mercoledì 29 maggio 2019

Chi sono in realtà le persone che ritroviamo nei sogni di notte?

«Le persone con le quali ho a che fare nei sogni non sono né rappresentazioni (simulacra) del loro sé vivente, né parti di me. Sono immagini fatte d’ombra che ricoprono ruoli archetipici; sono personae, maschere, nella cui cavità è presente un numen.

Così esprime la stessa tesi Dodds: “In molto sogni omerici, il dio o eidolon appare al sognatore nelle vesti di un amico vivente ed è possibile che nella realtà i sogni in cui comparivano conoscenti del sognatore venissero interpretati in questo modo.” (…)

L’immagine onirica di una persona umana non può essere riferita alla persona reale, perché le immagini oniriche fanno parte delle ombre del mondo infero e pertanto si riferiscono a persone archetipiche in sembianze umane. (…)

Il mio vecchio maestro o il mio professore che compaiono in un sogno non rappresentano soltanto una potenzialità intellettuale della mia totalità psichica. Su un piano più profondo, quella figura è il mentore archetipico, il quale, temporaneamente, in questo sogno, indossa le vesti di quel maestro o di quel professore. La fidanzatina, o fidanzatino, delle elementari che compare nei miei sogni non è soltanto una particolare tonalità affettiva che potrei scoprire e integrare adesso che divento vecchio. A un livello più profondo, quella persona giovane appartenente al passato, che vive nella memoria, è la kore o il puer archetipici che si presentano sotto forma di questo o quel ricordo personale.
Nei sogni, nelle sembianze degli amici incontrati ieri sera, ci vengono a visitare daimones, ninfe, eroi e Dei. (…)


Possiamo mettere a confronto tre modi di considerare le persone del sogno.

Il PRIMO, chiamiamolo freudiano, le riconduce all’attualità del giorno mediante le associazioni o mediante l’interpretazione al livello oggettivo: per comprendere le persone dei sogni sono essenziali altre persone.

Il SECONDO modo, che potremmo chiamare junghiano, le riconduce al soggetto, intendendole come espressione dei suoi complessi: per comprendere le persone dei sogni è essenziale la mia personalità.

Il TERZO modo, il metodo archetipico, le riconduce al mondo infero delle immagini psichiche. Le persone del sogno diventano esseri mitici, non tanto perché se ne trovano i paralleli mitologici con l’amplificazione, ma perché si arriva a vedere le persone dell’immaginazione che stanno dietro le maschere personali: per comprendere le persone del mio sogno sono essenziali solo le persone del sogno.»
(James Hillman – Il sogno e il mondo infero – Adelphi edizioni, p.82-83)

«Più sogno mia madre e mio padre, mio fratello e mia sorella, mio figlio e mia figlia, meno queste persone reali sono come le percepisco nel mio ingenuo naturalismo letterale e più diventano abitatori psichici del mondo infero. Quando appaiono nelle visioni delle mie notti e io macino e digerisco il loro andirivieni, i famigliari diventano familiares, compagni interiori: non sono più esattamente le persone letterali con le quali ho quotidianamente a che fare. A poco a poco, la famiglia cessa di essere le persone reali, alle quali devo resistere e con le quali devo competere, per diventare gli antenati viventi, i fantasmi, le ombre, i cui caratteri scorrono nel mio sangue psichico, dandomi sostegno con la loro presenza nei miei sogni. La casa di famiglia si sposta da ge a chthon.

Quante volte abbiamo sognato quelle vecchie scene famigliari! Ecco la mamma che sgrida, gli occhi incorniciati dagli occhiali, il babbo che volge le spalle, il fratello morto da anni che dorme ancora nel letto accanto.

Perché questo eterno ritornare alle medesime figure? Che cosa vuole la psiche? Perché ci riporta passati amori come tormenti attuali? Una notte dopo l’altra, volti a cui avevamo dato il bacio d’addio ritornano a chiedere ancora qualcosa.

