venerdì 8 febbraio 2019

Da allevatori a difensori degli animali

Cosa succede quando un allevatore comincia a guardare gli animali per ciò che sono veramente? 

Succede che gli allevamenti smettono di essere un luogo di sfruttamento.
Ecco quattro storie di chi un giorno ha finalmente aperto gli occhi....


Mike Lanigan, Farmhouse garden animal home (Canada)

Da ragazzo Mike Lanigan si trasferisce assieme alla sua famiglia in un’azienda agricola, dove comincia ad allevare animali per venderli ai mercati della zona. Passano alcuni anni, finché una volta terminati gli studi Lanigan comincia a riflettere sugli animali che aveva visto crescere. Un giorno, cercando di aiutare una delle sue mucche a partorire e sentendosi agitato come un padre in attesa, pensa a quanto sia strano che tutto quell’amore verrà presto trasformato in una cosa così distante da quel sentimento.

Mike decide di voler vedere tutti i suoi animali invecchiare con lui. Non solo: offrirà rifugio a tutti gli animali in difficoltà. In altre parole, Mike decide che la sua industria zootecnica deve diventare un rifugio. Ed è così che nasce il Farmhouse Garden Animal Home.
I cavalli, le oche, le mucche e gli altri animali del santuario potranno chiamare quel posto casa per il resto della loro vita!


Jan Gerdes e Karin Mück, Hof Butenland (Germania)

Parlando degli animali che una volta allevava e mangiava, Jan Gerdes dichiara: «negavo a me stesso di esser loro affezionato. Non potevo fare in altro modo, volevo guadagnarmi da vivere.» Hof Butenland è il santuario che Jan e Karin hanno fondato dopo aver fatto un cambiamento radicale che li hanno portati, oltre che a decidere di dedicare il resto della loro vita a prendersi cura deli animali e a porre fine al loro sfruttamento, ad abbracciare la filosofia vegan. Fino a quel momento aveva lavorato per anni come allevatore. «Adesso ci parlo, sono come compagni.» Jan afferma di non vedere più differenze fra animali, che siano cani, gatti, maiali oche o galline. «Ognuno di loro ha il suo modo di essere, e comunicano con me. È veramente una bella convivenza»


Christine Mariani Egidio, ex allevatrice di pecore (USA)

«Gli animali hanno una gran bella vita, finché non smettono di averne una». Questo era il motto di Christine quando, nel 2009, decise di cominciare ad allevare pecore per coprire le spese di gestione del suo terreno. Adesso non riesce quasi a ripeterlo.

In famiglia sostengono la “macellazione etica”, così quando decidono di acquistare altri animali da allevare il figlio si propone di imparare a ucciderli lui stesso, per cercare di risparmiar loro le sofferenze del macello.

Proprio per questo motivo Christine rimane sorpresa quando di lì a poco lui decide di diventare vegano. Cos’era successo? Cercare di imparare come uccidere in maniera gentile gli animali aveva fatto capire a Derek una cosa molto semplice: «Mamma, loro non vogliono morire»

Comincia un periodo di riflessione per Christine, che di lì a poco sceglie anche lei di diventare vegana. E ovviamente di cessare l’allevamento di pecore.


Renée e Tommy Sonnen, Rowdy girl sanctuary (USA)

Quando Renee sposa un allevatore di mucche e si trasferisce da lui rimane subito affascinata dai suoi animali, ai quali inizia a dedicare molto tempo, osservando il carattere di ognuno e le interazioni fra loro. Ma ogni volta che i vitellini venivano inviati al macello le si spezzava il cuore.

«Sentivo le mamme piangere per settimane intere, e l’assenza dei piccoli era insopportabile»

L’avventura del Rowdy Girl Sanctuary comincia quando Renee si fa vendere dal marito il suo primo vitello, per salvarlo dalla morte certa. Nel giro di poco tempo decide di dargli un ultimatum: o lei o il ranch. Desideroso di trovare un compromesso il marito accetta di convertire il ranch a santuario, a patto che lei trovi i fondi per acquistare tutti gli animali.

