venerdì 31 maggio 2019

Universo parallelo

Non tutti lo conoscono, ma tutti quelli che ne hanno sentito parlare maturano una forte curiosità: si chiama Deep Web, quella porzione di Web letteralmente “sommersa”, teatro delle più svariate attività, da quelle illegali (come la vendita di documenti falsi) ad altre molto più “tranquille”. 

Un universo parallelo i cui confini sono sconosciuti (e probabilmente inconoscibili) e in cui le regole non esistono. Immergersi in questo universo, la cui grandezza stimata è circa 500 volte il Web visibile e in cui i motori di ricerca come Google a nulla servono, comporta l’attraversamento di una porta oltre la quale il confine della legalità è molto labile e i pericoli sono a portata di click. 

Questi siti nascosti, che non si trovano facendo delle normali ricerche in Google, possono essere raggiunti unicamente sfruttando la rete di anonimizzazione TOR (acronimo di The Onion Router), un sistema di anonimizzazione gratuito che permette di nascondere il proprio indirizzo IP e la propria identità in Rete ...


Per capire meglio cosa rappresenti il Deep Web, il sinonimo proposto è quello dell’iceberg: ciò che si vede è solo la parte emersa, una porzione piuttosto grande di ghiaccio che si erge sulla superficie dell’oceano; tutto il resto — cioè ciò che si trova al di sotto — si può solo immaginare. 

Ecco, per il Web vale la stessa cosa: ciò che si vede in superficie, il Web visibile, è ciò che i motori di ricerca tradizionali, quali ad esempio Google, sono in grado di indicizzare. Al di sotto c’è praticamente di tutto, dalle pagine dinamiche ad accesso riservato — mail, home banking per citarne alcuni — fino a siti dedicati al commercio di armi, droga ed esseri umani, dai database di studi scientifici, accademici e documenti governativi fino a forum pedopornografici o siti per commissionare omicidi. 

La moneta corrente è il bitcoin, metodo di pagamento virtuale e molto fluttuante con cui si può comprare veramente qualsiasi cosa. 

Il Deep Web, come tutto il mondo reale, non è né buono né cattivo, ma semplicemente immenso e in gran parte sconosciuto, dove è possibile trovare il più depravato degli psicopatici e il più geniale degli scienziati. 

Anche per questo stanno nascendo sempre più servizi e strumenti per cercare, frugare e monitorare quello che accade nella Rete internet più profonda. 
L’ultimo in ordine temporale è il sito (accessibile sulla Rete normale, in chiaro) DNStats.net, che intende controllare quanto accade in un comparto specifico delle darknet, quello dei mercati neri, per monitorarli e conoscerne il funzionamento. 

Esistono anche alcuni motori di ricerca che cercano di gettare luce su questa internet oscura. Uno di questi si chiama Ahmia.fi, lo gestisce lo sviluppatore finlandese Juha Nurmi, e indicizza circa 1300 siti nascosti sulla rete Tor. A quanto pare, il più popolare fra questi è un pessimo sito che si è trasferito nel profondo abbastanza di recente, Pinkmeth, che raccoglie materiale a sfondo sessuale. 

Ma ci sono anche tanti forum di discussione, siti di attivismo, di informazione, luoghi dedicati a strumenti per l’anonimato e le criptomonete. Insomma, farsi un’idea su quello che si può trovare sul Deep Web non è impossibile e, qualora vogliate addentrarvi in questo universo parallelo, fatelo con giudizio ..

6 commenti:

  1. Non scaricate TOR The Onion Router né l'associato OPERA. Seguii il consiglio di un conoscente forum e mi beccai il virus HELP_DECRYPT stesso giorno stessa ora del "Bataclan" 15.11.2015. Cincischiando, si scopre che nella descrizione del virus compare proprio "onion" e nell'ASCII esce lingua yiddish e paese israele. Si sputtanano da soli. Fate 1 più 1 due e traetene le conclusioni. Certo bisogna essere un po' andreotti ed un po' sherlock holmes...Gli informaticari dicono che i files corrotti non si possono recuperare...eppure sono nel PC, qjindi dovrebbe esserci un “modo”. Occorre essere degli “hackers bianchi” ed io non lo sono...ancora...bambilu

    RispondiElimina
  2. Concordo con Bambilu.
    Piuttosto che andare nel deep web butto il pc, poco ma sicuro.
    Anni fa solo per aver aperto il link di un articolo di un sito americano mainstream, quindi niente di "complottaro", mi è comparso un messaggio che diceva che sul mio Mac era stato installato uno spyware israeliano, lo diceva proprio tranquillamente. Faccio rimuovere il tutto da una persona fidata ed esperta, e pochi giorni dopo il Mac si sfascia senza motivo apparente. Riporto il Mac a questa persona, e trova dei virus mai visti prima in alcune cartelle che può trovare solo un tecnico molto esperto. Ho buttato via il Mac e smesso di entrare in siti praticamente di qualunque genere. Consiglio sempre a tutti di non aprire link presi da commenti di blog e forum, vi fottono letteralmente il pc.

    Ma poi perché voler entrare in un mondo malato e marcio come quello del deep web?

    Enoch

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quoto ;)

      (mi spiace per il tuo Mac..il mio non ha nemmeno l'antivirus! )

      Elimina
    2. "Ma poi perché voler entrare in un mondo malato e marcio come quello del deep web?"

      @ Enoch: a proposito, come lo sai se non ci sei mai entrato?! O_O

      Elimina
    3. Non posso rispondere in modo chiaro alla tua domanda mi spiace, diciamo per vie traverse.

      Che poi è marcio si, ma in verità nel deep web si trovano anche cose interessanti tipo intere ricerche di ricercatori indipendenti sui più svariati argomenti, dall'11 settembre al nucleare ai vaccini a quello che può venirti in mente.
      Per molti studiosi complottari o meno sembra essere l'ultima risorsa per far conoscere i loro lavori ad un pubblico non vasto ma con determinati requisiti.

      Enoch

      Elimina
  3. Grazie Enoch...i tuoi consigli sono PREZIOSI...ci dobbiamo difendere...qualche banca fasulla ha tentato in passato di fottermi ma non avendo io banking on line si sono fottuti da soli. In ogni caso ho segnalato alla mia vera banca la cosa...non si sono scandalizzati più di tanto...non sarà che erano e sono doctor jekill e mister hyde?
    anche a proposito di antivirus, nella mia ignoranza ho sempre pensato che il virus sia l'antivirus...anche perché è molto difficile inserire il codice d'attivazione dove non c'è l'apposita casella...vedi kaspersky. Prima col disco era una "favola". Una favola era anche, rispetto a quelli odierni, windows 95 word 97 simile a word 2007. bambilu

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.