Di solito, si pensa che tali ripetizioni e insistenze significhino che c’è un complesso irrisolto; ma che cosa dice in realtà questa spiegazione? Forse, nei sogni è in corso un lavoro, una prolungata cottura di residui coriacei che scioglie la carne fin troppo soda delle persone ricordate, riducendole ai loro simulacra, a un’ombra di se stesse, affinché possano andarsene, liberate dal nostro attaccamento, e noi si possa vivere in loro presenza non più oppressi dalla loro vita. Queste figure sono qualcosa di più che complessi irrisolti; sono anche sostanze emotive sottoposte al processo del fare anima.»
(James Hillman – Il sogno e il mondo infero – Adelphi edizioni, p.122-3)

52 commenti:

  1. La mia tesi di laurea è proprio su Hillman e il suo concetto di daimon e alchimia nella psicologia applicata moderna occidentale.
    Hillman è tra i più grandi psicologi mai esistiti, un vero punto di rottura non solo nella storia della psicanalisi ma anche e soprattutto nella sua applicazione pratica. Ha fondato la psicologia archetipica che si rifà in parte alle teorie junghiane e molto riprende dal pensiero antico greco applicato al mondo moderno.
    Hillman è una pietra miliare per comprendere come l'Occidente abbia mollato la sua visione spirituale dell'uomo per trattarlo, all'interno delle varie scienze, come un pezzo di carne senz'anima i cui disturbi psico fisici sono da analizzare solo sul piano prettamente materiale (da lì la scelta molto spesso errata di prescrivere farmaci a pazienti con depressione e disturbi ansiosi e comportamentali) e non come un'anima che ha bisogno di guarire dalle proprie ferite.

    Consiglio a chi sia interessato il libro citato nell'articolo e Psiche e alchimia, ma ne ha scritti svariati, tutti egualmente da conoscere.

    Enoch

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    1. Confermo anche io!
      Questo si che è da approfondire...
      Illumininante il concetto di daimon preso da Socrate

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  2. Ops, il titolo del libro è Psicologia alchemica, scusate lapsus junghiano 😊
    Il codice dell'anima è bellissimo!

    Conosci la teoria della ghianda di Hillman Catherine?

    Enoch

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  3. Nel sonno entriamo nella stessa "Vita" in cui entriamo tra la morte e la ri-nascita. Yeats
    Per me è tutto ciò che c'è da dire, sempre che si creda nella reincarnazione.

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    1. Mi sono fatto la stessa idea dopo aver letto il libro tibetano dei morti

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    2. Prova a leggere anche la vita ed il pensiero di molti Illuminati , anche viventi(quelli veri, quelli che non chiedono niente in cambio di quello che danno…): dicono tutti la stessa cosa, con variabili ininfluenti ai fini del concetto di "aldilà". Altro è il problema del "Fine" della reincarnazione, sul quale varrebbe la pena riflettere e indagare, su tutti i fronti.

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    3. L’insegnamento fodamentale che il Bardo Thodol (libro tibetano dei morti) da al morente è che tutte le visioni che gli appariranno sono solo proiezioni della sua mente e che quindi egli deve assolutamente evitare di esserne attirato.
      E’ doveroso notare che molte di queste visioni coincidono con le descrizioni fatte dalle persone tornate in vita dopo una morte apparente.

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    4. Giuseppe hai qualche titolo da consigliare. Atunis è proprio questo non lasciarsi distrarre durante il sonno e il sogno che ha migliorato queste esperienze nel mio caso

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  4. Per Anonimo: Su questo sito http://www.gianfrancobertagni.it/
    troverai molte cose interessanti, ma l'esperienza personale/diretta è insostituibile.
    Un buon testo per iniziare è : "La scienza dello Yoga" di Taimni per le Edizioni Ubaldini.
    Ma è lo studio comparato quello che conta, non troverai mai una risposta univoca nei singoli testi, ma la devi ricercare "unendo i punti", e non è sempre detto che esista…
    Altri testi su cui meditare: http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/nessuno.pdf
    http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/iosonoquello.doc
    Tieni conto che la nostra esperienza di vita è un filtro impietoso, di cui non sempre siamo consci (per svegliarsi occorre essere consapevoli del proprio stato di sonno: lo sai bene questo!)e quindi armati, se non lo hai già fatto, del Santo Dubbio: dubita di tutto ma mai di te stesso.
    La probabilità di giungere ad una conclusione provvisoria "ragionevolmente plausibile" non può prescindere dalla conoscenza della matematica, della psicologia, della filosofia e della fisica (Taimni era un eminente fisico/matematico/filosofo).

