negli Stati Uniti d’America. Il caso più eclatante di applicazione dello “Schema Ponzi” è quello messo in atto dall’ex Presidente del Nasdaq Bernard Madoff, accusato di una truffa da 50-65 miliardi di dollari.
SCHEMA PONZI - INDICE
Cos’è lo Schema Ponzi?
Come funziona lo Schema Ponzi?
Schema Ponzi di nuova generazione, sistema piramidale e Multilevel Marketing
Documentari, Serie TV e Film sullo Schema Ponzi
Schema Ponzi “reinventato” da Bernard Madoff
Schema Ponzi: chi è il suo inventore?
Schema Ponzi: altri famosi emulatori e truffatori
Nuovi Ponzi: tra bitcoin e criptovalute Scam
Charles Ponzi, nato Carlo Ponzi (Lugo, 3 marzo 1882 – Rio de Janeiro, 18 gennaio 1949)
Lo Schema Ponzi è un vero e proprio modello economico, un’architettura ben pianificata e strutturata alla cui base non vi è alcun tipo di investimento che generi valore e profitto. Inventato da Charles Ponzi, il famoso “schema” è una sorta di catena di Sant’Antonio, il cui obiettivo è quello di frodare e cagionare danni ai risparmiatori.
L’interesse nei confronti di questo fraudolento schema è tornato in auge a seguito di alcuni arresti avvenuti negli Stati Uniti d’America. Il caso più eclatante di applicazione dello “Schema Ponzi” è quello messo in atto dall’ex Presidente del Nasdaq Bernard Madoff, accusato di una truffa da 50-65 miliardi di dollari.
Lo Schema di Ponzi è un’architettura a forma piramidale ed un modello economico di vendita truffaldino che promette alle vittime forti guadagni, a patto che queste “reclutino” nuovi “investitori”, i quali vengono anch’essi coinvolti nella truffa.
Esempio pratico di uno Schema Ponzi
Di seguito vedremo uno degli esempi più banali e primordiali di schema ponzi che spiegano bene il meccanismo della truffa. Negli anni, soprattutto con alcuni esempi di “multilevel marketing”, il sistema si è evoluto, nascondendo molto bene la pratica che in fin dei conti rimane sempre la stessa. Guarda un po’ come funziona:
Truffatore Ponzi: “Grazie alla mia società di investimenti posso triplicare qualsiasi cifra in un mese. Vuoi provare? Dammi solo 100 € e vedrai come diventeranno 300€ nel giro di 30 giorni.”
Truffato: “Dai proviamo, in fondo sono solo 100€…”
Dopo 30 giorni
Truffatore Ponzi: “Tieni qua i tuoi 300€, te l’avevo detto!”
Truffato #1: “Grande! Beh dai, a questo punto proviamo con 5.000 €”
Truffatore Ponzi: “Si può fare, in questo caso, considerata la cifra avrò bisogno di più tempo…”
Truffato #1: “No ma li voglio investire per 1 anno, se i guadagni sono questi, il prossimo anno avrò almeno 50.000 €!”
Truffatore Ponzi: “Ottima scelta!”
Truffato #1 al Truffato #2: “Sai conosco un consulente finanziario che triplica i tuoi guadagni nel giro di poco tempo, te lo presento!”
Truffatore Ponzi: ricomincia da capo…
Se vi state chiedendo da dove il Truffatore prende i soldi per dimostrare al Truffato #2 e a tutti gli altri a seguire di ottenere successo con i suoi investimenti, beh semplice, dai fondi versati dal Truffato #1 e da tutti quelli prima di lui.
Conquistare la fiducia dei potenziali adepti “truffati” è la caratteristica peculiare alla base del funzionamento e del successo di questa architettura. Ciò permette di “estendere” la rete di potenziali clienti/vittime che cadranno nella truffa dello schema di Ponzi. Il sistema truffaldino è destinato a terminare con perdite economiche a danno della maggior parte dei partecipanti: i soldi “investiti” non daranno alcuna rendita promessa, essendo utilizzati per “ricompensare” i primi soggetti coinvolti in questa pericolosa catena di Sant’Antonio. Con la crescita della massa di investitori truffati, ben presto si comprende di essere vittime di un’architettura ben pianificata.
Per interrompere questa catena occorre l’intervento di un’autorità giudiziaria.
L’esempio mostrato precedentemente è solo uno dei metodi iniziali attraverso i quali prese piede lo Schema Ponzi nei primi del ‘900 in America. Con il cambiare delle tecnologie e soprattutto dopo l’avvento di internet, il sistema piramidale Ponzi, ha preso strade diverse, camuffandosi tra neologismi e nuove “tecniche di marketing” al punto che riconoscerlo può addirittura risultare impossibile.
Non proprio, o meglio. In Italia non vi è una legge che faccia riferimento esplicito al MLM (acronimo di Multi-level Marketing). E’ invece largamente documentato il Network Marketing regolato da una legge (17 agosto 2005, n. 173) e da un decreto legislativo, all’interno di queste disposizioni, viene evidenziato (articolo 5 e 6) il divieto assoluto di forme di vendita piramidali o di catene di Sant’Antonio. Quindi il MLM non è illegale finché non sfocia nel sistema piramidale, anche se è necessario dire, che in molte forme di Multi-level Marketing è più facile nascondere un sistema piramidale Ponzi che in qualsiasi altra strategia di marketing.