Grazie all’aiuto dei social e alla sua convinzione, Renee è riuscita a raccogliere i 30,000 dollari necessari in meno di quattro mesi. Il Rowdy Girl Sanctuary e tuttora attivo, e il marito di Renee è anche diventato vegano! Insieme, i Sonnen hanno dimostrato al mondo che è sempre possibile fare un cambiamento positivo nella propria vita.

A volte ci vuole una vita intera, a volte basta un attimo per arrivare a capirlo: gli animali sono diversi da noi, ma non per questo possiamo trattarli come semplici mezzi di produzione. Non parliamo la stessa lingua ma abbiamo molto da imparare da loro. Queste storie nel loro piccolo ce lo ricordano ancora una volta.

26 commenti:

  1. Articolo che ci voleva proprio una simile visione dall'interno è rara

    Il mondo ha una speranza.
    Quando si guarda negli occhi un animale tutto cambia, io l'ho fatto molto tempo fa mi ha scombusolato, è proprio così, non vogliono morire.
    Gianni

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    1. Vero. E non solo, loro vogliono anche vivere, non solo sopravvivere. :)

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  2. Le antiche tradizioni, esseni,gnostici orientalismo vario, concordano che per ogni goccia di sangue animale versato ci sarà la giusta "ricompensa".

    Le persone si credono immortali e che il dopo riguarda altri non loro.
    Daltronde la chiesa è carnivora fino al midollo e siamo cresciuti in questa cultura.
    Pochi sanno che un tempo i preti che non mangiavano carne venivano spretati a meno che lo facessero per mortificare il corpo, da ridere.
    Gianni

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  3. L*uomo e questo è provato scientificamente da un infinita*di tempo può vivere tranquillamente senza cibarsi di esseri viventi di qualunque specie ma non solo questa sua rinuncia lo tutela da patologie anche gravi e gli consente di vivere più a lungo.E quindi mai come questa volta mi trovo in totale sintonia di pensiero con Gianni,quando afferma che anche i poveri animali come noi umani non desiderano assolutamente morire ma anelano invece a vivere.E Gesù lo disse anche molto chiaramente quando pronunciò a difesa del Genocidio Animale le seguenti parole".........Tutto quello che avrete fatto ai miei fratelli più deboli lo avrete fatto a me perché io sono in loro e loro sono in me,le loro gioie sono le mie gioie e i loro dolori sono i miei dolori.Il Padre mio vi ha donato tutti i frutti della Terra per cibarvi e quindi non uccidete più i miei fratelli animali ma amateli e rispettateli come io ho amato e rispettato voi.Gesu*.Emilio

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  4. Con tutto questo buonismo mi fate vomitare! Ma vi fa stare meglio?

    Dovete sapere che mentre voi parlate il vostro sistema immunitario sta uccidendo milioni di batteri! Allora?
    In molte ultime cene sulla tavola c'é un capretto o un coniglio. Allora?
    Chi vi dice che gli animali soffrono perche' non vogliono morire? Il concetto di morte=schifo e' prettamente degli uomini perche' c'é attaccamento! Allora?
    Io mangio carne quindi io non ho amore per la natura?
    Ma conoscete cos'é il rispetto per gli animali? Siete sicuri di essere parte del ciclo naturale perche' non mangiate carne?

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    1. Non vedo buonismo ma semplice buon senso (parlo per me ovviamente).
      Gli animali conoscono certamente la sofferenza, e se non possono comprendere (per lo meno non come lo comprendiamo noi) il concetto di morte mi pare evidente che loro, come tutti gli esseri viventi vogliano vivere, esattamente come noi, quindi? ^_^

      P.S. Non posso controllare quello che combina il mio sistema immunitario.. ;)

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    2. Il dormire bene
      Le persone si danno ogni giustificazione per dormire bene senza avere incubi, compreso che non si sa se gli animali soffrono se li si uccide e altre amenità.