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  5. Il drammaturgo spagnolo Calderon de La Barca affermava che solo quando dormiamo, ci rendiamo conto che di giorno non facciamo altro che sognare. La realtà vera è che noi viviamo in un sogno, proprio come quando dormiamo, e ciò che chiamiamo memoria è la nostra capacità di ricordare i sogni che facciamo.

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  6. ARTIOLO MOLTO INGENUO E SOSTANZIALMENTE ERRATO.

    Il problema dei vari strizzacervelli, non è il loro contributo che alle vole è notevole, ma la loro totale incompetenza del mondo del sogno.
    Solo gli specialisti con il totale controllo del sogno possono parlare con competenza.

    L'interpretazione usando la logica della veglia porta all'articolo che è errato.
    I morti del sogno possono anche essere archetipi ma più spesso altre cose.

    Tipicamente i morti sono veri e non finti, con qualche messaggio per il vivo. Oppure esseri inorganici che prendono le sembianze di una cara persona o un caro amico al fine di manipolare il sogno portandolo verso la presa di energia.
    Altre volte per tentare di manipolare in seguito nello stato di veglia.

    Oltre a quanto sopra ci sono esseri in viaggio che capitano casulamente nel sogno, di solito non apprezzano essere visti e reagiscono in modo aggressivo.

    Se qualcuno ha dei dubbi non deve fare altro che verificare da se con i sogni lucidi poi i vari Jung, Freud, e soloni della mente finiscono a prendere polvere in libreria.
    Gianni

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  7. Confermo la pericolosità, di queste parole.

    DIFFIDARE

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  8. L'incompreso mondo dei sogni.

    Chi si occupa dei sogni non comprende che il sogno non è semplicemente un film fantasmagorico individuale con il carico degli archetipi.
    Il sogno viene gestito da un apposito corpo energetico, il quale si estende oltre l'individuo e può accedere ad ogni dimensione e realtà, anche altre entità possono accedere al sogno compreso altri sognatori addestrati.

    Per cui solo comprendendo questo si può analizzare l'esperienza, ma per farlo servono i sogni lucidi.
    Gianni

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    1. Accettabile...
      Se non fosse per il discorso sulle entità che ripeti in continuazione in ogni tuo commento. Ossessione.

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  9. "Chi sono in realtà le persone che ritroviamo nei sogni di notte?"
    potrebbero anche essere rappresentazioni oniriche dell'attività neurologica del cervello, ma anche intromissioni o semplici interferenze di entità inorganiche o anche di disincarnati, o una fusione delle due, ovvero entità inorganiche che assumono le sembianze dei disincarnati, spesso familiari, parenti, insomma persone a noi care (a volte anche di persone ancora vive). Mi ritrovo praticamente quasi ogni notte nella situazione descritta da Magnet:" Oppure esseri inorganici che prendono le sembianze di una cara persona o un caro amico al fine di manipolare il sogno portandolo verso la presa di energia. Altre volte per tentare di manipolare in seguito nello stato di veglia." Effettivamente sti inorganici, sono dei veri e propri rompicojones, ma per una questione di equilibrio karmico nella catena alimentare anche alcuni esponenti della specie umana possono risultare come degli autentici rompiballs nei confronti di animali e piante.

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    1. Mi domando veramente da dove vi venga questa certezza dell'esistenza di interferenze esterne... se non da una psicosi... una paura... un scaricare ad "altri" la colpa del male nel mondo...

