sabato 10 luglio 2021

In che modo si controllano le masse

 di Marco Canestrari

Come si possono controllare le masse nei sistemi moderni chiamati “democratici”, dove i cittadini possono esprimersi liberamente con il voto?

Molti sanno che la televisione influenza le persone, ma quanti sanno in che modo lo fa? 
Spesso sento dire “La televisione in Italia è spazzatura”, oppure “gli italiani sono dei superficiali”, ma cosa c’è dietro? Conosciamo il reale significato di ciò che ci viene proposto?

Data la grande risposta che ha avuto il mio primo post sul tema, ho deciso di svolgere un lavoro più ampio e di dividerlo in post più brevi e leggibili divisi in temi. Le fonti sono prevalentemente testi universitari più o meno comuni di Sociologia, Psicologia, Marketing e Statistica. Esaminerò un sistema di tecniche volte a ottenere il controllo sulle masse e la instaurazione di un regime democratico. Laddove ci sia un regime più o meno totalitario in un sistema democratico si applicano le tecniche che mostrerò.

Vorrei precisare che queste tecniche non hanno nessuna connotazione ideologica, i principi di base sono infatti stati utilizzati da ogni tipo di regime dalle epoche più lontane ai giorni d’oggi, dal totalitarismo sovietico a quello della Germania nazionalsocialista, fino a trovare dinamiche simili in molte aziende attuali, o anche in gruppi settari religiosi ...


“In un sistema totalitario, a differenza di quanto si può comunemente pensare, il potere non viene detenuto esclusivamente con la violenza, ma è frutto di una reciproca contrattazione tra il capo e le masse dominate.” 
- Gustav Le Bon -

Nessun controllo delle masse è mai stato possibile senza un canale di comunicazione diffuso dal leader al gruppo, e nessun canale si presta meglio per manipolare i grandi gruppi come lo è quello televisivo, specialmente per periodi di tempo prolungati. Radio, giornali o la rete, sono impatto secondario sulla psiche delle masse.

Infatti, come scriveva lo psicologo francese Gustav Le Bon sul suo classico “Psicologia delle folle”, il comportamento della massa è guidato dall'istinto e dall'emotività piuttosto che dalla logica e dalla ragione.


La folla agisce sulla base dei sentimenti più primitivi, quelli che dal punto di vista dell'evoluzione costituiscono le prime tappe dello sviluppo dell'umanità, come la paura, la rabbia, l’esaltazione, l’appartenenza ad un gruppo, istinti molto semplici da controllare e manipolare, mentre in questi raggruppamenti ciò che va smarrita è la più grande conquista degli uomini moderni, ovvero la razionalità e l'uso delle superiori capacità intellettive. 

A) PROPORRE MODELLI DI PENSIERO IMPULSIVI E SUPERFICIALI


Per favorire quindi le dinamiche primitive delle masse e poterle controllare, è indispensabile proporre e stimolare il più possibile, modelli di pensiero elementari e impulsivi, come quelli che vediamo nelle risse in TV, discussioni superficiali con ospiti illustri e coinvolti, spesso con grida e crisi isteriche, schiaffeggiamenti minacce e pianti, dove tutti sono contro tutti nell’esprimere la parte più bassa dell’emotività umana, come la rabbia, l’aggressività, l’invidia, con i metodi del branco, della piazza o del linciaggio in diretta. Si cerca do proporre i più svariati programmi adattandoli secondo questi modelli dove è ben visibile la reazione emotiva immediata. Con il passare degli anni questi modelli vengono appresi come bagaglio di esperienza collettiva e diventano delle vere e proprie forme mentali accettate come “normali”.

LIMITARE INTELLIGENZA E ISTRUZIONE

Al contrario, la ragione e la riflessione, non deve essere presentata come “da accettare”, non va lasciato spazio all’intelletto in tv e non deve passare come associato a figure “buone” o “da seguire”. L’intelletto individuale infatti è impossibile da manipolare, è per questo che in tutti i sistemi totalitari lo sviluppo dell’istruzione pubblica è trascurato o controllato abbassando il livello intellettivo e culturale del paese.


B) IL PUNTO CENTRALE: IL CONTROLLO DELLE TELEVISIONI

Negate a una persona l'informazione necessaria per dare un giudizio obiettivo e sarà incapace di farlo. Il cervello umano è in grado di scegliere solo fra ciò che conosce, quindi il controllo su larga scala all’accesso delle informazioni critiche di cui si ha bisogno per valutare una situazione significa il controllo dei processi mentali delle masse. Per ottenere il consenso della massa si deve avere un controllo diretto o indiretto su una parte dei canali di comunicazione, soprattutto televisivi.

La televisione, se fatta ad arte, provoca piacere e interesse, cattura l’attenzione e ci distrae dalla routine della nostra vita, specialmente quando le nostre vite reali sono monotone, vuote, prive di significato, alienanti o stressanti. Ci propone sempre degli argomenti pieni di attrattiva, dal pettegolezzo alla rissa in tv alla partita di calcio, alla tragedia in diretta con sofferenze e pianti in prime-time. Facilmente questo piacere può produrre dipendenza e voglia di tornare ad accenderla, si incentivano, infatti, le serie, le telenovelas i reality, i telefilm o qualsiasi programma a puntate, in maniera da assicurare che lo spettatore abbia voglia di tornare a vederla il giorno successivo.


Fonte (oggi off line): http://www.ecplanet.com/node/2491 
L'articolo è stato precedentemente pubblicato in questo blog il 16/06/2013


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