domenica 21 aprile 2024

Siamo tutti potenziali terroristi: Future Attribute Screening Technology (FAST)

 di Bruno Aliberti

Quando Tom Cruise interpretò nel 2002 un ruolo decisivo nel film "Minority Report", diretto da Steven Spielberg, sapeva trattarsi di realtà e non di fantascienza?

Sapeva del progetto FAST (link in inglese) e del progetto PRISM correlato? Belle domande. Mi faccio sempre delle belle domande, non c'è che dire.

Ci mettono a conoscenza dei loro più perversi intendimenti, spacciandoli per fantasiosi racconti prodotti da menti eclettiche di scrittori perspicaci, e noi ci succhiamo tutto, commentando pure sulle bellezze intrinseche delle immagini e coreografie tecnologiche, dell'interpretazione magistrale degli attori, della trama coinvolgente, del sempre eccezionale regista. Coglioni. Siamo COGLIONI. Dei poveri coglioni.
Ma si può essere più coglioni di così? Ma certamente.
Andando allo Stadio a vedere partite truccate o in streaming a 29.99 su sky;
Seguendo i talkshow di politici che poi votiamo pure;
Guardando Moda, Gossip e poi emulando.
Certo che si può essere più coglioni di così, ma non divaghiamo.

Future Attribute Screening Technology (FAST) è un programma creato dal Department of Homeland Security, intitolato originariamente Progetto intento ostile, che persegue lo scopo di individuare "Mal intenti ed intenzionati" attraverso lo screening, effettuato in un laboratorio mobile, di quelli che vengono definiti indicatori psicologici e fisiologici di persone sospette ...


Chi sono le persone sospette? Tutti.

Siamo tutti potenziali terroristi.

E infatti, da anni, ci controllano persino mentre facciamo la doccia (altro che cellulare, tablet, video o pc). Certo, per chi non si è fatto mancare la doccia tecnologica con i sensori. Gli altri ancora possono stare un po' più tranquilli.
Basta non uscire di casa, direte voi, non accendere la tv, aggiungerete, terminando con un "non usando alcuna tecnologia".
Sbagliato. Anche qui la tecnologia ha fatto miracoli. Ci sono Droni, provvisti di sistemi ad infrarossi, che "vedono" oltre le mura domestiche, anche nel cesso.

E se per caso vi foste schermati anche quelle, rammentate di non aprire mai porte e finestre, perché sono pronti ad entrare insetti cyborg con telecamera incorporata.
Pensate stia scherzando?
Bene, pensatelo, oppure cercate con Google qualche ditta che li fabbrica.



Continuate a pensare che montino telecamere in ogni dove, per la vostra sicurezza.

Pensate e continuate a farvi solo ed esclusivamente i fatti vostri: camperete...
100 anni? No, anche per voi è finita. 
Questa bella storia, la vostra, è finita.


In "Minority Report", la polizia riesce a impedire gli omicidi prima che essi avvengano e ad arrestare i "colpevoli", basandosi sulle premonizioni di tre individui dotati di poteri extrasensoriali di precognizione amplificati.

Nella nostra quotidiana realtà, invece, attraverso la raccolta di tutte le informazioni possibili ed immaginabili su di noi, effettuata da una decina di Agenzie Private di Marketing e Telefonia, che le "collezionano a vita", rendendole disponibili all'occorrenza (le vendono) a strutture Governative e Militari appositamente predisposte, possiamo essere accusati in qualsiasi momento di essere estremisti pronti a qualsiasi attacco terroristico contro il sistema ed essere arrestati prima di commettere un crimine.

Quale crimine? Qualsiasi, basta che, una volta inquadrati dalla telecamera amica, la frequenza cardiaca, la temperatura della pelle, la respirazione, l'espressione del viso, i movimenti del corpo, la dilatazione della pupilla, e altri "psico-fisiologici modelli comportamentali" fluttuino in ambiente che possa far titubare, per far spuntare dal nulla una "polizia addestrata per fermare terroristi sconosciuti", che ci sbarrerà il passo, ammanettandoci e portandoci alla Centrale.

Le unità mobili trasmettono dati agli analisti, che utilizzano un programma per riconoscere, definire e misurare sette emozioni primarie e spunti emotivi che si riflettono in contrazioni dei muscoli facciali. " Il sistema si chiama MALINTENT.

DHS ha prodotto un 'privacy impact assessement' nel 2008, composto da telecamere e sensori per misurare e monitorare i cambiamenti nel linguaggio del corpo di una persona, il tono della loro voce e il ritmo del loro discorso.
- un cardiovascolare remoto e sensore respiratorio per misurare la frequenza cardiaca e la respirazione
- un 'eye tracker remoto
- telecamere termiche per fornire informazioni sulla temperatura della pelle in faccia
- video ad alta risoluzione per guardare espressioni facciali e movimenti del corpo
- sistema audio per analizzare variazioni del tono della voce
- altri sensori, rilevamento feromone
- aggregazione dei risultati in immagini scansionate


Alcuni ricercatori, come Tom Ormerod, dalla Unità di Competenza investigativa presso l'Università di Lancaster, magari, hanno ritenuto possibile che le ansie di viaggio ordinarie potrebbero causare falsi positivi. Perché "'Anche avendo una scansione dell'iride o delle impronte, è sufficiente l'ansia del viaggio per aumentare legittimamente la frequenza cardiaca della maggior parte dei viaggiatori".
Altri hanno notato che la premessa di base può essere viziata.

Steven Aftergood, ad esempio, un analista senior presso la Federazione degli scienziati americani, ha dichiarato: "Credo che la premessa di questo approccio - cioè che ci sia una firma fisiologica identificabile univocamente ed associata ad un intento doloso - è un errore. A mia conoscenza, non è stato dimostrato . " L'articolo di Nature, in cui egli è stato citato, fa notare che Altergood è preoccupato del fatto che la tecnologia "produrrà una grande percentuale di falsi positivi, etichettando spesso, persone innocenti, come potenziali terroristi in un aeroporto".

'Leggere' i pensieri della gente, è potenzialmente in violazione delle leggi sulla privacy, come il Quarto e Quinto Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti.



Forse, a questo punto, è opportuno che mi faccia anch'io un abbonamento a Skype, non sia mai che Renzi sia in campo col Papa ed io me lo perda.

P.s. non lascio riferimenti e/o fonti. Chi vuole, se li cerchi.


Articolo precedentemente pubblicato qui il 10/04/2018

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