      Convinzioni

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    2. Molti di questi inorganici potrebbero essere nostre creazioni, un modo di percepirci con i nostri pensieri o emozioni

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    3. Ma quindi Atunis fammi capire, forse lo hai già spiegato in altre occasioni ma non ho trovato tuoi commenti al riguardo, non esiste nulla di esterno a noi stessi?
      Tutto è una nostra creazione sempre e comunque?
      Atunis, è nata prima la mente o l'universo?
      E l'uomo è così importante che tutto gira intorno a noi e niente è creato al di fuori di noi?

      Senza ironia, vorrei capire come la pensi.

      Enoch

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  10. Io Gianni ho maturato negli anni l'idea, che potrei riservarmi di cambiare quando la sentirò non più valida, che la questione Karma e la necessità della reincarnazione siano grandi prese per il cu...
    Come diceva Stefano un paio di giorni fa a mio avviso giustamente, se continuiamo ad accumulare karma ed errori ad ogni vita, come caspita alleggeriamo il peso vita "dopo" vita? Hai voglia a risvegliarti, non bastano sette vite da monaco tibetano a recitare mantra sgranando rosari levitando leggiadramente in aria per risolvere la questione.
    Credo che ci sia di più sotto e dietro, come accennava Giuseppe.
    Chi si occupa della questione reincarnazione quando lasciamo il corpo?
    Se tutto è solo una nostra proiezione mentale siamo noi a decidere di tornare qui ricominciando daccapo ogni volta? Ma soprattutto, PERCHÉ?
    E le entità che chi viaggia in modo astrale o sta facendo esperienza di pre morte incontra, chi sono davvero? Tutte solo proiezioni? E se sono proiezioni perché vogliono solo fregarci? Perché siamo noi a voler fregare noi stessi per avere una scusa e tornare qui?

    Non mi torna assolutamente nulla, ma so anche che non esistono risposte certe ed oggettive al riguardo, potrei avere quelle risposte solo uscendo dalla mente, cosa impossibile.
    Per cui l'arcano rimane.

    Enoch

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    1. Penso che le nostre proiezioni si proiettino anche all'esterno, un po' come facciamo noi nei nostri rapporti interpersonali. Magari sono proprio questi gli universi paralleli, ognuno crea il suo. Allo stesso modo in cui incontriamo persone può succedere che saltiamo in un altro e percepiamo tutte queste forme, familiari o meno. In fondo però per quanto ci riguarda, diventano nostre se le seguiamo e iniziano a vivere nel nostro universo, se si ignorano fanno la loro strada

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  11. non penso che il karma e altro siano una presa per il culo, è un po come cambiare città e poi tornare e riprendere le vecchie abitudini, se la tua coscienza è cambiata, al ritorno malgrado tutto le vecchie abitudini non attecchiscono più, altrimenti si ricomincia. È un po' come raccogliere quello che si coltiva. Spesso si pensa al karma come a qualcosa di negativo da espiare (forse a causa della nostra cultura cattolica). Magari è più semplicemente una catena causa-effetto

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  12. A mio avviso il millenario Libro Tibetano dei Morti è un manuale di istruzioni per prepararsi alla morte e liberarsi dal Samsara evitando l'ennesima reincarnazione.
    Ergo: Stando al Libro dei Morti (che poi tanto "morti" non sarebbero) l'inganno della reincarnazione mi sembra essere un dato di fatto.
    Sorge quindi una domanda: qual è il Fine della reincarnazione? Gestito da chi?
    E soprattutto, sarà sufficiente per l’umanità confrontarsi con tali "informazioni" ed indagare sulla natura del pianeta "carcere"?
    Chi altri, se non un Arconte (le Ombre del Fango di Castaneda), poteva pensare di scrivere ad Auschwitz "Arbeit macht frei!"...altro che fantasie!
    Opinioni si, ma se vogliamo varcare il CONFINE tra l'ignoranza e la conoscenza, sono un passaggio obbligato: in Permacoltura vige un principio "è proprio nei PUNTI DI CONFINE che accadono le cose più interessanti". Ma qui il CONFINE forse sta tra la Coscienza e la Cospirazione, e allora dobbiamo diventare tutti autodidatti, giocoforza...nessun libretto di istruzioni, niente altro che Noi e quello che stiamo cercando...le parole forse non serviranno più, e forse neanche la Mente...