Ma vediamo cos’è uno schema piramidale nel dettaglio.
Gli schemi piramidali di nuova generazione, i nuovi Ponzi, seguono quasi sempre lo stesso subdolo meccanismo. Nascondendosi dietro ad un prodotto rivoluzionario da vendere (una dieta, dei prodotti di erboristeria o degli integratori…), promuovono più che il prodotto, la possibilità di avere un “lavoro brillante, fantastico e indipendente”, con l’obiettivo neanche tanto celato di reclutare nuovi venditori.
Molto spesso questi venditori, sono essi stessi vittima del sistema, costretti in qualche modo ad acquistare quei prodotti che, nella maggior parte dei casi, subiscono un rincaro del 1000% sul costo di produzione. Non solo, per mantenere il livello nella piramide di cui sotto, molto spesso, sono costretti a comprare da sé questi prodotti per poi magari buttarli o lasciarli invenduti in magazzino.
D’altronde basta una piccola % di guadagno su ogni prodotto venduto per far si che i “livelli alti” possano guadagnare cifre esagerate.
Guardate un po’…
Quella che vediamo sotto è una piramide che ci illustra in numeri, quello che è un sistema piramidale e come si sviluppa in numero di partecipanti (facciata destra) al crescere dei livelli (facciata sinistra).
Ma diciamolo chiaramente, al 7°/8° livello della piramide la truffa si scopre e i truffatori all’apice della piramide saranno già altrove.
Gli adepti vengono convinti che sia possibile ottenere elevati ritorni economici dalla vendita di un prodotto o da un investimento sicuro e a breve termine. Per poter guadagnare alti rendimenti, è importante ricercare nuove vittime ovvero nuovi investitori disposti a pagare le quote. Oltre alla promessa di ottenere elevati introiti nel breve periodo, alla base del funzionamento dello schema Ponzi vi è la necessità di conquistare la fiducia della vittima, alla quale si restituirà solo una parte della somma inizialmente investita. Ciò per rendere credibile l’efficacia e il successo del sistema.
L’investitore, infatti, viene convinto che l’investimento stia dando i frutti sperati e promessi: ciò consente al truffatore di ottenere la fiducia del risparmiatore, il quale sarà più propenso a continuare a versare nuove risorse economiche per ottenere nuovi guadagni dall’investimento e a lavorare sempre di più per ottenere vendite e nuove reclute.
Vi consigliamo vivamente di guardare il documentario Betting on Zero su Netflix, parla di Herbalife e dell’accusa mossa da alcuni ex-venditori al colosso americano. Nel documentario è ben descritto il sistema messo in atto per quanto riguarda il mondo degli schemi piramidali. Preme sottolineare che le accuse di vendita piramidale in Herbalife, sono “parzialmente” cadute e l’azienda ha subito dei cambiamenti nel modello di marketing adottato.
Se siete interessati invece ad una serie tv su uno schema Ponzi riguardo gli investimenti, non potete non vedere “Madoff” una serie SKY sviluppata in 2 episodi in cui senza mezzi termini, si parla di Bernard Madoff e del suo Schema Ponzi nel mondo degli investimenti finanziari.
Altro film interessante è sicuramente “The Wizard of Lies” che vede protagonista Robert De Niro nei panni di Bernard Madoff.
Lo Schema di Ponzi è tornato alla ribalta il 12 dicembre 2008, in seguito all’arresto di Bernard Madoff, accusato di aver architettato una truffa compresa tra i 50 e i 65 miliardi di dollari. L’ex Presidente del NASDAQ, abile “shark” di Wall Street, soprannominato Jewish Bond, avrebbe messo in pratica una nuova “truffa alla Charles Ponzi”. La credibilità finanziaria del protagonista e la sua abilità ad attirare l’attenzione dei principali investitori ebbero vita breve: a denunciare Madoff furono proprio i due figli, Mark Madoff e Andrew.
Nella trappola del Jewish Bond ci sono cascati una lunga lista di investitori istituzionali tra cui Università, magnati russi, banche europee, ricchi italiani, attori, fondi pensione, premi Nobel, etc. etc. Tra gli istituti di credito “truffati” dallo schema Ponzi-Madoff figurano:
- il Banco Popolare con 8 milioni di esposizione diretta e 60 di esposizione indiretta;
- Unicredit con un’esposizione diretta di 75 milioni e indiretta di 805 milioni;
- Mediobanca con un’esposizione totale di circa 670.000 dollari;
- Ubi Banca con una perdita sostanziale di 60 milioni.
L’ex Presidente del NASDAQ aveva architettato tutto a tavolino e nei minimi dettagli come il “vero” inventore dello Schema piramidale Ponzi. L’accusa nei suoi confronti è stata quella di aver creato una delle maggiori truffe della storia degli Stati Uniti, riproponendo lo schema di Ponzi e, attirando tra gli adepti, molti investitori istituzionali e personalità di spicco del mondo dell’Alta Finanza.
Il 12 marzo 2009 lo stesso Madoff si è autoaccusato ed è stato condannato a 150 anni di carcere...
-----------------
Per le voci successive cliccare direttamente sui titoli nell'indice, oppure consultare la fonte: www.finaria.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.