lunedì 25 settembre 2017

I bambini Cristallo, Indaco, Arcobaleno e starseed sono superdotati?

Descritti per la prima volta da Nancy Ann Tappe in un libro del 1982, i superdotati bambini indaco sono l'evoluzione dell'umanità ...

"Gli starseed sono anime evolute provenienti da dimensioni di coscienza superiori alla densità fisica nella quale vibra la materia ed il piano Terrestre e che provengono da famiglie galattiche, pianeti e mondi più evoluti.

Decidono di incarnarsi sulla Terra in corpi umani al fine di aiutare la coscienza collettiva dell’umanità ad evolvere verso un maggior stato di integrità ed illuminazione, per manifestare quell’età dell’oro a lungo preannunciata da molte profezie tra cui quelle dei Maya e degli Hopi.

Il compito degli starseed è manifestare il piano divino per la Terra..."
 (www.coscienzanuova.net)

Tutti i genitori amano guardare con occhi pieni d’amore le capacità dei propri pargoli, credendo molto spesso che i loro figli siano più intelligenti di altri e soprattutto di quando lo erano essi stessi da piccoli. 

Sicuramente c’è stata un’ evoluzione della specie, ed è pur vero notare che nell’attuale generazione ci sono bimbi che risultano più svegli di quelli di un tempo. Una volta le nostre nonne raccontavano che custodivano nell’ovatta i propri neonati fino ai 40 giorni di vita compiuti, perché solo allora i bebè avrebbero aperto bene gli occhi. 
Oggi spesso sono partoriti figli che nascono con gli occhi aperti che sembrano vedere da subito benissimo. 
Se si da un touch screen per la prima volta ad un bambino piccolo, col suo ditino di certo sarà più veloce di noi: sono più scaltri e allo stesso tempo discoli rispetto ai propri genitori da piccoli...


Dagli anni Settanta c’è una teoria pseudo-scentifica della parapsicologa Nancy Ann Tappe, la quale sostiene l’avvento compiuto sulla terra di una nuova generazione di bambini con capacità soprannaturali dai tratti speciali, definiti bambini indaco, chiamati così per il colore della loro aura protettiva. Questa teoria, sviluppata da tutte le correnti New Age, si è diffusa maggiormente negli anni novanta a causa del forte impatto commerciale dovuto alla vendita del libro “The Indigo Children” di L. Caroll e J. Tober, riguardante l’affascinante argomento.

A seconda delle fonti a questi fanciulli speciali vengono attribuite tante qualità che comunque appartengono all’immaginazione popolare New Age. Si ritiene che i bambini indaco siano venuti al mondo per migliorarlo, hanno facoltà intellettive notevoli, risultano ribelli ad ogni ordine e disciplina, sono molto sensibili all’arte, infatti utilizzano alla perfezione l’emisfero celebrale destro. Molto spesso il loro organismo però risponde male a determinati cibi che contengono additivi e zuccheri mostrando intolleranze alimentari. Hanno ricordi di vite precedenti, per alcuni studiosi si ritiene persino che riescano a comunicare con gli angeli, odiano rumori forti e spesso verso chi gli si oppone diventano aggressivi. Prima di esprimere un concetto balbettano perché in mente hanno una miriade di pensieri e a scuola sembrano distratti.


Il problema sorge quando questi bambini speciali affrontano l’istituzione scolastica perché si annoiano nel seguire ciò che per loro risulta banale o poco stimolante e quindi vengono classificati come -ragazzini difficili- o etichettati dislessici o affetti da ADHD (deficit di attenzione e iperattività).

Dagli anni 2000 dalla definizione di bambini indaco si è passati ai cristallo. Questa nuova generazione ha lo scopo di portare saggezza in un’epoca tanto difficile. Si ritiene che i futuri Capi di Stato, premi nobel, personalità quindi eccelse in campi che spaziano dall’arte alla letteratura fino anche alla politica, siano i nostri attuali figli e che abbiano un aura multicolore ed opalescente. Dotati di poteri paranormali come un’elevata capacità telepatica e psichica, si tende ad attribuire ai bambini cristallo quel ritardo linguistico che fa parlare questi piccoli solo intorno ai 3/4 anni. Punto in comune fra gli indaco e i cristallo sono le doti di creatività e di intraprendenza, anche se questi ultimi a differenza dei primi risultano più calmi.