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    1. Commento illuminante che condivido parola per parola.
      Arriverà il giorno in cui tutto dovrà cadere, incluso il linguaggio e gli innumerevoli veli di Maya.
      Ed ecco perché la mia conclusione è che non siamo qui per un risveglio globale.
      Non fa parte delle condizioni per cui questo pianeta prigione è stato creato.
      Altrimenti i parassiti energetici di che campano? Se smettiamo tutti di incarnarci poi crepano di inedia pure loro.
      Queste cose le diceva rozzamente David Icke in tempi non sospetti, mi pare abbia perfettamente ragione anche lui, chiunque sia e di qualunque loggia faccia parte.
      D'altronde certe informazioni non te le puoi inventare, come dici tu Giuseppe bisogna andarsele a cercare da autodidatti...e possibilmente schermati.

      Enoch

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    2. ...non siamo qui per un RISVEGLIO GLOBALE. Non fa parte delle condizioni per cui questo pianeta prigione è stato creato.
      Secondo me il risveglio o è individuale o è un'illusione, l'ennesima illusione/tentativo, vano, per non cercare di conoscere noi stessi...non certo a caso Jung diceva che la cosa più terrificante è accettare sé stessi senza riserve...

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  13. KARMA
    Enoch ha esperesso con efficacia "Karma e la necessità della reincarnazione siano grandi prese per il cu..."

    Al pari delle religioni è solo spazzatura benissimo venduta, La vita ti va male? E' il karma, sei infelice? E' il karma. Non è colpa tua se la vita va male, è il karma.
    Quello che non viene detto è che alla nascita siamo tutti uguali, senza fardelli precedenti, con le stesse potenzialità ovviamente subito spente.
    Quello che si ha fatto prima cambia solo l'energia del corpo energetico della struttura che fa l'esperienza, la coscienza nel nostro caso, che poi viene attirata nella rinascita in una situazione di energia simile, non è una punizione e nemmeno che si deve imparare, solo vibrazione.
    E' provato da innumerevoli storie che la situazione di nascita conta poco, purchè si diventi adulto, poi la mente è li per essere usata.

    Il viaggio è nostro.
    Per chiuderla qui con le reincarnazioni basta lavorare su se stessi, rifiutando di riconoscersi o identificarsi con ogni pensiero altrui, questo porta a capire ogni cosa.

    Meglio una preghiera si fatica meno.

    Gianni

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  14. Anche se sei felice è colpa del karma (se c'è) :-)
    Questo come la reincarnazione possono aiutare in una ricerca o scoperta delle radici. Una volta fatto il lavoro. Non servono più. Restarvi attaccati non permetterebbe una evoluzione ma un continuo riverbero del passato. Se non li sentite vostri, meglio, sono strumenti che non vi servono.
    Se fosse una cospirazione sarebbe tutto molto figo, ma ci legherebbe a questo, magari è solo un meccanismo. Per superarlo bisogna tirarsene fuori. Il bardo libro dei morti aiuta anche nella vita, illustra un atteggiamento che si può tenere nelle varie situazioni, veglia, sonno, viaggio. Ci stiamo dicendo tutti un po' la stessa cosa secondo me

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    1. Si, stiamo dicendo le stesse cose in modo diverso ed ogni commento è un tassello fondamentale per cercare di comprendere, mi fa molto piacere.