      Avete mai visto uccidere un coniglio?
      Io a decine e gridano disperati.
      Lo ammetto soffro di un patologico attaccamento al rispetto della vita altrui piuttosto che alla loro morte,forse sono da curare.
      Gianni

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    3. Bravo Gianni il paladino della giustizia!
      Tanti bei discorsi... Il coniglio grida perche' si sente imprigionato non perché sa di morire. Se tu studiassi le scienze sapresti che non ha coscienza di sé.
      Ma non é questo il punto. Il punto é il vostro buonismo del ca**o!

      Ditemi le piante le mangiate? Loro non urlano!
      Quando nell'orto tagli un cesto di insalata Gianni che fai ? Pensi ai coniglini con gli occhioni? Il mondo vegetale non é contemplato nel vostro libro del buon umano?

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  5. Atunis,il mio buonismo non mi fa stare meglio ma è e non posso a farne a meno la mia Coscienza che mi spinge a denunciare questa inutile e stupida mattanza di esseri viventi che vivono,respirano,mangiano,gioiscono e soffrono come noi.Fermare il nostro sistema immunitario non è cosa facile,ma se c’è la buona volontà e l*unione di tutti coloro che come me vogliono bene agli animali qualcosa,ovviamente con una Legislazione appropriata,si può fare per fermare questo massacro allucinante che va avanti da secoli e che nessuno per motivi strettamente di lucro riesce a fermare.Gesu*era vegetariano e se non mi credi puoi sempre documentarti,quindi ultime cene con animali ma senza il suo consenso ma solo con la sua condanna.Per capire che gli animali soffrono perché non vogliono morire basta fermarsi ad ascoltare le urla di dolore di quelli che vengono uccisi nell*interno dei famigerati Macelli,io le ho sentite e ti assicuro non è piacevole.Sei libero di mangiare carne secondo la tua Coscienza e nessuno te lo può impedire ma ricordati che gli animali fanno parte del ciclo naturale come tutti noi del resto.Il rispetto per gli animali io credo di conoscerlo e per questo sono animalista e vegetariano convinto.Senza nessun rancore.Emilio






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  6. Il mio post era volutamente eccessivo e provocatorio perche' mi sono rotto di questo atteggiamento ormai comune di giudicare chi mangia carne.
    Il discorso sul sistema immunitario era semplicemente per spiegare che la natura volenti o nolenti é così... ci sono vivi e morti... vedere la morte come cosa crudele é sbagliato. Vedere l'ordine perfetto e la bellezza é giusto.
    La morte fa parte del ciclo. Cos'é giusto? Cos'é sbagliato?
    Cos'é bello e cos'é brutto?

    Massimo rispetto per ogni creatura é ovvio. No agli allevamenti intensivi e alle varie crudeltá, é ovvio.
    Penso che quando mio nonno uccideva il maiale e ci riunivano tutti a tavola a mangiare quello, perché non c'era molto altro... e prima dicevamo una preghiera perche' il maiale era cresciuto bene ed in salute e ringraziavamo... Credo che non eravamo assassini e che rispettavamo cio' che ci avrebbe dovuto nutrire.
    La maggior parte degli animali percepisce il dolore quindi soffre ma dire che non vogliono morire mi sembra una buffonata. La maggior parte non ha coscienza di sé e non ha coscienza di vivere, figuriamoci quindi di morire!

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    1. La maggior parte non ha coscienza di sé e non ha coscienza di vivere

      Atunis hai appena detto che ci sono animali che hanno coscienza di se.
      Per cui è un assassinio di una forma senziente.
      Come mai capita che ci sono animali che all'odore del sangue fuggono terrorizzati e vanno condotti alla morte con forza?
      Gianni

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  7. Chiudiamola qui,Gianni,gli animali come tutti gli esseri viventi hanno Coscienza di vivere,di soffrire e come noi si rendono conto anche di morire.Gli animali non si uccidono,chi lo fa come tu giustamente affermi è un assassino a tutti gli effetti e la Verità è questa nuda e cruda anche se per chi li uccide è difficile ammetterlo.Emilio

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  8. Dimmi Emilio che differenza c'é tra uccidere un coniglio o un cavolo?

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    1. La differenza si chiama leggi naturali.

