Contro la tendenza al disimpegno politico, all’assenteismo mediatico e alla disinformazione programmata, con lo scopo dichiarato di voler informare il maggior numero di persone su questi temi fondamentali per il futuro dell’intera umanità, Carlo Di Litta e Quinto Narducci hanno condotto una ricerca seria, basata tanto su docu- menti quanto su studi condotti in prima persona, su questi fenomeni:
- Le scie chimiche: rilasciate da aerei non identificati che non seguono nessuna rotta commerciale, che cosa rilasciano nei nostri cieli e che cosa depositano sui nostri terreni? Chi si cela dietro un disegno dalla portata tanto vasta? Qual è l’obbiettivo finale?
- Che rapporto esiste tra le scie chimiche e il Morgellons Virus, che negli ultimi anni conta nei soli USA più di 1000 casi all’anno? E a quale livello i nostri governi sono coinvolti nella sperimentazione delle nuove nanotecnologie sulla popolazione?
- Il Progetto HAARP, ufficialmente nato per lo studio delle pro della ionosfera terrestre, ha invece lo scopo non dichiarato di controllare le onde celebrali degli esseri viventi? Che rapporto esiste tra le morie di animali registrate (anche in Italia) negli ultimi anni e il progetto HAARP? ...
- Che cosa attraversa i nostri cieli? Qual è la nostra reale conoscenza su USO, UFO e che cosa sostengono imminenti studiosi e ricercatori di altre nazioni, quali Cina, Russia e USA?
- Chi era Claudio Naso e quale fu il suo ruolo nel disarmo nucleare tra Reagan e Gorbaciov?
Un saggio non solo per informare ma anche per PRETENDERE delle risposte da quegli organi preposti alla difesa della nostra salute fisica e mentale.
Un saggio per osare, per togliere il velo dell’ignoranza che copre i nostri occhi e per guardare con maggiore consapevolezza verso il Cielo.
Amici, alzate gli occhi al cielo e scoprirete un mondo nuovo.
Quinto Narducci
Ho conosciuto Quinto Narducci qualche ora prima del convegno Ufo Sì, fino a prova contraria, che organizzai con un gruppo di amici il 15 giugno del 2011 a Rimini.
Rimasi subito impressionato dalla vivacità scenica e verbale con cui Quinto si presentò. Mi diede l’impressione di un’ape quando trova il miele... di voler condividere del materiale, ma soprattutto quelle esperienze ed emozioni relative ad argomenti di cui difficilmente si può discutere in famiglia o in pubblico, senza essere guardato con diffidenza o come uno con la “testa tra le nuvole”.
Man mano che ci testimoniava i suoi avvistamenti, percepii subito una gioia al di fuori dell’ordinario, tipica di chi si sente in famiglia, dimostrando di aver aspettato davvero molto tempo prima di essere ascoltato con serietà e rispetto, tanto che parlò ininterrottamente per un’ora.
A un certo punto, mentre ci illustrava delle foto, disse: «Non prendetemi per matto», e io gli risposi: «Benvenuto tra i matti!».
Una cosa che mi colpì delle sue osservazioni fu il suo “ingenuo” stupore e la sua rabbia davanti alla totale indifferenza e negazione da parte delle Istituzioni, tanto locali quanto nazionali, di due fenomeni che accompagnano sempre di più le nostre giornate. Uno, rispetto agli altri, relativamente più recente: le scie chimiche; mentre l’altro, presente probabilmente fin dall’origine dell’umanità: gli UFO.
E sono proprio questi gli argomenti attorno ai quali si sviluppa il libro.
Si tratta principalmente di un insieme di testimonianze e immagini, come quelle riguardanti le scie chimiche e gli Ufo, che Quinto e io abbiamo fotografato e messo a disposizione del pubblico.
Rimasi subito impressionato dalla vivacità scenica e verbale con cui Quinto si presentò. Mi diede l’impressione di un’ape quando trova il miele... di voler condividere del materiale, ma soprattutto quelle esperienze ed emozioni relative ad argomenti di cui difficilmente si può discutere in famiglia o in pubblico, senza essere guardato con diffidenza o come uno con la “testa tra le nuvole”.
Man mano che ci testimoniava i suoi avvistamenti, percepii subito una gioia al di fuori dell’ordinario, tipica di chi si sente in famiglia, dimostrando di aver aspettato davvero molto tempo prima di essere ascoltato con serietà e rispetto, tanto che parlò ininterrottamente per un’ora.
A un certo punto, mentre ci illustrava delle foto, disse: «Non prendetemi per matto», e io gli risposi: «Benvenuto tra i matti!».
Una cosa che mi colpì delle sue osservazioni fu il suo “ingenuo” stupore e la sua rabbia davanti alla totale indifferenza e negazione da parte delle Istituzioni, tanto locali quanto nazionali, di due fenomeni che accompagnano sempre di più le nostre giornate. Uno, rispetto agli altri, relativamente più recente: le scie chimiche; mentre l’altro, presente probabilmente fin dall’origine dell’umanità: gli UFO.
E sono proprio questi gli argomenti attorno ai quali si sviluppa il libro.
Si tratta principalmente di un insieme di testimonianze e immagini, come quelle riguardanti le scie chimiche e gli Ufo, che Quinto e io abbiamo fotografato e messo a disposizione del pubblico.
Quinto Narducci, attraverso questo libro, desidera in particolare richiamare l’attenzione dei nostri governanti e, attraverso domande dirette, chiedere loro una spiegazione ufficiale su questi fenomeni, nel tentativo di giungere a un vero e proprio dialogo. Narducci si rivolge dunque a quelle stesse persone che dovrebbero provvedere alla sicurezza, al benessere fisico e mentale di tutti noi e che, invece, come dimostrano gli eventi recenti, sono totalmente indifferenti e, almeno una parte di loro, compartecipi, di un complotto contro la salute, il progresso civile e spirituale dell’umanità, così come contro la salvaguardia del loro, e del nostro, pianeta: la Terra.
L’Urlo di Quinto, oltre a essere quello di un cittadino che vuole conoscere la verità, invitando le Istituzioni a fornire una risposta ufficiale, è soprattutto quello di un padre e di un nonno che ha a cuore la felicità di tutti i figli e i nipoti del mondo. È un grido che si rivolge però anche ai più giovani, affinché si battano per far sollevare definitivamente il velo della segretezza su tali argomenti.
In queste pagine troverete raccontato un mio avvistamento di un oggetto volante non identificato, che durante la sua evoluzione in cielo descrive con molta probabilità un codice alieno.
Viene inoltre raccontato il ruolo decisivo avuto dagli alieni nel disarmo nucleare che portò all’accordo tra Stati Uniti e URSS a metà degli anni Ottanta.
In queste pagine troverete raccontato un mio avvistamento di un oggetto volante non identificato, che durante la sua evoluzione in cielo descrive con molta probabilità un codice alieno.
Viene inoltre raccontato il ruolo decisivo avuto dagli alieni nel disarmo nucleare che portò all’accordo tra Stati Uniti e URSS a metà degli anni Ottanta.
Questo è un libro che con testimonianze dirette vuole invitare le persone a porsi dei nuovi interrogativi, guardando il cielo al di là delle proprie credenze e con un’apertura mentale sempre rivolta all’Infinito.
Carlo Di Litta
Carlo Di Litta
Si può acquistare il libro QUI
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