      Enoch

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    2. Se fosse una cospirazione sarebbe tutto molto figo, ma ci legherebbe a questo, magari è solo un meccanismo?!?!?
      Faccio "mie" (?) le parole di un illuminato scomparso (?) nel 2009 "Qualsiasi decisione pensiamo di prendere, in realtà viene presa per noi, perché la decisione è il risultato finale di un pensiero e noi non abbiamo controllo sul sorgere del pensiero". Ramesh Balsekar
      Ergo: dove hanno origine i nostri pensieri? Se non rispondiamo chiaramente a questa domanda, qualsiasi cosa facciamo/decidiamo può rivelarsi un passo falso.
      E visto che ci siamo, riporto le parole del Mahabharata "Come la moglie infedele ride dentro di sé del marito tutto affezionato al figlio non suo, così ride la Morte di chi custodisce il proprio corpo, così ride la Terra di chi custodisce i propri tesori. (Mahabharata)
      E aggiungerei anche "Così ride la Mente di chi custodisce i "propri" pensieri/emozioni".

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    3. La possessione egregrica continua anche dopo morti.

      Vari ricercatori lo hanno capito con l'ipnosi e altri mezzi.
      Lo confermo, centinaia di morti contattati e fatti passare oltre con fatica, morti incontrati nei viaggi sciamanici, se posseduti da egregore dopo morti si credono vivi e sono attaccati alle stesse cose in cui erano da vivi.

      Ho incontrato morti che facevano la guardia ai soldi in banca o ai loro possedimenti, che predicavano la loro religione, che vestivano alla moda e così via.

      Meglio migliorarsi da vivi da morti è assai difficile.
      Gianni

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    4. L'origine dei pensieri è una questione molto importante (nel mio caso non compresa a pieno). Il cervello è un ricevitore di impulsi e pensieri di un contenitore molto profondo. Alcune volte vengono fuori cose inaspettate. Non abbiamo controllo sul sorgere del pensiero ma possiamo scegliere quale seguire. I passi sbagliati ci aiuteranno a scegliere meglio nel successivo presente. Io non penso più come prima, molto lo devo alle esperienze in prima persona, poi non so quanto ci metterò con la direzione che ho preso. Sbagliando si prende coscienza di zavorre e le si elimina, con queste anche alcuni meccanismi che generano pensieri. In stato di rilassamento è successo che anche l'irrigidirsi di un muscolo abbia generato un pensiero, come il rilassare un punto contratto ne abbia annullato uno. Penso che siamo un sistema complesso difficile da ridurre a schemi

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    5. Per Anonimo:

      Esistono studi autorevoli di neuroscienziati che hanno misurato attraverso sofisticati apparecchi come dal sorgere di un pensiero tipo "alzo la mano" all'effettivo alzare la mano a seguito dell'impulso- comando cerebrale passino almeno 10-12 secondi.
      Per le neuroscienze questo è un tempo lunghissimo che quasi conferma che il cervello non produce i suoi pensieri da solo, altrimenti tra pensiero e azione trascorrerebbe al massimo un centesimo di secondo, ma il cervello ha bisogno invece di qualche secondo per elaborare quel pensiero arrivato da chissà dove e tradurlo in azione.

      L'impresa della vita è imparare a coltivare solo pensieri che non sentiamo arrivare da una fonte esterna, imparando con esperienze ed errori a riconoscere i nostri da quelli estranei.
      Non è facile per niente ma è fondamentale.

      Enoch

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  15. Il sogno almeno per come la vedo io non è altro che un portale di accesso a una dimensione che esiste ma che non è visibile in un normale stato di veglia.Solo attraverso la nostra attività onirica la nostra Coscienza riesce ad entrare in questa dimensione e a riportare con se ricordi,sensazioni e emozioni,a volte positive e a volte negative.I sogni ci accompagneranno come amici fedeli in tutto il percorso della nostra esistenza e solo quando un giorno essi finiranno dì manifestarsi potremo conoscere finalmente il Creatore di tutti i Sogni.Emilio

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  16. ...il cervello non produce i "suoi" pensieri ... arrivati da chissà dove...
    secondo me sei sulla strada giusta (non era sbagliata la mia prima impressione...), io sto rovistando, e chissà per quanto tempo ancora, nello spazio/tempo tra un pensiero e l'altro: è lì il silenzio, la flebile voce dell'Anima, il richiamo della foresta, la nostalgia dell'infinito?
    Io ci credo, o almeno ci spero...