      Siamo in questa realtà con tutte le sue regole che non abbiamo fatto noi, la natura è predatoria questo è, ma sempre nell'equilibrio.
      Siamo noi che abbiamo spezzato l'equilibrio.
      Gianni

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  9. Qual'è la legge naturale che dice che gli animali non li possiamo mangiare ma le piante si?
    Chi ti dice che se io mangio le piante mantengo l'equilibrio naturale mentre se mangio gli animali non lo mantengo?

    Siete voi buonisti che fate le regole false e non ve ne rendete conto...
    Stasera Gianni quando mangi il radicchio dormi tranquillo. Hai ucciso un essere vivente. Assassino

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  10. Sono esseri viventi tutti e due,Atunis,ma le piante non hanno il cervello e il sistema nervoso centrale come gli animali e quindi a differenza di quest*ultimi e di noi stessi esse non sono coscienti.Io non sono capace di fare regole false e la mia legge naturale è una sola e si chiama semplicemente Amore e Rispetto per tutto ciò che mi circonda.Emilio

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    1. Emilio concordo con la tua legge naturale che è la mia.
      Rispetto, equilibrio e andarsene da questo mondo senza lasciare tracce

      Le piante è ben provato che hanno consapevolezza percepiscono i pensieri umani e reagiscono anche a chilometri di distanza, soffrono e gioiscono il tutto registrato con idonei strumenti.
      Io ci parlo e non mi sembrano idiote ma intelligenti, e non sono l'unico che lo fa, quando ci parli vedi la natura in un modo diverso è inevitabile.

      Siamo qui questo E', la natura ha fatto questa realtà in cui c'è una catena alimentare di cui ne facciamo parte che piaccia o meno è così.
      Gianni


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    2. Non avete risposto!!!! Le piante sono organismi di serie b allora? Chi vi ha detto il ruolo dell'uomo nella catena alimentare? E poi... la piu' grossa ca**ata...
      "Sono esseri viventi tutti e due,Atunis,ma le piante non hanno il cervello e il sistema nervoso centrale come gli animali e quindi a differenza di quest*ultimi e di noi stessi esse non sono coscienti".
      Penso vivete in una stanza di registrazione di un film dove siete registi e produttori di voi stessi.

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    3. Per me le piante non sono affatto organismi di serie B, anche se ormai sono quasi tutte strane forzate, deformate per il consumo umano, e ci interagisco parecchio anche, ascolto le loro necessità (stessa cosa con gli animali) e loro me lo dicono alla loro maniera.
      La mia casa è piena di piante, dentro e fuori nel giardino, e credo si trovano bene. Sono le mie "piante domestiche", e io sono esattamente come quelli che mangiano i cadaveri di vitelli, di galline o di pecore ma che hanno in casa i loro cari animaletti domestici: cane, gatto, o persino maiale..
      La più vecchia delle mie piante domestiche ha 40 anni, è alta quasi 3 metri (ho il soffitto a 5 metri per fortuna ;) ) e, come le altre, non ha mai avuto concimazione.
      Però si, mangio ipocritamente verdure e cereali! ^_^
      Certo quando avevo l'orto era meglio perché raccoglievo danneggiando il meno possibile la pianta ma ora mi tocca comprarle quasi tutte.
      Beh, vi avviserò quando diventerò breathariana .. Ahahahah!

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    4. Basta mangiare TUTTO con consapevolezza e rispetto. Non c'é giusto o sbagliato in natura. C'e' solo Bellezza.

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    5. breathariana?
      Io ci ho provato e ho fallito, forse non mi sono impegnato a sufficienza, è il potere occulto degli spaghetti, magari a te andrà meglio, informaci.
      Gianni

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    6. Ma come?! Non lo sai che gli spaghetti sono il cibo dell'illuminazione! Guarda me: la mia dieta è a base di pasta. Adoro la pasta, tutte le paste! Visto il risultato? Ahahaha!
      Però il prossimo step è nutrirmi solo di aria ... e pasta ;)))
      Ovviamente vi aggiornerò

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