Solo negli ultimi anni si può parlare dei bambini arcobaleno molto calmi, equilibrati e sereni, pronti a dare più che a ricevere, meno vulnerabili rispetto ai loro predecessori, sono sensibili alla violenza e quindi portano un messaggio di pace. Anche per questi bambini, che sembra si siano evoluti in altri pianeti, il compito dei genitori è quello di fare da guardiani proteggendoli fisicamente e psicologicamente.
Ora tutte noi madri siamo convinte di avere figli intelligenti, ma che appartengano o meno a queste categorie para scientifiche poco importa, perché per noi sono speciali lo stesso e se un giorno diventeranno personalità importanti forse il merito è anche un pochino di noi genitori. E’ vero, la specie umana si sta evolvendo ed è proprio nel vedere bambini molto perspicaci che ci rendiamo conto di come i tempi siano cambiati, ma in che modo questo avvenga resta comunque un’affascinante dibattito enigmistico.

Fonte: www.passionemamma.it
 
Non c'è alcun metodo scientifico sicuro per poter capire se questi bambini sono una realtà o meno, ma per quanto mi riguarda tutti i bambini sono "speciali", e tutti dovrebbero aver diritto a cure e attenzioni amorevoli. 
Se l'umanità fosse più matura, anche senza disturbare entità extraterrestri, questi bambini non avrebbero bisogno di etichette, né tanto meno di Ritalin ovviamente, ma soltanto di amore e soprattutto di rispetto. 
Il rispetto, se tutto ciò fosse il frutto di una fantasia new-age, dov'è?
Come crescerà un bambino ritenuto Indaco, Cristallo o Arcobaleno dai suoi genitori? Come reagirà alla eventuale delusione delle aspettative che la sua famiglia riponeva in lui? E' rispettoso andare in giro a vantarsi di avere un bimbo ”speciale” a cui dedicare attenzioni particolari? Come farà sentire e crescere questa povera creatura? Si sentirà ”diversa” per tutta la vita? 


Cerchiamo di dar loro ascolto e di non distruggere 
ciò che di naturalmente magico ognuno di loro possiede..

4 commenti:

  1. Ciao Catherine, new age a parte forse qualcosa di vero c'è in questa teoria, forse e sottolineo forse, era una bimba indaco, ma la scuola di quel tempo semi nazista mi bollò come semi handicappata. In realtà ero dislettica, dicono che chi ha questa peculiarità vede le cose in modo multidimensionale, personalmente non escludo che esistano frequenze diverse rispetto a quella in cui viviamo. Dicono anche che ci sian i bimbi diamante, forse la bimba di una mia amcia lo è. Dopo quattro giorni dalla sua nascita rideva, e tentava di gattonare a 20 giorni, ora ha sei mesi e cerca di tirarsi su per camminare e cerca di parlare. Ama le foglie ed è curiosissima e vivacissima, una anguillina che non sta mai ferma. Come lei tanti altri...che dire? Un mio caro amico soleva ripetere che di generazione in generazione la razza migliora... speriamo...
    Alla prossima.

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  2. Ps: come dici tu il rispetto per le nuove generazioni dovremo applicarlo tutti, a prescindere, in primis i genitori rispettando le scelte che faranno una volta cresciuti.

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    1. Ciao Irenirv, infatti non dico che sia falso, non ho nessun elemento per poterlo fare ovviamente ma, per lo stesso motivo, non posso nemmeno accettarlo come un dato di fatto.
      Ciò che mi preoccupa in questo fenomeno sono le eventuali ricadute sui bambini!
      E' un poco come la storia dei bambini prodigi che certi genitori (e educatori!) fanno studiare con ragazzi più grandi, prendere una laurea a 12 anni e roba del genere, senza contare che alcuni di loro li esibiscono come fossero fenomeni da baraccone solo per sentirsi genitori superiori agli altri. I bambini dovrebbero aver diritto, tutti, a vivere la loro infanzia.
      Ricordiamoci che bambini prodigi non diventano mai adulti prodigi! E il ritorno alla realtà non sempre è facile da accettare! A tutto questo, i genitori non dovrebbero pensarci prima?
      Io sapevo leggere a 4 anni ma i miei, pensando al mio corretto inserimento sociale e quindi alla differenza di età con gli altri bambini, non mi fecero nemmeno fare la primina, e gliene sono grata! ;)

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  3. Hai ragione, i bambini vanno trattati come bambini, incentivando con equilibrio le loro capacità e seguendo con amore le loro predisposizioni e soprattutto le loro scelte, rispettandole anche se non coincidono con quello che amiamo noi.

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