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  17. Siamo tutti veggenti.

    Studi autorevoli hanno provato che tutti vediamo il futuro con alcuni secondi di anticipo, questo consente l'azione che altrimenti la fisiologia non ne avrebbe il tempo.

    Tutti percepiamo il pericolo incombente.
    Usando generatori di numeri casuali hanno scoperto che prima di un evento catastrofico le persone fanno impazzire le macchinette con ore di anticipo, questo ha portato al progetto Global Consciousness.

    I cercatori queste cose le sviluppano in vari gradi.

    Gianni

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    1. Quindi avevi già visto la risata che mi sono fatto sulla tua assurdità!

      😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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    2. Io qui dentro ho imparato una cosa, di cui ringrazio Atunis:

      Che se lui ride e dichiara che una cosa è assurda va presa sul serio ed è degna di approfondimenti.
      A qualcosa se non altro sto tizio serve....


      Enoch

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    3. E confermo ciò che hai scritto Gianni.

      Potrei, e lo farò in privato, raccontarti mille cose che ho visto e sperimentato in prima persona, tra cui il vedere pericoli incombenti per me ed altre persone a me care che hanno salvato la vita a tutti noi.

      Enoch

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    4. Enoch chiunque tu sia hai fatto STRIKE.

      A quanto pare Atunis suo malgrado e nonostante i suoi sforzi sta ottenedo l'effetto contrario.
      "A qualcosa se non altro sto tizio serve..."
      Gianni

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    5. Atunis, sei simpatico. Provochi un po' ovunque e poi sguazzi nei risultati ottenuti (commenti di risposta, in genere comunque misurati e nei limiti dell'educazione per fortuna ;) ) come i bambini in una pozzanghera. "Che bello che bello!!"

      ... Non esagerare però ;)

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    6. È perché lo compatiamo, Catherine.
      Ha già tanti problemi di suo, che gli fai?

      Tra una lampadina e un passo dei Veda è diventato illuminato... fulminato 😄😄

      Enoch

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  18. POSSESSIONE LE PROVE.

    Ho dato l'informazione che siamo tutti veggenti.
    Sono state fatte innumerevoli ricerce da molte università in vari stati, che sono stati finanziati e pubblicati, questa è scienza.

    Chiunque può verificare e accedere alle ricerche.

    Il risultto è stato scherno, solo una mente posseduta da egregore o peggio ....
    Gianni

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    1. X enoch

      Ahahahah

      Rido a caso così Enoch non saprà più cosa approfondire...

      Doppio ahahahah!!!!

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    2. Il commento era di Gianni, tanto per dire....

      Dovresti andare a letto presto, lo sai che alla tua età bisogna dormire molto o non ti svegli in tempo per la scuola, poi la maestra sgrida 😊

      Comunque voi ex malanghiani tutti in ottima salute mentale vedo...

      Enoch

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    3. "Comunque voi ex malanghiani tutti in ottima salute mentale vedo..."

      Hai ragione.
      Quasi quasi mi faccio ex malanghiano pure io.

      Gli ex malanghiani di questo blog hanno la testa piena di belle cose, prati fioriti, felicità contagiosa, amano tutti, si nutrono della luce del sole, consapevolezza al massimo livello, salute mentale ferrea, idee innovative, profonda conoscenza spirituale, un esempio per tutti.

      Oppure no, sono confuso.

      Gianni

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    4. Hai dimenticato il transumanesimo Gianni, quello è fondamentale 😄
      Quando saremo tutti sintetici potremo andare in lavatrice col ciclo breve, basta non mescolarci con cotone e delicati 😄😄

      Enoch

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  19. Sto cercando di immaginare cosa verrebbe fuori dal connubio tra Transumanesimo e Spiritualità: forse devo chiedere a Giano...

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    1. Dal connubio che citi ne esce una nuova spiritualità

      Il TRANSPIRISTERC, l'ho letto nei fondi del caffè.
      Ginni

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